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26/04/25
HEAVY LUNGS + LA CRISI + IRMA
BLOOM- MEZZAGO (MB)
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AGGLUTINATION FEST - Chiaromonte (PZ), 20/08/2011
25/08/2011 (6070 letture)
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UNA DOVEROSA PRECISAZIONE
Quella che mi accingo a scrivere è una cronaca degli avvenimenti necessariamente monca, mancante di una parte che forse alcuni di voi potrebbero considerare -giustamente- importante, se non fondamentale. Tuttavia, quando leggerete il perchè di tutto questo, vorrete forse considerare con più indulgenza questo sfortunato cronista, la cui unica colpa è quella di risiedere nella parte più a Sud della R.N.A., la Repubblica Nordica d'Africa.
DALL'AFRICA ALL'INFERNO
Appuntamento ai traghetti alle 12,30; chilometri da percorrere secondo Google Maps: 374; tempo previsto dalla stessa fonte per raggiungere la destinazione: 4,30 ore; tempo di percorrenza previsto dall'equipaggio di cinque temerari che ha organizzato la trasferta stipati dentro una vecchia Y10: 4,00 ore. Giusto in tempo per scendere dal mezzo, sgranchirsi, sbrigare le formalità per l'accredito, fiondarsi nel backstage e gustarsi il festival con annessi e connessi. Semplice, no? Era questo il programma del pomeriggio di noi poveri cinque illusi, ma quasi nulla di tutto questo è accaduto, e sapete perchè? Perchè la R.N.A. stoltamente, non ha ancora provveduto a far domanda di annessione alla repubblica Italiana che, come è noto, comincia dal basso Lazio, è finchè ciò non avverrà, essa rimarrà sempre un gradino sotto nazioni evolute quali Marocco, Tunisia, Algeria, Belize, etc.
Partenza: ci inseriamo in coda ai mezzi in attesa di traghettare ed in appena 40/45 minuti siamo a bordo. Altri 20/25 minuti circa e siamo in Calabria, (o meglio: in centro R.S.A.), in linea con i tempi previsti. Ci fermiamo al primo autogrill, un caffè, il pieno, e poi... l'inferno in terra. La coda comincia dopo Villa S. Giovanni, già all'uscita dalla stazione di servizio. Un'ora per percorrere 4 km, ne usciamo e poi, dopo un'altra strozzatura, altri lavori in corso; e poi altri, ed altri, ed altri, ed altri ancora, con l'ultimo cantiere beffa a 4 km dallo svincolo di Lauria nord, quando già ci vedevamo sotto il palco dell'Agglutination. Tempo di percorrenza finale dei 374 km sotto un sole cocente e malefico: oltre 9, dannatissime ore; numero dei "peana" innalzati al cielo: incalcolabile; numero dei gentili apprezzamenti verso chi aveva promesso una SA-RC libera da cantieri durante l'estate: oltre le possibilità di computo della mente umana. Risultato finale: accediamo al piazzale dove è montato la stage in condizioni pietose, dopo aver affrontato un servizio d'ordine connotato da grande scortesia da parte degli organi ufficiali, ma soprattutto mentre i Node eseguono il penultimo pezzo del loro set, mancando nell'ordine le esibizioni di Stige, Tirannyzer Order, Aura, PTSD ed in pratica degli stessi Node. Con tutti loro mi scuso, anche se la cosa non è in alcun modo dipesa dalla mia volontà.
DI CIO' CHE HO VISTO E SENTITO
Insomma... avrete capito che il mio resoconto dovrà essere necessariamente molto più striminzito di ciò che doveva (cosa che ha influito pesantemente anche sulla qualità e la durata delle interviste) ed anche il perchè, ma su questo torneremo in chiusura di articolo, adesso spazio alla musica. Circa i Node non posso certo esprimervi un giudizio compiuto, dato che ho assistito solo alla fine della loro esibizione. Di loro posso dirvi solo che mi sono sembrati molto energetici e che il relativamente sparuto pubblico presente, (su questo torneremo dopo), gli ha tributato discreti appalusi, ma nulla posso aggiungere; passiamo alla cronaca di ciò che ho visto. Raggiunta la zona backstage con addosso una stanchezza oltre ogni dire, comincio a sfogarmi con un ragazzo che sta sorseggiando una coca osservando la fine del set dei Node, attacco una filippica di 5 minuti sullo stato delle infrastrutture del Sud, per poi accorgermi che si trattava del bassista dei Majesty, che da buon tedesco non ha capito un tubo, ma non ha osato interrompermi, anche perchè probabilmente gli sono sembrato un esaltato pazzo da non contraddire. Fatta anche questa figura, mi porto nei camerini dove trovo un eccitato e fisicamente "Lemmyzzato" Abbath, ed i rilassati A.C. Wild ed Andy Panigada, giusto il tempo di qualche battuta che leggerete in seguito, ed è già ora di ascoltare
THE BOMBERS
Della presenza di questa tribute band all'Agglutination si è detto di tutto e di più, e credo che musicalmente non ci si aspettasse più di tanto. Quel che abbiamo sentito sono stati i successi principali dei Motorhead sparati a raffica dalla band di Abbath, ed eseguiti con buona aderenza agli originali. Più che altro credo si deva parlare del senso della presenza dei The Bombers su quel palco. La domanda è: ne valeva la pena? In sostanza credo di si, e non tanto per la musica in sè, fatta di pezzi arcinoti, ben esguiti, e dei quali credo sia sostanzialmente inutile parlare, ma per la conoscenza fatta con il personaggio Abbath. Non so voi, ma io me lo immaginavo un po' distaccato, ed invece è stato esattamente il contrario. Complice anche una discreta dose di birra, il musicista degli Immortal si è dimostrato un fiume in piena già dietro le quinte: logorroico, disponibile, istrione, sorridente, ma soprattutto felice oltre ogni dire di essere al cospetto di uno dei suoi idoli più grandi: A.C. Wild. Già perchè il nostro Abbath ha passato buona parte del suo tempo a tributare un omaggio al cantante dei Bulldozer, dichiarandosi uno dei suoi più grandi fan, e di essere cresciuto con la loro musica, trattandolo come un vero idolo e mettendolo palesemente in imbarazzo. Un vero fan, ma anche questo è un argomento sul quale torneremo altrove. Lo stato di eccitazione di Abbath si è rivelato con chiarezza anche on stage, con uno spettacolo che in pratica si è basato sulla voglia di suonare e divertirsi del trio, con larghi sorrisi, divertimento a profusione ed atteggiamento altamente comunicativo. Ripeto: nulla da dire in particolare sulla musica (alla fine è solo una tribute band e nulla più) ma grande allegria sulle note dei Motorhead e la possibilità di conoscere un personaggio importante della scena black. Unica nota stonata: niente pezzi degli Immortal, probabilmente solo una voce fatta circolare ad arte per attirare qualche spettatore in più.
MAJESTY
Circa questi ragazzotti tedeschi -peraltro simpaticissimi e disponibilissimi dietro le quinte- non c'è molto da dire. Probabilmente saranno in grado di soddisfare gli amanti del power basato su tutti gli stereotipi del genere, ma personalmente ho trovato la loro esibizione piuttosto scontata, sia sotto il profilo musicale che sotto quello visuale. La musica dei cinque è fatta di discreti contenuti tecnici (essenzialmente da parte del chitarrista solista, sempre piacevole) ma quanto ad originalità siamo assolutamente a zero. Non c'è nulla di realmente sbagliato o palesemente brutto all'interno della loro proposta, è solo che appena attacca un pezzo sai già esattamente come si evolverà, dove sarà e come sarà il solo di chitarra, dove e come sarà il break, come riprenderà il brano e come si concluderà, testi compresi. Si potrebbe sostenere che questo è un problema generale del power e non dei Majesty in particolare -sono d'accordo- ma in questo caso effettivamente si poteva trovare di meglio, anche perchè questa prevedibilità della musica doveva anche fare i conti con il saccheggio a mani basse da quella di band ben più blasonate. Anche dal punto di vista scenico siamo nello scontato più assoluto, con mosse studiate a tavolino ed apparse talvolta macchinose e fasulle. Qualche piccolo cedimento del vocalist fa invece parte del gioco nelle situazioni live. Dei simpatici nipotini dei Manowar con una grande ammirazione per gli zii, ma nulla più che buoni mestieranti del power. Ecco qualche dichiarazione del singer:
MINI INTERVISTA MAJESTY
Francesco: Ciao Tarek, allora... com'è andata?
T. Maghary: Bene, mi è piaciuta molto la reazione del pubblico. Quando abbiamo iniziato la gente non ci aveva mai visto, ma dopo un po' ha cominciato a sentire l'energia che proveniva dalla band e ci siamo molto divertiti, tutti cantavano con noi... è stato grande.
Francesco: Puoi dirmi qualcosa di voi? Prima avete cominciato come Majesty, poi il cambio di moniker in Metalforce, e poi il ritorno al vecchio nome.
T. Maghary: Si, abbiamo cominciato col nome attuale, poi abbiamo ottenuto un contratto come Metalforce, ma poi abbiamo realizzato che i nostri fans si sentivano come se avessero perso qualcosa...
Francesco: Ma perchè questo cambio di nome?
T. Maghary: Questo è molto divertente. Bè... non so spiegarmelo bene neanche io, mi è apparso in sogno questo logo dei Metalforce ed ho pensato: "Wow... questo è una specie di regalo, un segno che dobbiammo cambiare per cercare un nuovo inizio". In seguito però ho realizzato che quella non era la strada giusta, non so spiegarmi adesso perchè l'ho fatto, ed abbiamo ricominciato come Majesty.
Francesco: Cosa sapete di questo Festival? Questo è un anno difficile.
T. Magahry: Si, ho sentito, sono andato sul traduttore di Google per rendermi conto della situazione perchè non so leggere l'italiano, ed ho letto varie discussioni su vari forum. Credo che Gerardo Cafaro sia una grande persona, e siamo molto contenti di essere a questo Fest: eravamo già stati qui nel 2006, ma non avevamo potuto suonare a causa di una tempesta estiva, e siamo molto fieri di farlo adesso per il fratello Gerardo, che ha svolto un grande lavoro.
Francesco: Mi dici qualcosa del vostro nuovo album?
T. Maghary: Si intitola Double City ed è un best of dei nostri album più due pezzi nuovi, ma ci saranno anche sei pezzi mai sentiti, presi da vecchi demo tape, che erano in bassa qualità, ma molti fan vogliono sentirli ed abbiamo deciso di fargli questo regalo. Inoltre il prezzo sarà quello di un disco singolo, in modo che tutti possano acquistarlo.
Non c'è tempo di aggiungere altro, sullo stage stanno già attaccando i...
BULLDOZER
Siamo al pezzo forte della serata. Confesso che non vedo mai di buon occhio le reunion di gruppi storici e francamente non mi aspettavo gran che, anche considerando la formazione strutturalmente diversa rispetto agli esordi. Per loro (oltre alle lodi per tutti sul piano personale) ho una sola parola, una parola che spesso viene usata a sproposito nel nostro ambiente, ma che non è mai stata così adatta come in questo caso: DE-VA-STAN-TI, assolutamente devastanti, e ciò è quanto. Tanto posato e riflessivo è dietro le quinte, tanto è carismatico ed intrinsecamente violento A.C. Wild on stage. Trincerato dietro il suo pulpito insanguinato, ha diretto un concerto che resterà nella menti di tutti i presenti (e non resterà quindi in quelle di chi non ha ritenuto opportuno intervenire) per potenza, impatto, violenza, rabbia, precisione rasoiante, contenuti tecnici ed anche divertimento allo stato puro, direi quasi gioia. Andy Panigada non eseguirà più i suoi soli, ma tiene il palco come si deve e con un sorriso stupito, eternamente stampato sul volto, che è lo stesso che gli ho visto per tutto il tempo sia prima che dopo lo show. Grande prestazione alla chitarra da parte di Ghiulz, un classico mancino in possesso di grandi fondamentali tecnici al servizio della musica. A completare il tutto la rocciosa sezione ritmica made in Death Mechanism ed il giovanissimo figlio di A.C. Wild a suonare le tastiere sotto il suo saio. Il mix di pezzi tratto dagli esordi, dal famigerato IX (presentato con fierezza come l'unico disco valutato "zero" da certa stampa estera) e dalla loro ultima fatica, ha letteralmente messo a ferro e fuoco il piazzale delle scuole medie di Chiaromonte, producendo anche un simpatico fuori programma che descrive bene il perchè mi piace l'Agglutination. Mentre ero abbarbicato allo stage a circa un metro dal singer improvvisamente mi sono sentito urtare da dietro; mi giro, e vedo Abbath (il quale, per inciso, non si è risparmiato lunghe passeggiate tra il pubblico, non solo per il merchandise) pogare come un forsennato accanto a me invitandomi a fare altrettanto; potevo esimermi? Assolutamente no. Dediche ai politici, a Cicciolina, agli schiavi dei social network e soprattutto a chi non c'è più hanno condito questa corsa estrema nella musica che, per quanto ho potuto vedere, non ha lasciato nessuno insoddisfatto. Grandi Bulldozer, sono ancora esattamente ciò che il nome promette: inarrestabili.
CONSIDERAZIONI FINALI
A parte le peripezie del gruppo col quale ho viaggiato, che probabilmente fanno impallidire anche quelle di Frodo e la Compagnia dell'Anello (loro dovevano lottare solo contro le forze di Mordor, noi con la SA-RC) la domanda che vi starete facendo è: "ma alla fine come è andato questo Agglutination?" Vi rispondo subito: male come ci aspettava, meglio di come mi aspettavo. Le cifre parlano di circa 320/330 biglietti staccati; personalmente, date le premesse, non me ne aspettavo più di 200, e quindi da questo punto di vista, specie considerando come era difficile arrivare fisicamente alla location, tutto sommato non è andata troppo male, ma rimane il fatto che 320/330 biglietti non credo coprano memmeno le spese minime, e ciò pone il Fest a forte rischio per il prossimo anno. Purtroppo non posso giudicare ciò che non ho visto, ma anche volendo considerare inutili sia The Bombers che i Majesty, la mia domanda è: "Come è possibile che una manifestazione con i Bulldozer + guests (uno dei quali Abbath) faccia meno biglietti venduti -con tutto il dovuto rispetto- del We Rock, con nomi non certo così blasonati?". Inoltre aggiungo: "Vi sembra esagerato un prezzo di 15 euro per vedere tutto ciò? Per vedere quella che è una leggenda italiana ed europea del thrash?". A me no, ma evidentemente alla maggioranza che non è venuta sì, e questo mi fa pensare. Mi fa pensare che forse in quella Y10 c'erano solo cinque poveri coglioni, che tra andata e ritorno hanno affrontato oltre 13 ore di macchina per vedere solo un terzo del Fest, rimanendone tra l'altro contenti, ma forse -dico forse- ad avere torto è ancora una volta chi non è intervenuto, che ha mancato l'occasione di divertirsi, di passare una bella serata, di vedere personaggi storici, di farsi una foto con loro, di parlarci, di stare (come hanno fatto i miei amici) una buona mezz'ora nel backstage quando tutto era finito, con grande fratellanza, con tante risate, giocando a calcio con Abbath, facendosi autografare qualsiasi cosa, scattando foto di gruppo e parlando di musica. Perchè come ha detto uno dei ragazzi che ha viaggiato con me: "è proprio questo il metal", ed aveva perfettamente ragione.
Se Gerardo Cafaro avrà la forza e la voglia di lottare ancora, io il prossimo anno sarò ancora là. Solo un'ultima cosa, se volete criticare ancora fate pure -ci mancherebbe- ma solo se eravate tra i presenti, perchè chi non era a Chiaromonte adesso non ha più argomenti. Grazie.
Tutte le foto a firma di Carmelo Currò.
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E' esattamente ciò che faremo tra un po'. |
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@ Raven (131): il quesito che poni ha un senso se è preceduto da un altro ancora più importante, vale a dire il seguente: chi sono i metallari? La risposta non è poi così scontata... Fatta questa dovuta premessa è poi possibile tentare di azzardare ipotesi sulla presenza più o meno consistente di appassionati di metal nel meridione… |
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Come ha scritto qualcuno... da qualche anno a questa parte a metà estate, quando torno dalla germania ho il sorriso stampato in faccia e comincio il conto alla rovescia per l'anno successivo; l'offerta del wacken è qualcosa di incredibile, dalla musica a tutto il contorno... ma non è una cosa facile ed immediata. Lo stesso wacken è iniziato 20 anni fà come festa della birra con 200 vaccari borchiati del nord e solo con gli anni ha raggiunto popolarità, fama e interesse così elevato; ogni anno si vedono migliorie varie, dall'area campeggio all'intrattenimento all'area concerto al bill. Quello che mi attira è la proposta musicale, ampia e variegata anche se solo metal, non certo miss maglietta bagnata; però sono d'accordo che il contorno aiuta parecchio a vivere meglio un festival e lo arricchisce ulteriormente; Per il discorso dei metallari al sud... ne ho incontrati alcuni che semplicemente mi han detto: per prendere aereo per andare all'agglutination o al gods, tanto vale spendere uguale e andare al wacken dove la proposta è come dire, leggermente migliore e piu ampia. Il sud non è piccolo e spostarsi neanche semplice..... in un periodo come questo poi se devi spendere cerchi di farlo nel migliore dei modi, ovvero spendi laddove hai un ritorno di soddisfazione migliore, anche se non è semplice gli organizzatori devono ben pensarci e lavorarci sopra. |
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@Alex Ve - Flag of Hate:io penso che ognuno di voi due abbia le sue ragioni per argomentare e nessuno sia in torto.Se mi avessi preso con una considerazione del genere qualche anno fa sarei stato molto più dalla parte di Flag il cui discorso mi sento di appoggiare assolutamente per quanto riguarda il lato puramente musicale:nel metal,così come in ogni altro genere dal più oltranzista al più gratuito ci sono dietro persone che mettono dentro la loro passione,la diversità è sempre coltivabile.Io credo che da che mondo è mondo c'è chi reputa la musica come intrattenimento puro e d'occasione,per arrivare all'appassionato che invece mette l'anima in quello che fa e che cerca di dare qualcosa con la sua creatività.Io stesso in gioventù (oh,ho quasi vent'anni,comincio a esser vecchio pure io) ho fatto l'esperienza delle discoteche,ma posso garantire che ero con persone normali,amici con i quali mi ritrovavo spesso e si passava una sera insieme.Successivamente ho smesso di frequentare ma questo non ha rovinato nulla.Credo che ognuno abbia il proprio modo di divertirsi,e dare delle "puttanelle" indiscriminatamente alle ragazze che frequentano questi eventi mondani è insensibile almeno quanto dire dei metallari che sono dei retrogradi e degli arretrati,perchè non è affatto vero.Alex Ve,per le ragazze che ti si strusciano contro possiamo anche fare a metà,io non m'offendo nemmeno eh,magari però ad un concerto dopo averti offerto una birra Rispettiamo sempre anche le opinioni che non condividiamo. |
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Al di là delle cifre, (è stato lo stesso Gerardo a darmi quella qui riportata circa le presenze), i metallari al sud ci sono; il difficile è farli smuovere. Chiediamoci il perchè. |
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intervengo con ritardo ma ho appena avuto modo di parlare con Gerardo. Si quest'anno l'Aggutination ha fatto 600/700 presenze con circa 400 paganti, di certo mi ha ribadito che già é stato un miracolo relizzarlo, di certo non si ci aspettavano 1.000 paganti ma neppure quelli che sono stati. Come in ogni Agglutination i presenti sono andati via entusiasti e i gruppi importanti che vi hanno suonato han sempre elogiato notevolmente Gerardo, ciò significa che ormai il festival ha il suo prestigo e ben fatto e tra gli addetti ai lavori se ne parla molto bene, quindi premesso già questo, dopo anni cosa mi sento di dire... Pur vedendo bill importanti come quando vi sono stati i Cannibal Corpse o i Dark Tranquillity nella realtà mai vi sono state le presenze che si aspettavano, anche perché i Cannibal han fatto 1.400 paganti, troppo poco per i costi, quindi dobbiamo constatare una triste realtà per il Sud ossia che mai ci saranno i numeri, i motivi possono essere molteplici ma di certo non si possono dare a chi organizza o sceglie i gruppi e come ha più volte detto Gerardo é davvero raro trovare il guppo che vuoi. Di certo io credo che l'Agglutination e il Cafaro sono e saranno gli unici miracoli durati.. e forse per sempre l'unica persona che ha smenato negli anni così tanti soldi per questa passione e per me che lo vivo da anni da vicino gli farei una statua. Credo che potremo discutere quanto vogliamo e sforzarci a trovare soluzioni che non esistono, perché il Sud mai avrà eventi metal importanti questa é la triste realtà.. Ancor più oggi che vanno male i festival anche al nord e visto anche che le Istituzioni i soldi non li daranno mai all'Heavy Metal... Quindi pensandoci bene mi chiedo anche ,ma al Sud esistono davvero i metallari o siamo davvero meno di quelli che vogliamo far crede che ci sono? mah.... |
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Nightblast a me sembra invece che ormai ascolti solo te stesso: 5-6 macchine di amici sono 30 persone. Sono questi i numeri di cui parliamo? 30 persone? Pensi che i Bombers non abbiano richiamato almeno 30 persone? E' su parenti e amici che si costruisce un evento ed un concerto metal di spessore? Mah.... |
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Raven in fondo tutto ciò non fa che confermare la mia tesi ...a volte non servono i nomi blasonati per fare numero...Tira di più un gruppetto del cavolo che però ti porta 5-6 auto piene di amici che una band di cover con Abbath alla voce...Se giusto o sbagliato non sta a ma deciderlo, però si tratta di numeri... |
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No, ma tutto sommato non molte di meno, ed al we rock di più; fai tu  |
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Raven...se al raduno di bikers c'erano più di 330 persone ti anticipo che non mi ti scrolli più di dosso...ahahahah |
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Caspita, ho scelto proprio un bel momento per avere problemi di linea, adesso riprendere il filo del discorso dopo 123 commenti è cosa ardua. io ieri ero ad un piccolo biker fest del quale leggerete il report tra breve, e prima ancora al we rock, tutti e due piccoli, anzi, micro eventi, che però hanno dimostrato che si può fare qualcosa di valido e puntare a crescere senza svendere il concetto di musica, offrendo (nel loro piccolo), qualcosa di contorno, e coivolgendo la gente. Il tutto in Sicilia, non a Milano, e gli organizzatori stanno già pensando al prossimo anno. Qualcosa si può fare, probabilmente trovando un punto di equilibrio tra le varie proposte, ma ne riparleremo fra un po'  |
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Io invece non sono così pessimista, vi faccio due esempi all'opposto come filosofia e mezzi ma comunque di successo: Heineken Jammin' Festival e Arezzo Wave. Il primo ha una multinazionale alle spalle, offre un bill supervariegato che ha raccolto spesso anche gruppi metal ed ha raggiunto la cifra di 100.000 persone. Poi ci sono stati altri problemi (tornadi etc etc) ma, a livello organizzativo, era un grande evento ed offriva molto altro oltre al concerto in sé. Il secondo invece nasceva come festival gratutito, offriva un bill esageratamente variegato e coinvolgeva un'intera città. Per quest'ultimo aspetto, potrei citare anche il Pistoia Blues o l'Umbria Jazz, uscendo dall'ambito metal. Festival che poi hanno sofferto di altri problemi, quali il mancato accordo con le amministrazioni pubbliche (Arezzo Wave, ora trasferitosi, con una formula diversa, in Puglia dopo la disastrosa esperienza di Firenze) e la difficoltà di mettere in piedi un bill degno e capace di attirare pubblico dato il mancato rincalzo di nuove leve (Pistoia Blues, che ha anche dedicato giornate al metal, per cercare appunto di riempire il cartellone e coinvolgere anche fasce di pubblico diverse), ma potrei parlare anche del Summer Festival di Lucca etc etc. Insomma... Tutte realtà medio-grandi che hanno qualcosa da insegnare sia nel bene che nel male. Ma tutti esempi chiari di sinergia tra proposta musicale, "contorno", e coinvolgimento di realtà locali e pubbliche amministrazioni, con un ritorno per tutti. Non è vero che in Italia non si può puntare ad organizzare cose simili, seppure le difficoltà ci siano e siano spesso enormi. Quello che stupisce, casomai, è che le stesse difficoltà si debbano affrontare per poi organizzare festival indecenti come il Gods o il Sonisphere italiano, con le esibizione di numerose band ed addirittura un palco cancellati a due giorni dal concerto e senza rimborso. Non mi si venga a dire che organizzare qualcosa in maniera migliore, in ottica diversa, è impossibile. Ci sono esempi contrari. Vogliamo poi riaprire il dibattito sull'Evolution, ad esempio?? Senza dimenticare che tutte le realtà estere non nascono già con i grandi numeri: come ho scritto il Wacken nasce come biker fest da qualche centinaio di persone, quando ci sono andato io (dal 1999 al 2002) arrivavano a malapena 40mila persone ed ora siamo a 100.000. E di queste, sono pronto a scommettere, i tedeschi non sono la maggioranza. Il punto è proprio diverso, se vogliamo: è incredibile che pur con mancanze gravi come quelle offerte dai festival metal su menzionati, ci siano ancora più di 10.000 persone o addirittura 40.000, che continuano ad andarci, pur di ascoltare concerti metal!!! Pensate cosa potrebbero diventare questi eventi se fossero organizzati solo leggermente meglio.... Non ha senso dire che in Italia non si può fare di meglio, manca la volontà e non soltanto i soldi o il bill. |
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@ Lizard Infatti mi pare di aver letto che sono già stati venduti circa 20000 biglietti per il Wacken 2012. Impressionante! In Italia è quasi impossibile ottenere simili risultati |
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@Lizard: hai ragione: anche a me piacerebbe, per dire, che il Metalcamp o il Summer Breeze si tenessero ad Osnago, ma purtroppo dobbiamo tener presente una cosa: se in Germania o in Francia la difficoltà per organizzare un evento di tale portata è "n", qui da noi è "n+10000". A costo di essere ripetitivo, rifaccio le domande del commento 90: chi avrebbe il coraggio di pagare il tutto in un periodo di crisi nera? Dove si farebbe, dato che le amministrazioni nostrane non brillano certo per acume organizzativo? Quanta gente "normale" verrebbe, dato che il metal ha una pessima fama per colpa di molteplici elementi?Chi organizzerebbe il tutto? la Live? Sarebbe come mettere Nosferatu a gestire una ASL. Non vorrei sembrare disfattista, ma sono tutte cose da tenere in conto in Italia. |
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Ma questo è chiaro Flag, nessuno potrebbe pensare di cancellare i singoli concerti o gli eventi di dimensioni medie. Questi costituiscono un valore assoluto e molti, musicisti compresi, preferiscono le date del tour a quelle di un festival, anche se queste ultime costituiscono chiaramente un valore aggiunto e un onore per molte di loro, una consacrazione oppure il mezzo per raggiungere platee più vaste. Comunque il punto è che chiunque abbia fatto una o più esperienze all'estero sa che i festival oltre ad un bill di qualità, offrono anche un contorno di qualità, un intrattenimento completo che crea un evento, una comunità. Ho frequentato per anni il Gods of Metal in "arene estive" che erano un parcheggio arroventato senza niente altro e mi sono stufato di farmi trattare come una bestia ed il problema non è solo l'asfalto perchè ci sono state anche edizioni sull'erba.... Ma tutto il resto. Poi si può anche far finta che dipenda solo dal bill, ma non è così e questo non spiega perché gli eventi in Italia continuano a perdere pubblico, mentre all'estero raccolgono cinquanta-centomila persone e sono in crescita continua, andando sold-out sulla fiducia già otto mesi prima del concerto. Questo non sono io a dirlo, in ogni caso. |
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Falg of hate: ok, nell'ambito di questa mia nerd-giornata passata a commentare, prendo atto che non la pensi in quel modo. Però è innegabile che ti sia sfuggita la frase sulle "troiette". Il punto è che a me questi raffronti danno fastidio, perchè quand'anche una ragazza facesse una gara di maglietta bagnata, ballasse sul cubo o si esibisse in una lapdance non deve essere considerata una troietta. Lo fa perchè si diverte o le piace, l'importante è che decida ella stessa di farlo di farlo, punto. Altrimenti torniamo indietro di 100 anni e siamo sempre al solito discorso che se un maschio fa il figo è un playboy se lo fa una donna è una zoccola. ---Seconda questione: binomio metal-moderno=metal-falso è la sintesi che ho fatto ai tuoi tanti commenti verso molte recensioni di gruppi che suonano un genere "core-qualcosa". E' innegabile che alcuni di quei gruppi ci marcino, ma vedere sempre dell'ipocrisia se non si suona un genere "puro" mi sembra eccessivo, tutto qui. La cafonaggine o la superficialità c'è ovunque, nel mondo delle discoteche, nel metal, nel rock, nel punk, è ovunque: l'importante è non generalizzare e giudicare la persona in quel determinato caso, non attraverso classificazioni di genere che ricomprendano tutti. ---- Fumo troppe sigarette per maturare rancore  |
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Comunque le proposte che avete fatto, questi festival grossi e costosi, sarebbero delle misure una tantum, dato che si possono proporre poche volte all'anno, spesso solo d'estate. E il resto dell'anno cosa facciamo, contiamo i secondi che mancano? Guardiamo volare le mosche? La nostra musica da sempre si regge su eventi e concerti medio piccoli, spalmati durante l'anno. E' su questi che bisogna puntare. La loro riuscita dipende da una sola cosa: la qualità del bill. Tanto per fare un esempio sono andato a vedere i Sodom a Trezzo d'Adda, qualche mese fa, e di gente ce n'era eccome... Questa edizione dell'Agglutination è stata sfortunata, ma fino ad ora il festival aveva funzionato, ed anche bene. |
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E' bello quando ti mettono in bocca frasi che non hai mai detto: "donna che si diverte= troietta, metal moderno=musica falsa"... ti auito a completare il quadro che mi hai dipinto addosso, quello del becero veteroconservatore: "non ci sono più le mezze stagioni", "quando c'era lui i treni arrivavano in orario", "gioventù bruciata". Contento? Adesso proporrei di mettere la data di scadenza alla musica, proprio come sullo yogurt: dopo 5 anni diventa obsoleta e, come dicono i Meshuggah, Destroy, Erase, Improve. (senza rancore, eh? Si fa per ridere ). |
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ciò che conta secondo me è la qualità della musica proposta, tutto qua… Giusto Anthony |
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Sono d’accordo con Dave Insane (n. 78), nel senso che anch’io credo che in Italia vi sia con tutta evidenza un’idea del metal ormai vecchia e stantia, legata tragicamente agli anni ’80; gusti e tendenze della comunità metal appaiono immutabili e privi di alcun contatto con la realtà (musicale) che ci circonda. Non credo che sia possibile negare l’evidenza; anche solo leggendo o analizzando i contenuti di questo portale ci si può rendere conto di quanto sia effettivamente conservatore il pubblico metal. Mi trovo, poi, in sintonia con coloro i quali affermano come sia necessario dare assoluta preminenza e centralità alla musica; tutto ciò che dovrebbe fare un sistema organizzativo che sta dietro ad un qualsivoglia festival è garantire servizi adeguati ed efficienti, il resto non conta… Non penso neanche che sia necessario dare spazio a tutti i generi musicali per creare un evento di successo, ciò che conta secondo me è la qualità della musica proposta, tutto qua… |
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MI riferivo al N 110 , scusate |
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nerkiopiteco Io questa me la studio a memoria , che di minkiate ne faccio ne faccio............ |
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se uno mi dice che Sven Vath o Richie Hawtin fanno schifo mica mi offendo, ma non si può sentì che la maggior parte della gente che va in doscoteca si droga o fa la puttana! io so andato al winter music conference di Miami in mezzo a 300000 persone e posso dirlo... |
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la musica è tutta bella, io stessa ascolto volentieri eminem, nonostante preferisca il metal anni '80, ed un conto è dire che la musica da disco non mi piace, un'altro è dire che fa schifo. c'è una bella differenza!! |
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può anche non piacere un certo tipo di musica, l'importante è non dire inesattezze (vale per la musica così come vale per tutto il resto) |
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Ragazzi diciamo la verità la musica è tutta bella , poi è questione di gusti , se ci togliessero anche questa ,cosa ci rimane ? ( escluso la famiglia ) |
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VI PREGO, non parlate di discoteche e musica elettronica (techno-minimal etc.) senza cognizione di causa, o almeno dopo non vi lamentate se fanno lo stesso con il Metal... \m/ |
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Flag Of Hate: pensala come vuoi, avessi almeno fatto una proposta, anche una sola, per cambiare lo stato di cose. Eh sì, proprio il medioevo del pensiero, donna che si diverte= troietta, musica elettronica=roba per cafoni, metal moderno=musica falsa. E' proprio Medioevo Flag, il rifiuto del nuovo è proprio questo. Detto ciò, io preferisco nettamente la musica degli anni 60'/70' al thrash anni 80', quindi se tu sei preistorico io sono il tuo big bang, ma non per questo ho tutta questa arroganza verso i gusti "altri" e "altrui". |
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Grazie Nightblast, concordo pienamente con la seconda parte del tuo commento. Davvero si crede che la gente vada in discoteca per la """musica"""? Ma va là, ma va là..... |
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"Tu sei il medioevo del pensiero." Bella questa frase: non "Nel medioevo", proprio "IL medioevo", per dare quel tocco di solennità in più. Lo prendo come un complimento, dato che è da immaturi credere nell'assiologia del nuovo senza senso critico. La prossima volta che incontri un tuo amico, non dargli il cinque, mi raccomando: è roba vecchia, sorpassata. Adesso ci si prende a testate al ritmo della Cavalcata delle Valchirie. |
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Ocio Maiden, non lo sapevi che è da immaturi retrogradi? Adesso rischi il pubblico ludibrio  |
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Io vado ai concerti con i miei amici siamo tutti della vecchia guardia e ci divertiamo moltissimo , per noi e un diversivo dalla vita frenetica del giorno d oggi , compriamo pure le magliette e un mio amico ha più di 1500 cd originali ha dimenticavo ogni tanto facciamo pure le corna . ( tutta gente seria e gran lavoratori ) . |
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io voglio solo fare 1 distinzione per quanto riguarda il genere da disco: cioè la differenza tra ascoltare questo genere per interesse o ascoltarlo per passione o piacere. (premetto che è solo 1 mia opinione).allora, il primo caso riguarda la maggior parte dei giovani (e no): i miei compagni di classe (vado in 2° media) la ascoltano perchè è di moda. cioè: se gli chiedo chi canta non lo sanno, se gli chiedo che titolo ha la canzone non lo sanno, se gli chiedo che genere è non lo sanno. se fra due anni gli chiedo (per esempio) chi è lady gaga, mi dicono COSA? CHI? MAI SENTITA!!! chi invece ascolta questo genere perchè gli piace almeno qualcosa la sa!!!! è questo che mi fa incazzare. non dico che debbano essere dei fanatici che sanno tutto, ma almeno conoscere il nome di chi ascoltano!!! |
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Nighblast: Ok allora, no problem, ci siamo risposti contemporaneamente e si sono accavallati i commenti. Per me nemmeno retrogrado deve essere per forza inteso quale sinonimico di offesa (arretrato è un termine che non userei, sembra davvero offensivo), non perchè non si possa avere dei gusti orientati verso il passato, ci mancherebbe, ma perchè ragionando così lo stato di cose -non buono- di certo non migliora, ed eventuali soluzioni, qualora ci fossero, vengono accantonate a prescindere. |
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Azz, non ho detto che è opera di un immaturo, per me puoi anche calarti le braghe e mostrare le chiappe dal finestrino, io non ti giudicherei immaturo nemmeno per quello. Io dico che è una minchiata di venti anni fa, concentrandomi sul fatto che è di venti anni fa. Forse ora sono stato più chiaro. Non ci sono più minchiate moderne che attraggano (simboli di rottura), non c'è più ricambio. Le minchiate (e sono 4) ben vengano per divertirsi, ma che cambiando, potrebbero attrarre più persone (anche ai concerti). |
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@alex ve: sorry, non avevo letto il "fa"...mi ero fermato a "20 anni"...sostituisco il sostantivo "immaturo", con "arretrato" o "retrogrado"...sorry. |
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@alex ve: dimenticavo...rispetto per le tue idee, ok, ma trovo che tu sia abbastanza in discordanza con te stesso...Cataloghi "il fare le corna" una minchiata" da 20enni, etichettando, sempre secondo la tua idea, coloro i quali fano il suddetto gesto come degli immaturi, ma poi critichi Flag of Hate perchè considera "troiette" alcune ragazze...Lo accusi di gidicar male chi non la pensa come lui, ma etichetti come "immaturo" chi fa il gesto delle corna...Bè io lo faccio, sono un metallaro, ne vado fiero, ho 33 anni ed ascolto solo e soltanto Metal dalla tenera età di 12. Non mi reputo un immaturo, anzi. Detto per inciso, lungi da voler polemizzare...Flag of Hate, io la penso esattamente come te, tranne per il passaggio in cui dici di ascoltare artisti non Metal. Non etichetto come drogato chi va in discoteca, ma da persona realista, posso assolutamente dire che la gente che frequenta lae disco non è assolutamente la stessa che va ad un concerto Metal. Nel primo caso c'è per il buon 80% la voglia di farsi stare na merda, rimorchiare ed esagerare, nel secondo caso il buon 80% è rappresentato da gente che ama il Metal e che va ai concerti per pura passione. Il restante 20% in entrambi casi è l'eccezione che conferma la regola. HORNS UP!!! |
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Nighblast: e cmq avevo scritto " e ancora a fare corna e minchiate da ragazzini di 20 anni fa", la mia frase non si fermava a "20 anni". Il concetto è diverso. Io intendo dire con questo che determinati clichè ormai non attraggono più, o attraggono molto meno che venti anni fa. Sono cose sorpassate, simbologie vecchie che non trovano ricambi validi e si ripropongono con forza sempre minore. Attrattiva minore, calo costante. Mi baso sui fatti e cerco di analizzarne i perchè. Posso sbagliarmi, sicuramente, ma di certo non mi celo dietro battaglie di retroguardia ("si stava meglio prima" etc etc). |
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@alev ve: si, si per carità...era giusto per capire una tua idea... |
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Nighblast: per me sì, qual'è il problema? E' una mia idea. Liberissimo di pensarla diversamente  |
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Quoto il commento 80 di Alex Ve, e anche il commento 85 di Lizard. La musica rimane sempre parte integrante di quei festival. A Wacken alla fine stavamo all'area palchi da mezzogiorno fino all'una passata, con sole e pioggia annessi; un festival in Italia come il Wacken, Hellfest, Metalcamp, e altri è mera utopia adesso come adesso. |
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@alex ve: scusa, non ho capito bene...fare le corna sarebbe una minchiata da ragazzini di 20 anni? |
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Quanto alla musica elettronica (si definiva da discoteca 20 anni fa, non sei aggiornato) avresti fatto bene a dire: sono ignorante in materia e amen. Si suddivide in tantissimi generi, e non è per niente detto che sia tutta spazzatura come tu lasci intendere. Ce ne sono tante di tipologie, tra queste l'ebm ad esempio, che è molto apprezzato anche da alcuni metallari. Chi l'ha detto che in discoteca si deve essere per forza fatti? Hai per caso fatto un indagine verificando la fattezza di ognuno di quelli che si recano in posti da ballo (disco o locali dark?) Sono affari tuoi il modo in cui uno si vuole divertire? Non vedi che non fai altro che giudicare male chi non la pensa come te? Tu sei il medioevo del pensiero. |
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Perdonami Alex, ma come fai a conoscere quello che ascolto? Pensi che mi spari "Endless Pain" 24 ore al giorno? Devo fare l'elenco degli artisti non-metal che adoro? Sarebbero tanti: Muse, Depeche Mode, Placebo, R.E.M, De Andrè, Cypress Hill e altri. Non sopporto la musica da discoteca. Non sopporto l'atmosfera da drogati che si viene a creare in certi luoghi. Ho pochissimo rispetto per delle ragazze esibizioniste che si ubriacano e sparano pompini a sconosciuti dentro un cesso, o che si fanno mostrare in pubblico come vacche alle feste campagnole. Per questo ho usato un termine forte. Ma non fossilizzarti su una parola, e commmenta il resto delle opinioni che ho cercato di esprimere. Senza animosità, eh  |
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Lizard quello che dici è giusto, bello e saggio, ma guardiamoci in faccia, senza "ideologia": è possibile in Italia? Esistono amministrazioni abbastanza sveglie da annusare e intuire le potenzialità economiche? Poche, pochissime, spesso ostacolate da altri poteri come chiesa, giornalismo da strapazzo, burocrati e marescialli in carriera.Esistono fatti recenti che supportano la mia teoria. Per quel che concerne l'organizzazione: chi sarebbe disposto ad investire cifre considerevoli AL BUIO, in un periodo di crisi nerissima come questo? Se la gente non dovesse venire, farebbero la fine del Cafaro elevata al cubo. E la mentalità dei giovanotti qualunquisti che si vorrebbe coinvolgere non aiuta. Molti "metallari" evitano band e eventi che puzzano di tamarraggine, ma moltissimi ascoltatori di altri generi evitano allo stesso modo il Metal a prescindere, dato che per gli ignoranti è sinonimo di "messa nera- bestie di Satana". |
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@flag of hate (errata intestazione) |
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Alex Ve: ma chi sei tu per definire delle ragazze che fanno una gara del genere delle troiette? Fa un po' come credi, indossa tutti i paraocchi che vuoi, odia pure tutto i dj che vuoi, ma ricorda che poi, così facendo, legittimi proprio il comportamento di coloro i quali trattano coloro che ascoltano metal nello stesso modo con cui tu tratti chi ascolta cose diverse. Io, per quanto mi riguarda, discorsi del genere li rifiuto, mi mettono tristezza. Cristo, nel 2011 e ancora a fare corna e minchiate da ragazzini di 20 anni fa. Poi lamentatevi che siete pochi. Auguri. |
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Credo che seguirò il tuo consiglio Alex: ti porto come esempio il Viadana Open Air, festival che seguo dal 2008 (tranne quest'anno, dato che il periodo coincideva con la mia vacanza in Ungheria-Slovacchia-Austria). Ho notato dal vostro report che, anche in questa edizione, il festival ha avuto un gran bel successo: area verde ben tenuta, musicisti che interagiscono con il pubblico, gente allegra e appassionata e, soprattutto, tanta buona musica Metal (senza DJ esosi). La formula è la stessa dell'Agglutination, il quale infatti dura da molti anni, con buoni risultati (altrimenti sarebbe scomparso dopo un anno). Cosa è andato storto in questo lacrimoso 2011? Perchè a Viadana c'era gente e in Basilicata no? Perchè mancavano delle troiette in maglietta bagnata? NO. Per il Bill, assolutamente non all'altezza delle aspettative. A questo proposito, rimando alle opinioni che ho espresso nel mio commento n°7. |
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flag of hate: con le tue parole in pratica hai scritot che il Wacken è una buffonata, giudizio lecito, per carità, ma se continui a pensarla così andari ai concerti che a te piacciono e sarete in 3, organizzatore compreso, mentre il wacken dovranno organizzarlo in una regione intera tanta la gente che ci andrà. |
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Non vorrei che alla fine però si considerassero le cose in maniera ideologica piuttosto che raffrontandole alle mera realtà dei fatti: il problema non è considerare la musica come uno degli aspetti attorno a cui dovrebbe ruotare un festival per attirare più gente. La musica è, e deve restare, il motivo aggregante principale, come avviene in tutti i festival del mondo. Quello che è stato messo in luce dagli interventi, è che non si può continuare a gestire i festival italiani come è stato fatto finora: non è possibile gettare la gente su una landa di asfalto bollente, senza altro che uno o due palchi che vomitano decibel, con code chilometriche per comprare da mangiare (di più o meno infima qualità) a prezzi esorbitanti e poi mettere due-tre bancarelle e chiamarle market, con merchandise ufficiale anch'esso a prezzi esorbitanti, con tutti i venditori-pataccari fuori. Una organizzazione che sa più di stadio vecchia maniera (anch'esso), che un evento musicale. Qualunque raffronto con un festival europeo (lo conferma il report del Summer Breeze, come quello del Wacken, del Metalcamp o dell'Hellfest) gira attorno anche ad altre coordinate, il cosiddetto "contorno" che poi tanto contorno non è. Il punto non è che miss maglietta bagnata deve andare sul Main Stage al posto dei musicisti. Nè che ci debba andare il Dj. Il punto sono i bar, i ristoranti, i palchi secondari, gli enormi metal market dove puoi passare una giornata se ti va e sei stanco, le aree relax, il coinvolgimento delle cittadine che da questi eventi potrebbero tirare fuori dei bei soldi invece di vederli come "disturbo della quiete pubblica". Il punto sono i 40-100 gruppi di qualunque genere che attirano tante fasce di pubblico: se sono un hardcore fans e so che al festival ci sono almeno 5-6 nomi hardcore ed altri 5-6 thrash che magari mi interessano, ci vado!! Lo stesso vale per un fan del glam, del black, del power, del death, del prog, del folk o di qualunque altro sottogenere, con i nomi grossi a fare da collante per tutti (finché durano). Il punto è l'idea del villagio multicolore e multiculturale, che offre la scelta del cibo, come dello show. Leggetevi i vari report di questa estate e poi confrontateli con quelli organizzati in Italia a cui avete partecipato. Non è problema di cultura: se sul palco principale c'è un gruppo power e a me il power fa schifo, non c'è problema perché su altri palchi c'è qualcosa che mi piace di sicuro, oppure posso andare al market, a farmi una birra al bar che spara musica 18 ore al giorno, oppure a farmi firmare un autografo o al campeggio a farmi i cazzi miei in mezzo ad altre 40mila persone che solo lì con me per lo stesso motivo, anche se ascoltano musica diversa. I conflitti, semplicemente, non esistono: siamo lì a goderci uno spettacolo, un evento... Non mi sembra difficile da capire né da organizzare in realtà, perché ci sono molte esperienze ormai da cui prendere spunto. Manca solo la volontà di farlo, di considerare i fans qualcosa di più che un pollo da spennare e poi lasciare a bruciare sull'asfalto o in palazzetto al chiuso, magari senz'acqua o senza birra dopo una certa ora... Perché è finita!!!! Ma stiamo scherzando???? |
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Allora sarebbe meglio appendere la chitarra al chiodo e darsi all'ippica. |
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Caro mio, la magia non c'è più... |
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Si, ma che tristezza considerare la Musica (sono retrò, dunque la considero ancora l'unica attrazione che conta, in un concerto) come obbligata a far parte di un carrozzone pseudocarnevalesco pur di sopravvivere. Se per far schiodare il culo alla gente per farla venire ad un evento musicale ci vuole anche (e soprattutto) la gara di magliette bagnate (truzzeria da arrapati coatti e segaioli, IMHO), il DJ-set che pompa pseudomusica (truzzeria da villaggi turistici, IMHO) la manifestazione di costumi medioevaleggianti, tanto che ci mancherebbe solo il cosplay da anime giapponesi (nerderia senza speranza, IMHO); vuol dire che siamo davvero messi malissimo. Che fine ha fatto la MAGIA che la musica riusciva ad evocare? |
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@ Alex: concordo. Ci vogliono però dei capitali non indifferenti.. ed una volta che c'è qualcosa del genere bisogna poi andarci, sennò si ammazza chi si è impegnato economicamente  |
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Khaine: hai colto nel segno. Se io vado ad un festival all'estero, la maggior parte di questi mi verranno presentati come posto di vacanza per 3/4 giorni. So che andrò lì e non sarà per me solo una questione musicale, sarà una specie di mega villaggio turistico con valanghe di giovani, ragazze, metallari, punk, dark, gothic, rockers e chi più ne ha più ne metta, ci saranno posti dove dormire, aree di aggregazione di molti tipi, tantissimi stand di cibo e bevande, stand di tatuatori, di magliette, dei più svariati gadget etc etc...L'esempio del Gods italiano calza benissimo, ma andrebbe bene anche il big four. Se tu parli con uno che è stato al gods o al big four ti dirà che ha ascoltato buona musica, che si è divertito con gli amici a fare i cori delle canzoni, a fare il pogo, ma sempre solo cose di questo tipo. Se tu parli con uno che è stato al Wacken o allo Sziget la sua espressione ti farà capire tutto anche se non parla: un megasorriso e gli occhi strabuzzanti, tipo un bambino quando lo porti a disneyland. Queste manifestazioni, spogliate dei contenuti strettamente sociopolitici, sono delle Woodstock moderne, un qualcosa che va al di là del mero discorso musicale, ed è questo di cui parlo. Se le cose si prova ad organizzarle secondo questa tipologia, forse e dico forse, perfino in Italia si riesce a oltrepassare l'assurda barriera mentale del "io sono deathster ma ci sono anche i Kamelot allora non ci vado" e viceversa! |
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Ok, molto chiara come osservazione. Non hai affatto tutti i torti, ma ora ti spiego il problema: in Italia chi apprezza un genere spesso schifa gli altri. Quindi se io, ipoteticamente deathster incallito, vado ad un concerto dove per headliner ci sono i Morbid Angel, difficilmente riuscirò a digerire la presenza (ad esempio) di un gruppo power come i Kamelot. Nei festival stranieri, effettivamente, questo non accade: c'è anche da dire però che i festival stranieri vengono presi come luoghi di villeggiatura. Tu te la faresti una vacanza al Gods Of Metal?  |
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significa che il metalcamp così come i migliori festival tedeschi, abbraccia equamente tutti i generi del metal, dal heavy al thrash al death al black al gothic ecc. mentre in italia è rimasta una idea del metal legata agli anni 80, hard rock & heavy. in italia se si facesse un festival al passo con i tempi, cioè per esempio dove gruppi come gli immortal o i morbid angel suonano al pari degli headliner ci sarebbero si e no 1000 persone. per questo in italia non si possono fare dei festival senza grossi nomi, perchè mancano i sostenitori. siamo in pochi e molti di quei pochi cmq arrivano poco più in là degli iron e degli slayer |
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@ Dave Insane: e con ciò scusa? Se anche così fosse (posto che comunque il metalcamp è un festival "multinazionale", che raccoglie vendite dappertutto) con questo cosa vuoi dire? |
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E ancora una volta io devo quotare Dave Insane! |
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@ Maurilio: quoto  |
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Magari ascoltassero gli Whitesnake, un gruppo che ha fatto la storia dell´hard rock( se non li conosci o non li apprezzi é un problema tuo), il fatto é che ascoltano Vasco, Ligabue e la Pausini! |
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tolmin si riempie non certo per merito degli italiani, visto che in una intervista riportata da un altro sito, l'organizzatore diceva che non erano più di 300 i biglietti venduti ad italiani... ed è normale che sia cosi visto che gli italiani ascoltano gli whitesnake e gli europe |
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Non credo che il pensiero di Dave Insane vada criticato in toto, ha detto delle cose su cui sarebbe il caso di riflettere... Un'idea estrema la sua, senz'altro, ma non eretica... |
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Dave sbagli a pensarla in questa maniera. Mi auguro tu possa ritornare suoi tuoi passi perchè invece è solo un bene che si possano organizzare eventi Metal anche quà in Italia |
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Ma perchè? Credi che a Tolmin siano tutti metallari? Non sarà che vengono da ogni dove perchè..... ne riparleremo. |
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o così o comì, poichè non si può costringere i propri concittadini ad ascoltare metal, bisogna migrare verso i luoghi dove dei "metallari" ce n'è un numero sufficiente da non far perdere dei soldi a chi organizza delle manifestazioni |
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Massì..... che importa? Io ho fatto 13 ore di macchina, ne farò 18, 20, 30, 50, o prenoterò l'aereo con 12 mesi di anticipo, che problemi ci sono? Farò il passaporto e dalla RNA andrò a Tolmin, facile, no? |
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Scusa dave, chi vive in norditalia può farlo (io ci metto poco più di 3 ore ad arrivare a Tolmino), ma chi vive in Sicilia? Chi vive in Puglia o in Campania? |
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secondo me dei festivals in italia ne potremmo anche fare a meno. prendiamo il nostro bel pullman e andiamo al metalcamp, al wacken, al summer breeze. là del metal ce n'è per tutti e i costi non sono eccessivi. pendolari della musica, chissenefrega se in italia non ci fanno i festival per le nostre esigenze. se no l'europa cosa l'abbiamo fatta a fare?! non sta lì solo per le quote latte |
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Undercover, eh, il Maryland non fossi un tantinello fuori mano, ma giusto un pochino, ci andrei anche io eheheh. "forse qualche live agency gli ha anche messo i bastoni fra le ruote", --- in questa parte mi sei piaciuto molto...quindi ti dirò, avessi 200 mila euro da buttare organizzerei subito un concerto coi Metallica, giusto per vedermi una testa mozzata di cavallo davanti all'uscio di casa, la mattina seguente. E chi vuol intendere...intenda  |
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@Alex Ve sì infatti non vedo il problema di creare al limite festival che siano aperti in più campi, il discorso è che si pretende di fare certe operazioni con costi risicati ed ovvio che il rientrare economico è di conseguenza minimo. Penso a un bill come quello del Maryland DeathFestival che solo a pronunciare il nome mi vengono le lacrime agli occhi, qui A) dove l'organizzeresti un evento simile? B) il pubblico sarebbe sempre formato esclusiavamente o quasi da gente più o meno trentenne con qualche ragazzino a traino per il problema già affrontato, C)i costi? in Italia ti chiedono anche di dare il di dietro prima di concederti qualcosa e D) non sottovalutiamo questo aspetto, un festival grande e con numerose band come quello smuoverebbe dal chierichetto fino a Ratzinger, una bella marcia cristiana con tanto di Croce innalzata a difesa del territorio dall'orda malefica della morte come te la eviti? Siamo leggermente inchiappettati di nostro. Se si parla di Heavy invece, manca la passione ricordo che l'abbiam fatto morire noi il festival curato da Giuliano che alla fine non ha avuto risposta e forse qualche live agency gli ha anche messo i bastoni fra le ruote, il che è disdicevole per non dire schifoso. |
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Undercover, esatto manca l'età di ricambio nel metal. Sono d'accordo con te, e poi i gruppi ebm che hai citato piacciono anche a me, compresi tanti altri. Per un po' di anni ho frequentato un locale dark di Napoli, e roba di quel tipo veniva messa di continuo  |
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Grandissimo Raven!! sei stato E-R-O-I-C-O. Dai che poi sicuramente ne è valsa la pena  |
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Lo conosci Autumn si è stata una delle tappe che amici intrippati con quei generi mi han fatto fare, ce n'erano altri uno o due che non ricordo ma l'alcool fa brutti scherzi eheh. |
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Ti riferivi al k17 di Berlino Undercover? |
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Ragazzi ma teniamo conto che molti dei ragazzini che vanno ai concerti comprano la maglia e non hanno un cazzo di cd originale, vinile, tape originale in casa? E' supporto questo? E' bello avere una maglia di una band che piace ma mi dispiace dirlo o meglio urlarlo a sto gruppo di minchioni (eh si alzo la polemica): LA MAGLIA NON SUONA, NON SI ASCOLTA, NON E' LA FORMA D'ARTE CHE DITE DI SEGUIRE CON PASSIONE!!! Detto questo, contate che nelle date dei tour come già anticipato in un paio di commenti passati, l'età media continua a crescere, c'è sempre una vecchia guardia che resiste ma un ricambio generazionale che stenta ad arrivare soprattutto in un paese che l'attitudine "rosa" come il nostro, dove nelle radio non puoi ascoltare metal, dove nei grandi eventi pubblici non troverai mai e poi metal, dove le classifiche generaliste escludono il metal a priori a meno che non si parli di Maiden e Metallica se ancora si possono considerare tali. Mancano i passaggi di mezzo, il metallaro anziano che dialoga con quelli più giovincelli offrendo le proprie perle di saggezza, le tape copiate con 200 pezzi per farti un'idea e poi TU e sottolineo TU te li andavi a cercare senza che gli altri ti mettessero il piatto pronto a tavola come succede oggi con internet, è normale che la situazione adesso sia uno schifo e quando si va ai concerti trovi i trentenni e più che si gasano per le band e gli altri che parlano d'altro o fanno la parata (anche se alcuni trentenni sarebbe da evitarli perché più rinco di certi quindicenni, atti di truismo a go go). Concordo poi con Maurillio, se iniziamo a far diventare e già in certi occasioni lo sono, i concerti posti dove rimorchiare le gotichelle del cazzo o quelle che non sanno più a chi darla allora è finita, il mondo da "discoteca" dovrebbe rimanere anni luce distante da quello che è il metal, anche l'ambito ebm e gotico di un certo tipo, per quanto sessualmente molto invitante (mazza che ehm, signorine che ce so) non è squallido come una serata da truzzi, ci son certi dj set in Germania che solo con le scalette ti fanno sbavare infilando dentro roba anche conosciutissima come Wumpscut, Grendel, Suicide Commando etc etc che tutto è tranne che musica di merda. |
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Maurillio: al di là del fatto che tu ti sei fissato sul "fattore gnocca" ( ) ma era solo uno dei punti che avevo segnalato, ce ne saranno sicuramente altri per cercare di cambiare lo stato di cose, però non spetta a me trovarne altri, LA DIFFERENZA (scusate se lo scrivo per la settordicesima volta) è che ora c'è meno gente, sempre meno, e la tendenza e a scendere ulteriormente; non mi sembra un problema da poco. Non parlo solo dell'evento di sui cui si parla in questo report, ma in generale. Prima la musica aveva un finanziamento principale, era la vendita di dischi, ora rimane quasi esclusivamente la vendita di biglietti per concerti, dato che cala anche quella sempre di più (eccetto i nomi grandi) non so dove si andrà a finire di sto passo. Seconda cosa, non trascurabile, sai quanti ascoltano metal di tanto in tanto ma non si definiscono metallari? Sempre di più, anche da questo punto di vista le cose sono cambiate, e molto pure. Purtroppo sono rimasti gli intransigenti, quelli che se sentono "odore" di un altro genere sul palco, oltre che di un gruppo metal, boicottano. Anni fa però quegli stessi devoti al "paraocchismo musicale" erano di più e quindi i locali e le aree concerti almeno si riempivano, ora loro sono diminuiti fortemente, il ricambio non c'è stato o cmq è avvenuto in maniera diversa da come era in passato. Quanto poi al discorso video pop=molte visite - video metal=poche visite, beh dipende dal tipo di gruppo e dal genere. Ci sono video di gruppi death/core, hardcore, e simili che hanno moltissime visite, mperò poi arriva il metallaro solito e dice "belah, che schifo, è moda, se lo cagano in molti, io quindi mai, se poi vengono a suonare dalle mie parti non ci vado". Andiamo avanti così e di sto passo commenteremo l'aria  |
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Insomma... "cchiu pilu pe tutti" !! |
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Secondo me non é una moda ma un genere di nicchia( esclusi 2 o 3 nomi strafamosi), basta confrontare su youtube i contatti fra i cantanti pop e le band metal, si passa da milioni a migliaia. Ma anche negli anni ´80 ai concerti dei big vedevi 30 o 40 mila persone, ma nei paesi o al di fuori delle grandi cittá facevi fatica a trovare i dischi o ad organizzare comitive per andare ai concerti: per esempio, nel mio paese in Toscana, con 10mila abitanti, eravamo meno di 10 ad essere metallari e ti parlo di fine anni ´80 -inizio ´90. Quindi Alex Ve quale é questa differenza che dici tu rispetto a 25 anni fa? In discoteca c´era e c´é la gnocca, ai concerti metal c´é la buona musica con poca gnocca. |
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Ritorrno on line dopo circa una settimana per problemi di linea. Mi riservo di leggere tutti i commenti e, se posso, di rispondere, ma l'ultimo commento di Khaine contiene del vero. C'è del vero nella posizione di Alex Ve, ma non credo di essere disposto a sorbirmi un DJ prima o dopo i Bulldozer. Insomma: ne riparlerò molto più diffusamente appena possibile, restate sintonizzati ;-9. Frazie a Jimi TG ed a tutti quelli che si sono complimnentati. Gigi: no, mia moglie non mi ha pestato, era troppo occupata a ridere per il tentativo di Simmons di spacciarsi al telefono per pornostar bulgara in calore che viaggiava al mio seguito  |
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@ Maurilio: capisco quello che vuoi dire. E allora diciamolo che il metal è tutta una moda (o almeno lo è per molti...) |
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Vanno bene tutti i discorsi, ma l´affluenza dipende sempre dal nome. Per i Bulldozer c´erano 330 persone per i Gamma Ray o i Dark Tranquillity ce ne sono state piú di 2000, eppure il posto era lo stesso e l´organizzazione era la stessa. Il nome fa la differenza in tutti i generi, non vedo perché a vedere i Bulldozer sarebbero dovute andare le stesse persone di un concerto di Blind Guardian o Iced Earth( per fare due nomi di band medie e non strafamose). |
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Direi che quoto Alex in tutto e per tutto... però vedo che molti eventi dark (in cui il dj set è parte integrante del festival, insieme ai live) non è che sono poi affollatissimi... |
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reborn in violence: ho capito, ma se la gente non ci va magari va cambiata l'offerta, il modo di porla. In generale, se un prodotto non vende devi cambiarlo, perchè vuol dire che non funziona. A me farebbe piacere che funzionasse, che la gente andasse numerosa ai concerti metal, ma il prodotto per come è stato concepito negli ultimi anni non tira più come prima, ma molto meno. Noi possiamo continuare per anni a dire "mi farebbe piacere che la gente andasse", ma se non ci va e stiamo sempre a dire le stesse cose, non sarebbe opportuno rivedere il sistema nel complesso? Io penso di sì. Si può discutere sul come, ma i fatti sono davanti agli occhi di tutti. |
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Ma infatti non dico che 300 persone sono un buon risultato per un festival, anzi...però dico che 1000 che vanno ad un festival METAL per sentire il dj post-concerto non sono la soluzione per risollevare l'ambiente, anzi così lo distruggi. Certo rimane compito di noi tutti di iniziare (o continuare per chi lo facesse già) a sostenere non solo l'evento mainstream ma anche il concerto del gruppo della tua città fino ad arrivare a questi festival che con l'apporto giusto di pubblico, davvero sarebbero di alto livello. Più che nell'organizzatore il problema infatti per me sta nella gente..... |
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reborn in violence: ho capito che la gente va ai concerti ancora per ascoltare musica, MA E' POCA, devo scriverlo in dialetto samoano? E' poca rispetto ai costi e quando le spese non rientrano i concerti tendono a scemare. A me non interessa una beata mazza di cosa preferiscano i rispettabilissimi Bulldozer, sono pagati per suonare, e sta tranquillo che se li paghi il giusto suonano, come tutti gli altri gruppi. Il metal sopravvive? Sì, certo, come passione intellettuale, ma sta alla canna del gas come sistema, come risorse. Poi cosa succede? Che il ragazzo che ha organizzato l'Agglutination viene perfino criticato perchè ha formato un bill "non all'altezza", e se per te 300 persone sono necessarie a far sopravvivere un evento del genere mi sa che non conosci bene i costi di organizzazione, perchè con 300 biglietti sono niente, non copri nemmeno il 20/30% dei costi complessivi. |
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@alex ve: non so te però che io sappia la gente va ad un concerto ancora per ascoltare musica, sono d'accordo con te nel creare attività pre e post concerto ma INERENTI all'evento stesso. Il discorso per me è molto più semplice: per sostenere la musica ed in particolare il metal bisogna sostenere i gruppi locali ( e vorrei dire underground in generale, ma con internet di underground c'è ben poco) con presenze ATTIVE ai concerti, acquisto di cd e così via. Il metal non è un genere di massa o perlomeno non lo è adesso e la cosa più disastrosa è pensarlo come "moda" o come meccanismo per attrarre gente disinteressata dal concerto o festival e quindi come mero business. Certo che poi ci sono milioni di persone che sentono i soliti 10 gruppi e non pensano minimamente di sostenere un festival GRATIS (se potessi me li farei penso tutti). Però alla fine mi sembra che per quanto se ne parli il metal in tutte le sue forme sopravvive ed addirittura rinasce con ottimi risultati (thrash, folk in particolare)...e poi ma secondo voi pure i bulldozer preferiscono vedere 330 persone interessate o 1000 che se ne sbattono di loro e che aspettano solo il dj che verrà dopo? Io dico che pure a loro la situazione attuale non gli fa poi così schifo. |
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Effettivamente, in assenza di movente, il tutto rischia di scemare. Per me la partecipazione ad un festival/concerto metal è sempre stata conseguenza diretta della voglia di divertirsi... non so come mai non sia più così. |
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Maurillio: massimo rispetto per la tua esperienza ma dall'88 le cose sono cambiate, e molto, direi stravolte. Se non si aumentano i motivi per andare ai concerti, eccetto che per quelli grossi, la tendenza costante è al ribasso, basta analizzare la situazione decrescente degli ultimi anni. la dicotomia discoteca-patata , concertometal-machotosto è superata nei fatti da qualche anno, almeno all'estero. O si trovano ulteriori motivazioni, oltre la musica, oppure si torna indietro nel tempo all'88 se inventano una macchina del genere, oppure tra qualche anno io metto a disposizione casa mia che sarà più che sufficiente, ma l'amplificazione la portate voi  |
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Con questo discorso sulle ragazze ai concerti , caro Alex Ve, non scopri certo una novitá : io ho visto il mio primo concerto metal nel 1988 e da li in poi non mi ricordo certo i concerti metal per le ragazze che c´erano( anche ai vari Monsters of rock erano pochissime rispetto ai presenti). Al concerto metal ci vai per la musica non certo per abbordare, per quello sono piú indicate le discoteche( e infatti, seppur malvolentieri, anche io in gioventú ci andavo). |
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EdgarAllanCrow: e vabè, non preoccuparti, se viene qualcuna che ti si vuole strusciare ti proteggo io in veste di strusciatoio. So' altruista, che ci posso fare! |
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Provo della grande ammirazione. Amore per la musica, amore per il giornalismo sono i sinonimi corretti che si evince tra le righe di questa curato report. Di grande insegnamento di vita. Jimi TG |
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Effettivamente se si facesse come dice Alex Ve sarebbe meglio, no? Non vedo che problemi ci siano... ah, si, ecco: il metallaro medio italiano, notoriamente intollerante a qualsiasi cosa che non sia "metal". Non va ai concerti e si lamenta che non ci sono gruppi dalle sue parti. Non supporta la scena e si lamenta che il metal non vende e che ai concerti c'è poca gente .-. Comunque complimenti Francesco per il bellissimo report  |
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Ai festival nominati da Alex Ve a mo' di esempio aggiungerei il Roadburn (Olanda, con gruppi particolari e comunque di nicchia che attira gente da tutto il mondo), Wave Gotik Treffen (dal black all'ebm in giro per Lipsia), All tomorrows parties (festival itinerante la cui grossa peculiarità consiste nel lasciare che sia curato - anche nella scelta del resto del bill - di volta in volta dal gruppo di punta: le ultime due edizioni sono state curate da godspeed you! Black emperor e Portishead) |
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@Alex Ve ono assolutamente d'accordo con te.Naturalmente il discorso è un po' complesso,e secondo il mio modesto parere coinvolge per molta parte,come spesso succede,i gusti personali e le attitudini di ognuno.Esempio banalissimo,domani ho gli Entombed praticamente a due passi,l'ultimo evento musicale affine l'ho visto ad aprile,ed erano i Children of Bodom (penso rimaniamo in pieno campo organizzatori-sanguisuga),tre amici e la buttiamo lì.Per quanto riguarda il target allargabile non c'è dubbio che un evento che raccolga varie realtà sia più ben accetto,però vorrei far notare come per larga parte questa commistione di vedute musicali ci sia già in ambito di locali.Azzardo il termine "discoteca rock".Io poi son sempre stato un tipo schivo,quindi i posti con molte persone,dj metal e ragazze che ti si strusciano contro non li ho mai graditi,e sarei ipocrita a dirti il contrario.Forse come dici tu si cambia e,de gustibus,a ognuno il suo.  |
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Ottimo Savè, siamo già in 2...eheheheheh  |
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Sulla ditta sanguisuga ho messo una croce da tempo infatti. Anche se poi, ad esempio, organizzazione a parte, il Sonisphere di quest'anno a livello di raggio di proposta andava proprio in questa direzione. Come l'Heineken Jammin' Festival. Certo si ragiona di altri budget. Oppure ci sono realtà in crescita, come il Metalcamp che hanno sposato una linea diversa, offrendo anche altri tipi di attrattiva (spiaggia e spettacolini compresi). Il tuo discorso, anche senza doversi spostare troppo dall'alveo apprezzabile anche ai metallari, fila benissimo e sono d'accordo con te (Dj a parte... Anche metal... Quello non lo reggo, mi spiace ). |
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E ricordatevi che quando rimarrà la solita ditta organizzatrice di concerti (di cui sappiamo tutti il nome) a quel punto il regime di monopolio sarà totale, ed in un regime di monopolio il caz*o pende sempre dalla parte del vostro c*ulo. |
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esatto Savè, basta un po' di tolleranza e si sta meglio tutti, il divertimento aumenta, si è in più persone, i servizi migliorano. Oppure si continua così fino a quando tutto on finirà e rimarranno i soli concerti della solita ditta "sanguisuga" (non faccio il nome, ma sappiamo tutti a chi mi riferisco) che farà pagare come sempre, prezzi alti per un servizio di merda -questo lo scrivo e ne sono fiero. Ragazzi, questi sono tempi tosti. Anni fa distribuivano le pensioni di invalidità a pioggia, poi si sono accorti che il sistema stava crollando ed ora per avere una pensione di invalidità devi praticamente essere un vegetale, altrimenti ti negano perfino l'assistenza. Se rapportate lo stesso discorso agli eventi metal, o si cambia ora che si è in tempoi, oppure rimarranno solo i big four e coloro i quali vi faranno pagare il sangue per vederli. |
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Beh... Al Wacken, come all'Hellfest di donne ne ho sempre viste tante sarà che quando si parla di 40-100.000 persone comunque sono attirate anche dall'evento in sé, al di là della musica. O, più semplicemente, la varietà della proposta, come dici tu, è tale che si attirano più fasce di pubblico, dal punk/hardcore, al glam, al metal, all'industrial, al folk etc |
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Lord: non so tu, ma a me se un gruppo non interessa e nella zona concerto è pieno di ragazze, beh, io non mi faccio troppi problemi per quel gruppo - E non venirmi a dire che i concerti metal sono pieni di ragazze (eccetto i big four e simili), per carità, perchè ho anni di esperienza sul campo e non ho grandissimi ricordi da quel punto di vista ahahah. Se non fosse una alternativa valida, quella di suddividere i vari "scopi ludici" tra le varie attività, allora al Wacken perchè farebbero in tal senso? Tu ti illudi forse che il Wacken attiri così tanto solo per la musica? eheheheh, stacippa... |
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sara che la situazione dalle mie parti è diversa.. dove vivo io un evento prettamente metal è praticamente un utopia; la maggior parte delle volte ti ritrovi a suonare tra elettronica, indie e musica italiana con la maggior parte delle persone che se ne vanno a seconda del livello di distorsione della chitarra... e questo non è il massimo della soddisfazione; se vado ad un concerto, magari pagando, mi piacerebbe vedere gruppi che apprezzo, per vedermi solo un gruppo e stare a bere tutta la sera perche il resto della musica semplicemente non mi piace per me è solo perdita di tempo |
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ho risbagliato i verbi, scusatemi di nuovo (figure marroni a tonnellate oggi): "se tu attirassi più gente..." |
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lord: il punto è proprio questo, se tu attiri più gente, IL PASSAPAROLA aumenterebbe, di sicuro i servizi aumenterebbero, ci sarebbero più possibilità per i gruppi emergenti di non suonare sempre solo davanti agli stessi amici. Se ad alcuni non piacesse quel determinato gruppo che si sta esibendo in quel dato momento avrebbe altre attrattive per quell'oretta. Uè, ma che c'è di male? Lo so che non è un'idea nuova, mica è mia, ho detto più volte a quali festival mi riferisco. In Italia cose del genere, intendo fatte bene, non feste paesane, io francamente non ne ho viste (ne ricordo una che fecero per due anni nel basso lazio, era cmq fortemente metal-indirizzata, per la quale mi scuso di non ricordare il nome, però andò bene). Lo dico ancora, quando un modello non funziona o ci si lamenta finchè non tira le cuoia (ma le lamentele avranno l'effetto di scoregge nello spazio) oppure si cambia. |
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@ alex: non lo so, è un discorso che sicuramente regge, pero, nonostante tutto quello che hai detto, la cosa non gioverebbe ne ai gruppi, ne agli appassionati, ma solo agli organizzatori... è un discorso abbastanza complesso; io da fan sicuramente non ci andrei, non sopporto questo genere di cose (anche se mi rendo conto che al posto mio ci sarebbero almeno altre 5 persone che ne sarebbero felici) preferisco sicuramente la formula classica, anche perche quello che proponi tu non è niente di cosi innovativo, in quanto è riscontrabile in ogni rassegna in piazza di paese: si crea un minestrone di gruppi ognuno con i suoi fan che non si cagano neanche di striscio (e ne ho visto un sacco di queste cose) e poi anche da musicista, preferisco suonare davanti a persone a cui piace quello che suono, non a chi è li per caso solo perche ha sbagliato entrata o orario, anche se, ripeto, c'è chi ha opinioni diverse dalle mie |
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Pugliese: sientm' a mè, non pensi che sarebbe ora di smetterla con ste divisioni (poser, non poser, true, false, etc..) e fare le cose per bene avendo come UNICO scopo l'attrarre gente proponendo cose per tutti, varie e di qualità (a te qualche gruppo metal, ad altri altre cose e via discorrendo), garantendosi un buon ritorno che è una ottima premessa per degli ottimi servizi? Ripeto allo sfinimento, sziget festival, wacken festival per me sono i modelli, e non dico che debbano avere quella portata, ma come modello, come stile di organizzazione, per la varietà degli "oggetti ludici" sono il sistema che va bene attualmente. Se noi siamo ancora fermi a dividere true e false, i concerti tra due anni li organizzeranno nel salone di casa mia (che è grosso ma non penso così tanto da garantire uno show di grande portata)  |
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*cosicchè i servizi potrebbero aumentare e sarebbero migliori, l'audience si allargherebbe e di gent ene verrebbe di più..." - ho sbagliato tutti i tempi hahahahah (scusate, scrivo di frettissima) |
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bhe alex scusami ma se voglio vedere magliette bagnate e i dj me ne vado in spiaggia non ad un concerto metal. Di "metallari" internet è piena ma in realtà buona parte sono solo dei POSER. a questo punto non posso che dire questo. comunque non usciamo fuori dal seminato. Io ribadisco che per vedere i bulldozer + un gruppo spalla avrei pagato tranquillamente 15 euro quindi non ci sono scusanti che tengano. Non ti piacciono i gruppi che suonano, non venire al concerto ma non rompere con le polemiche (naturalmente non mi riferisco a te, faccio un discorso in generale). |
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Lord_of_all_fevers (sicuro che non siano favers??) - Forse ho a che fare con muri di gomma. Qui non è che si parla di scegliere tra Deicide con 1000 persone di pubblico e deejay con 2000. Si tratta (anzi si tratterebbe) di cercare di radunare più gente possibile in modo tale da far guadagnare gli organizzatori, cosìcchè i servizi aumentino e siano migliori, l'audience si allarghi, di gente ne venga di più, ci si diverta maggiormente. Se continuate a vederla in maniera settaria andrà sempre peggio (guarda un po' la situazione quale è e fatti il conto ) |
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mah... se voglio sentire un deejay vado in discoteca, dove sicuramente non trovero i deicide |
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E soprattutto, premesso che questo evento è stato organizzato bene e i gruppi erano validi, volete capire chela gente va dove vuole andare (leggasi dove gli piace?) Ha ancora senso stare lì a criticare chi non ci va, oppure avrebbe più senso cercare di cambiare il modo di concepire gli eventi? Non è evidente a sto punto (dopo anni di flop) che il metodo non tira più? Non sarebbe utile farsi queste domande? |
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Pugliese: eh, continua a ragionare così, di sto passo sarete in 3 ai concerti, che vuoi che ti dica eheheh  |
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per me vi state facendo troppe pippe mentali. La questione è che personalmente avrei speso 15 euro anche per vedermi solo i bulldozer con un gruppo spalla. Al sud italia stiamo messi male a festival e concerti con gruppi "grossi" quindi non vedo nessun motivo per non aver supportato l'agglutination. L'unica motivazione che trovo valida è che non piacciono i gruppi che si esibiscono e di conseguenza si preferisce non andare. Ancora a fare le pippe con Abbath e i bombers?? Per quanto mi riguarda è stato un grande piacere poter veder abbath live a CHIAROMONTE, poterci scambiare anche due parole al volo dopo aver ascoltato per anni gli Immortal ed essere cresciuto con loro. Altra cosa da non sottovalutare è che Gerardo (l'organizzatore per chi ancora non lo sa) non si permette di chiedere soldi ai gruppi emergenti per partecipare al festival e tanto meno di vendere i biglietti (cosa che altri fanno). Magliette bagnate?? dj??? ma non diciamo eresie. A questo punto non ci andrei io ai concerti. Comunque se l'anno prossimo non si farà l'agglutination di certo non possiamo biasimare Gerardo. Mi viene solo la rabbia a vedere tutti i POSER che dal sud partono per Milano per vedersi i Merdallica e poi non muovono il culo perchè a chiaromonte ci sono i Bombers... ma andare a quel paese.. amen e un saluto a chi c'era il 20. |
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Al Sud Italia invece, sono convinto che un Fosch Fest (mi scuso per averlo scritto male nel posto sotto) sarebbe andato uan mezza chiavica, perchè i gusti sono diversi. Io al Sud vedrei bene una roba organizzata da due persone, in concordia. Un esperto di elettronica e un esperto di rock heavy. Si chiamano due gruppi locali buoni e conosciuti, un gruppo punk conosciuto ed un gruppo metal conosciuto (se chiedono cifre folli li si sfancula di corsa). Dall'altro canto si chiama un deejay buono (10 mila euro secchi, li riguadagni con gli interessi. Poi vedresti se fai i soliti 4 gatti, o invece con la scusa ti allargare gli interessi fai venire più metallari, più gente diversa. Gli stessi gruppi otterrebbero un riscontro maggiore |
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Nightblast: ne ho fatti di anni per concerti, e sono del Sud. Ho visto più volte concerti interamente organizzati con gruppi locali, c'erano 4 gatti, a volte andava bene, erano 8 gatti. Però mi hai dato lo spunto per una riflessione ulteriore. Chi ha detto che le richieste, i desideri degli utenti siano gli stessi tra Sud e Nord Italia? Al Nord è andato benissimo il Folch Fest, sia perchè era gratuito (cosa non trascurabile) sia perchè ha attratto varie tipologie di persone. C'era l'amante del folk metal, l'amente del folk e basta, il rockettaro, il casinaro a cui piace la birra e il chiasso, le ragazze, il nerd amante del signore degli anelli, quelli che (senza l'uso di sostanze stupefacenti) credono che Odino esista davvero. In breve, c'era di tutto e tutti si sono divertiti. Perfino io che al folk preferirei il carcere di Guantanamo, se fossi stato da quelle parti ci sarei andato e sono sicuro che mi sarei divertito (con dei tappi alle orecchie per non sentire la musica, ovviamente ) |
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Puo' anche essere Nightblast... Di fatto in questo cartellone a parte Bombers e Majesty c'erano tutti gruppi italiani e locali... Io continuo a pensare -magari sbagliando- che tutte le critiche e le polemiche abbiano scoraggiato finvtroppe persone. Poi senti... Se i gruppi locali attirano tanta gente, ci si domanda come mai tutto questo pubblico non si vede mai ai concerti. |
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@ NIghtblast: guarda che continuando a fare i gruppi locali e basta la scena non va avanti. Facendo così la scena muore! |
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Sapete perchè al We Rock c'era più gente? Semplicemente perchè sono stati coinvolti i gruppi locali che portano gente. Come volevasi dimostrare...A quanta gente frega dei Majesty o del progetto di Abbath? Mi piace che poi ci si fa le domandine..."ma come mai 330 persone solamente?", "ma perchè al sud i metallari nopn muovono il culo?" Eccolo spiegato il perchè...perchè tira molto di più un gruppo locale che porta amici, parenti, membri di altre band che un cazzo di gruppo di cover...Continuiamo a fare finta di nulla e a criticare chi come me è da na vita che dice che bisogna dare spazio aui gruppi enmergenti e fottersene delle band coi soliti volti noti...Bravi, bravi, bravi... |
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Flag Of Hate: esatto, è questo quel che voglio dire perchè questo vedo: la musica ormai è concepita come una parta dello spettacolo/divertimento, ma solo una parte. Attorno ci deve essere un corollario. O si accettano alcuni compromessi (chi ha poi detto che sia un male) o la barca affonda! |
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@Alex Ve: sissi... e in mezzo a tutto questo bailamme, FORSE ci sarà spazio anche per la musica  |
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iO AGGIUNGO, sempre guardando allo Zsiget (e provando a farlo in miniatura ovviamente). perchè non si cominciano ad organizzare eventi misti? Il gruppo metal, il gruppo rock che tira, il gruppo stile prodigy, il deejay che mette elettronica, il campeggio annesso, gli stand di tante cose, qualsiasi cosa, e poi tanti stand di birra, bevande varie e panini a prezzi umani (non prendiamoci in giro, c'è gente che ci marcia sui prezzi altissimi del cibo). Le gare di maglietta bagnata, menate varie (ce ne sono a iosa da fare). Cose che possano attirare anche tante ragazze (vogliamo parlare di quanto siano poche le ragazze che vanno ai concerti metal, poche e cesse pure). Se tu crei un sistema per allargare il tipo di utenza, attiri molti tipi di soggetti, attiri anche ragazze, quindi ragazzi. Invece no, si preferisce chiamare 4 gruppi di nicchia (perchè bisogna essere true) ottenendo così un riscontro di una nicchia al quadruplo  |
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Sì, sì... Il discorso dell'organizzazione di eventi collaterali al concerto è fondamentale e si trova in tutti i festival importanti. Quanto all'attenzione dei media, io direi che invece conta qualcosa... Se radio e tv non ti supportano in niente è difficile che internet da sola, con l'enorme dispersione di informazioni che vige, sia in grado di direzionare in modo così massiccio il pubblico. Magari io sono di un'altra generazione  |
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Il discorso della mancata attenzione dei media secondo me non c'azzecca (Di Pietro cit.). Un tempo internet era da nicchia, e la tv il metal lo ha sempre, o quasi sempre snobbato. Ora internet è alla portata di quasi tutti e di tutti i giovani, la voce circola in rete alla velocità della luce, e se l'evento carpisce l'interesse il successo è garantito. Ormai tutti sappiamo se c'è un concerto metal da qui alla Svizzera in tempi reali. La gente che non ci va non si comporta così perchè non c'è l'interesse dei media -internet pompa molto e tutto- non ci va perchè non collima con quel che vuole. ---- Non ritengo -POI- che qualcuno identifichi un concerto metal come "operazione da sfigati", penso semplicemente che non rientri più negli interessi di molti. Forse guardando al wacken (con le sue tante attrazioni alterne alla musica) si potrebbe avere un riscontro diverso. Un wacken in piccolo, o ancora meglio uno sziget festival, in miniatura, per cominciare e vedere come va. Spendere i soldi dell'organizzazione in maniera diversa, suddividerli per organizzare altre cose attorno la musica. In breve, cambiare proprio il modo di concepire tali eventi. (secondo me quelli dello sziget hanno centrato il bersaglio come tipologia di evento, ed è attualmente l'unico evento a cui spero di poter partecipare). |
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Visto considerando in generale l'esilio che il metal ha ricevuto da parte dei media, è il minimo che diventi sempre più un genere di nicchia destinato a pochi reduci incalliti... Ma, ripeto, io credo che il pubblico ancora ci sia (mi illudo? ), e credo piuttosto che molti si siano disaffezionati, disillusi, magari sono cresciuti e pensano che andare ad un concerto metal sia da sfigati... Non lo so e non lo credo, altrimenti non sarei qui! Di certo vedo che ci sono tanti piccoli festival che prima non c'erano e questo vuol dire qualcosa. |
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Non lo so Savè, magari c'è gente che ci prova ad organizzare e come in questo caso, dimostra molto coraggio, però io da quel che vedo (al di là di questo as we rock che non so nemmeno cosa sia ), la disaffezione c'è, ma forte. Ti faccio l'esempio della Campania, un tempo dovevi scegliere una città tra Salerno Napoli e Caserta per beccarti una serata metal (soprattutot nel fine settimana, avevi l'imbarazzo della scelta). Ora c'è qualcosa ogni tanto, ogni tanto. Quando poi c'è, 4 gatti, (io coi concerti metal ho smesso quindi non faccio testo, preferisco locale con ragazze). Le nuove generazioni sono numericamente minori, facci caso, se vai ad un concerto (non di quelli enormi, metallica etc) vedi la maggior parte di trentenni, pochi ventenni, ed in generale poche persone rispetto alle dimensioni del posto/evento. Organizza qualsiasi cosa con un deejay famoso e riempi una discoteca grossa come una reggia. Io, se devo organizzare, chiamo il deejay, non organizzo mica un concerto (sarà cinico il discorso, ma ti assicuro che è realistico) Uè, ora ti mando un super video "molto intelligente" di auguri su facebook  |
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@Alex sollevi argomenti più che interessanti e sicuramente centrati... Il discorso dei concerti che forse come formula vanno rivisti è centrale... Però ti pongo io dei quesiti: se è vero che i festival non tirano più (c'era anche un interessante articolo qualche mese fa sul Corriere della Sera, al riguardo) e quelli metal men che meno, com'è che gli eventi di dimensioni medio-piccole si stanno al contrario moltiplicando??? Forse si può rispondere nel senso che i festival comunque attirano più dei singoli concerti e molti gruppi non potendo permettersi un tour preferiscono concentrarsi sul singolo evento... Ma una risposta di pubblico deve esserci se tanti piccoli festival nascono negli ultimi 5 anni!! Altra domanda: la crisi, il caldo etc tutto vero: ma com'è allora che, come ha detto Francesco che era presente ad entrambe le serate, un festival piccolo e locale come il We Rock ha attirato più gente dell'Agglutination? Sarà che mi piace spaccare il capello in quattro (e forse, non solo quello ) ma le risposte generali, che danno una teoria, non mi sembrano mai le più convincenti, per quanto esplicative ed ottimamente orgomentate. |
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PS: Rischio la scomunica, il disprezzo generale o la lapidazione virtuale se dico che la frase "Per vedere quella che è una leggenda italiana ed EUROPEA del thrash?", riferita ai Bulldozer, mi pare un tantinello esagerata? |
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Grande Raven, hai tutta la mia stima: 9 ore di calvario per seguire la tua passione sono degne di rispetto. Non ho mai partecipato ad un Agglutination, per ragioni puramente geografiche (abitando in provincia di Monza, la Basilicata non è proprio dietro l'angolo), ma mi auguro che, nonostante il flop (con 300 paganti non si paga nemmeno la manutenzione), questa manifestazione continui a vivere. Detto questo, perdonatemi se spezzo una lancia in favore degli assenti: il bill non era per nulla esaltante (imho). Forse, e sottolineo il forse, sarebbe stato meglio se Cafaro avesse deciso di "congelare" il festival per uno o due anni, in attesa di tempi migliori. Si sarebbero risparmiati soldi e polemiche, e non ci sarebbero state queste perdite economiche e questo flop. Perdonate la proposta un poco tranchant ma, leggendo le polemiche e, alla luce dei risultati, mi sembrava la solozione più "indolore". |
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Prima di tutto complimenti a chi ha organizzato, che mostra impegno e molto coraggio. Poi i complimenti vanno fatti a Francesco per il report e soprattutto per le 13 ore di macchina (una roba da Braveheart). Terzo, complimenti al tedesco dei Majesty per aver retto a 5 minuti di filippa in lingua a lui ignota senza rivolgersi alle forze dell'ordine. In ultimo, io penso, e mi duole dirlo, che a parte gli eventi metal grossi, tutti gli altri (alcuni validi e realizzati in maniera professionale, come questo) non tirino più. Non so quale sia la causa maggiore di ciò, probabilmente è un concorso di cause. Disaffezione per la musica derivante dalla facilità con la quale si reperisce? 8quanti comprano ancora cd? pochissimi). Disasffezione per il metal in generale? Di certo un calo c'è complessivamente. Crisi economica evidente? Anche, e po io capisco bene che in periodo di vacanze si preferisca infilarsi in locali zeppo di ragazze (o di ragazzi, dipende dai gusti) su un lido piuttosto che stare ad un concerto (io farei lo stesso, dicessi il contrario apparirei più fedele alla musica, ma anche molto ipocrita). Chissà, forse gli eventi metal andrebbero organizzati in maniera differente, forse bisognerebbe creare un qualcosa attorno al concerto, cercando di coinvolgere e coinvogliare ulteriori interessi e via dicendo. Malgrado tutto rinnovo la massima stima per chi ancora ci crede e ri-complimenti per "l'eroica" impresa di Raven , però devo ammettere che io sarei stato uno di quelli sul lido dietro le ragazze e non al concerto (probabilmente sono il riflesso di quel qualcosa che sta cambiando). |
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330 persone... Una follia... Al solito le polemiche vincono su tutto.... In bocca al lupo a Gerardo che, per adesso, ed alla faccia dei tanti criticoni, ha sempre raccolto testimonianza di grande rispetto se non di affetto da parte di tutti i musicisti coinvolti nei vari Agglutination che hanno partecipato alle varie discussioni sull'argomento. Già questo dovrebbe mettere zitte tante persone e convincerle che forse, vale la pena pagare 15€ -quindici- per vedere un festival ben organizzato... Roba da pazzi.... |
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Grandi Bulldozer...il resto delle band, eccezione fatta per i Node, non mi dicono assolutamente nulla, ma sono gusti personali... |
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Aspettavo questo report con ansia!! P.S. Francesco ma tua moglie ti ha pestato quando sei rientrato a messina??? saluti ed è stato uno spasso farsi due chiacchiere sul disastroso viaggio!! |
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ahaha bel report ,soprattutto quando ho letto della "chiacchieratina" col bassista dei majesty (band che tra l' altro io adoro)......Ma non doveva chiamarsi "own the crown" la loro raccolta? |
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Ottima recensione Raven. Precisa e onestissima come il tuo solito. |
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