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Exciter - Unveiling the Wicked
30/05/2020
( 1962 letture )
Dopo un trittico di album decisamente rilevanti gli Exciter sembravano pronti al grande salto della loro carriera, ma come sappiamo purtroppo la band non ha mai spiccato il volo e ha perso il treno del successo proprio nel momento topico, complice anche l'uscita di questo Unveiling the Wicked: ma è davvero così catastrofico il quarto full length dei canadesi?

In realtà se ascoltato con le orecchie del metalhead medio non sarebbe nemmeno tanto male, qualche buon pezzo fa capolino qua e là nella tracklist, ma il vero difetto del platter è paradossalmente il nome stampato in copertina. Già, perché quando nel 1986 il fan degli Exciter abituato al feroce speed metal che aveva caratterizzato i precedenti lavori mise sul piatto dello stereo Unveiling the Wicked, non gradì troppo quello che sentiva uscire dalle casse. Innanzitutto girando il retro dell'LP il nostro ipotetico metallaro d'annata riceveva il primo schiaffo morale: nella line up non figurava più il nome del dimissionario John Ricci sostituito da Brian McPhee, un vecchio amico della band, mentre la cover era evidentemente ispirata alla serie TV che allora andava per la maggiore, V (qui in Italia nota come Visitors). Il secondo shock derivava dalle canzoni stesse: se è vero che si parte a 100 all'ora con Breakdown the Walls -in alcune ristampe Break Down the Walls- dove il trio macina i padiglioni auricolari dell'ascoltatore con uno speed di buona fattura, ecco che subito l'appassionato di cui sopra veniva spiazzato da una pressoché inutile strumentale, messa lì forse proprio per presentare la new entry al pubblico, che spezzava immediatamente il ritmo. Impossibile non notare il netto cambio di sound, ora più votato alla melodia (come nello stacco centrale di Invasion/Waiting in the Dark), ritmi cadenzati (la “priestiana” Living Evil) e cori anthemici -Die in the Night, (I Hate) School Rules- pur se caratterizzato dall'abrasiva ugola di Dan Beehler, forse la voce meno "commerciale" del panorama heavy, anche se non mancano pezzi tirati come la già citata opener o la prorompente Live Fast, Die Young. La produzione, come in molti dischi della band e del periodo stesso, riuscirà a penalizzare ulteriormente quello che di buono è presente tra i solchi dell'album togliendo in parte forza a brani che, con altri suoni, avrebbero visto accresciuto il proprio potenziale.

In definitiva Unveiling the Wicked si rivelerà essere uno dei lavori -il primo- più controversi della discografia degli Exciter: di pessimo impatto sulla comunità metal al momento dell'uscita, da alcuni tacciato di eccessivo alleggerimento del sound e di smanie "modaiole", da altri considerato addirittura l'inizio del declino del gruppo, verrà rivalutato parzialmente nel tempo trovando anche, come spesso succede in questi casi, estimatori pronti a promuoverlo tra le migliori opere di Beehler & Co: probabilmente la verità sta nel mezzo, ma in ogni caso non si tratta del disco più osceno dell'act canadese che di lì a breve saprà fare di peggio. Delude, questo sì, per la svolta musicale intrapresa rispetto ai predecessori: se solo non ci fosse quel monicker in copertina...



VOTO RECENSORE
60
VOTO LETTORI
80.30 su 13 voti [ VOTA]
LucaNekrowizard88
Martedì 28 Marzo 2023, 22.58.06
17
Per niente d\'accordo con il voto della recensione! Ok, questo album segnò una svolta stilistica (ma neanche poi così drastica) rispetto allo stile dei primi tre leggendari dischi, ma comunque è dotato di un songwriting ispiratissimo, per quanto mi riguarda. Il loro classico speed metal si ammanta di un\'atmosfera più sfrontatamente rock\'n\'roll (diciamo così), ma la potenza c\'è, i riff rimangono monumentali come sempre (quello di \"Die In The Night\" me lo sogno la notte a ripetizione), gli assoli magistrali (anche senza il buon John), e la prestazione \"urlatrice\" di Beehler è sempre sopra la media. Per me qui ci sono alcuni tra i loro pezzi più belli di sempre, come la già citata \"Die In The Night\", \"(I Hate) School Rules\", \"Live Fast, Die Young\"... cioè di cosa parliamo dai? Fatelo vostro, andrete a colpo sicuro, statene certi!!
metalrol
Mercoledì 16 Dicembre 2020, 14.57.26
16
Sono perfettamente d'accordo con diego75, il fatto che questo album sia più metal e meno trash di Violence & Force non implica automaticamente cali di ispirazione/mancanza di energia, anzi direi che queste componenti sono tutte presenti in questo bellissimo disco che rende più fruibile il suono del gruppo. Nessun gruppo che vuol portare avanti un percorso musicale di media durata può fare dischi con la fotocopiatrice. Se il precedente voto 91, questo almeno 85
Trueblood
Martedì 17 Novembre 2020, 0.58.58
15
Bel disco vintage metal, ci sono almeno 4 pezzi che sono tanta roba, il resto un po' più leggeri ma almeno 75 lo merita, io però gli do 80 per alzare la media.
The Cowboy
Giovedì 13 Agosto 2020, 23.09.34
14
L'arrivo di McPhee e la dipartita di Ricci rese il sound degli Exciter meno irruento, più power classic che speed con scale più morbide. Resta un disco poco focalizzato ma tutto sommato passabile. Sarebbe interessante affiancarlo ai dimenticati Rogue Male che la MFN affianco' a questo LP come data d'uscita.
The Sinner
Giovedì 4 Giugno 2020, 21.15.01
13
Se il nuovo album in programma degli Exciter fosse gia' a questi livelli mi riterrei soddisfatto.....Peccato la dipartita di Ricci ...mi sarei aspettato di ritrovare Brian McPhee sul nuovo come successe per questo buon Unveiling the wicked che pur non raggiungendo i vertici di HM maniacs e Long live the loud riesce comunque a colpire nel segno non fosse altro che per il solo di McPhee sulla cazzuta Living Evil...
LAMBRUSCORE
Giovedì 4 Giugno 2020, 19.30.44
12
Riascoltato un paio di volte, non mi dispiace. Me lo ricordavo un po' fiacco, invece ci sono alcuni pezzi belli carichi. Un 70 lo merita tutto per me...
Captain Wild
Martedì 2 Giugno 2020, 22.36.25
11
A me è sempre piaciuto molto, rispetto ai primi 3 c'è più melodia in qualche pezzo e si sente che Brian McPhee è più tecnico di Ricci, Die in the Night grandissimo pezzo!
HIRAX
Lunedì 1 Giugno 2020, 20.47.39
10
Non sapevo di essere spiato nel 1986 mentre ascoltavo il quarto album degli Exciter,,, è andata proprio così Comunque l'esordio di questa band mi ha segnato e ancora mi emozioni quando l'ascolto. Rigurado questo album riascoltato di recente il voto rimane basso se paragonato ai precedenti. Ma per onore alla band voto 71
Cristiano Elros
Lunedì 1 Giugno 2020, 0.01.17
9
Beh oddio, sicuramente un album molto più Heavy e più melodico, però "Living Evil", "Break Down the Walls", "Die in the Night" e "Waiting in the Dark" sono bei pezzi, soprattutto la prima. @Diego 75 "Long Live the Loud" non sarà il migliore dei primi tre, però almeno 2/3 pezzoni per me ce li ha e come
David D.
Domenica 31 Maggio 2020, 22.04.12
8
Rispetto ai tre precedenti è sicuramente inferiore, ma non l'ho mai trovato così malaccio o discreto come molti dicono. Forse la seconda parte pecca un po', però pezzi come Die In The Night e Break Down The Walls non sono affatto male, anzi non sfigurerebbero neanche su Heavy Metal Maniac per me, ecco l'ho detto. Diciamo che gli darei un 73.
LAMBRUSCORE
Domenica 31 Maggio 2020, 20.12.14
7
Ho il vinile dell'epoca, mai piaciuto troppo. Adesso lo riascolto, poi dico.
Diego 75
Sabato 30 Maggio 2020, 20.38.32
6
Mah...non riesco e non riusciro' mai a comprendere il perche' dal lontano 1989...anno in cui ho iniziato ad ascoltare heavy metal...non c'e' mai stata una recensione che ho letto con pretesti positivi o convincenti su QUESTO GRANDISSIMO E MAGNIFICO LP....finiscono e finivano sempre col dire più o meno la stessa cosa. .ma con il trittico iniziale questo disco non e' paragonabile perche' moscio o privo di idee e quant'altro!....a mio parere tutte balle!....in primis perche' onestamente il disco precedente LONG LIVE THE LOUD...a parte la copertina epocale era stato Stra pompato dalla band nelle varie interviste dicendo che era quasi una sorta di concept...al limite potevano dire che era soltanto un po' più curato nella produzione...e di " hit" o canzoni epocali non ne ha mai avute....altra cosa importante questo e ' l'unico disco della band che ha avuto un ottimo chitarrista...BRIAN MC PHEE...e che chitarrista...oro colato per la band...obbiettivamente ascoltando questo disco le canzoni ti rimangono in testa e questo comunque sia e' il disco dove hanno osato di più! VOTO 90
Aceshigh
Sabato 30 Maggio 2020, 18.35.53
5
Inferiore ai primi 3, questo sì, ma per me non è un brutto album. Alterna pezzi più “commerciali” ad altri più nella loro tradizione, così come alterna pezzi validi ad altri poco convincenti. I Hate School Rules è inaccettabile in effetti, ma Breakdown The Walls o Living Evil viceversa per me sono ottime. Voto 75
Mic
Sabato 30 Maggio 2020, 15.36.49
4
Gran bel disco. Cosa avrebbero fatto di peggio di lì a breve? L'omonimo? E non può prendere meno di thrash speed burn. Almeno 70
Matocc
Sabato 30 Maggio 2020, 14.24.11
3
"....rispetto ai predecessori: se solo non ci fosse quel monicker in copertina... " meno male che è scritto !
Metal Heart
Sabato 30 Maggio 2020, 13.55.23
2
"delude, questo sì, per la svolta musicale intrapresa..." ma chissà perché!
dariomet
Sabato 30 Maggio 2020, 11.47.39
1
anche qui alzerei di molto il voto perchè secondo me stiamo tranquillamente sui livelli di long live the loud
INFORMAZIONI
1986
Music for Nations
Heavy
Tracklist
1. Breakdown the Walls
2. Brainstorm
3. Die in the Night
4. (I Hate) School Rules
5. Shout It Out
6. Invasion/Waiting in the Dark
7. Living Evil
8. Live Fast, Die Young
9. Mission Destroy
Line Up
Dan Beehler (Voce, Batteria)
Brian McPhee (Chitarra, Cori)
Allan Johnson (Basso, Cori)

 
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