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27/04/25
THE LUMINEERS
UNIPOL FORUM, VIA GIUSEPPE DI VITTORIO 6 - ASSAGO (MI)
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02/09/2017
( 2239 letture )
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Oltre che per la sua particolarissima voce (più unica che rara), Udo Dirkschneider rappresenta uno dei principali volti dell’heavy metal mondiale grazie a una discografia immensa. Infatti, nel corso degli anni, il cantante tedesco ha saputo imprimere il suo acerbo marchio di fabbrica in numerosi album, sia con gli Accept che con il suo progetto solista U.D.O., siglando talvolta anche piccoli capolavori. È un passato glorioso, quello di Mr. Dirkschneider, un passato che costituisce il bagaglio artistico che egli si porta appresso, rispettandolo e mai rinnegandolo. Una simile premessa preclude l’accesso a qualsivoglia elemento di novità nella musica degli U.D.O., da sempre fedeli ai canoni dell’heavy metal più nudo e crudo. Eppure, nel 2004 il quintetto pubblicava Thunderball (registrato in realtà nel corso dell’anno precedente presso i Roxx Studios di Pulheim, in Germania) che, benché non si sia dimostrato un capolavoro né tantomeno portatore di cambiamenti radicali, ha comunque saputo regalare un ascolto piacevole e (lo vedremo in seguito) a tratti interessante. Ma soprattutto, dall’alto del fatidico “senno di poi”, è facile oggi intuire la funzione che Thunderball ha svolto in quanto tassello della nutrita discografia del gruppo: esso ha saputo mostrare una band in ottima forma, consolidata in uno stile preciso e riconoscibile, ma allo stesso tempo ispirata al punto da tentare nuove sperimentazioni (rimaste confinate nell’ambito delle singole canzoni, certo, eppure azzeccate e vincenti).
La maggior parte delle tracce che compongono il disco possiedono tutte le caratteristiche che ci aspetteremmo di trovare in un album di sano e vecchio heavy metal: riff granitici di chitarra, velocità, ugola a mille (particolarmente vero in questo caso) e tanta, tanta adrenalina. Insomma, se lo chef a dirigere i fornelli è Udo Dirkschneider, la ricetta è scontata, ma fino a un certo punto. Sì, perché se con la titletrack (che funge anche da opener) e le tre canzoni che seguono gli ingredienti sembrano essere proprio quelli sopracitati, con The Land of the Midnight Sun abbiamo la prima sorpresa: un magnifico mid-tempo che funziona alla grande e stupisce, oltre che rimanere a lungo impressa nell’ascoltatore. Non c’è tempo per commuoversi, però, basta il titolo della traccia successiva (Hell Bites Back) per riportare a centomila i giri del motore degli U.D.O.. Ma ancora non basta, subito dopo arriva Trainride in Russia, il pezzo più divertente e particolare dell’album. Tra suoni di fisarmonica (a opera dello stesso Stefan Kaufmann, che per l’occasione abbandona momentaneamente la chitarra) e ritmi tipici della musica folk russa, si finisce proiettati in un ipotetico viaggio ferroviario attraverso le steppe desolate: suggestivo. Questo brano è senza dubbio il tentativo più marcato di sperimentazione di tutto l’album; il risultato appare particolarmente riuscito, e per questo lo sforzo del tutto lodevole. In chiusura spicca The Bullet and the Bomb, che in seguito verrà più volte ripresa dal gruppo in sede live raccogliendo ottimi consensi di pubblico. Stando a quanto affermano le statistiche aggiornate che registrano l’attività dal vivo del gruppo, essa è la seconda canzone dell’album più proposta ai concerti (la prima è la titletrack Thunderball) seguita (ma a lunga distanza) dalla già citata Trainride in Russia.
Thunderball risulta insomma essere un buon album di una band matura, consapevole dei propri strumenti e delle proprie potenzialità espressive. Il sound continua a seguire la rotta classica che ha reso grande il nome degli U.D.O., tentando qualche piacevole novità che non crea scompiglio alcuno, ma dona solo una sfccettatura in più. Non c’è di che rimaner delusi.
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3
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Questo disco l'ho consumato : ho detto tutto .
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2
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quando ascolto "blind eyes" mi vengono i brividi,è un capolavoro |
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1
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Album decisamente valido, recensione perfetta. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Thunderball 2. The Arbiter 3. Pull the Trigger 4. Fistful of Anger 5. The Land of Midnight Sun 6. Hell Bites Back 7. Trainride in Russia 8. The Bullet and the Bomb 9. The Magic Mirror 10. Tough Luck II 11. Blind Eyes
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Line Up
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Udo Dirkschneider (Voce) Stefan Kaufmann (Chitarra) Igor Gianola (Chitarra) Fitty Wienhold (Basso) Franscesco Jovino (Batteria)
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