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26/04/25
HEAVY LUNGS + LA CRISI + IRMA
BLOOM- MEZZAGO (MB)
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( 5349 letture )
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Nel 1983 una giovane band di Los Angeles aveva rilasciato un oscuro ed inquietante album di esordio, ancora molto grezzo e fortemente ispirato dalla NWOBHM, ma che già lasciava intravedere potenzialità incredibili; l’LP era intitolato Show No Mercy e la band, naturalmente, rispondeva al nome di Slayer, oggi un’icona della scena musicale pesante, ma allora un semplice quartetto di belle speranze, formatisi oltretutto in una città molto più famosa per i suoi gruppi melodici e patinati. Per sfruttare l’onda lunga del successo dell’esordio, divenuto presto il miglior risultato della Metal Blade, i quattro giovanissimi musicisti, capitanati dall’ineffabile Tom Araya, rilasciarono prima uno splendido EP, il leggendario Haunting the Chapel, che mostrava già una netta crescita rispetto a Show No Mercy; pochi mesi dopo, invece, diedero alle stampe un live album dall’ossimorico titolo Live Undead. Benché ancora acerbo, con qualche pecca e lontano dalla maestosa malvagità del futuro Decade of Aggression, tale primissimo live di Araya e soci è nondimeno molto interessante e costituisce una piccola chicca per gli appassionati di thrash e di metal in generale.
Chiaramente, per essere un live album, Live Undead non è particolarmente lungo, anzi; le tracce in esso contenute sono appena sette, che arrivano ad undici solo prendendo in esame la futura ristampa, comprensiva di Haunting the Chapel. Lo scarso numero di tracce è facilmente spiegabile con l’esiguità del repertorio degli Slayer del 1984, ma non pensate che la brevità dell’album faccia rima con scarsa potenza: da sempre, come è noto, i quattro suonano dal vivo in modo ancor più veloce e pesante rispetto ai loro album e, naturalmente, Live Undead non fa certo eccezioni, né prigionieri. Black Magic, traccia d’apertura e classico intramontabile, è suonata infatti con una aggressività spaventosa, appena mitigata dalla voce ancora un po’ acerba del giovane Araya. Un’altra pecca, per la verità, ci sarebbe, ma la sua effettiva sussistenza è tutt’oggi oggetto di discussioni e leggende: ascoltando il pubblico in sottofondo, infatti, si ha qui e là la netta sensazione che band e spettatori non siano particolarmente affiatati, per non dire che si trovino in due stanze diverse. Per qual motivo? Ufficialmente, è chiaro, il live venne registrato a New York, quindi un po’ lontano dalla zona in cui gli Slayer si erano già fatti un nome. Ufficiosamente, leggenda vuole che in realtà l’album non venne registrato propriamente dal vivo, ma che i rumori della folla siano stati aggiunti in seguito. La voce in questione circola da tempo anche a proposito di altri album della scena metal (uno fra tutti Unleashed in the East dei Judas Priest, da alcuni eloquentemente soprannominato Unleashed in the Studio) e, appunto, è solo una voce, ma il mistero permane e fa anche un po’ parte dell’alone leggendario di certi album live. Se non si vuol dar credito o attenzione a queste dicerie, è tranquillamente possibile concentrarsi esclusivamente sulla musica, di notevole fattura anche se logicamente gli Slayer non hanno ancora prodotto i loro capolavori: Die by the Sword e The Antichrist, ad esempio, per quanto piacevoli, con il loro retrogusto squisitamente heavy suonano oggi un po’ strane se accostate al tipico thrash tiratissimo del gruppo; molto meglio, invece, va con Evil Has No Boundaries, già più accostabile ai nostri indefessi amici losangelini, ma c’è poco da fare, il meglio vien sempre alla fine (ed anche all’inizio, in questo caso, vista la grandiosità di Black Magic): Aggressive Perfector, una delle migliori tracce dei primi Slayer, è una gioia ed un dolore al tempo stesso per le orecchie, con la sua velocità pazzesca e francamente incredibile per quei tempi. Concludendo, al di là della voce qui e là ancora imperfetta del frontman, i musicisti sono impeccabili: Lombardo è già una discreta macchina da guerra, mentre King ed il compianto Hanneman sciorinano riff come se piovesse, unitamente ad assoli ancora non caratterizzati dal loro celebre stile atonale. Miglioreranno, ovviamente, ma considerato tutto sono comunque da applausi.
Live Undead, in conclusione, è un buon prodotto, molto utile per conoscere gli esordi di una delle più grandi band metal della storia; come già evidenziato non è perfetto ed i brani, per forza di cose, sono pochi e certamente non tutti classici, ma la sua violenza ed attitudine sono già considerevoli. Se siete neofiti del meraviglioso mondo targato Slayer, dunque, Live Undead potrebbe fare al caso vostro; se invece siete già grandi conoscitori dei quattro alfieri del Demonio, questo breve live e la sua fantastica copertina stile George Romero può comunque essere un valido prodotto per rituffarsi nei primordi del thrash metal. In entrambi i casi, insomma, fate vostra questa piccola gemma di violenza.
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27
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Non e\' ne il primo nell\'ultimo album semi/live...poco da protestare...la prestazione della band e\' energica,segno di grando cose a venire...che non tarderanno ad arrivare! |
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26
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Sto con il voto dei lettori, ottimo live da studio per una band inimitabile |
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Scopro solo adesso dell ipotesi di registrazione in studio e sinceramente non me ne frega niente! Anzi ho sempre adorato quelle urla del pubblico che mi davano la sensazione di essere al concerto,magari in un piccolo club.
Secondo me il migliore album live di sempre, lo ascolto dagli anni 80 e ogni volta mi entusiasma
Consigliato! |
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24
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Bellissimo questo live..non importa se lo registrarono in studio o meno..tutti i pezzi sono suonati benissimo..stupenda Black Magic. |
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Live di notevole importanza storica. Ben registrato, ben eseguito. Alcune versioni addirittura superiori agli originali. Black Magic qui è da oltretomba. Solo pubblico un po' anomalo: sembrano amici e parenti ubriachi in garage a fare il tifo. Forse questo, però, lo rende ancora + particolare, non è infatti un Live qualsiasi. Sembra + un rehearsal molto molto ben fatto. Leggo in recensione e commenti accostamenti con Unleashed in the Studio, proprio a causa del pubblico farlocco. Ma la Musica sembra davvero suonata in presa diretta. Come dicevo, probabilmente un rehearsal. |
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22
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Oggi è il 2 maggio...Jeff Hanneman VIVE! JEFF HANNEMAN VIVEEEEEE! VIVEEEEEEEEEEEEE |
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21
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Un bel live grezzo,tutto energia e violenza sonora! |
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finalmente comprato al modico prezzo di 15,90 euro con incluso l'EP haunting the chapel, c'è poco da dire di questo album dato che ci troviamo davanti ad uno dei migliori live degli Slayer, voto 100 |
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19
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devo ammettere che questo disco non c'è lo ancora, ma considerandomi un grande fan degli Slayer devo assolutamente comprarlo. |
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all'epoca il negozio di dischi non fece in tempo ad esporlo che io ero gia' li x acquistarlo essendo informato tramite una fanzine di Torino dell'uscita,,, una volta funzionava così Per me erano il massimo all'epoca Voto 90 |
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17
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Risentito giusto ieri. Rispecchia appieno gli Slayer in live soprattutto agli inizi. Discone fondamentale! Un bel 90 se lo merita tutto  |
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Quanti ricordi questo disco! il mio primo gruppo metal furono gli Slayer ed anche se sono passati 10 anni sono ancora il mio gruppo preferito. Confido nel nuovo album! |
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15
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ps esistono neofiti degli slayer!!!!!?????? |
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ahahahahah ma ci siamo cascati tutti all'epoca!!!!! per il valore affettivo lo voto 100!!!! e comunque a quanto ne so le ritoccatine ai live erano abbastanza frequenti, anche su album insospettabili qualche sovraincisione c'e' quasi sempre...dell'album mi piace ancora quell'atmosfera che preannuncia quello che sarebbe venuto dopo, la ruvidezza dei pezzi e le chitarre segaossa...evil has no boundaries!!!!!!!! |
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13
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@Er Trucido....ahhhh...ti giuro anche io all'epoca pensai esattamente la stessa cosa!!!il tutto lo faceva presagire....e quando in seguito scopri la vera storia mi sentii come un povero scemo!!ahhh..Comunque rimane un prodotto mitico! |
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12
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anche io l'ho comprato pensando a un vero live. cmq bello. per me 80 anche solo per la scaletta |
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Ricordo ancora quando lo comprai in vinile: nella mia ignoranza di giovane che si avvicinava al metal credevo si trattasse di un live del tour di South Of Heaven, dato il titolo. Internet non esisteva e si andava un po' a sensazione e mi trovai questo live quasi primordiale rispetto a quello che verrà. Mi è un po' sceso negli anni perché lo scoprire che effettivamente è un po' farlocco mi ha un po' deluso, ma rimane comunque un piacevole ascolto, concordo con il voto di Andrea. |
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10
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Tutto vero ciò che dite e che si dice su questo album....Diciamo live da studio quindi...pero sentire i pezzi tipo Evil Has no boundaries..Antichrist...Black Magic ancora più sparate delle originali e' una vera goduria. Grande album e un pezzetto di storia...la cover e' fantastica |
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8
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Che sia un vero live o meno, conta poco. Grande live, voto: 80 |
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mi permetto di puntualizzare che "live undead" non è un titolo ossimorico, perché starebbe a significare più o meno "un non morto dal vivo" oppure "un non morto vivo"... un ossimoro è per esempio "living dead" (morto vivente)... |
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6
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Intanto complimenti per aver recensito questo bel disco. Allora, riporto le info apprese dal bootleg "Live Dead", contenente tanta roba oltre alle 7 canzoni che ci interessano (vado a memoria perchè non ce l'ho più); Live Undead è un vero live, registrato in uno studio discografico con un pochi spettatori presenti; le grida del pubblico sono state pure aggiunte nel mix finale; hanno suonato 13 canzoni, le altre 6 sono state scartate; le 7 finite su disco sono state ritoccate: cambia la sequenza, Araya ha dovuto ri incidere qualche verso, manca l'assolo di Dave Lombardo prima di Show No Mercy. Ah, dando una controllata in rete, ho visto che lo si può ascoltare su youtube. |
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5
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The anticrist é un capolavoro in questa versione!! Comunque avevo letto da qualche parte che c'erano voci sulla presunta falsità della dicitura "live" di questo album...qualcuno ne sa di più? |
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4
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Epocale,la prima parte della carriera slayeriana è forse meno considerata del trittico che è venuto dopo ma x me è allo stesso livello e live undead è una bastonata nelle gengive |
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3
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Disco grandioso!!!!! Il voto del recensoro è troppo basso. |
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grande disco!!mi piace un casino non sarà ai livelli di decade of aggression ma cattura l essenza del gruppo in quei anni! black magic e show no mercy le più riuscite! anche la copertina mi è sempre piaciuta voto 85 |
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1
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Era l'estate del '93 quando ho comprato la cassetta di Live Undead, in un periodo in cui presi anche quella di Hell Awaits e Show No Mercy. Ovviamente le ho ancora tutte a casa e questo live è stato il terzo in ordine che ho preso. Il live per me è fighissimo e testimonia l'eccezionale qualità che la band sfoderava anche nei live. Precisi in maniera talentuosa perché già all'inizio dimostravano un talento pauroso a 360 gradi. Grandi Slayer! E per me questo è un pezzo da 90 come minimo ma alla fine fanculo gli do 100 che se lo merita tutto |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Black Magic 2. Die by the Sword 3. Captor of Sin 4. The Antichrist 5. Evil Has no Boundaries 6. Show No Mercy 7. Aggressive Perfector
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Line Up
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Tom Araya (Voce, Basso) Kerry King (Chitarra) Jeff Hanneman (Chitarra) Dave Lombardo (Batteria)
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RECENSIONI |
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