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27/04/25
THE LUMINEERS
UNIPOL FORUM, VIA GIUSEPPE DI VITTORIO 6 - ASSAGO (MI)
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SONATA ARCTICA - In continua evoluzione
10/05/2014 (2677 letture)
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Barry: Ciao Henrik, benvenuto su Metallized! Come stai? Quante interviste hai sostenuto oggi? Henrik: Sto alla grande, grazie! Non ho idea di quante interviste abbiamo fatto per promuovere quest’album, probabilmente cinquanta o sessanta.
Barry: Cominciamo con una domanda sul titolo del nuovo album, Pariah’s Child: come mai avete scelto questo titolo in particolare? Cosa intendevate comunicare con esso? Henrik: Negli ultimi lavori ci eravamo allontanati dal nostro originario stile power metal, quindi in alcuni ambienti eravamo visti un po’ come dei pariah, dei reietti. Da questo fatto abbiamo tratto il nome dell’album, che è per l’appunto una nostra creatura, un figlio di pariah!
Barry: Il lupo è uno dei vostri simboli più conosciuti e lo avete posto sulla copertina di Pariah’s Child. Come mai avete preso questa decisione e cosa rappresenta questo animale per i Sonata Arctica? Henrik: Per noi il lupo è il simbolo della natura selvaggia e dello spirito che anima noi finlandesi. Lo abbiamo messo sulla copertina per mostrare il nostro ritorno alle radici power per cui siamo conosciuti.
Barry: Days of Grays era un lavoro molto oscuro, Stones Grow Her Name lasciava intravedere uno spiraglio di luce ed ora Pariah’s Child sembra essere un lavoro dallo spirito positive (pur presentando tracce come What Did You Do in the War, Dad?). Come mai avete affrontato questa “evoluzione emozionale”? Henrik: Penso sia semplicemente normale che la tua musica rifletta la tua vita e le tue condizioni in un dato momento, quindi, sostanzialmente, questi album hanno espresso ciò che sentivamo nel momento in cui li abbiamo composti. Ciò comporta che, senza dubbio, l’evoluzione di cui tu parli continuerà sul prossimo album, magari in una diversa direzione.
Barry: Come avete lavorato per scrivere i brani? L’album sembra effettivamente essere una via di mezzo fra il vostro sound degli esordi ed il vostro stile moderno, sei d’accordo? Henrik: Sono d’accordo, abbiamo rispolverato molti elementi del nostro sound originale. Per quanto riguarda la composizione, il nostro modus operandi ormai è collaudato: Tony scrive i brani e realizza dei demo, noi li ascoltiamo tutti assieme e decidiamo quali possono andar bene per un album. Una volta fatta la cernita, arrangiamo ed affiniamo i brani in presenza di tutti i membri della band.
Barry: Le tastiere sembrano avere un ruolo ancor più importante del solito in questo album e sembrano anche essere in una posizione preminente nel mix; come mai avete registrato l’album in questo modo? Henrik: Stavolta non sono troppo d’accordo con te: le tastiere hanno sempre costituito un elemento importante del nostro sound, quindi non penso che su questo album abbiamo fatto qualcosa di particolarmente differente dal solito, quantomeno non dal punto di vista del missaggio finale.
Barry: E per quanto riguarda i testi? Che genere di eventi vi hanno ispirato per la loro scrittura? Henrik: A questa domanda purtroppo può risponderti solo Tony, perché io non ho scritto neppure una riga per i testi di questo album!
Barry: Questo è stato il vostro primo album con il nuovo bassista, Pasi Kauppinen; come mai avete scelto lui per rimpiazzare Marko? Come vi siete trovati a lavorare con lui? Henrik: Quando è stato chiaro che Marko avrebbe lasciato la band, abbiamo subito pensato a Pasi; ci siamo trovati d’accordo sul suo nome perché lo conosciamo da tempo, è perfetto per i Sonata Arctica ed ha anche missato entrambi i nostri DVD live. In pratica non è stato necessario scegliere, avevamo già il nome del sostituto a portata di mano.
Barry: Ho apprezzato molto Blood e Running Lights, ti andrebbe di dirmi qualcosa in più su queste due belle tracce? Henrik: Blood è un brano che ha richiesto un lavoro piuttosto impegnativo per giungere all’arrangiamento finale e sono molto contento del risultato; Running Lights invece era stata inizialmente pensata come bonus track per il mercato giapponese, ma poi abbiamo pensato che sarebbe stata benissimo anche nell’edizione standard dell’album, quindi, quando siamo entrati in studio, abbiamo cambiato idea.
Barry: Vi siete sempre contraddistinti per i vostri tentativi di sperimentare, con la vostra musica, non avete mai realizzato lo stesso album; quanto è importante per voi sperimentare ed evolvervi? Henrik: Penso sia essenziale per una band come la nostra. Siamo principalmente dei musicisti e, come tali, siamo noi per primi a volerci migliorare man mano che passa il tempo; oltretutto, chiaramente, cresciamo e cambiamo come persone, quindi è naturale che la band continui e continuerà ad evolversi nel corso del tempo.
Barry: Un sacco di fan dei Sonata Arctica vorrebbero sempre ascoltare, da voi, album nello stile di Ecliptica. Cosa vorresti rispondere loro al riguardo? Henrik: Ascoltate Ecliptica (ride)
Barry: A quanto è possibile ascoltare, amate molto le atmosfere acustiche. Avete mai pensato a realizzare un album completamente acustico? Henrik: Potrebbe essere un’idea interessante da realizzare, in qualche periodo della nostra carriera. Tuttavia, penso che avrebbe più senso, magari, realizzare versioni acustiche dei nostri brani più vecchi, piuttosto che scrivere musica solamente acustica per un nuovo album.
Barry: Se non sbaglio, il prossimo anno ricorrerà il quindicesimo anniversario della pubblicazione di Ecliptica ed il 2016 ricorrerà invece il ventesimo della formazione della band. Avete in mente qualcosa di speciale per celebrare queste importanti ricorrenze? Henrik: Eclitpica è stato pubblicato a fine 1999, quindi abbiamo già celebrato quest’anno l’anniversario. Abbiamo fatto un tour speciale per il quindicesimo anno in Finlandia ed America Latina, stiamo lavorando ad una riregistrazione di Ecliptica e per l’inverno pubblicheremo un libro, quindi abbiamo un sacco di lavoro in programma. Per quanto riguarda il nostro ventesimo anniversario, invece, ancora non abbiamo pianificato nulla.
Barry: Quali sono le tue principali influenze musicali? Henrik: Deep Purple, i primi Dream Theater, Metallica, Pantera, Frank Zappa e circa altre mille band…cerco sempre di ascoltare musica di tutti i generi possibili.
Barry: Segui la scena rock e metal moderna? Hai qualche artista moderno di riferimento? Henrik: Non seguo in modo costante nessuna scena in particolare. Negli ultimi tempi ho ascoltato Lana Del Rey, che per me ha avuto il maggiore impatto degli ultimi anni.
Barry: Suonerete dal vivo in Italia, per la precisione a Milano, assieme ai Trick or Treat. Li conosci? Sei felice di poterti esibire ancora qui da noi? Henrik: Siamo tutti molto felici di tornare in Italia! Per quanto riguarda i Trick or Treat, ci siamo già esibiti assieme a loro, ma solo per una settimana o poco più, quindi approfitteremo di quest’occasione per conoscerci meglio. Ottima band e bravi ragazzi comunque, questo è sicuro!
Barry: Grazie mille, l’intervista è conclusa. Invia i tuoi saluti ai vostri fan italiani! Henrik: E’ passato un po’ dall’ultima volta che abbiamo suonato per voi, quindi sarà bellissimo tornare, grazie per il supporto e ci vediamo al concerto!
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9
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Mi è difficile capire certi commenti, scritti solo per insultare una band che ha dato tanto e sta dando tanto al metal. Solo che questi pseudo metallari trvue non apprezzano la musica più melodica. Allora dico, ascoltatevi i Venom e lasciate stare i Sonata, punto e basta. Lunga vita a Tony e alla band, che con Pariah's Child è tornata a livelli grandiosi. |
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8
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ma perché poi parlano di power, che fanno pop? |
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7
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più che "continua evoluzione" dire "caduta libera nel tentativo di scimmiottare il passato" |
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6
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Bell'intervista! Io non ho nulla contro le ri-registrazioni, anzi, però non vi sembra un po' azzardato farlo con un album così "giovane" come Ecliptica? Un conto è se sostituisci una produzione grezza ed un po' antiquata con le tecniche attuali, ma così... Boh comunque li ho un po' abbandonati e non ho sentito le ultime due/tre uscite, mi sa che in questi giorni provo a rimediare... |
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5
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Children pop metal pieno di zucchero |
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4
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Commento favoloso, ti fa veramente onore. Credi di poter articolare qualche affermazione più complessa per esprimere il tuo pensiero o sei già al massimo? |
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2
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Grazie della segnalazione, abbiamo corretto quanto al resto del tuo commento, in effetti gli altri danno l'idea di essere lì per caso... |
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1
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Ci dev'essere un errore nella domanda-risposa riguardo il nuovo bassista... comunque sinceramente non capisco le interviste fatte a chiunque dei SA che non sia Tony: le risposte saranno sempre del tipo "per i testi devi chiedere a Tony, li ha scritti tutti lui" "per la composizione devi chiedere a Tony, le canzoni le scrive tutte lui". Tanto vale che si facciano intervistare allora... mah |
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