|
27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
|
|
|
( 5134 letture )
|
Cara Betty, finalmente trovo il coraggio di scriverti, nonostante noi ci si conosca da ormai tantissimi anni; devo confessartelo, mi trovo un po' in imbarazzo a dirti cosa provo per te, ci tengo a farti sapere che ancora mi vergogno per come mi sono comportato e per quello che è successo tra di noi, ma spero che tu mi abbia perdonato. Lo ammetto, dopo tutto questo tempo non ricordo esattamente come ci siamo conosciuti, forse ci ha presentati il proprietario del negozio di dischi che frequentavo ai tempi (a proposito, lo sai che oggi purtroppo non esiste più? un vero peccato) o forse è bastato che io abbia incrociato il tuo sguardo passando in rassegna i vari album che lì erano in esposizione, non importa: fatto sta che ti ho notata subito, una bionda con il nome stampato sulla fotografia, così bella nel tuo abito verde fosforescente (sto parlando della custodia del CD che indossavi allora, ovviamente, un'edizione limitata) e con quel cesto di rose in mano. Ti ho portata a casa mia, ho ammirato il tuo dischetto con i fiori color seppia che ho adagiato sul carrello del lettore e una volta premuto il tasto di avvio sono rimasto ad ascoltarti...
Come resistere a tanto fascino? Una distorsione di chitarra e parte Wilma's Rainbow, elegante monolite di note che appaga la voglia di scapocciamento pur non esagerando mai con la violenza sonora, ma aggiungendo anzi una certa melodia alla sua anima grunge che lo rende accessibile anche a chi non è propriamente appassionato di musica pesante. Allo stesso modo risultano assai gradevoli pure Biscuits for Smut con il suo retrogusto psichedelico e la voce filtrata che sembra provenire da un'altra dimensione e la coinvolgente -seppur ragionata- Street Crab, dal mood ipnotico, o ancora il refrain di Speechless; ma è chiaramente Milquetoast (la quale figurava, leggermente modificata, nella tracklist della colonna sonora del film The Crow con il titolo mutato in Milktoast) il pezzo più noto dell'album, conosciuta dal pubblico di tutto il mondo grazie appunto al cult movie appena menzionato: anche in questo brano, come in tutti gli altri del resto, oltre alla chitarra del leader Page Hamilton -e del nuovo arrivato Rob Echeverria- è la sezione ritmica a dettare legge. L'onnipresente basso ha un suono pieno e saturo, riempie qualsiasi possibile vuoto e va a "ingrassare" il sound in maniera a dir poco eccellente; ma non è solo Henry Bogdan a brillare: altro tassello fondamentale è John Stanier, il quale picchia sulle pelli pesante come un fabbro e preciso come un metronomo, a dimostrazione del fatto che è l'amalgama di questi grandi musicisti a creare il sound che tanto ispirerà anche altri gruppi (molti dei quali supereranno in notorietà gli stessi Helmet, i quali non hanno mai raggiunto la fama che avrebbero meritato): nella parte iniziale di I Know, ad esempio, si possono addirittura intravedere le sonorità tipiche di quelli che di lì a poco diverranno un altro pilastro dell'alternative, nientemeno che i Deftones. Eppure Betty non è così accessibile come sembra; come tutte le primedonne ha le proprie lune e i suoi sbalzi di umore: ora appare allegra e quasi scanzonata (Rollo, Vaccination), ora arrabbiata (basta ascoltare le urla e gli ululati dello schizzato Hamilton in Tic) o addirittura disperata (la già citata I Know). Ma Betty sa anche stupire, come nella strumentale Beautiful Love -la quale presenta uno sviluppo che da acustico e rilassato muta improvvisamente in una cacofonia totale- e in Sam Hell (in cui si arriva persino al folk country!) o, ancora, divertire come in The Silver Hawaiian.
Betty sono sinceramente pentito di averti tradita (eh già, ho commesso l'errore di scambiarti con un altro CD, ma allora ero giovane e stupido) però so che tu non mi hai serbato rancore, e quando ci siamo rivisti a distanza di anni in centro a Milano io, guardandoti negli occhi al di là della vetrina, così sorridente e seduta su quel prato verde, ho capito che il tempo in cui eri al mio fianco in realtà non è mai passato: mi sono avvicinato, ti ho teso la mano e ti ho ripresa con me per non lasciarti mai più.
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
19
|
sempre un grandissimo dicsco |
|
|
|
|
|
|
18
|
@Nu Metal Head: vallo a dire su Encyclopedia Metallum che il nu metal è metal... |
|
|
|
|
|
|
17
|
Che nostalgia ... voto 90. |
|
|
|
|
|
|
16
|
Meantime e betty sono dei capolavori. Il gruppo si è poi un po' perso. |
|
|
|
|
|
|
15
|
@Nu Metal Head concordo in toto, anzi a dirla tutta io che il metal estremo lo digerisco ben poco, azzardo a dire che il Nu è uno dei generi che mi "prende" di più, sebbene anche io debba riconoscere che molte band non sono di chissà quale livello, oppure che altre dopo un album sono artisticamente morte  |
|
|
|
|
|
|
14
|
grazie per il tuo attestato di stima blacksoul, ma sappi che io non mi reputo affatto un temerario a frequentare questo sito, per il semplice fatto che secondo me il nu metal (e tutti i suoi affiliati) col metal c'entra, e non è come dicono in molti un sottogenere che non c'entra nulla con il metal... è solo un tipo di metal che si mischia con altri generi, ma sempre di METAL si tratta! poi logicamente dipende dai gruppi, alcuni questo "intruglio" lo sanno fare benissimo, altri fanno pietà, lo ammetto anch'io (ma mi sembra che leggendo tutti i miei commenti su questo sito si capisca benissimo che l'obiettività fortunatamente è una delle mie doti migliori...), e sicuramente gli helmet non rientrano in quest'ultima categoria... e poi una delle mie teorie dice che c'entra sicuramente molto di più il nu metal con il metal che non il grunge, questo è poco ma sicuro per me!  |
|
|
|
|
|
|
13
|
@Nu Metal Head, sappi che hai la mia stima per il fatto di scegliere un nick del genere in un sito metal, con tutti i rischi che ne conseguono (di nome Lambruscore, ma non solo) Il genere mi intriga, l'album l'ho ascoltato poco e tanto tempo fa ma non mi sembrava niente male, Meantime lo ritengo un grandissimo disco. |
|
|
|
|
|
|
12
|
Gruppo e genere che non mi piace molto, ma quando uscì Betty ero in seconda superiore ed ero innamorato pazzo di una ragazza di nome Betty... ricordo il disco e quel periodo con una gran tenerezza ed un po' di malinconia  |
|
|
|
|
|
|
11
|
grazie l'album si prestava ad una rece un po' diversa dal solito -come ho cercato di fare... anche secondo me Meantime è leggermente migliore però Betty è cmq un disco stupendo e molto importante per il genere |
|
|
|
|
|
|
10
|
Gran bella recensione! Che nostalgia... che ricordi... però Meantime è una spanna superiore a questo Betty che tutto sommato un 80 pieno lo merita tutto. |
|
|
|
|
|
|
9
|
Lambru, tanto vale nascere criceti allora |
|
|
|
|
|
|
8
|
Ragazzi, io sono ignorante, non mi vergogno, come disse un mio vecchio compagno di bevute, adesso ospite di una casa protetta, anche se non anziano, gli ignoranti sono quelli che stanno meglio al mondo, se ne sbattono i maroni dei problemi, ahah...o qualcosa del genere...pace e bere a tutti... |
|
|
|
|
|
|
7
|
io li volevo andare a vedere quando sono venuti a roma qualche tempo fa ma porca puttana mi sono scordato il giorno e li ho perso, peccato. |
|
|
|
|
|
|
6
|
lo dissi in tempi non sospetti: lambruscore non è un cattivo ragazzo, è solo un "grezzone" che non capisce il metal alternativo e contaminato e apprezza solo quello che per lui è "vero" metal (anche se a dir la verità un gruppo crossover gli piace anche a lui, i suicidal tendencies, ma è davvero l'unica eccezione)... però state pur certi che in qualsiasi recensione dove in calce al genere vengano riportate le diciture "nu metal - crossover - alternative - grunge - industrial" troverete sempre un suo commento negativo o di scherno, basta farci l'abitudine e poi tutto passa... certo che però definire gli autori di un masterpiece alternativo come "meantime" gruppo pietoso è dura da digerire pure per me... |
|
|
|
|
|
|
5
|
@ Malleus & Galilee la penso essatamente come voi !!!!!! |
|
|
|
|
|
|
4
|
Sia questo che Meantime sono lavori imprescindibili, di un'importanza storica assoluta, definire gli Helmet un gruppo pietoso è da beceri ignoranti.. La lista di band e personaggi influenzati dagli Helmet è enorme, voto 90. |
|
|
|
|
|
|
3
|
Band fenomenale, disco bellissimo. I riff Metal taglienti che facevano loro ai tempi non li faceva nessun altro. 88/100 I primi tre sono da avere per forza. |
|
|
|
|
|
|
2
|
Gruppo pietoso, genere da abolire, per me.....si può dare meno di 30? No, peccato, da sotto zero, ahahaah |
|
|
|
|
|
|
1
|
Ohh quale buon vento, finalmente una recensione dei Helmet con Betty, album che sa fare la sua porca figura, un album importante (ma non quanto a Meantime) è riuscito a piacermi a poco a poco, ma alla fine gli Helmet sono riuscito a darmi con piacere questa Betty, Wilma's Rainbow e Milquetoast su tutte, aspetterò anche la recensione di Aftertaste.. 87 |
|
|
|
|
|
INFORMAZIONI |
 |
 |
|
|
|
Tracklist
|
1. Wilma's Rainbow 2. I Know 3. Biscuits for Smut 4. Milquetoast 5. Tic 6. Rollo 7. Street Crab 8. Clean 9. Vaccination 10. Beautiful Love 11. Speechless 12. The Silver Hawaiian 13. Overrated 14. Sam Hell
|
|
Line Up
|
Page Hamilton (Voce, Chitarra) Rob Echeverria (Chitarra) Henry Bogdan (Basso) John Stanier (Batteria)
|
|
|
|
RECENSIONI |
 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
ARTICOLI |
 |
|
|
|
|
|