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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Exciter - Kill After Kill
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07/03/2020
( 1417 letture )
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Un semplice titolo, di qualsiasi opera/prodotto/realizzazione, può in molti casi anticipare diversi elementi che si incroceranno all’interno dell’oggetto in questione, oppure può svelare in anticipo le intenzioni degli autori; pensate dunque a cosa potrà mai riferirsi uno stampato che recita Kill After Kill, utilizzato dagli storici Exciter per il loro sesto lavoro in studio pubblicato nel 1992. Per il trio canadese si tratta di un anno importante che vede il loro ritorno sulle scene dopo circa quattro anni dallo scioglimento, maturato già durante il tour promozionale del precedente omonimo Exciter e concretizzatosi al termine dello stesso. Vi erano già stati notevoli avvicendamenti nella formazione del gruppo, il leader John Ricci aveva mollato dopo la pubblicazione dell’EP Feel the Knife in seguito a screzi personali e Dan Beehler decise di lasciare il microfono al nuovo arrivato Rob Malnati, dai Crypt, e rimase in pianta stabile come batterista almeno fino alla reunion di cui sopra che lo vede tornare a ruggire mentre prende a pedate la grancassa. Sotto il controllo e la distribuzione della label tedesca Noise Records ecco dunque che i Nostri tornano a fare ciò che dagli esordi di Heavy Metal Maniac è sempre riuscito loro al meglio, ossia spaccare le ossa a tutti a suon di uno speed/thrash di pura potenza.
Registrato negli studi di proprietà del produttore tedesco Manfred Leidecker, con cui gli Exciter instaureranno un rapporto di fiducia professionale ventennale e virtualmente ancora attivo, Kill After Kill risente, oggi più che mai, proprio di una produzione in stile “casereccio”, sicuramente una costante nella loro prima discografia e da un certo punto di vista anche un aspetto positivo, una sorta di trademark che garantisca la dicitura “old school”; dall’altro lato però fatichiamo a credere che nel 1992 non si potesse avere di meglio a livello di suoni, vista anche la concorrenza che si aggirava. Detto ciò, passiamo alle composizioni ed agli esecutori: il vocalist/drummer è un perfetto cantante “fattosi da solo”, negli acuti assomiglia ad un Axl Rose molto più sgraziato e non è particolarmente intonato ma nel complesso poteva capitare di peggio; per quanto riguarda il lavoro ai tamburi è invece impeccabile, un metronomo umano. Abbiamo inoltre il piacere di ascoltare (si fa per dire, giacché il volume è tiranno) il nuovo bassista David Ledden, anche lui ex Crypt, chiamato ad eseguire il compitino mentre Ricci, per concludere, è la solita garanzia di ferocia inarrestabile alle sei corde. Le canzoni, si diceva, non pareggiano di certo il connubio tra classe ed efferatezza di Violence and Force o, comunque già in calo, di Long Live the Loud ma offrono ad ogni modo una prelibata pietanza per tutti i fruitori di ignoranza & thrash. Apice indiscusso del lavoro è il trittico Shadow of the Cross, Dog Eat Dog e Anger, Hate and Destruction: partenza con un mid-tempo mortifero, atmosfere sinistre su cui si staglia l’incerto timbro di Dan e si percepisce finalmente anche il tocco del quattro corde di David, fino all’accelerata finale in pieno stile NWOBHM; la seconda citata poc’anzi è una rasoiata che non intende fare prigionieri, assolo al fulmicotone e tre minuti d’orologio che sfrecciano alla velocità della luce; conclude questo mini-tour la più US metal-oriented di tutto il lotto, cominciando dal titolo e finendo con i magistrali riff “disegnati” dal solito sospetto già menzionato. Affascinanti anche Smashin ‘Em Down, dichiarazione d’intenti sia testuale che musicale e derivativa di un certo atteggiamento HC assimilato come, forse, solo gli Anthrax dei tempi d’oro, e la particolare traccia conclusiva, registrata live in presa diretta (e quindi a livello di suoni ancora peggio del già discutibile sound totale) e testimonianza concreta della garra espressa dal complesso di Ottawa. Il resto è skippabile e/o ascoltabile serenamente senza enormi aspettative.
Kill After Kill, come avrete capito, è un LP che funge da autentico pane per i denti dei consumatori accaniti dello speed/thrash, ma è stato e sarà godibile anche da parte di semplici appassionati tout court, poiché le influenze al suo interno sono in grado di spaziare anche altrove. Ricordiamo che nel tour immediatamente successivo all’uscita del disco verrà registrato il primo e finora unico live album della discografia Exciter, Better Live Than Dead, un titolo lapalissiano per un risultato tutt’altro che scontato di cui si può godere un assaggio ascoltando la finale Born to Kill.
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7
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Gran disco, per me superiore al terzo, anche se per me loro non hanno mai fatto un album veramente brutto! |
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6
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Gran bell’album!!! Per me il migliore dopo i primi 3 (e neanche così tanto sotto al terzo), uscito in un momento in cui proposte come la loro non se le cagava nessuno (erroneamente a mio avviso) e purtroppo supportato da una produzione così così... però sticazzi. In pezzi come Rain of Terror, The Second Coming, Smashin’em Down e Anger Hate and Destruction possiamo sentire la band ai suoi migliori livelli. Voto 82 |
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5
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Buon disco, uscito quando in tanti dicevano che il metal era morto, allora si buttavano su robaccia tipo grunge o cose post punk, bleah...Loro non si sono mai traditi, 80 per me, ho ancora il vinile perfetto. |
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4
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Dimenticavo: di Rain of Terror esiste anche un video di ottima qualità |
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3
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disco ben descritto, che a me piace molto nella sua grezzuria. Ma dire che la voce di Beehlr è un Axl Rose più sgraziato mi sembra poco veritiero e quasi offensivo. La voce è sgraziata e basta |
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2
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...dimenticavo in quello che ho scritto l' invasione sul mercato del death metal ...anche questo ha contribuito ad affossare le vecchie band speed anni 80.....ribadisco voto 80 per la loro proposta nel 1992! |
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1
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Questo disco ha solo la pecca di essere uscito nel momento sbagliato...il 1992...anno di incredibili cambiamenti a livello di stile nel metal...vedi le prime uscite progressive metal...dream theater...elegy...vedi il mutamento in ambito thrash metal con i pantera...i primi esperimenti industrial con le nuove band del settore come pitchshifter o i white zombie...gli helmet...l'avvento dei gruppi grunge e alternative da Siattle...Le band class metal e hard anni 80 che venivano scaricate da un giorno all' altro dalle grandi etichette delk' epoca come la Sony o la Capitol records...Insomma erano cambiati i gusti in America e di conseguenza anche in Europa cambiarono nel bene o nel male e anche band vecchia scuola come gli Exciter ne fecero le spese....comunque sia un ottima uscita nel loro stile.. consigliato a tutti quelli che nonostante le mode e le varie tendenze vogliono andare sul sicuro quando vogliono ascoltare del vecchio e sano speed metal!...voto 80 per il coraggio della proposta nel lontano 1992! |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Rain of Terror 2. No Life No Future 3. Cold Blooded Murder 4. Smashin 'Em Down 5. Shadow of the Cross 6. Dog Eat Dog 7. Anger, Hate and Destruction 8. The Second Coming 9. Born to Kill (live)
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Line Up
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Dan Beehler (Voce, Batteria) John Ricci (Chitarra) David Ledden (Basso)
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