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Gamma Ray - Land Of The Free II
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Per la serie: chi va con lo zoppo impara a zoppicare.
Alla vigilia della prima data in Italia dell’Hellish Tour, mi trovo a recensire l’ultima fatica dei Gamma Ray, Land Of The Free II.
Togliamoci subito il dente, questo album non è brutto, anzi, è molto diretto, non esiterei a definirlo bello, un otto in pagella (forse anche più) lo meriterebbe pure, se non fosse per un fattore che un recensore (scusate la rima) non può e non deve trascurare. Chiamare questo fattore, The X Factor dovrebbe già portarvi sulla giusta strada per cercare di capire a cosa mi riferisco. Ovviamente, l’enigma da risolvere vale se ancora non avete sentito l’album, perché se avete già nel vostro stereo LOTF II e non avete ancora percepito l’imbarazzante e ingombrante presenza degli Iron Maiden, allora siete senza speranze, nemmeno Amplifon può salvarvi. Battute a parte, la presenza della Vergine di Ferro sull’ultimo lavoro di Kai Hansen e soci è davvero palese e costante. Saranno scorie del Dance Of Death World Tour di spalla ai (riferimento della frase d’apertura), sarà un tributo, sarà carenza d’ispirazione ma, il dato di fatto rimane.
Impossibile non notare che i primi 37 secondi di From The Ashes sono gli Iron Maiden a suonare. Tralasciando il resto della canzone, comunque marchiato a fuoco come un prosciutto dal timbro della Vergine. Impossibile non notare che il riffing della coppia Richter/Hansen è identico a quello dello storico trio Smith/Murray/Gers. Impossibile non notare che il break strumentale dopo la metà di When The World sono gli Iron Maiden a suonarlo. Impossibile non notare che il fraseggio basso voce al minuto 03:30 di Opportunity sono Harris e Dickinson a farlo. Stesso discorso per il break al minuto 05:30 di Insurrection. Purtroppo potrei andare avanti con questo o quel passaggio dell’album ma, in generale gli Iron Maiden su questo disco si sentono senza ombra di dubbio. Se qualcuno difende una posizione contraria da questa è perché non vuole sentire questa “influenza”. O perché è il fratello di Kai Hansen, o perché è suo cugino.
In tutta sincerità non so dirvi il perché questa scelta, che, comunque, esiterei a chiamare “plagio”. Francamente, pur affidandomi ad una tolkeniana immaginazione, faccio davvero fatica ad immaginarmi un Kai Hansen che, attanagliato da una crisi compositiva, trova la via d’uscita da tale crisi “copiando” gli Iron Maiden. Lui stesso si sarebbe accorto delle palesi “somiglianze”. Allora i più accaniti detrattori sosterranno che è stata una mossa architettata a tavolino, forse, cosa ancor più grave.
Altra piccola dissertazione dovrebbe riguardare la scelta di un titolo così “pericoloso”. Solitamente, sono contrario a propinare, dopo parecchi anni, secondi episodi di album storici, come lo è stato Land Of The Free per il Raggio Gamma. Criticai, a suo tempo, la scelta di un gruppo concittadino di Hansen di andare a proseguire con una improbabile terza parte, due degli album più influenti del power metal; ogni riferimento agli Helloween è puramente voluto. Per coerenza faccio lo stesso oggi con la scelta dei Gamma Ray a me incomprensibile, anche perché questa seconda parte non è nemmeno un concept, come lo era la prima. Lo comprendo (a malincuore) solo in un’ottica commerciale, dettata dalla legge di mercato.
Dopo questa lunga e teorica premessa, vi giuro che ha annoiato pure me, passiamo a prendere in analisi la pratica, ovvero le canzoni di questo Land Of The Free II, nonostante tutto buono.
Si parte con la marcia giusta, Into The Storm è una perfetta opener in Gamma-Style. From The Ashes, come detto, risulta pesantemente influenzata dai Maiden. Pur non volendo considerare questo “particolare”, sicuramente non si tratta di uno degli episodi migliori. To Mother Earth sembra essere migliore della precedente, pur non portando innovazione nell’oleata macchina di Hansen. Il ritornello ruffiano farà subito centro dopo uno o due ascolti. Arriviamo ad uno dei miei pezzi preferiti, Rain. Riffing roboante della coppia Richter/Hansen, strofe tirate e refrain accattivante, non si può chiedere di più. Ancora su queste cordinate Leaving Hell, sorretta ancora dalla doppia cassa di Zimmermann. Empress è un’altra canzone molto buona e, finalmente più ricercata. Hansen si esprime su buoni livelli anche dietro al microfono. Più banalotta è la successiva When The World, francamente evitabile. Opportunity è senza dubbio la composizione più ricercata e riuscita (assieme a Insurrection) dell’intero album. Su livelli discreti anche Real World e Hear Me Calling senza discostarsi troppo dalle coordinate tracciate dagli altri pezzi. Come detto Insurrection rappresenta uno degli apici dell’album. Canzone matura, articolata, heavy quanto basta ma, allo stesso tempo melodica nel refrain, da cantare fino al collasso delle corde vocali domani e Mercoledì sera ai concerti.
In bocca a lupo ad Alessio Gori che sta accompagnando alle tastiere i Gamma Ray. Mi prendo una piccola rivincita, perché, nella recensione dei Flashback Of Anger, avevo già notato il ragazzo prodigio.
Come detto in apertura, questo album poteva valere di più in termini numerici (furfantelli lo so che guardate solo il voto!) se non fosse stato per la massiccia dose di Iron Maiden, cosa che non possiamo e non dobbiamo accettare da un personaggio come Kai Hansen.
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Chi ama i Gamma ray lo apprezzerà, per gli altri sarà un semplice ma buon disco power. Io sono un fan di vecchia data e devo dire che questo disco l'ho apprezzato per metà. Non è brutto intendiamoci. È però un po' anonimo. Dal gruppo che ha scritto LOTF e SOIS ci si poteva aspettare di più. Inoltre concettualmente non c'entra una mazza con Land of the free quindi inutile intitolarlo in questo modo. Ripeto, i fan avranno comunque pane per i loro denti. PS: Il richiamo a "Rime of the ancient mariner" è voluto, sicuramente (spero!) |
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No e poi no! Niente a che spartire con il primo Land Of The Free. Proprio nulla. Pollice verso... Lo speed/power teutonico ha tirato le cuoia stavolta! |
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disco infame e inutile, voto 3 |
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Super album!mi piace un casino voto 95! Il mio preferito del gruppo al.pari di new world Order e powerplant |
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Bellissimo disco. Visti anche nel tour due volte. Into the storm la mia preferita.. Un 90 se lo merita non una canzone brutta! Gran disco |
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Album bellissimo! Mi ha emozionato tantissimo (come mi succede sempre con i gamma ray). Per me si merita un bel 85 abbondante! |
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70???? Ma stiamo scherzando? ? |
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per me l'inzio del declinio della band che fino ad ora mi aveva soddisfatto. Troppi e palesi richiami se non plagi agli iron per non far finta di niente. 50 |
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Poi, se vuoi chiamarlo LOTF II almeno fai fare un pezzo a Kiske e uno a Kursh come nel primo LOTF...no? Almeno crei una certa continuità... |
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Questo album ha un grosso problema: il nome che gli han dato. Dato che con Land of the free del 1995 non c'azzecca una mazza non capisco proprio (o meglio, dato che è una mera trovata promozionale per incassare di più cerco di far finta di non capire che è meglio...). Il disco è molto buono, qua e là ci sono richiami ai maiden e alle vecchie tracce di Hansen ma penso che la casa sia voluta decisamente, non credo che hansen si sia messo a scopiazzare da altri (non credo che ne abbia bisogno). L'unica traccia che mi ha deluso è la lunga suite Insurrection che se paragonata a suite scritte da Hansen nel passato cade nell'oblio...), peccato, con una traccia suite conclusiva alla Heading for tomorrow o Rebellion in dreamland o Armageddon (o Halloween per tornare più indietro) staremmo parlando forse di un disco stupendo e non solo di un buon disco che per me comunque merita un bel 80. |
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Grande album non ascoltate la recensione!!!!!!!! |
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Secondo me, ovvio sono le mie impressioni personali, è uno dei più bei album mai ascoltati. |
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scusate nn ho specificato, il mio bassista |
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il bassista alle preove stava facendo un pezzo di real world e gli ho chiestos era una canzone degli iron.. |
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Con tutto il rispetto per Kai Hansen (figura importantissima nel power mondiale) andare a dire che i Maiden sono lontano dal comporre musica migliore mi sembra davvero un eresia... |
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L'album è degno del nome, non esagero dicendo che è uno dei migliori album degli ultimi 10 anni. Rispondo alla maggiornaza: Quando gli Iron Maiden comporranno musica migliore di Kai Hansen, quest'ultimo potrà essere accusato di "copiare"; ma fin'ora gli "Iron" sono ancora lontani! Tutte le canzoni presenti nel disco sono piene di sonorità, bei RIF e assoli eccezionali. Per quanto riguarda gli assoli mi hanno colpito principalente: "When the Wold","Insurrection" e "Hear Me Calling". Quest'ultimo ha una grande somiglianza con la canzone del medesimo gruppo: "Revelation", fantastico è a dir poco! Voto complessivo: 9 |
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Allora il recensore ti risponde alla Pino Scotto... "Datti Fuoco!!!!" Scherzi a parte... non so perchè la pensi in questa maniera, e francamente nemmeno m'interessa più di tanto, però l'unica cosa che ti chiedo è quella di motivare tale pensiero, sono disposto a parlarne. |
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Non avevo letto bene la recensione, ma adesso che l'ho fatto posso dire solo ke il recensore deve essere di scuola Pino Scotto!!!!!!!RIDICOLO....non aggiungo altro!!!!!! |
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Sicuramente Powerplant e' piu' bello,ma questo e' un grande album con l'assolo di When The World forse tra i piu' belli di sempre!!!!!E ki dice di no ke lo vada a risentire.......grande album |
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Mah definirlo il più bello del 2007 mi sembra un pochino esagerato... Escludendo le "citazioni" , comunque è stato scritto con la solita ricetta... |
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Il più bel disco del 2007. I 2 o 3 richiami agli Iron sono così ben inseriti nello stile Gamma che è solo una goduria poterli ascoltare. Un album potente, arioso allegro e con assoli da paura. Il resto sono solo chiacchere. |
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tranquillo Rob, fra poco sarò di nuovo in pista |
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Si ma sono citazioni mica scopiazzature  |
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Rimettiti presto Frà...  |
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devo ancora ascoltarlo, vi farò sapere quando mi passa questo febbrone da cavallo |
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Hari ragione!  |
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E che ho detto io direttò???  |
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MA... ascoltatevi Opportunity, al minuto 3:32 circa inizia un basso + voce uguale a quello di The rime of the ancient mariner degli iron. Finito quello la canzone riparte copiando The clairvoyant , sempre degli iron. E' indecente ... |
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Oddio, appena sentito, la somiglianza con gli iron è imbarazzante ............ |
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Grazie Luca  |
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...perchè nella nostra zine abbiamo tra i migliori recensori in circolazione ... detto questo non ho ascoltato l'album (e non credo che la farò), però mi fa specie che un gruppo blasonato, storicamente di stampo Power si sia messo a scimmiottare un altrettanto stendardo di diversa matrice (Heavy Metal, o meglio NWOBHM)... morale della favola: BRAVO ROB! |
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Rispondendo a Mauri70... Riguardo ai recensori nn so che dirti... l'unica cosa che dico che è davvero impossibile non notare queste "somiglianze" sparse qua e là... Mi sembra davvero strano che nessuno l'abbia notato in sede di recensione... boh... Saluti |
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a parte i numerosi richiami ai Maiden, quest' album mi ha fatto andar di corpo. |
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Totalmente d'accordo con l'articolo. Finalmente una recensione che non sorvola sulle eclatanti citazioni di questo disco! Altrove recensori molto bravi e considerati sono caduti sulla buccia di banana della "cieca fedeltà da fans" (così perdendo in credibilità o, detto più chiaramente, sputtanandosi). I pezzi buoni non mancano: i due iniziali, Empress, alcuni passaggi di Insurrection. Il tutto inquinato dagli assurdi richiami detti in recensione (e a molti altri...). |
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Io per adesso l'ho ascoltato poche volte e non mi ha particolarmente preso. per me è sulla sufficienza e nulla di più, fermo restando che ciò che dice il recensore secondo me è vero. gli Iron Maiden si sentono in più passaggi. |
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Aspetta, se i gamma ray fanno gli iron maiden dei tempi d'oro allora abbiamo risolto tutto . Lo ascolto appena possibile sperando che non si siano messi a copiare gli ultimi iron... |
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