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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Five Finger Death Punch - War is the Answer
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27/06/2019
( 2042 letture )
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Sono passati circa due anni dal debutto intitolato The Way of the Fist che già i Five Finger Death Punch tornano sul mercato con il successore War is the Answer; il buon riscontro dell'esordio rendeva meritevole di attenzione il secondo capitolo della band proveniente da Las Vegas, e soprattutto in America le aspettative erano piuttosto alte. In questa seconda uscita i Five Finger Death Punch (che potremo confidenzialmente anche chiamare 5FDP per comodità) continuano con la loro ricetta: riff efficaci, aggressività contenuta, songwriting di facile presa che non disdegna la melodia, un alternative metal assai moderno che mescola groove e strizza l'occhio al nu e all'hardcore; sì, insomma, un sound "tamarro" direbbe qualcuno.
Quello che però troviamo all'interno dei solchi di War is the Answer è un insieme di brani che centrano l'obbiettivo, molto più del suo predecessore e soprattutto di quanto arriverà in futuro. Ivan Moody dimostra di trovarsi a proprio agio sia nei pezzi dal maggior tiro nei quali si cimenta nel growling, che nel cantato pulito usato per i mid tempo e le ballad. La potenza sonora è assicurata da una sezione ritmica debitamente efficace, il drumming di Spencer viene assecondato perfettamente dai giri di basso di Matt Snell, un muro sonoro potente ed equilibrato al tempo stesso. Troviamo anche qualche buon assolo della new entry Jason Hook qua e là (Far from Home, War is the Answer, Walk Away) in un mare di ritmiche serrate e riff sparati a mille. Ma chi sembra essere cresciuto maggiormente rispetto agli esordi sia a livello tecnico che interpretativo è proprio Moody, capace di una prestazione eclettica e di livello assoluto (My Own Hell ne è un esempio piuttosto chiaro). Canzoni dirette che entrano subito in testa, studiate per essere canticchiate immediatamente dall'ascoltatore, verrebbe da dire volutamente ruffiane, anche se poi arriva una strumentale come Canto 34 capace di risultare tanto spiazzante quanto interessante grazie anche all'eccelso apporto delle chitarre, così come appare riuscita la cover omonima dei Bad Company. Più in generale, si può affermare che l'album centra l'obbiettivo nel suo essere diretto, "facile" e divertente: sia quando si vuole pestare -Bulletproof, Dying Breed, la stessa title track- che quando si alza il piede dall'acceleratore i 5FDP riescono a tirare fuori qualcosa di valido (Far from Home, Walk Away e in parte Hard to See).
Un album immediato e coinvolgente dal flavour tipicamente USA che ha spopolato in patria mentre qui da noi invece le critiche su di loro si sprecavano: il gruppo era -è?- visto come un quintetto di tamarri senza ritegno autori di canzoni radiofoniche e quindi bollati a fuoco come commerciali. Da questo punto di vista non c'è dubbio che l'orecchiabilità del platter e alcune scelte stilistiche prestino il fianco a più di una critica -specie da parte dei puristi- ma se alla fine dell'ascolto ci si ritrova con dei pezzi che hanno assolto al loro compito di puro intrattenimento forse non tutto è da buttare: al di là di accostamenti ingombranti e fuoriluogo, War is the Answer è probabilmente il miglior disco dei Five Finger Death Punch, il più completo, ispirato e maturo. Forse non sarà un masterpiece ma fa il suo sporco lavoro e, specie se paragonato ad alcune uscite successive, ne esce vincitore.
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Dying Breed 2. Hard to See 3. Bulletproof 4. No One Gets Left Behind 5. Crossing Over 6. Burn It Down 7. Far from Home 8. Falling in Hate 9. My Own Hell 10. Walk Away 11. Canto 34 12. Bad Company 13. War is the Answer
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Line Up
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Ivan Moody (Voce) Zolthan Bathory (Chitarra) Jason Hook (Chitarra) Matt Snell (Basso, Cori) Jeremy Spencer (Batteria)
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