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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Exciter - Long Live the Loud
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16/11/2019
( 2343 letture )
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Long Live the Loud… un titolo, un programma. Anche un neofita di cultura musicale “metallica” può immaginare a cosa andrà incontro nel momento in cui decida di ascoltare il terzo full-length dei canadesi Exciter. Band attiva sotto questo moniker dal 1980, nacque dalle ceneri degli Hell Razor prima e dei Jet Black poi, entrambi ex gruppi del chitarrista solista John Ricci per mezzo dei quali incontrò sulla sua strada i futuri restanti membri della line up originale ovverosia il batterista e cantante Dan Beehler e il bassista Allan Johnson. Avete letto bene, “batterista e cantante”. È bene ripetere questa caratteristica poiché tutt’altro che comune nel mondo musicale professionista (i batteristi che ricoprono anche il ruolo di vocalist principale in una band li contiamo sulle dita di una mano) e ritenuta molte volte come impossibile da realizzare. Dan Beehler smentisce questa presunta ipotesi sfoggiando una buona tecnica dietro le pelli e al tempo stesso coronando le otto tracce di questo lavoro con acuti folgoranti e decisamente coinvolgenti, in alcuni frangenti andando anche a discapito della mera tecnica vocale: il buon Dan infatti tende spesso e volentieri ad abusare del concetto di screaming anche laddove non ve n’è il più impellente bisogno risultando alla lunga leggermente fastidioso e tendente alla stonatura. Fortunatamente non c’è nulla da eccepire sulla sezione ritmica composta da basso e batteria: il quattro corde non funge da semplice sottofondo ma sale alla ribalta in diverse occasioni accanto all’ascia di Ricci donando dinamicità al sound complessivo mentre il drumming di Beehler è frenetico e preciso al punto giusto. Il lavoro alla chitarra di John è, ovviamente, di altissimo livello; stiamo parlando dell’uomo i cui riff (di chiara ispirazione NWOBHM) hanno contribuito alla nascita di un nuovo sottogenere come lo speed metal, certo leggermente ambiguo e non facilmente inquadrabile nelle sue successive apparizioni nonché spesso considerato sinonimo del thrash ma tant’è. E non è poco.
Gli Exciter sono considerati i padri dello speed fin dalla pubblicazione del loro debut album, quell’Heavy Metal Maniac uscito due anni prima e ancora oggi considerato (al pari del successivo Violence & Force, mio album preferito del combo) come pietra miliare del genere. Long Live the Loud si assesta su livelli inferiori rispetto alle precedenti uscite ma comunque più che buoni. Il sound del gruppo è nato da un’evoluzione più o meno coeva e simile a quella che produsse la nascita del thrash californiano ovvero l’estremizzazione del suono dell’heavy metal di Judas Priest & co. (a proposito, da dove pensate abbiano preso l’ispirazione per il nome della band?) aumentando l’intensità d’esecuzione e utilizzando suoni più cupi. Esempio perfetto di quest’ultimo carattere è Victims of Sacrifice, quarta traccia del lotto, contenente un intro preso a piene mani dai Mercyful Fate e poi sviluppato in maniera più personale con il basso di Johnson molto presente sul finale. Non mancano poi le influenze motorheadiane come nel riff di Born to Die e ovviamente aleggia ovunque lo spettro maideniano. Il rimpianto maggiore che suscita questo lavoro alla fine di qualche ripetuto ascolto è il rendersi conto che gli Exciter sono andati vicinissimi a comporre il terzo capolavoro consecutivo: sì, perché le conclusive Born to Die e Wake up Screaming (in particolare la seconda, a mani basse la migliore dell’intero platter) sono due gemme preziose, di un altro pianeta rispetto ai due filler che le precedono; perché la title track (con un testo che non sfigurerebbe in un qualsiasi lavoro di Joey DeMaio e compari) è un anthem indiscusso e riuscitissimo così come I am the Beast è un’autentica mazzata sui denti (al netto delle esagerazioni del vocalist già spiegate in precedenza) ma la già citata Victims… non convince appieno. Insomma, questi tre ragazzacci avevano tutti i mezzi per fare il grande botto anche in questa occasione ma probabilmente la fretta derivante dal voler cavalcare l’onda del “successo” ha preso il sopravvento sull’eseguire qualche perizia in più a livello compositivo.
Long Live the Loud è l’ultimo LP registrato dagli Exciter con la line up originale; ci fu la pubblicazione dell’EP Feel the Knife l’anno successivo al termine di un lungo tour di spalla a Megadeth e Motörhead e in seguito John Ricci lasciò il gruppo per defezioni artistiche con Beehler. Da lì un infinito tira e molla tra rientri e nuove uscite che fece male principalmente alla band stessa oltre che alle carriere degli stessi membri. L’ultimo capitolo della telenovela prevedeva un fantomatico nuovo album entro la fine del 2018 con la formazione storica, ovviamente mai visto né sentito. In ogni caso l’eredità lasciata dagli Exciter è pesantissima ed imprescindibile e Long Live the Loud ne è parte integrante e indissolubile come ultimo grande (ma non grandissimo) lavoro.
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13
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Non è a livello dei primi due ( soprattutto Heavy Metal Maniac ) ma è un album molto potente e giustamente come dice la rece l ultimo con la classica formazione. Nati nel 79 a Ottawa di gavetta ne hanno fatta prima di arrivare al contatto con l\'immancabile Mike Varney che li fece esordire su U.S. Metal Vol. II con il brano World War III. Questo fu registrato a Londra con il produttore dei Motorhead Guy Bidmean. Il suono è più pulito ma, ripeto, non meno potente. Purtroppo l\'avvicendamwnto di Ricci con McPhee per me non giovò alla band e Unveiling The Wicked sarà un disco poco al di sopra della media. Molto bello anche per me 80 |
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12
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Grandissimo lavoro, anche se per me un leggero passo indietro (compositivamente parlando) rispetto ai primi due. Anche questo \"Long Live The Loud\" è un album in classico stile speed metal, pieno di bei riff e potenza metallica... pezzi come la title-track (altro loro inno assoluto), \"Victims Of Sacrifice\", l\'epica \"Beyond The Gates Of Doom\", oppure l\'ultima \"Wake Up Screaming\". I primi 4 sono dei classici assoluti degli Exciter, c\'è poco da fare! |
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11
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Non mi ricordavo di aver lasciato un commento l'anno scorso, chiedo scusa per la ripetizione... |
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10
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Qualsiasi persona normale si sarebbe trovata le corde vocali distrutte dopo la registrazione di questo disco, Beehler nei primi tre degli Exciter era veramente una bestia. Ascolti una volta Victims Of Sacrifice e te ne innamori. Per me, il loro miglior disco. 88. |
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9
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85 il voto, nell 85 uno dei pochi albums che teneva testa al power metal Usa, visto che suonano su matrice british alla Tank |
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8
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Terzo ottimo album di heavy metal di uno dei terzetti d'acciaio più talentuosi del metal. Long live the loud, non tralascio niente come Victims of Sacrifice; Beyond the gates of doom, sudden impact, Born to die che roba sensazionale, robetta eh...eh beh, tutto di gran gusto. Che basso per la miseria, credo che Johnson sia un bassista di grande impatto da gasamento, tradizione heavy metal/hard rock, niente da dire agli altri due piú noti e incredibili Beehler e Ricci. In una summa di una band di Violence and Force molto bello come appunto l'Ep seguente Feel the Knife sempre all'anno metallico '85. Voto mi sento di dargli: 85 |
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7
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A me non dispiace questo disco....ma preferisco alla lunga unvelling the wicked....un po' più morbido....ma fatto con classe...a questo do 75 |
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6
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Band fantastica e unica. Comprato all'epoca... Disco da avere assolutamente, naturalmente assiema ai primi due.
Con I am the beast c'ho spaccato le casse. ;-D |
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5
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La copertina pure direi che è abbastanza epocale! Comunque, certo che se Beyond the Gates of Doom è un filler... |
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4
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mai capito perchè sia considerato inferiore ai primi due album...per me è una mazzata totale |
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3
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Anche per me non al livello dei primi due, ma rimane anche questo un gran disco! La title-track e la lunga e sabbathiana (per i loro canoni) Wake Up Screaming (eccezionale!) già da sole giustificano l’acquisto ad occhi chiusi. Voto 84 |
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2
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Il mio preferito dei primi tre, Speed Metal a mille senza mai rallentare. Gli acuti di Beeheler su I Am The Beast e Victims Of Sacrifice potrebbero staccare l'intonaco dai muri di casa... Peccato che dopo si siano persi con l'ammorbidimento di Unveling The Wicked. Comunque, questo disco è storia, 95 per me. |
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1
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Se i primi due dischi dei canadesi sono imprescindibili per il metal, questo è inferiore come qualità assoluta, ma resta sempre un buonissimo disco. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1.Fall Out 2.Long Live the Loud 3.I Am the Beast 4.Victims of Sacrifice 5.Beyond the Gates of Doom 6.Sudden Impact 7.Born to Die 8.Wake Up Screaming
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Line Up
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John Ricci (Chitarra) Dan Beehler (Voce, Batteria) Allan Johnson (Basso)
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RECENSIONI |
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