|
26/04/25
HEAVY LUNGS + LA CRISI + IRMA
BLOOM- MEZZAGO (MB)
|
|
AGGLUTINATION FEST - A.D. 2008, Edizione numero XIV
25/08/2008 (8402 letture)
|
TESTI: Francesco Gallina “Raven”
FOTO: Valeria Di Chiaro “§tarchild”
Raduno fissato alle 8,30 in Piazza Duomo, partenza in perfetto orario alle 9,00 con destinazione Agglutination ed autobus già pieno per più di ¾, le fermate in Calabria lo riempiranno completamente; le sette ore di viaggio, per quanto la Salerno – Reggio Calabria prima ed il lunghissimo tratto di Statale per raggiungere la location dell’evento poi si siano messe d’impegno per farci impazzire, sono passate abbastanza in fretta, tra risate, discussioni su vari gruppi e giudizi sull’inquietante autobus anni 70 noleggiato per l’evento con tanto di tristissima moquette marroncina a coste.
Giungiamo a Sant’Arcangelo qualche minuto dopo le sedici, e mentre percorriamo a piedi la discesa che porta allo stadio dove si svolge la manifestazione facciamo in tempo a sentire in lontananza un pezzo dei Nefertum, la cui esibizione si conclude durante le operazioni di accredito al box office e dei quali quindi non sono in grado di dirvi nulla se non che il brano ascoltato da lontano sembrava aggressivo e potente, mi scuso con la band, ma la cosa non è dipesa da me, entriamo dunque nel backstage qualche minuto prima dell’inizio del set dei Denied, che comincia regolarmente all’orario previsto.
Il recente cambio dei 2/5 della line-up hanno notevolmente giovato ai defenders Siciliani, i quali si possono ora giovare di un batterista molto più tecnico e vario e di un bassista aggressivo e fantasioso, la loro esibizione incentrata su alcuni pezzi tratti dal recente “…When the Slate Becomes Diamond” più alcuni di nuova produzione ha ottenuto un buon riscontro tra lo scarso pubblico presente nel primo pomeriggio con qualche accenno di mosh anche se purtroppo non è stato possibile trovare il giusto bilanciamento al mixer con un basso troppo presente rispetto al resto, interessanti soprattutto i pezzi nuovi che lasciano sperare bene per il futuro, mentre è in corso l’ultimo loro pezzo, mi giro e lo sguardo va a finire su un certo Morby, seduto a pochi metri da me in attesa del suo turno, come non approfittarne?
Ciao Morby, volevo dirti una cosa innanzi tutto, sai che ho ancora a casa il primo demo dei Sabotage?
Allora vuol dire che sei vecchio parecchio, eh, eh, eh.
Già, che te ne pare di questo Festival?
Noi siamo già stati qui otto anni fa, e mi sembra che da allora siano cambiate parecchie cose, l’organizzazione è migliorata del 1000%, speriamo che arrivi altra gente perché adesso mi sembrano un pò pochi.
Che mi dici del vostro ultimo disco? E’ andato come vi aspettavate? E già che ci sei , mi parli del prossimo se è già in cantiere?
Il disco è andato bene, anzi, meglio di come ci aspettavamo, in presenza di una forte flessione del mercato del disco noi ci siamo confermati sui nostri soliti standard, sicchè è un successo. E’ stato bello anche che la gente abbia recepito i cambi di direzione che ci sono stati nell’aprirsi a certe atmosfere che erano meno tipiche rispetto ai dischi precedenti, ora stiamo già lavorando sul prossimo disco, ma siamo talmente all’inizio che mi sembra ancora inutile parlarne.
Vedendola con gli occhi di uno che è nel giro da un po’, come vedi la situazione generale? Dove stiamo andando? Credi che la cose stiano migliorando o no?
Mi pare che la situazione sia molto stabile, ed in questo “molto stabile” c’è anche un minimo di delusione perché mi sembra che sia un po’ tutto fermo, però l’importante è che i gruppi mettano tutto quello che hanno per continuare, perché questa è una musica legata alla passione, deve trasmettere emozioni, vedo che chi è qui davanti si sta scatenando, (l’esibizione dei Denied è al culmine – NdR), e va bene così.
Ok Morby, ti lascio a preparati per il tuo concerto, ciao e grazie, devi solo sottoporti al rito della firma dei pantaloni
ah, ok, dammi il pennarello, ciao bello.
Intanto i Denied terminano la loro esibizione, intercetto i ragazzi mentre scendono la scaletta dello stage, ma sono veramente esausti e mi pregano di attendere qualche minuto per rifiatare, eccoli di lì a poco:
Allora….mi sembra sia andata bene.
Christian – Bellissimo, un’esperienza unica, divertentissimo.
Aggressivi i pezzi nuovi, mi sono piaciuti.
Stefano – Anche a noi, eh, eh.
Che mi dite della vostra situazione, a quando il seguito di WTSBD?
Stefano - Ancora niente di concreto, ma attendiamo novità positive per il prossimo anno, nel 2009 sicuramente ci sarà qualcosa da parte nostra.
Domanda obbligata: mi è parso di vedere un elemento nuovo entrato nel gruppo all’improvviso. Quali i motivi dell’avvicendamento?
Stefano – I motivi sono tantissimi e si trascinavano da tanto tempo, siamo arrivati ad un punto di non ritorno ed abbiamo dovuto prendere una decisione. (Ci si riferisce all’uscita del dimissionario/dimissionato bassista G. Regi – NdR).
Christian – Una situazione che si era fatta insostenibile ed abbiamo dovuto fare questa scelta, il nuovo - Riccardo Liberti - viene dai Noble Savage ed ha portato sicuramente una ventata d’aria fresca e nuova linfa per il gruppo, ed è divertente suonare con una persona che ha esperienza .
A questo punto spazio per i Thrashers Campani Savior From Anger, anche loro con un set a metà tra vecchi pezzi e nuovi che faranno parte del prossimo Cd, ed autori di una esibizione tecnica e potente che ha messo in mostra la loro profonda inclinazione per il Thrash classico di stampo Statunitense e che ha provocato un moshing più continuo a centro platea. Nonostante anche qui il bilanciamento del suono non fosse ottimale ed i numerosi e tecnici soli del mastermind Marco Ruggiero fossero quindi più intuibili che decifrabili i SFA sono stati ottimamente in grado di svolgere il loro compito, mostrando anche una ottima tecnica di base da parte di tutti i componenti del gruppo, ottimo anche il vocalist Alessandro Granato. Da notare la presenza del guest Fabio Calluori dagli Heimdall alla seconda chitarra che ha contribuito a confezionare una esibizione più che positiva. Ecco qualche domanda anche per Marco Ruggiero appena sceso dallo stage:
Anche a te Marco chiedo un giudizio in corso d’opera su questo Agglutination.
Ci siamo divertiti molto, suoni molto buoni, tecnici molto validi, (una certa differenza tra il suono percepito in platea e quello sul palco sarà una costante di buona parte della serata – NdR), grande divertimento.
Dimmi qualcosa di “No way out”.
“No way out” sta andando molto bene, ma fra poco uscirà il nuovo disco del quale abbiamo presentato qualche pezzo a questo Agglutination e che uscirà ufficialmente a fine 2008 e si chiamerà “Scream Of Anger” e riprenderà lo stile di “No Way Out”, del quale sarà la versione full, Thrash di stampo americano con influenze di Vicious Rumors, Metal Church, Riot, i soliti, i migliori.
Non è la prima volta che vi trovate a suonare con Fabio Lione, ed in generale suonate parecchio live.
Abbiamo aperto qualche sua serata riguardante il suo progetto solista , accompagnato anche da Olaf Thorsen, abbiamo poi partecipato anche all’Heavy Naples... con Pino Scotto… insomma, ci siamo fatti parecchi Festivals per promuovere la nuova release.
Cos’è la MRM?
La MRM è una mia agenzia che si occupa di promozione anche per i miei lavori, ma per i dischi, dopo essermi autoprodotto i masters, devo sempre appoggiarmi ad una casa discografica tradizionale, come farne a meno?
E’ ancora vivo questo Thrash cui tu ti rifai?
Fondamentalmente bisogna suonare ciò che piace, del resto Riot, Metal Church, non sono mai stati mostri di vendite e non si è mai capito il perché, nonostante siano band storiche, è uno stile che si ama o si odia, noi continuiamo a farlo perché ci piace , e questo è tutto.
Ok Marco, ti lascio riposare, ciao.
Ciao Francesco, ci sentiamo.
Mentre finisco con Marco sono già partite le prime note dell’esibizione dei DGM, storica band dell’Hm progressivo made in Italy, ormai in giro da parecchi anni e freschi dell’immissione in ruolo del nuovo singer Mark Basile già ben inserito nella band; ottima la loro esibizione - anche a causa di un netto miglioramento percepibile nella resa acustica rispetto a chi si è esibito prima – ed anche qui un discreto mosh sempre a centro platea limitato solo dal gran caldo. I DGM sono sicuramente più che affidabili ed hanno messo in mostra le loro doti principali, ossia un gran gusto per la melodia abbinato alla giusta aggressività e tecnica individuale, sugli scudi il già citato Basile ed il chitarrista Simone Mularoni, ma tutti sono risultati all’altezza, apprezzabile in particolare l’incisiva versione di “New Life”, bravi e disponibilissimi a farsi intervistare subito ai piedi della scaletta dello stage ancora grondanti di sudore:
Ciao Mark, mi pare che sia andata bene e che tu sia già ottimamente inserito, l’esecuzione dei vecchi pezzi mi sembra all’altezza, no?
Mark - E’ un crescendo, c’è sempre più divertimento, più affiatamento, ogni show che facciamo c’è sempre più pazzia, (intanto passa Stefano dei Denied che ci prende un po’ in giro rimediando alcuni commenti gentili – NdR).
Andrea – Riguardo al vecchio disco sta andando bene, la Scarlet è molto soddisfatta ed anche noi lo siamo nonostante lo split col vecchio singer che ha causato un minimo di scalpore, ma con Mark abbiamo subito cominciato a lavorare al nuovo materiale e stiamo andando alla grande, dovrebbe essere pronto a breve.
Anche voi suonate in parecchi Festivals, come trovate l’Agglutination?
Andrea - Tutti gentili e cordiali, ospitalità eccellente, tutto bene.
Una mia curiosità, il vostro suono è sembrato nettamente migliore rispetto agli altri, è una mia impressione?
Andrea – No, è il fonico, che poi è un amico di Mark, che ha fatto un grande lavoro, il resto è merito delle nostre mani, (risate generali – NdR).
Intanto sopraggiunge anche Simone, e dopo aver cazzeggiato qualche altro minuto con i ragazzi, (ti intervisterei, ma gli altri dicono che spari solo cazzate, roba così), intravedo una faccia nota all’interno di uno stand a pochi metri da me, è Pino Scotto, ne approfitto subito.
Pino è impegnato in una amichevole discussione con una bottiglia e la mitica Titti Angeramo, e sta dicendo qualcosa tipo: “Ci conosciamo da 20 anni e non me l’hai mai data”, (probabilmente si riferisce alla birra che notoriamente Titti non beve), e lei che risponde: “No, mai, e tu scrivilo Francesco, eh?”.
Ciao Pino, sono Francesco di metallized.it, ti ho già intervistato un paio di volte per la nostra testata, che mi racconti di questa giornata?
Si, mi ricordo perfettamente di te, sai cosa mi fa incazzare? E’ che un festival come questo, che secondo me è diventato storico, vedo che ogni anno fa meno gente, e questa è una cosa che secondo me è vergognosa, perché io col programma che faccio e con i ragazzi che vedo tutti giorni, (ieri ero a Catanzaro), sento che tutti si lamentano, ma nessuno vuole alzare il culo per venire a questi festivals, poi magari per vedere i Metallica vanno fino a Milano, capito?
Noi siamo venuti in autobus in 50 da Sicilia e Calabria, ma la gente è pigra, chi vuole le buona musica se la deve andare a cercare, e non tutti lo fanno.
Hai sicuramente ragione, ma se non si supportano la bands italiane questa terra rimarrà sempre “O sole mio sta ‘nfronte a te”, capito? Invece noi abbiamo dei gruppi che ormai sono competitivi con tutti , e non da ora, da almeno 15 anni a questa parte, e qualcuno meriterebbe di più di molti gruppi stranieri che vanno per la maggiore , e questa cosa mi fa veramente incazzare, purtroppo questo fa parte della cultura di questo paese, chiunque arriva dall’estero è bravo, e questo non va bene, non va bene.
Solita storia…come sta andando il tuo disco solista?
A parte il fatto che l’hanno scaricato almeno 15.000 volte libro allegato compreso, io speravo che col libro... invece… però le vendite stanno andando bene, sicuramente non come mi aspettavo, però i concerti sono tutti pieni, stiamo girando da Marzo, ieri eravamo a Catanzaro, poi andremo a Capo Rizzuto, il pubblico risponde ed io sono contento.
E con i Fire Trails?
Io e Steve abbiamo già scritto il nuovo album, solo che dobbiamo decidere tutto per la fine dell’anno, vedremo.
Parlami della Metal Gang.
Bravo Trevor che ha riunito musicisti di varie bands, e tutte le volte che facciamo questa cosa il solo fatto di stare insieme e confrontarsi – non solo musicalmente visto che non è una competizione – e di fare un riassunto di quello che vediamo in giro secondo me è molto costruttivo.
Un’ultima domanda, la più importante, Titti te l’ha data o no?
Eh eh, Titti è una grandissima amica e le voglio proprio un bene dell’anima.
A questo punto tocca alla Metal Gang, divertimento puro per una line-up che è sempre un work in progress e che, nell’occasione, ha visto avvicendarsi on stage Trevor e Tommy, Fabio Lione, Roberto Tiranti, Pino Scotto, Olaf Thorsen , Morby e numerosissimi altri. Pezzi dei Deep Purple, AC/DC, Rainbow, Pantera e molti altri hanno scosso la platea nonostante un amalgama comprensibilmente perfettibile tra gente che si vede per questo progetto solo di tanto in tanto ed ancora problemi di suono sul basso. Memorabile l’entrata di Pino Scotto reggendo una bottiglia di Jack Daniels (che poi sarà abbondantemente testata da molti , Olaf Thorsen in testa), nella destra e una sigaretta nella sinistra e “sermone” a favore dei gruppi italiani da comprare e quelli stranieri ed affermati da scaricare, un bel “Bastardi” a chi ha scaricato il suo Cd ed alcuni apprezzamenti su una certa parte anatomica di alcune ragazze – invero meritevoli – che si trovavano tra il pubblico, il tutto sempre con ironia. Una bella parata di bei nomi e tanto divertimento, quest’ultimo da considerare come fine del progetto MG, al termine dell’esibizione avvicino Trevor:
Ciao Trevor, vorrei sapere qualcosa sul modo in cui hai messo assieme questo progetto e se non credi che sia un po’ sottovalutato.
Mah… siamo tutti amici, gente passionale e che ha voglia di suonare anche senza prendere soldi, dato che come sappiamo nel metal soldi non ce ne sono, solitamente ci si vede occasionalmente ognuno impegnato con la propria band, questo invece è un modo per stare insieme ricercando il giusto connubio tra musica e divertimento; la promozione è quella che è, alla fine siamo quasi una cover band che non fa prove perché siamo divisi in varie città in cui ruotano quasi 20 musicisti da Extrema, Sadist, Vision Divine, Domine, Labyrinth, Fire Trails ed altri, quindi lo spirito è andare sul palco suonando i classici con cui tutti siamo cresciuti divertendoci e basta. La cosa bella è sempre l’effetto sorpresa, salire sul palco e vedere che la gente guarda che formazione c’è.
E cosa dobbiamo aspettarci adesso dai Sadist?
Siamo molto concentrati sul disco nuovo, in Italia la gente non può aspettare 4 o 5 anni tra l’uno e l’altro anche se per noi non è facile dato che scriviamo in modo molto complesso e ci mettiamo parecchio a mettere giù un disco, la priorità è quella, anche se suonare dal vivo è sempre un punto d’arrivo ed è difficile dire no quando i locali di chiamano in Italia abbiamo suonato tanto e non vogliamo troppo saturare il mercato, quindi o capitano tour all’estero o in Italia per ora ci fermiamo, Isole a parte perché non siamo riusciti ad andare.
Hai messo il dito sulla piaga, io vengo da Messina.
Speriamo di riuscire a venire perché in Sicilia c’è il nulla come concerti, ma richiesta parecchia, anche dalla Sardegna, buona parte della gente che ci contatta viene da lì e ci farebbe piacere venire, l’organizzazione è sempre un problema, ma è così un po’ in tutta Italia.
Lascio Trevor e passo a Fabio Lione, anch’egli sceso da poco dallo stage, il quale mi ha rilasciato interessanti dichiarazioni sui Rhapsody:
Allora Fabio, anche a te la domanda sulla Metal Gang.
Mi sembra un progetto molto interessante, abbiamo tutti creduto in un sogno , quello di fare qualcosa col metal in Italia, una terra senza cultura nel settore, e la cosa è molto divertente, siamo tutti amici, facciamo pezzi storici conosciutissimi ed il risultato ci soddisfa.
Si vede che vi divertite.
Si, e poi la location mi è sempre piaciuta, ho partecipato altre 2 volte e rispetto molto l’organizzazione e Gerardo Cafaro che si sbatte per fare cose simili al Sud dove non c’è una situazione facile, lo apprezzo molto, ed avendo anch’io origini del Sud mi fa particolarmente piacere, supportiamolo.
Certo, e tu personalmente che mi dici della tua attività?
Al momento c’è un album da fare con i Vision Divine e magari organizzare un tour anche all’estero, il discordo Rhapsody è fermo da un po’ causa problemi legali con altri membri, al momento non è cambiato quasi nulla dal comunicato ufficiale.
Si, ma qual è il pomo della discordia, vuoi chiarire la faccenda?
Ci sono delle cose che vanno risolte tra il nostro ex manager e soprattutto Turilli e Staropoli che sono i 2 che compongono la maggior parte dei pezzi e siamo quindi fermi anche se il nuovo disco è praticamente pronto, non so neanche io cosa pensare perché gli stessi problemi che hanno loro due dovrei averli anch’io, invece 20 giorni fa De Maio mi ha chiamato a casa per un’ora e mezzo, abbiamo parlato tranquillamente e mi ha addirittura invitato al suo Festival, se ci fossero problemi grossi non credo che mi avrebbe invitato con i Vision Divine in Germania, come mai con me è così e con Turilli e Staropoli no? Magari hanno contratti diversi… magari hanno delle cose da sbrigare tra loro… spero che tutto si risolva presto perché è un peccato che un gruppo come i Rhapsody che in Italia si è fatto vedere poco rimanga fermo con un disco pronto, con molti fans, e con una formazione che finalmente era stabile da diversi anni, qualcosa si sbloccherà…
Com’è questo Agglutination rispetto ai precedenti cui hai partecipato?
Questa location è migliore, circa il pubblico il mio dubbio è sempre quello, qui al Sud evidentemente c’è una base e rimane quella a prescindere da tutto, ci saranno un migliaio di persone disposte a partecipare a certi eventi e il numero rimane quello.
Per certi versi può essere un vantaggio, nel senso che così si conserva una purezza che non intacca lo spirito della musica, il rovescio della medaglia è così però rimani sempre entro una certa dimensione organizzativa.
Lo penso anch’io, a me l’Agglutination piace molto perché lo trovo unico, non è di grosse dimensioni, ma ha una sua storia , un seguito di gente che viene ogni anno ed è una proposta forte se vai a vedere i gruppi che hanno partecipato alle varie edizioni, ma rimane di nicchia, come un gruppo cult, ed a me piace, il festival di massa è bello si, ma il festival cult è bello proprio per questo.
E’ il turno dei Domine, poco da dire: una macchina da stage ben oliata, i più precisi ed incisivi visti fino al momento e con un Morby semplicemente spaventoso che solo una volta ha commesso un errore, per altro al termine di una serie di acuti a salire finchè l’ultimo gli è rimasto in gola, per il resto una prestazione eccellente inserita all’interno di quella ottima dell’intera band. Buono il responso del pubblico, (che però avrebbe potuto essere ben migliore con un Morby spesso impegnato ad incitare la platea), e mosh che comincia ad essere veramente serrato, ottimi Domine.
Mentre i Toscani terminano la loro esibizione entro nello stand loro riservato e temporaneamente vuoto per scambiare 4 chiacchere con Roberto Tiranti:
Ciao Roberto, dammi il tuo giudizio sulla giornata, forse poca gente.
Si, su quello forse hai ragione, Gerardo fa sempre i salti mortali ed è encomiabile, porta grandi gruppi , tanto di cappello agli headliner di stasera, ma se ci fosse più gente non sarebbe male e girano la palle perché io so che al Sud non si fanno mai molte cose…
Intanto entra nello stand un esausto Morby appena sceso dallo stage e tutti e due ci interrompiamo per fargli i doverosi complimenti:
Roberto – Grande Mooooorbyyyy!!
Francesco – Morby, devo farti proprio i complimenti, grandissimo.
Morby – Ho preso una “padella”… eh eh eh (si riferisce all’unico errore commesso – NdR). Riprendiamo con Roberto:
Dicevo, gli eventi al Sud sono zero, sono venuto in Sicilia con i Labyrinth 3 anni fa, ma ho fatto prima a suonare a Pechino che non lì, scandaloso, ma più scandaloso è che nelle poche cose che ci sono viene poca gente e ti girano le palle, i ragazzi dovrebbero premiare di più queste cose, però è sempre un’ottima manifestazione, organizzata benissimo.
Sai cosa penso? Se ci fossero stati 2 gruppi stranieri qualunque in più ci sarebbe stata molta più gente.
E qui tocchi un altro tasto dolente, parli dell’esterofilia dell’italiano medio, lo hai detto tu, ma devo dire che hai perfettamente ragione, spero che qualcosa cambi prima o poi perché questa mentalità non va assolutamente bene, è una cosa contro cui abbiamo sempre combattuto come Labyrinth.
E come Metal Gang?
Amici che si ritrovano sul palco per condividere l’amore per la musica in maniera tranquilla e divertente, sapendo di essere amici che vanno d’accordo e che si stimano, amicizia e voglia di suonare, questo è la Metal Gang. La formazione che avete visto oggi cambierà la prossima volta creando, nel nostro piccolo, una sorta di All Stars con nessuno che vuole prevaricare l’altro, un grande Pino Scotto che viene e fa le sue cose alla grande, (io lo adoro), ed è un cercare di far capire ai giovani che pur provenendo da gruppi diversi ci si può divertire senza invidie.
Dimmi di te adesso.
Con i Labyrinth dovrei riprendere a Settembre, poi a Novembre/Dicembre sarò su Rai 3 con la Cortellesi, mi ha chiamato Sergio Conforti, il tastierista di Elio che mi vuole nell’orchestra a cantare cose come lo stacchetto per la Cortellesi, ma anche la mia canzone solista, sarà divertente.
E’ intanto tempo del set dei Dismember, come era facile intuire il numero dei presenti è salito sensibilmente così come il mosh tra il pubblico – menzione d’onore per una biondina che, dopo aver ingurgitato parecchi sorsi di un liquido rosso, (sicuramente succo di lampone), si è lanciata pesantemente contro dei pesi massimi non da poco – e set massiccio dei deathsters Nordici, i quali, palesemente contenti di essere presenti al Festival, non si sono affatto risparmiati riversando nei padiglioni auricolari degli astanti un wall of sound che, a voler essere pignoli, è stato un po’ limitato dal fatto di arrivar in platea fin troppo massiccio, con soli spesso al limite del distinguibile, ma la cosa non sembra aver provocato problemi di fruizione tra un pubblico che in realtà non aspettava altro che di essere massacrato da loro e dal loro set bilanciato tra pezzi dell’ultimo album ed estratti vari da quelli precedenti. Sorrisi a profusione dal quintetto Scandinavo, Matti Karki con una t-shirt degli Autopsy, T. Cristiansson molto presente e nel backstage altrettanto interessato alla nostra Valeria, il drummer T. Daun veramente possente, (anche se visto da vicino sembra un minorenne), D. Blomqvist all’altezza ed astanti in visibilio; aggancio Martin Persson che si asciuga il sudore:
Com’è andata?
Alla grande direi, bel posto, la gente si diverte e questo lo abbiamo sentito, abbiamo fatto uno show divertente.
Forse meno gente del previsto?
Dici? No, non direi, a me non pare, non siamo mai venuti qui prima quindi non so come sia andata le altre volte, ma mi pare ci sia un bel po’ di gente e comunque quelli che ci sono, sono veramente grandi.
Raccontami qualcosa del vostro ultimo disco.
Cosa dirti? E’ un vero album dei Dismember, contiene quello che sappiamo e vogliamo fare, Death Metal old school senza tante menate , quello che viene fuori viene fuori, abbiamo centrato un’ottima produzione ed abbiamo ottenuto ottime recensioni in tutto il mondo, ed è veramente una buona cosa per noi.
E la scena Death Svedese in generale? La vedi ancora vitale come un tempo?
Si, siamo vivi e vegeti, è una cosa che ci diciamo spesso con gli altri membri dei Dismember, ora come ora molti usano fottuti triggers e roba simile per il nuovo stile Death, ma noi siamo sempre legati al vecchio modo in cui noi supponiamo debba fluire il Death, quello della scuola originale di cui parlavo.
Che programmi avete adesso?
Bè, ritorneremo a casa domani e poi ci riposeremo un po’, poi vedremo.
Dopo qualche altro convenevole sul cibo siciliano faccio la mia figura barbina: chiedendo una foto con lui da far scattare a mio figlio presento a Martin quest’ultimo come mia moglie provocando prima uno sguardo perplesso e poi sonore risate, pensavo fosse finita lì, ma quando durante i bis dei Dark Tranquillity avvicino Matti Karki per lo stesso motivo e presento mio figlio mi dice: “Tuo figlio? Vorrai dire tua moglie, ormai lo sanno tutti, sarà una delle storie dei prossimi tours: il giornalista sposato col figlio, ah, ah, ah”, e giù tutti a sfottermi senza ritegno, pazienza.
Tocca ora ai Vision Divine, i quali forse scontano la (peraltro secondo me corretta), collocazione tra Dismember e DT, scontrandosi con un pubblico che ormai attendeva gli headliner. Ad ogni modo i VD hanno suonato bene, pur rimanendo forse leggermente al di sotto delle loro possibilità, ed hanno messo in mostra le loro armi migliori con un set comprendente alcuni pezzi tratti da “The 25th hour” con Lione in buona forma e Thorsen forse leggermente impreciso, ma comunque buono. Credo che il pubblico avrebbe potuto essere un po’ più caloroso con loro, dato che le qualità della band non si discutono, ma molti avevano già la testa ai DT. Ad ogni modo, ad avercene di gruppi come i VD.
Ed eccoli allora i Dark Tranquillity, leggermente in ritardo per poter attaccare lo striscione col loro moniker a fondo stage, ma ragazzi… che concerto, precisi, tecnici, potenti, eleganti nelle parti più atmosferiche e spietati in quelle più rabbiose con l’istrionico front-man Mikael Stanne sugli scudi, ottima presenza scenica e brevi presentazioni anche dei testi quasi per ogni brano. Palese la voglia di suonare per un set vario e accolto alla grande da una platea che non attendeva altro che poter definitivamente abbandonarsi nonostante la stanchezza, non sono stati scelti come headliner per caso, il loro set ha attinto a piene mani sia dal nuovo disco che dalle cose migliori dei precedenti, veramente un bel concerto condito da tre bis, e proprio durante i bis che ho seguito dal backstage ho assistito anche ad un divertente siparietto tra Karki e Stanne il quale, durante una parte strumentale è sceso dallo stage per bere abbondantemente da una bottiglia di vetro piena di un liquido bianco trasparente - sicuramente l’arcinota acqua minerale Finlandese – per poi rifiondarsi on stage più carico che mai. Solo poche battute con Niklas Sundin mentre l’autobus per il ritorno è ormai prossimo:
Niklas, solo una impressione sulla serata.
Bella, veramente bella, bel posto e bella gente, tutti molto gentili con noi e kids caldi e generosi, non potevamo sperare di meglio, del resto in Italia ci siamo sempre trovati bene.
Parlami della vostra ultima realizzazione.
E’ un tipico album DT, prosegue l’evoluzione che è tipica della nostra band e pur tenendo sempre d’occhio quanto fatto in precedenza introduce sempre qualche novità che arricchisce il suono, anche la commistione liriche/musica è sempre molto forte, anche dal punto di vista visivo, un lavoro sentito e che sta andando veramente bene, e la reazione della gente stasera lo conferma ancora.
A questo punto, dopo queste poche parole, devo lasciare l’Agglutination in tutta fretta per non rischiare di perdere l’autobus per il ritorno a casa, concludo quindi questo live report con le ultime 3 annotazioni: la prima è un doveroso ringraziamento alla grandissima Titti Angeramo, senza la quale non avrei potuto scrivere questo report, poi uno spazio lasciato a Gerardo Cafaro, che si sbatte ogni anno per organizzare il tutto ed al quale è giusto lasciare le dichiarazioni finali che leggerete più in basso, ed infine una mia piccola annotazione personale, mi rivolgo ai pochissimi lettori che sono nelle mie condizioni – ovvero quelle di padre/metallaro – ed ai molti che lo diventeranno in futuro, sono andato a questo Festival assieme a mio figlio che ormai ha 20 anni, non ci siamo detti molto, ma certi sguardi e certe complicità sono impagabili e certi ricordi saranno forse tra i più importanti quando sarò vecchio. Quasi sempre si deve diventare “seri” con l’età, ma credetemi, certe cose sono come quelle della pubblicità di una nota carta di credito, non hanno prezzo e sono cose che pochi si possono vantare di aver condiviso con un figlio, non dimenticatelo crescendo. Va bene, vi lascio con Gerardo Cafaro:
“Sono davvero soddisfatto per la riuscita e il successo del festival e perché i sacrifici e i mezzi messi in campo hanno dato il giusto risultato e riconoscimento. Vi é stata molta gente, certo non cifre di altri tempi però nel complesso si può dire un buon numero. Abbiamo dimostrato tutti ancora una volta che questa musica non porta violenza o altre stronzate come é consuetudine sentire in giro, é stata una grande festa e a detta di tutti veramente un festival goduto con immenso piacere, di certo c'é
ancora da migliorare per offrire sempre il meglio sia per i gruppi partecipanti che per il pubblico, però già é un grande risultato quello offerto. Ringrazio tutti per il loro comportamento e supporto anche quando piccole cose (si é finito tutto al bar) non é andato bene... Poi abbiamo avuto la presenza al festival dell'Assessore alla Cultura
della Regione Basilicata dott. Autilio che sia durante il festival che dopo sui giornali ci ha elogiati per quello che facciamo e siamo e per riuscire a mettere insieme davvero tanti giovani provenienti da tutte le parti d'Italia con grande fratellanza. Se lo spirito é questo si resta anche contenti di osare ancor di più l'anno prossimo, naturalmente sperando anche nel supporto delle istituzioni altrimenti le spese non sarebbero mai pareggiate e tutto questo se pur con volontà e sacrificio sarebbe impossibile”.
PS: Un sentito ringraziamento ad Aquila81, autore dei bellissimi filmati che accompagnano questo report.
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
16
|
Fantastico,un giorno da incorniciare nei bei ricordi.Tanta strada e 8 ore in piedi per essere d'avanti per i Dark Tranquillity...e sicuramente non sarà l'ultima volta che li vedrò,visto che il 31 suonano al Rolling Stones a Milano e stò già caricando la moto per essere ancora una volta in prima fila...un saluto a tutti da Taranto |
|
|
|
|
|
|
15
|
SOla?! Potevi dirlo (nel senso di fare amicizia eh...non si sa mai, mia moglie potrebbe anche imparare ad accendere il pc, brrrrr) |
|
|
|
|
|
|
14
|
io c'ero dalla sicilia in autobus.... SOLA, ma ne è valsa la pena,,, dismember e dark tranquillity da paura... TESTATE A TUTTI stay metal Chaos Deia |
|
|
|
|
|
|
13
|
Eccolo!!!! A parte Lione, potete vedere sullo sfondo l'ottimo Gallina mentre intervista il sottoscritto!!! ) |
|
|
|
|
|
|
12
|
Grazie piccolina  |
|
|
|
|
|
|
11
|
Finalmente un pò di relax per leggere questo report: sei proprio un bravo narratore Raven e bellissime pure le foto, i filmati...bravi...megagiga plauso! |
|
|
|
|
|
|
10
|
Già, e tu dov'eri?  |
|
|
|
|
|
|
9
|
complimenti raven, è sempre uno spasso leggere i tuoi articoli! e complimenti anche a valeria per le belle foto (le ho gia scaricate sul mio pc!). l'anno prossimo spero di essere della partita anche io.... visto che la calabria l'avete attraversata praticamente tutta! |
|
|
|
|
|
|
8
|
Carenza di pubblico? Mmmh. Da spettatore pagante, io quest'anno più del Gods non mi potevo permettere... e al Gods c'erano i Carcass! Eh.... sarò troppo esterofilo pure io? Cmq, recensione bella e divertente e gran belle foto, complimenti! |
|
|
|
|
|
|
7
|
Ahhhhhhhh.... ma allora è vero che ti piace fare strane cose con i ragazzi sulla 20ina!!!!.... Scherzo Complimentoni, gran bel report |
|
|
|
|
|
|
6
|
Certo Stefano, ma questo lo so io che vi seguo da vicino, chi ha letto la recensione è rimasto fermo alla vecchia line-up. Ad ogni modo l'autobus non era recentissimo, ma camminava bene, non intendevo "fare questionii", era solo per dare un pò di colore al pezzo . Grazie a Valeria, (é stato bello anche per me e non essere modesta, ti guardava in un modo... ), ed anche a Gabriels, il prossimo anno devi venire anche tu. |
|
|
|
|
|
|
5
|
Raven complimentoni...anche se lungo và giù che è un piacere...naturalmente anche alla nostra Vale...foto azzecatissime  |
|
|
|
|
|
|
4
|
AHAHHAHSHAHHAHAHHAHAHA ma Francesco cosa mi scrivi su tobias Cristiansson XDDD povera me! comunque fantastico report, molto molto colorito ed efficace, ero presente e posso testimoniare! è stato un piacere lavorare con te ^^ e comunque è stato veramente un grande, grandissimo agglutination, giornata memorabile. |
|
|
|
|
|
|
3
|
Grande Raven, hai segnato anche le battutine!!!! )) Solo una cosa: il batterista l'abbiamo cambiato da 2 anni, non so se per te sia così recente, in ogni caso grandissimo lo stesso, il pullman da fuori sembrava nuovo, in effetti l'interno non era il max ma per quel prezzo era assai che camminava!!!! )) ....ah, per chi non lo sapesse mi riferisco ai denied!! Stefano. |
|
|
|
|
|
|
2
|
E' Stato un piacere  |
|
|
|
|
|
|
1
|
Ed un ringraziamento al Metalista per aver editato il pezzo no? |
|
|
|
|
|
|
|
ARTICOLI |
 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|