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Rainbow - Ritchie Blackmore’s Rainbow
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Nel 1975 le diatribe interne ai Deep Purple portarono Ritchie Blackmore, fortemente deluso dall’ultima release Stormbringer del 1974, alla decisione di lasciare il gruppo. L’accusa mossa dal chitarrista inglese al resto della band è relativa allo stile dei brani musicali troppo sperimentale e lontano, a suo avviso, da quello che invece lui intendeva produrre. Così nello stesso anno Blackmore fonda i Rainbow arruolando nella nuova formazione ex membri del gruppo hard & heavy statunitense ELF tra cui il cantante Ronald Padovana ovverosia l’allora sconosciuto Ronnie James Dio. Nello stesso anno viene pubblicato il primo album dei Rainbow che verrà intitolato Ritchie Blackmore’s Rainbow proprio a voler evidenziare che questo gruppo è un suo preciso progetto musicale.
La copertina del disco è veramente molto bella: si tratta di un disegno sullo stile Walt Disney raffigurante un castello fiabesco circondato da nuvole bianche e, sullo sfondo, un grande arcobaleno. Il nostro guitar hero intende tornare alle sue radici musicali e lo fa in modo vincente perché questo lavoro comprende nove gemme di puro hard rock cha ancora oggi a distanza di tanto tempo continuano a brillare e ad essere un punto di riferimento per tante band che si avvicinano alla musica rock & metal.
L’album si apre con uno dei brani più significativi dell’intera produzione dei Rainbow la grandiosa Man On The Silver Mountain dotata di un riff semplicemente mostruoso. Piuttosto intimista Self Portrait con una bella prova di Dio. Black Sheep Of The Family è un’interessante cover dei Quatermass che Blackmore avrebbe voluto incidere con i Purple (è uno dei motivi del dissidio). Molto suggestive le ballate Catch The Rainbow, sovente riproposta ed allungata di molto nelle esibizioni dal vivo della band, e la poetica Temple Of The King caratterizzata da liriche medioevali che ben si attagliano alle predisposizioni vocali di Ronnie James Dio . Mette su di morale l’allegra If You Don’t Like Rock’n' Roll con un grande assolo di piano. Sixteenth Century Greensleeves è un altro pezzo forte del disco supportato da un grande riff di chitarra e dal lavoro alle tastiere di Micky Lee Soule. Molto efficace la conclusiva strumentale Still I’m Sade, cover degli Yardbirds, riproposta rielaborata in modo superlativo nel grande live On Stage con parti cantate da Dio. Meno significativa ma, comunque, godibile Snake Charmer.
Tutti i brani sono stati composti dall’accoppiata Blackmore/Dio che produrranno insieme altri due album in studio di pregevolissima fattura. Ritchie Blackmore’s Rainbow è puro hard rock privo delle divagazioni musicali contenute in Stormbringer ed indispensabile per chiunque si voglia accostare a questo genere di musica.
Consiglio vivamente l’acquisto!
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VOTO LETTORI
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86.10 su 137 voti [
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Un buon album indubbiamente. Va però detto che le versioni live di questi pezzi presenti su On Stage sono tutte superiori a quelle originali. |
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Disco piacevolissimo, anche se non registrato troppo bene, ma non c\'erano Jimmy Bain e soprattutto il grande Cozy Powell e si sente; |
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Davvero un ottimo lavoro ma-come detto da molti-il capolavoro assoluto e\' il successivo. |
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la numero 7 della tack list, la cover? disegnata da uno dei detentori della six string fever, la prima? da Dio |
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Scontato sottolineare che le radici del metal-oltre che negli album dei Purple e dei Judas-sono anche in questo album.. |
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Grande esordio per una band che ha fatto la storia!!! Qualitativamente parlando però il passo in avanti che fecero con l'incredibile Rising mi sembra innegabile. Con pezzi come Man in the Silver Mountain, Catch the Rainbow o The Temple of the King anche questo non può che essere comunque un album enorme. Voto 85 |
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Questi sono i raimbow quelli di oggi sono una cover band comunque sempre grande ritchie |
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questo disco è da 90...rising 100!! |
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Im a wheel, Im a wheel I can roll, I can feel... Capolavoro, un gradino sotto "Rising". Voto 95. |
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Ma guarda! La storia della "pecora nera" non la conoscevo. |
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Sì, certo la lista sarebbe lunghissima (Gallagher, Alvin Lee; Page e Iommi; Latimer; May), ma anche per me R.B. resta di un dito sempre oltre gli altri in qualsiasi sua manifestazione. Per i Rival Sons sfondi una porta aperta (il cantante poi è un fuoriclasse) e io rilancio aggiungendo i nuovissimi Inglorious. Ma anche in questo caso, come osservi tu, oggi manca quel qual cosa che faccia l'autentica differenza come nell'esordio dei Rainbow. E allora intanto mi vado a riascoltare Temple of the king |
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@Rob: tu citi Clapton, grandissimo nel periodo Cream e primo solista poi l`ho un po` perso, ma allora io ti potrei citare Hendrix, Gary Moore, David Gilmour, Mark Knopfler tutti straordinari chitarristi. Ma sopra tutti, anche se di poco metto sempre Blackmore. Ecco se c`e` una cosa che manca ai gruppi modern e` proprio un grande chitarrista che faccia la differenza; per la carita` trovo tanti gruppi giovani con grandi musicisti, ma un chitarrista al livello di quelli citati e` difficile trovarlo. A me piace tanto Scott Holiday dei Rival Sons, anche lui con poche note dice tantissimo. |
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@Metal Shock "Il miglior chitarrista di sempre altro che" come non darti ragione...(le mie certezze vacillano solo quando Clapton decide di suonare il blues. Ecco, allora, in quel caso me la caverei riciclando la battuta di Rossini su cui fosse il più grande Mozart e Beethoven: "X è il più grande; Y è unico") |
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Dopo anni di capolavori coi Deep purple, Blackmore trova un cantante straordinario come Dio ed inizia una nuova avventura piena di capolavori. Se Rising vale 100 questo non meno di 90. Man on..., Catch...., Black sheep.., Temple.., Still ..., tutte canzoni immortali che, scusate, se non piacciono a qualcuno, non capisce un tubo di musica. Blackmore dimostra di essere il miglior chitarrista del mondo, per me: riesce piu` a dire lui in due note che tanti altri chitarristi con tremila note, scale classiche suonate a mille all`ora ecc. Per me non ha mai sbagliato niente, o quasi: anche i peggiori album dei Rainbow non scendono sotto 80 di voto, c`e` sempre qualche capolavoro dentro. E anche col gruppo con la moglie, anche se non entra nelle mie preferenze, ha sempre avuto successo, sintomo di qualita`. Il miglior chitarrista di sempre altro che....... |
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Per me vale assolutamente Rising. Man on the silver mountain, Temple of the king, Catch the rainbow e Sixteenth Century greensleeves sono capolavori epocali. E la cover dei Quatermass di Black Sheep of...pietra della discordia ai tempi dei Purple ha il pregio di essere oltre che una bella canzone la "scusa" per aver dato a Ritchie la molla per far nascere i Rainbow (dunque, la più importante canzone della storia del rock?). 90 |
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Album con dei pezzi e melodie da urlo, d'altro canto con degli interpreti così... Ovviamente Rising siamo su un altro pianeta, il pianeta dei centodieci e lode, ma questo è comunque eccezionale: 94. La coppia Dio-Blackmore forse non ha eguali al mondo, due miracoli!!! Evviva! |
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Non capisco tutta questa avversione di Blackmore nei confronti di Stormbringer... a parte la title track che è un pezzo monumentale, anche il reto dell'album non è niente male... Quando si dice che je rodeva er xxlo per qualcosa... |
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questo disco è da 90 a parer mio...Rising è da 100 meritato e Long Live 80 |
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I brividi ogni volta che ascolto questa perla |
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Probabilmente non è il loro miglior album..ma sicuramente un ottimo album di sano Rock epico...a parte man on the silver mountain(un grande piccolo classico),mi hanno molto sorpreso le ballad..molto intenso e bello,l'assolo di Blackmore in Catch the Rainbow,e poi ovviamente magistrale la prova di Dio,che era gia' dotato di un ottima tecnica e di una voce,che di li a poco,sarebbe diventata leggendaria. |
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i migliori album dei Rainbow è ovvio che sono quelli con Ronnie ma anche tutti gli altri secondo me meritano un voto di almeno 80 per questo album il mio voto è 90 pieno |
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Album buonissimo,il riff di Man of the silver Mountain è incredibile,bellissima la ballad Catch the Rainbow,un assolo magistrale...E che dire di Temple Of The King,altra bellissima canzone.. |
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esiste qualcosa di meglio del riff di "Man on the Silver Mountain"? |
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Questo è l'album piu schifoso dei Rainbow con Dio, infatti si merita soltanto un 98 ah ah ah |
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Il mio primo album dei rainbow e il mio primo con Dio... Splendido, nonostante mi sia sempre sembrato "buttato lì" come a direnche hanno inciso qualunque cosa venisse loro in mente. Deduco che avessero in mente solo capolavori. In ogni caso é forse, essendo il meno omogeneo, quello che nel complesso mi piace meno, darei un 87. |
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Un vero capolavoro, e il voto della recensione è troppo basso, merita almeno un 90. Il mio voto: 95/100! |
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@hm is the law: Padavona. ... Lo so, il colpo d'occhio è sempre stato ingannevole con questo cognome! ... Per fortuna nessuno è mai rimasto ingannato ad ogni attacco della sua voce. Un saluto... |
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@ dantes: corretto il refuso grazie! |
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... album mitico e fondamentale per capire tutto ciò che seguirà in tanti generi negli anni sucessivi. Blackmore immenso per me come sempre, Ronnie James Dio degno del suo "Nick" (... cmq.il cognome è Padavona e non Padovano) ... per me però questo album ha sempre avuto una "pecca" ... non ne cambia di un grammo il valore assoluto, intendiamoci, è solo qualcosa di personale ... una di quelle cose che l'orecchio percepisce ed il cuore non meabolizza mai ... dirò per molti un'eresia ma l'intro di Catch the Rainbow così simile a Little Wing di Hendrix, per me ha sempre penalizzato e limitato questa canzone comunque magnifica e che non aveva certo bisogno di un'idea così riciclata, anche fosse solo per tributo ad un artista ... Blackmore, con la sua tecnica suprema e la sua fantasia mai scontata, in questo caso mi ha sempre un pò lasciato perplesso ... Ripeto, con un intro differente questa canzone sarebbe stata considerata all'epoca, ma soprattutto nel tempo, molto ma molto di più di quello che comunque è stata ed è tuttora ... Ma forse è solo una mia fisima. Un saluto a tutti. |
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Uno dei migliori chitarristi del Rock + LA voce per eccellenza. Cosa potrebbe venir fuori, se non un capolavoro? L'inizio di un periodo favoloso, dovrebbero distribuirne delle copie dentro le scuole, per educare le nuove generazioni! 95/100 |
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Grandissimi Rainbow........album strepitoso |
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Ammazza che acuti osservatori! Già si nota chiaramente la sogoma di una chitarra! Bravi! |
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Dietro il castello c'è proprio una sagoma di una chitarra  |
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Bell'album...a mio parere inferiore a "Rising" e a "Long Live Rock 'N' Roll", però senza di questo non ci sarebbero stati i successivi! Comunque, se guardate bene, la torre più alta del castello in copertina è il manico di una Stratocaster...geniale! |
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Ma perchè il mio commento è stato cancellato? cmq ripeto,grandissima opera prima dei Rainbow,gran classe... |
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I pilastri ragazzi....le basi...... |
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