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Discreta realizzazione in ambito folk metal da parte dei teutonici Equilibrium, i quali, dopo essersi segnalati con Turis Fratyr ed essere passati poi alla Nuclear Blast, segnano ora un discreto passo avanti con il nuovo Sagas.
Connotato dall’uso del tedesco nei testi e da un’evidente cura dei particolari, frutto probabilmente dell’influenza della Nuclear Blast, tutto il lotto dei brani risulta compatto dal punto di vista qualitativo, assestandosi su un livello più che accettabile, passando dal folk brutale di Prolog auf Erden e Wurzelbert – quest’ultima con tastiere un po’ troppo leggerine a mio parere, ma è un punto di vista che ho già ripetutamente espresso, specialmente in ambito power – a quello più melodico di Blut im Auge; abbastanza sconcertante (e divertente) la metal-lambada di Umbesiegt (aspettate a crocifiggermi, se destrutturate la ritmica e sostituite gli strumenti e proprio così), condita però da una pesante e rassicurante accelerazione.
L’album procede vivendo tra lunghi momenti strumentali di sapore medievaleggiante (Heiderauche) ed altri decisamente più epic (Die weide und der Fluss e Des sangers Fluch), per arrivare senza incertezze apprezzabili fino alla lunghissima strumentale conclusiva Mana, oltre sedici minuti considerabili come un riassunto nemmeno troppo corto di quanto contenuto in Sagas, a ciò aggiungendo la presenza di due musicisti di estrazione classica, il flautista Hulrich Herkenhoff e la violinista Agnes Malich a nobilitare il lavoro e gettare un ulteriore ponte tra metal e classica (per maggiori particolari in merito vi rimando a questa intervista).
Denso di atmosfere pastorali e situazioni popolari percepibili al di là del fatto che l’uso del tedesco impedisce la comprensione dei testi, Sagas possiede tutti i requisiti per soddisfare gli amanti del genere; personalmente ne riconosco i meriti, ma non posso sottacerne i difetti: questi sono identificabili in una durata complessiva troppo elevata in rapporto alle idee espresse che ne diminuisce un po’ la fruibilità e un’attitudine talvolta non pienamente decisa tra barocco e sostanza, ma sono difetti “di retroguardia”, e Sagas alla fine non dispiace affatto con il suo vagare tra allegria e tristezza, tra melodia ed arcigna pesantezza.
Se avete già apprezzato Turis Fratyr non potrete che rimanere contenti di questo nuovo disco made in Equilibrium, album sopra la media del settore, anche se personalmente non stravedo per questo genere di proposte, non rimanendo mai pienamente convinto della riuscita della commistione tra folk e metal (mi sembra quasi sempre che si perda qualcosa di ambedue) non posso che riconoscere che questo è un buon lavoro. In effetti non so quanto resisterà alla scorrere del tempo, se tuttavia siete in grado di privarvi senza troppi rimorsi dei soldi necessari al suo acquisto, quest’ultimo è un pensiero che può anche interessarvi in maniera molto relativa.
Da ascoltare in compagnia e con una buona Pilsner a portata di gola.
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Ai posteri l'ardua sentenza: dopo quasi 10 anni scopro questo album, senza limitarmi solo alle celebri blut im Auge e unbesiegt...e sebbene sia di parte perchè apprezzo molto il genere, per me 90 punti li guadagna a mani basse. |
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Album godibile nella prima metà con brani da autentica baldoria come Unbesiegt e Snüffel ma che perde di interesse nella seconda parte aumentando nel minutaggio dei brani, Des Sängers Fluch e la mega suite strumentale Mana ne sono un palese esempio. Io non vi ho sentito il capolavoro, ma un buono, buonissimo album. Voto: 77 |
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Riascoltandolo dopo anni... Si, confermo. E' assolutamente da 90. Un capolavoro nel suo genere. |
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Tappata clamorosa del recensore per un album almeno da 90. |
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Ottimo album, d'accordissimo con Theo ma il voto per me è più alto, ovvero 90 e non mi sembra un'esagerazione. Theo, so di aver detto che il primo è il migliore qualitativamente ma che preferivo questo per quanto riguarda i gusti personali, beh, credo di aver cambiato idea lol E no, credo che non si parlerà di loro in futuro ma la qualità rimane lo stesso e forse questo album è anche meglio di certi nomi più famosi. |
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Premetto che non amo molto gli Equilibrium, il che significa che non sono assolutamente di parte... Ma cavolo, non posso nascondere il fatto che, a parer mio, Sagas è un album coi controcazzi, e anche se prediligo altre band, si merita un posto tra i migliori album tra tutti quelli che ho. Voto: 85 |
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Ma in questo modo ride quello che fra trenta lo considera un capolavoro |
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invece il compito d noi recensori è anche di cercare di prevederlo, perchè quando tra 10 anni, qualcuno leggerà questo scritto, gradirei evitare che facesse ridere con voti e giudizi che non hanno retto lo scorrere del tempo. |
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@ raven: io non ritengo così importante il fatto che un album sia o meno influente per i gruppi del futuro, intanto perché non lo possiamo sapere (dovremmo entrare nella psiche di coloro che si avvicinano oggi alla musica per essere i musicisti di domani), in secondo luogo perché non è detto che le generazioni future abbiano più ragione di noi a proposito di un disco. E ancora, magari fra dieci anni non piacera a nessuno, fra cinquanta sarà considerato un capolavoro e fra 100 un album mediocre. Il futuro è un'incognita troppo grande perché possa fungere da parametro per una valutazione. Io riconfermo il mio voto, perché quest'album cresce ad ogni ascolto, ogni volta si scopre qualcosa e perché ha una cosa che nel metal estremo è (secondo me) molto preziosa: la varietà e la ricercatezza ritmica. |
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Mi era sfuggita questa recensione. Mi aggrego alla massa... un 72 è troppo poco per questo grande album! Certo il 90 proposto da alcuni utenti mi sembra esagerato ma direi che un 80 ci sta alla grande! |
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Album molto bello; ogni volta che sento l'intro di unbesiegt mi viene in mente gente sulla spiaggia che balla felice in una serata estiva, salvo poi fuggire urlando appena entra la voce... |
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ottimi equilibium voto 80 per me capolavoro degli equilibrium |
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può darsi, ma siamo sicuri che tutti quei voti oltre l'80 dati dalle altre testate, saranno presentabili tra 5/10 anni? io cerco di considerare l'impatto di un disco sulla scena anche guardando oltre il presente. Posso sbagliarmi , è ovvio, ma se vai a vedere certi voti dati anni fa a certi dischi di cui ora non si ricordano nemeno i loro autori c'è da ridere. |
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@ Raven: guarda che ho già letto la recensione e in ogni caso non volevo neanche lontanamente insinuare che tu sei un incompetente, sia chiaro! Semplicemente mi sembrava un po' troppo stretto un 72. In ogni caso sta già diventando un caposaldo, che io sappia (ma potrei sbagliarmi ) gli Equilibrium si stanno ritagliando un ruolo di tutto rispetto nella scena folk/viiìking. |
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e ancora: conosco tute le band citate, gli Skyclad li ho recensiti, ensiferum, e draugr sono previsti nella scaletta di una delle mie prossime trasmissioni di Area Metallized, ed i Finntroll saranno nella prossima puntata; ti basta? |
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che poi mi sembra di aver scritto chiarametne cosa ne penso: "Sagas possiede tutti i requisiti per soddisfare gli amanti del genere; personalmente ne riconosco i meriti, ma non posso sottacerne i difetti: questi sono identificabili in una durata complessiva troppo elevata in rapporto alle idee espresse che ne diminuisce un po’ la fruibilità e un’attitudine talvolta non pienamente decisa tra barocco e sostanza, ma sono difetti “di retroguardia”, e Sagas alla fine non dispiace affatto con il suo vagare tra allegria e tristezza, tra melodia ed arcigna pesantezza." forse evitando di leggere solo il voto.... |
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Ma chi lo disconosce? l'album se non si fosse capito, mi è piaciuto abbastanza, è solo che qui non trovate voti dati a caspita. vedo un voto lettori oltre 81, ebbene, per me da 80 in su significaun album che rimane nel tempo per anni ed anni, restando un caposaldo di un certo settore, mentre il mio 72 significa album buono e ben fatto. I numeri hanno un valore, come le parole, e non credo che tra una decina d'anni staremo ancora qui a discutere di come è bello questo disco. inoltre: il fatto che il folk non si a il mio genere preferito, non significa che non abbia la preparazione per poterlo valutare, anzi, siete sicuri che l'essere particolarmente appassionati di un genere non vi renda poco lucidi nel votare i dischi? troviamoci fra qualche anno, vedremo chi ha ragione. |
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Ah per la non tanto riuscita unione di metal e Folk consiglio caldamente l'ascolto di band come Skyclad, Ensiferum, Manegarm, Finntroll o gli italiani Furor Gallico e Draugr. |
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Mi associo a Moonchild. Non ci sono sono soltanto due pezzi sopra la media, quest'album è molto bello. In ogni caso far fare una recensione degli equilibrium a una persona che per sua stessa ammissione non va molto a genio col Folk Metal non mi sembra proprio il massimo ... gironzolando nella rete ci si accorge che le altre recensioni hanno ben altri toni (dall'80 in su, tanto per capirci) nei confronti di questo album. Non capisco perchè il recensore si ostini a non riconoscere il reale valore di quest'album !!!! |
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per due pezzi sopra la media? |
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Beh il voto mi sembra davvero molto ma molto basso! Considerata la presenza di canzoni come Blut im Auge e Unbesiegt io avrei dato un 84 in tutta tranquillità! |
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Pur non amando particolarmente le sonorità folk questo lavoro mi è piaciuto perchè i brani sono costruiti senza falle che poi necessitano di essere coperte da fisarmoniche, violini ecc. Molto particolare Mana, un vero e proprio viaggio epico.. |
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95....88....90.... dunque album immortale, pietra miliare destinata ad essere considerata come punto di riferimento per i decenni a venire. Siete proprio sicuri? Io no, ma potrei sbagliarmi, voi siete dispositi a scommetterci? |
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E' un album stupendo. La lunghezza non è eccessiva secondo me, la varietà di durata delle tracce lo rende perfettamente godibile. La continua varietò di suoni, ritmiche e "situazioni" attira l'attenzione e impedisce di saltare qualunque traccia. Perfino "Mana" che potrebbe sembrare noiosa (16 minuti di metallo ininterrotti potrebbero anche stufare) è talmente bella e abbastanza varia da meritare l'ascolto. 90/100 se li merita tutti. |
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No 72 è troppo poco. Si sente che non è un disco fatto da novellini, e "Blut Im Auge" vale l'acquisto. Si dai un 88 posso darglielo. |
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10
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Sarò esagerato, ma secondo me questo è un disco perfetto... il platter che mi ha portato ad amare questa band. |
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Scusate ma devo votare per forza 90 *_* |
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Una volta che un artista arriva a scrivere una canzone come Wurzelbert o Prolog auf Erden esattamente come avrebbe potuto fare Mozart dopo aver partorito l'ennesima sonata, se ne potrebbe laver le mani a vita del resto della carriera, delle opinioni di altre band, dei concerti e ritirarsi . Scherzi a parte, album migliore dell'anno nel panorama folk\epic\viking! Inoltre è palpabile la quantità di lavoro e di perfezionamento delle parti "orchestrali" della tastiera e del mixaggio. Chitarre precise dal sound compatto ma pesante. Basso altrettanto incisivo. La voce slanciata in epici "scream", squarciante, gelida, pungente. Gruppo relativamente giovane e fottutamente promettente. 95\100 |
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7
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Davvero buono questo Sagas, ma poteva essere ancora meglio snellendo qualche parte e soprattutto togliendo la strumentale lunghissima e noiosa a fine disco. Ci sento solo io la Isla Bonita? Voto: 78 |
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Mi spiace, non sono d'accordo. Per me è da includere tra i migliori album dell'anno. Solo l'ultima, epicissima Mana, totalmente strumentale, vale il prezzo dell'acquisto. Per me merita 85... |
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5
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dici bene Francesco, quando alludi alla durata nel tempo de sto polpeton.Che maton! |
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Buon disco, a mio parere nettamente migliore di turis fratyr, non lo trovo neanche eccessivamente lungo, molti lavori di altri gurppi "appartenenti" a questa branchia del metal risultano essere molto più pesanti e boriosi anche con durate molto minori. Gli Equilibrium non sono ancora arrivati a livelli di eccellenza, ma conto che presto possano raggiungerli ... infondo è una band ancora giovane |
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3
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in effetti si |
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2
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Troppo lungo |
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Per me quest'album è piuttosto esaltante! viking? non mi sembra... piu che altro suonano "symphonic/power/black/folk/metal" |
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