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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Ozzy Osbourne - Live at Budokan
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( 5488 letture )
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La storia di Ozzy Osbourne è costellata di perle e scadimenti di livello colossale, picchi minimi principalmente addebitabili alla manager, nonché moglie, Sharon. La signora, infatti, da un lato ha creato una gallina dalle uova d’oro, ma dall’altra lo ha spinto verso lidi di una tristezza senza pari. Reduce dalla peggiore “pacchianata” della sua storia (passateci il termine), la sitcom The Osbournes, una di quelle cose che avrebbero probabilmente distrutto irrimediabilmente la carriera di chiunque, la fenice Ozzy torna sulla scena con uno dei dischi più mediocri mai usciti a suo nome, Down to Earth, e con il successivo tour, che lo vede approdare anche al Nippon Boodokan Hall di Tokio, dal quale fu registrato il live di cui andiamo a parlare oggi. La pochezza di Down to Earth è testimoniata principalmente dal flop commerciale (il dato fa sorridere visto che ha comunque vinto un disco di platino) e dalla presenza di soli tre brani nella setlist del live del tour di presentazione. Proprio quei tre brani, nello specifico Gets Me Through, Junkie e That I Never Had sono probabilmente gli unici validi della precedente release. In questo live troviamo un Ozzy abbastanza appannato, che ci regala uno show con alti e bassi; per fortuna sua e nostra, il supergruppo che lo supporta colma ogni lacuna presente. Oltre all’immenso Zakk Wylde, immenso in ogni accezione del termine, troviamo una squadra composta da un certo Robert Trujillo, presente nella band del Madman nel periodo che intercorre tra l’uscita dagli Infectius Grooves e l’entrata in pianta stabile nei Metallica; alla batteria invece siede un altro mostro sacro, Mike Bordin, ex Faith No More che accompagnerà l’ex Black Sabbath quasi per tutto il successivo decennio. Alle tastiere troviamo la vecchia conoscenza John Sinclair che accompagna Ozzy fin dal lontano ’88. In tutta onestà, con una band del genere a supporto, Ozzy avrebbe potuto anche latrare come un cane ma il risultato sarebbe stato comunque di alto livello. Ma entriamo nel vivo del disco.
L’artwork non passa assolutamente inosservato, nella sua immensa semplicità non può far altro che rimanere impresso nelle nostre menti. Vediamo un’ immagine in bianco e nero del Madman intento ad urlare, mentre ci delizia con la nudità del suo fisico che farebbe impalladire i Bronzi di Riace e le scritte che riportano nome dell’artista e del nome del live. La voce stridula di Ozzy ci introduce al live con un sobrio “Let’s Go Fukin Crazy” e immediatamente un muro di suono ci colpisce come mazza sulle gengive. La setlist inizia con uno dei più famosi classici del cantate di Birmingham I Don’t Know, brano veloce e potente che ci da subito un assaggio di quello che ci aspetta. Inizia un viaggio tra le hit che hanno caratterizzato la sua carriera, tra le quali vediamo spuntare, oltre alle tre già citate canzoni provenienti dal precedente album, vere leggende come Mr Crowley, Believer, Crazy Train, la fantastica No More Tears più recente ma senza dubbio di quelle dal maggior successo e una delle più belle interpretazioni di Bark At the Moon, che in questo live appare come una vera e propria palla di cannone. Nel susseguirsi di riff storici, soli di eccellente fattura e strilli sguaiati di Ozzy che incita il pubblico con incessante frenesia, giungiamo alla fine del disco, dove troviamo ad accoglierci uno dei brani più famosi della storia della musica, un pezzo targato Black Sabbath ed uno dei primi brani metal mai composti. Parliamo dell’intramontabile Paranoid, riproposta in chiave moderna e iper tirata, che probabilmente non piacerà ai fan più tradizionalisti, ma che indubbiamente vanta un’esecuzione magistrale.
Non sarà il live più bello del caro Ozzy, in realtà per alcuni fattori lo è, ma probabilmente si tratta di una delle migliori performance in assoluto di Zakk Wylde che non perde una nota in tutto lo show. Risultato più che eccellente anche degli altri componenti, che rendono la prestazione del frontman irrilevante. Come dicevamo in apertura, con questa band poteva tranquillamente latrare come un cane e il risultato sarebbe stato comunque accettabile.
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Cavolo mi son accorto manca rece live and loud! Ozzmosis! E down to Earth! |
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A me questo live è piaciuto moltissimo...tracklist perfetta, Zakk Wylde al massimo...peccato che Ozzy non sia al massimo in certi pezzi...ma comunque il nostro Madman fa il suo dovere. Meglio sia di Live At Last che di Reunion dei Sabbath...miglior live di Ozzy? Assolutamente si. Voto:90 |
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bel live comprato proprio su consiglio del recensore! per me voto 80. Avrei messo una Facing hell che è un ottimo pezzo di Down to earth |
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Precision88: ahahah, figurati!!!  |
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Questo più che un refuso è stato un reflusso... Grazie della segnalazione |
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Ocio Francesco, che il disco è Down To Earth, non heart!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!  |
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Quoto S77 a manetta per DtE. Anche a me l'album è piaciuto molto: de gustibus non discutibus, in latino maccaronico... |
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10
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Grande Live tutti i pezzi hanno un gran tiro. Non sono d'accordo che Down to Heart sia così modesto, a me è piaciuto molto. |
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9
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Pure io ho solo la versione dvd e devo dire che spesso me la rivedo con molto piacere. Superlativa la prova dell'intera band con in testa il buon Zakk, ma di questo credo siamo tutti d'acoordo Voto 85 pieno. |
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8
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Ottimo live, anche se gli preferisco Live & Loud. Grandissima la band in Beliver dove Zakk attualizza il sound del suo Maestro RR! |
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6
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Anche io questo purtroppo non ce l'ho, non sono mai stato attirato dalla copertina, per quanto riguarda il brano Mr. Crowley oltre a quello cantato da Ozzy ho sempre amato la entusiasmante cower di Tim Owens con la chitarra di Malmsteen. Comunque Ozzy e' uno dei cantanti che pur non avendo una grande voce e tecnica, io l' ho sempre stimato e ammirato, da sempre il massimo sia su disco che dal vivo, ed ha una grsnde dote interpretativa e una espressivita' eccezionale. |
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5
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io a differenza di morlock@ amo alla follia i faith no more...detto questo ho la versione dvd del concerto (che consiglio per motivi visivi) e devo dire che la formazione all star (ma tutte le formazioni di ozzy erano all star...) rende al massimo su tutti i pezzi presenti nella setlist. Ovviamente gli unici difetti sono imputabili all'interpretazione di ozzy non sempre lucida o all'altezza del blasone...ma fa parte del personaggio e ci sta tutta. Veramente ottimo |
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4
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Detesto e dico DETESTO i Faith no more....ma Mike Bordin in questo live ha letteralmente usando un termine coniato sul momento "DINAMIZZATO" i pezzi....pezzi come Mr.Crowley o ancora di più Crazy Train da un punto di vista batteristico(parlo su disco) avevano la spinta che poteva dare un Ringo Starr...quì suonano dannatamente dinamiche... potenti....grazie anche a cambi di tempistiche tutte ben azzeccate(in particolar modo la strofa di Crazy Train..)!|!!Per il resto che dire...un piccolo live capolavoro che ascolto speso e volentieri  |
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3
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Ozzy da solista è un'altro di quelli che in studio da il cento per cento di se e sul palco da il 110. Lo amo. |
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l avevo acquistato subito, non è male, peccato che dei brani nuovi non siano stati inseriti dreamer e facing hell secondo me la migliore del disco..cmq concerto più che buono voto 85!!! |
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1
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Copertina orrenda, ecco perchè non lo mai presso. E parlo da fan sfegatato del madman. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. I Don't Know 2. That I Never Had 3. Believer 4. Junkie 5. Mr. Crowley 6. Gets Me Through 7. No More Tears 8. I Don’t Want to Change the World 9. Road to Nowhere 10. Crazy Train 11. Mama, I’m Coming Home 12. Bark At the Moon 13. Paranoid
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Line Up
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Ozzy Osbourne (Voce) Zakk Wylde (Chitarra) John Sinclair (Tastiere) Robert Trujillo (Basso) Mike Bordin (Batteria)
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