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Gamma Ray - Master of Confusion
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“Ok, non è un nuovo album. Ma sono 60 minuti di musica... chiamatelo il singolo più lungo del metal, se vi piace!”
È con queste parole che il chitarrista e fondatore dei Gamma Ray, Kai Hansen, ci introduce la nuova release intitolata Master of Confusion, pubblicata in tutto il mondo il 15 marzo, con qualche mese di anticipo sull’undicesimo studio album, previsto entro la fine del 2013. Ma cosa ha portato alla realizzazione di questo mini-album, vi starete chiedendo? Molto semplicemente l’attesa per il successore di To the Metal! sarebbe stata troppo lunga per i fan, specialmente in virtù del contemporaneo tour mondiale con gli Helloween, al quale i Gamma Ray volevano arrivare presentando al proprio pubblico parte del nuovo materiale. Di mini-album si tratta, è vero, ma come giustamente sottolineato dal leader della band tedesca non sono poche le chicche che potrete trovare al suo interno. Iniziando proprio da due nuovi pezzi, Empire of the Undead e Master of Confusion, interessanti per scoprire con un po’ di anticipo che sound avrà il nuovo disco, proseguendo poi con due succose cover, Death Or Glory degli Holocaust, band heavy americana di origini scozzesi sorta nei primi anni 80 e Lost Angels degli Sweet, band inglese venuta alla luce addirittura sul finire degli anni 60 ed attualmente ancora in attività seppur in seguito a numerosi cambi all’interno della line-up avvenuti nel corso degli anni. Proprio a proposito di quest’ultima canzone, il singer Kai Hansen ha rivelato che è il motivo per cui è entrato a far parte di un gruppo molti anni fa. In aggiunta a questi quattro pezzi, non poteva mancare altro materiale prezioso per i fan della band: ben sei brani estratti dalla versione Blu-ray di Live - Skeletons & Majesties, i quali non erano stati inclusi nella versione CD, registrati in occasione dell’esibizione in quel di Bochum. Insomma, i Gamma Ray non ci lasciano a bocca asciutta nemmeno stavolta, andiamo quindi ora a vedere meglio cosa ci propone questo Master of Confusion.
La partenza è col botto, Empire of the Undead è infatti un pezzo di quelli diretti e veloci, che non lasciano nemmeno il tempo di respirare. Riffing affilato e tappeto ritmico quadrato e compatto, il tutto sovrastato dall’ancora potente voce di Hansen. Non ci sono mezzi termini per definire questa prima canzone, l’impatto è sicuramente notevole. È però Master of Confusion a convincere maggiormente, dall’alto della forte auto-ironia presente all’interno del testo e grazie a dei refrain che, garantito, vi resteranno in testa per giorni. La canzone diverte ed allo stesso tempo è in grado di soddisfare tanto gli amanti dell’heavy/power di vecchia data quanto gli ascoltatori meno affezionati al sound del combo tedesco. La voce di Hansen spicca come sempre e ci conforta il pensiero di quanto i Gamma Ray possano ancora avere da offrirci negli anni a venire. Ma per capire meglio il significato di questa canzone vale la pena riportare parte del testo:
No matter where I’m going And anywhere I roam I am the master of confusion
Maybe you’ll see me coming Or maybe I just don’t I am the master of… confusion
The label’s calling, boys are you done? The deadline’s past, time to deliver I am so sorry, we’re running late Some unexpected ghost in the machinery
[…] Whenever I am closing in Your peaceful life goes in the bin Let chaos begin
L’album prosegue con la prima delle due cover, ovvero Death Or Glory degli Holocaust. La scelta di presentarci una canzone di un gruppo appartenente all’epoca d’oro della N.W.O.B.H.M. ma poco noto pure agli appassionati del genere pare già di per sé interessante. L’esecuzione rende merito e anzi fa acquisire maggior vigore al brano originariamente contenuto nel primo album della band americana e datato 1981: più cattiveria e presa nella voce di Hansen, più decisione nelle ritmiche di Schlächter ed Ehré, più aggressività nelle chitarre dello stesso Hansen e di Richter. Con la successiva Lost Angels, cover degli Sweet, raggiungiamo però picchi ancor più di rilievo. La voce di Brian Connolly è ben diversa da quella di Kai Hansen, ma l’ottimo supporto dei cori e delle parti di tastiera rendono giustizia al brano originale, aumentandone forse solamente l’impatto sonoro complessivo. Entrambe le canzoni sono comunque una presenza ben gradita e non rappresentano in nessun modo una sorta di b-sides da inserire col solo scopo di far numero. Le successive sei tracce sono, come precedentemente detto, canzoni prese direttamente dal live Skeletons & Majesties, ma non presenti nella versione CD. Descriverle una ad una sarebbe ridondante, in quanto già ben note ai fan della band, ma val la pena soffermarsi sulle impressioni che ci risultano dal loro ascolto. L’iniziale The Spirit (Sigh No More, 1991) esemplifica molto bene l’idea che abbiamo di un live dei Gamma Ray: la potenza e la maestosità che trapelano dalla loro musica sono rappresentative della grandezza di questa formazione, che non delude mai il proprio pubblico quantomai fedele né quando si tratta di pubblicare un nuovo album né tantomeno durante un’esibizione dal vivo. Altrettanto piacevolmente scorrono le seguenti Wings of Destiny (Powerplant, 1999), Gamma Ray (Insanity and Genius, 1993), Farewell e Time to Break Free (entrambe da Land of the Free, 1995) e la conclusiva Insurrection (Land of the Free II, 2007). Dalle asce della coppia Hansen/Richter emerge un’amore incondizionato per le sonorità heavy, ma le ritmiche poderose e sempre all’altezza di Schlächter ed Ehré mettono in risalto tutto il loro lato prettamente power. L’energia sprigionata in un live dei Gamma Ray è forse indescrivibile in poche parole, l’invito è quindi, com’è giusto che sia, a provare di persona l’emozione di assistere direttamente ad un evento di questo tipo.
Che conclusioni si possono trarre da tale pubblicazione? Senz’altro l’intento di non lasciare i propri fans in spasmodica attesa fino all’uscita del nuovo full length è una nota di merito nei confronti della band tedesca, ma fino a che punto il mercato discografico aveva bisogno di questo nuovo prodotto? A riguardo va segnalato che la stessa band ha voluto rendere disponibile Master of Confusion a prezzo ridotto, come qualunque altro normalissimo EP, nonostante la sua durata eccezionale. Altra scelta che strapperà numerosi consensi tra i possibili acquirenti. Un prodotto che, probabilmente, per una volta, non dividerà in due il pubblico tra coloro che lo aborriranno completamente e coloro che non potranno farne a meno, ma piuttosto concilierà le vedute di questi due estremi e permetterà ai Gamma Ray di dedicarsi al nuovo album nei tempi che più riterranno opportuni. Sperando che la tanto conclamata “confusione” non sia la sola a sovrintendere i lavori!
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Era l'ultimo e l'unico a Palermo messo in vendita.. che ho dovuto fare? l'ho comprato, il risultato? che i Gamma Ray sono una vera garanzia, dopotutto sto riascoltando to the metal e land of the free 2 e quasi quasi mi stanno piacendo più di prima, non vedo l'ora di questo Empire of Undead che uscirà verso i primi del 2014!!! |
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Sono l'unico a cui non è piaciuta Lost Angels? boh! a me non ha ispirato quanto i primi 2 inediti e la cover degli Holocaust sinceramente dei pezzi live nulla da dire alla fine si sà che i Gamma in live sono una garanzia! |
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Si, originariamente gli Holocaust si formarono nel 1977 ad Edimburgo per poi trasferirsi successivamente a Boston. |
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Visto che in molti me l'hanno segnalato ho ritenuto opportuno precisare nel primo paragrafo che gli Holocaust hanno origini scozzesi. |
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Mi piace assai, fiducia approvata !! ;D |
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Movimento Heavy Metal a cinque stelle!! Vota Radamanthis per far crescere i tuoi figli a pane e Metallo pesante!!  |
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Movimento Heavy Metal a cinque stelle!! Vota Radamanthis per far crescere i tuoi figli a pane e Metallo pesante!!  |
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Mhmm...si,potrebbe essere una buona idea...stipendio da parlamentare, pensione da parlamentare, lavoro consistente in promesse che non verranno mai mantenute, festini con modelle e maggiorate, auto blu a volontà, elicottero privato, pranzi e cene di lusso a 3 euro...azz, sono nel paese dei balocchi? Ah no...sono un politico italiano...si, sarei felice...ma forse non riuscirei più a guardarmi allo specchio!!! |
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Habemus senatore !!  |
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Azz, con tutti sti consensi che sto raggiungendo alle prossime elezioni mi faccio votare!!! |
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Voilà, ascoltato durante il weekend. Buona la parte dal vivo a Bochum e grintose le nuove canzoni. Ma il songwriting mi sembra stantio e mi prende poco. L'ho già detto su un altro post ma mi ha preso molto di più, parlando di power, l'ultimo degli Heimdall. Au revoir. |
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vero...mica ve la sarete persa x strada vero? |
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Bello, ma la rece dei Stratovarius..scusate, l'avete fatta per gli Helloween e l'appena sfornato dei Gamma Ray, ma dell'ultimo degli Strato la rece non è ancor apparsa ..why??!!?? |
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anche io concordo col ragionamento di avere un kiske o scheepers o basse o cmq un vero e proprio cantante, però hansen pur non essendo la voce più bella storia mi piace x' ha un timbro unico e non è che non li ascolto perchè c'è kai alla voce. up the ray sempre! |
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rada concordo su tutto , ed è per questo che i gamma ray non riesco più a sentirli con kai alla voce  |
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Con tutto il rispetto e la dovuta venerazione da portare a Kai, i Gamma Ray con uno Sheepers oggi sarebbero davvero uno dei più grossi gruppi, per me... Quoto Rada come sempre |
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@AlinoSky: x avallare ciò che tu dici eccoti due aneddoti: durante il tour Unisonic a uno show Kiske perse la voce e Hansen proseguì lui a cantare, l'abisso era incolmabile, roba che proprio non c'arrivava a fare i brani e la sua performance è stata davvero insufficiente. Precedentemente a ciò in un tour dei rayz Hansen non aveva voce e per qualche data Hennin Basse (Metalium) fu ingaggiato come singer. La differenza che si sentì era anche qui evidente e notevole. Poi io sono il primo che difende Hansen e per me è una leggenda vivente, il padre fondatore del power europeo ecc ecc però vocalmente ripeto che se i Gamma Ray avessro avuto Scheepers non solo nei primi 3 dischi o Hanen avesse convinto Kiske o Basse a unirsi in pianta stabile alla band staremmo parlando di una band ancora superiore a quella odierna! |
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@ rada: Però la sua voce rauca, acuta, grezza e spinosa ha quel qualcosa che prende. A me prendeva. Ha smesso di piacere dopo no world order. Non lo reggo più nei nuovi album e dal vivo mi ha fatto totalmente schifo. Peccato. Ascolto ancora con piacere però i primi 7 albums  |
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Sempre detto: massimo rispetto per lo zio Hansen ma i Rayz con Ralf Scheepers o Michael Kiske o Henning Basse alla voce sarebbero stati superiori. Però la sua voce rauca, acuta, grezza e spinosa ha quel qualcosa che prende, su questo non c'è dubbio! |
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Hansen nn è mai stato un fenomeno alla voce ma ce l'ha caratteristica e riconoscibile tra molte. però se i gamma ray avessero avuto un cantante "vero" come avevano scheepers x i primi 3 dischi il loro livello sarebbe stato sicuramente ancora più elevato! |
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visti dal vivo a milano il 5 marzo. Che dire tecnicamente molto bravi , scaletta però discutibile. Hansen alla voce proprio non ce la fa più... |
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però flight666 potevi mettere 2 parole sulla prova di kiske in time to break free...2 parole al re sono sempre ben spese e meritate!!! |
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mi ricordo alcune parti di no world order in cui hansen cantava alla halford, quello si! e in generale penso che possa starci un paragone tra i 2 (oltre che quello più naturale con sheepers). invece con mustaine e hetfield nn vedo alcun paragone. |
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Ahahah, vero!  |
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@Rada, per me al minuto 0.25 sembra di sentire Mustaine e da 0.40 / 0.45 , Rob Halford, forse la cosa non è voluta, ma ho avuto questa impressione, credo che a chi comprerà il disco non interesserà niente comunque, hahaaa... |
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Sicuramente meglio la titletrack ed Empire... del precedente To the metal, che per inciso non mi piace per niente. |
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@Lambru: boh, secondo me non c'azzecca nulla la voce di Hansen con Mustaine (che sussurra parole) ed Hetfield che ha tutt'altre corde vocali...però boh, magari non la trovo io la similitudine... |
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Ho sentito solo Empire....per me Hansen vuole imitare con la voce Mustaine e Halford, peccato che non ci prenda per niente , il pezzo comunque ha dei buoni riffs.... |
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Empire of the Undead spazza via da sola tutto To The Metal, carina anche la title-track. Le premesse non sono male, vediamo se dopo oltre 10 anni riescono a tirar fuori un disco che mi convince veramente. |
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allora non siamo gli unici io e i miei amici ad essere stati delusi |
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@StratoBarium: Anch'io li ho visti un paio di anni fa nel tour di Skeletons and Majesties e mi hanno deluso, nonostante le aspettive alte. |
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chiamatemi pazzo ho visto i Gammaray dal vivo con gli Helloween e vi diro, dei grandi gruppi metal visti dal vivo è stato senza ombra di dubbio il piu scarso il meno coinvolgente al contrario degli Helloween che mi hanno sorpreso soprattutto Deris |
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Dai Gamma dai.... Che se tanto mi da tanto al disco in uscita si può arrivare oltre l' 80! MA DIO VOLESSE!!! A me personalmente piace tutto praticamente ciò che esce dalla testa bacata di kai... solo su land of the free 2 ( non linciatemi ) ho avuto da ridire.... to the metal quasi accettabile... il resto abbondantemente sopra il 7.... Per quest relase non sbilanciandomi do un 75 pieno. |
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L'impresssione è ottima direi... |
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Sono proprio belle le due tracce nuove...ma proprio tanto! |
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no world order contiene una marea di plagi di altre band...qui semplicemente autoplagio...è migliorato kai! |
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Penso che ascolterò qualche pezzo sul tubo, oh yeah!! |
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Penso che ascolterò qualche pezzo sul tubo, oh yeah!! |
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@xXx: Effettivamente è un 75...che cmq mi pare veramente esagerato (sono sempre punti di vista...); io 75 lo do, che ne so, a Majestic e Land of the Free II; 80 a No World Order, 90 a Powerplant e 100 a Land of the Free. Per i miei gusti, in To the Metal ci sono forse forse un paio di pezzi degni di nota (Rise e Empathy); il resto è uno scopiazzamento venuto male dei dischi precedenti oppure uno scopiazzamento (indegno) di altre band, come nel caso della title track, una penoso plagio ai Judas Priest... |
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manuel va ke il recensore di turno a to the metal gli ha dato 75 e non 85...e secondo me ci sta cmq tutto! |
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@gianmarco: gli Holocaust sono inizialmente stati formati in Scozia, hai ragione, ma ormai sono considerati una band americana a tutti gli effetti. Credo di non sbagliare io a definirli statunitensi ma nemmeno tu a definirli scozzesi.  |
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Cariche (anche live...ero all'Estragon) le 2 inedite, che da sole ammutoliscono lo scialbissimo To The Metal, per quanto mi riguarda il peggior episodio del Raggio Gamma...Mi chiedo ancora come il recensore di turno in questa Webzine abbia potuto affibbiare 85 a quella cagata di album...Qua invece ci sono tutte le premesse per un buon ritorno!!! Voto 70 |
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non erano scozzesi gli Holocaust ? |
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e invece no!!! non curatelo!!! che se la porti fino alla morte sta stupenda sindrome! I WANT OUT! |
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guarite kai hansen dalla sindrome di "i want out"...non se ne puo piu |
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le 2 canzoni nuove sono stupende! le cover sono belle soprattutto la scelta è azzeccata, le cover eseguite perfettamente e la presenza di kiske è la classica cigliegina sulla torta! bravi gamma ray, ottimi! il mio voto 75 |
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Lo sto ascoltando da stamattina...ecco come ho deciso di occupare la mia mezza giornata libera e devo dire che ho scelto proprio bene! Si parte a razzo con la straordinaria Empire of the Undead che ti prende dal primo all'ultimo secondo proprio come dice Flight senza lasciare possibilità di respiro! Poi la più coinvolgente per i coretti e la semplicità Master of confusion che avrà di certo una gran presa dal vivo (ma anche la prima sarà un cavallo di battaglia per i prossimi anni). Poi le due cover: la prima, conosciuta nell'ambiente metal, di grande impatto e molto ben suonata, la seconda che non conoscevo ha quel piglio vincente che non so neanche perchè, forse semplicemnte perchè è una grande canzone...Poi c'è la parte live: scelte le canzoni forse tra le meno suonate dal vivo nella storia della band anche se le troviamo nell'ultimo e recentissimo Skeletons & Majesties e proprio per questo avrei optato per altro forse ancor più ricercato e meno suonato...ma che si può chiedere di più per un Ep? 2 nuove tracce, 2 cover davvero belle e ben 6 tracce dal vivo (di altissima qualità tra l'altro) e in cui c'è anche Sua Maestà Michael Kiske come guest su Time to break free...(spettacolare come sempre del resto la prova di Michi al microfono). Cosa avrei voluto di più? Beh, già che c'era Kiske nei paraggi magari una nuova traccia con lui alla voce a duettare con Hansen o almeno un'altra traccia live oltre a Time to break free del periodo Helloween che non siano le solite I want out / Future world / March of time / A little time che abbiamo avuto il piacere di riascoltare con gli Unisonic) Bravo zio Kai, promosso anche sta volta, a pieni voti (che per un'Ep non può certo essere 100, ci mancherebbe, ma un antipasto succulento in vista del prossimo disco e del tour con gli Helloween). Voto 80 (per le 4 tracce nuove 2+2) |
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