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27/04/25
THE LUMINEERS
UNIPOL FORUM, VIA GIUSEPPE DI VITTORIO 6 - ASSAGO (MI)
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29/09/2023
( 1473 letture )
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Nel novero degli artisti metal di lungo, lunghissimo corso, i quali hanno mantenuto intatta l'attitudine e la voglia di suonare nonostante le tante primavere sulle spalle, va certamente annoverato Udo Dirkschneider. Dopo i fantastici anni con gli Accept, per lui un tragitto da solista con gli U.D.O., la band che porta di fatto il suo nome, impreziosito da un numero impressionante di album. Fino ad arrivare a Touchdown, meta segnata nel 2023.
Sostituito il precedente bassista con Peter Baltes, vecchio commilitone proprio negli Accept, già all'opera in alcune date live prima di entrare ufficialmente in formazione (c'è anche Stefan Kaufmann, che ha lavorato al progetto come ingegnere del suono), il buon Udo confeziona per l'ennesima volta un Cd che non si può definire un capolavoro, ma risulta affidabile; come sempre. La formula è inevitabilmente sempre la stessa, con un blocco di canzoni fieramente heavy, poggiate su una evidentissima e “inevitabile” base anni Ottanta, che non punta certo sull'innovazione, ma sulla forza del cantante. Il quale continua a vantare un timbro più che accettabile nonostante l'età. Il resto parla della compattezza della band e del mestiere con cui le canzoni sono state confezionate. Senza contare i classici assolo di chitarra che non possono mancare in un contesto simile, con la coppia Dee Dammers / Andrey Smirnov a occuparsi della faccenda mentre Sven, il figlio di Udo, si impegna a sostenere l'architettura dei brani con la sua batteria. Il tutto viene fuori in maniera possente da Isolation Man, The Flood, The Betrayer, Forever Free e Touchdown. Da notare la ripresa della Sonata N.11 in LA maggiore “Alla Turca” di mozartiana memoria in Fight for the Right, mentre citazioni classiche si notano specialmente in Touchdown e qua è là in altri brani. Di medio / buon livello la maggior parte delle altre canzoni, ma pure un paio che non spostano assolutamente nulla nell'economia del lavoro. Con un certo, inevitabile manierismo di fondo nella scrittura.
Il ritorno degli U.D.O. è così della qualità che ci si può aspettare da un artista (band) simile, da rispettare quantomeno per come il cantante tedesco continua a lavorare con passione e lucidità. Nessuna canzone che passerà alla storia del metal, qualcuna che potrebbero essere bollata come filler e tre o quattro brani che i fan troveranno decisamente appaganti. Su tutto, la grandissima professionalità con cui Touchdown è confezionato. Come quasi sempre in questi casi, praticamente il massimo possibile.
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11
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Album valido, ma perché tutti questi pezzi? Togli quei 4-5 deboli, fortifica quel che rimane. 65/100 |
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10
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Canzoni valide, l\'ho ascoltato tante volte, superiore alle aspettative. Voto 75. |
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9
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@JC è normale..quando hai passato l\'adolescenza a pane e Metal,ascoltando le band classiche e altra musica,quando arrivi intorno ai 35 40 anni è ovvio che non provi piu\' quella passione iniziale...magari ci senti ancora ma non come prima.E\' come quando sei sposato all\'inizio è tutto bello e nuovo,poi gli anni passano e la passione si affievolisce..per tutti è cosi\' ma per la maggior parte si.. |
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8
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È un disco decisamente valido ma con dispiacere ho scoperto che non mi appassiona più questo genere, a cui rimango comunque molto affezionato. Sono come quelli che vanno a messa perchè ci andavano da bambini, anche se in fondo non credono più. |
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7
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Grande rispetto, voto 75 |
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6
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Album bellissimo . Potente , melodico e suonato alla grande. Da sottolineare la presenza di Peter Baltes,, un mito. Voto 85. |
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5
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Contento per il rampollo di casa Dirkschneider, di padre in figlio! H. M. rules, anche per me 75 |
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4
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Sette e mezzo pure per me.. stiamo sui buoni livelli di steelfactory |
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3
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Belle canzoni, suoni cristallini, assoli di assoluto livello. 7 e mezzo. |
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2
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Disco bello roccioso, accept sotto steroidi, udo strepitoso come sempre ma il valore aggiunto sono i bellissimi soli di Andrey che mi ricordano i lavori di altri grandi su Abigail e them, veramente un grandissimo chitarrista. Voto 75 |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Isolation Man 2. The Flood 3. The Double Dealer’s Club 4. Fight for the Right 5. Forever Free 6. Punchline 7. Sad Man’s Show 8. The Betrayer 9. Heroes of Freedom 10. Better Start to Run 11. The Battle Understood 12. Living Hell 13. Touchdown
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Line Up
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Udo Dirkschneider (Voce) Dee Dammers (Chitarra) Andrey Smirnov (Chitarra) Peter Baltes (Basso) Sven Dirkschneider (Batteria)
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