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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Fleshgod Apocalypse - Oracles
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( 9675 letture )
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E' davvero un periodo proficuo questo per il brutal/death tricolore. Blasphemer, Egemony e i giovanissimi Kadavar sono solo alcuni nomi che rafforzano questa tesi. A riprova di ciò, negli ultimi anni la nostra realtà ha dimostrato essere molto proficua, se vogliamo sempre più all'altezza della situazione, al pari di altre scene ben più blasonate, perché capace di abbinare alle numerose uscite discografiche un'elevata e distinguibile qualità di fondo.
Gli italianissimi Fleshgod Apocalypse, quest'oggi giunti al tanto agognato debut album sotto l'ala protettrice della sempre più intraprendente etichetta americana Willowtip, entrano di diritto nella schiera dei front di maggiore speranza. La formula suggerita è per l'appunto un brutal death metal di stampo americano potente e aggressivo, impreziosito da passaggi in un certo qual modo riconducibile alla sfera classica; a riprova di ciò, ad esempio, troviamo fughe di pianoforte nella splendida Embodied Deception, cori maestosi nella più efferata Infection Of The White Throne e, più in generale, gustosi assoli neo-classici ad infarcire le trame delle canzoni, di per sé già molto complesse. In buona sostanza questo approccio è una delle prerogative del quintetto capitolino, tale da renderli sufficientemente originali e quindi riconoscibili, innalzandoli al cospetto di tante altre produzioni del genere. Tutto questo, però, non inficia di una virgola la potenza e la cattiveria di fondo dell'album; il sound è vibrante, saldamente ancorato ai canoni del genere proposto, quindi con una notevole velocità sostanziale, riff a "mitraglia", assalti di blast-beat, stop and go e attacchi di basso, tutte prerogative che gli amanti di tali sonorità apprezzeranno senza batter ciglio. Seppur ogni componente dimostri essere all'altezza della situazione, forte di una preparazione sopra le righe, piccola nota di merito per il growl di Francesco Paoli - già apprezzato negli ottimi Hour Of Penance - potente e sempre intelligibile, quale vero valore aggiunto dell'ensemble.
Dunque possiamo tranquillamente affermare di trovarci al cospetto di un piccolo gioiello di brutal/death metal, ottimamente suonato, con un songwriting estremamente maturo e ispirato, soprattutto per una band esordiente, il tutto coadiuvato da una registrazione al passo con i tempi, dove gli strumenti riescono a trovare il proprio, nonché meritato, spazio. Se siete amanti del brutal di stampo americano e lo scorso anno avete goduto per le note dell'ultimo Hour of Penance, ma soprattutto non disdegnate passaggi di più ampio respiro conditi da accattivanti melodie neoclassiche, fate vostro questo Oracles, oltretutto supportando la scena italiana che tante soddisfazioni ci sta' regalando.
Null'altro da aggiungere: di corsa dal vostro negoziante di fiducia!
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20
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Non voglio risultare tedioso, ma ci tengo a ribadire il mio pensiero a riguardo. "Oracles" è un grande disco di brutal technical Death metal ( tecnica sopraffina e brutalità in dosi massicce, come vuole la tradizione del genere ), ma non inventa nulla di particolare e dopo un po' di tempo stanca. Gli estratti di musica classica e sinfonica sono, per l'appunto, di contorno. Fungono prevalentemente da intro e outro ad ogni canzone del disco. Dall'EP "Mafia" in poi hanno amalgamato le due anime della loro musica ( leggasi alcune interviste a riguardo ) in una proposta unica, imperfetta ma originale. Se riusciranno a calibrare e ad amalgamare perfettamente queste due anime potrebbero tranquillamente scrivere un capolavoro. Le doti e l'ambizione non mancano. |
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19
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Altro che Abominable Putridity...questo è Brutal! E gli inserti classici sono un tocco di classe fighissimo! Tecnicismo e stacchi melodici vanno a braccetto. Voto: 100 |
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18
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Non sono d'accordo con chi afferma o auspica che i nostrani Fleshgod Apocalypse debbano tornare presto al sound degli esordi. Il qui presente "Oracles" è un esordio con il botto dove perizia tecnica sbalorditiva e brutalità death metal si sposano alla perfezione amalgamandosi a qualche richiamo e citazione proveniente direttamente dalla musica classica. Con il successivo ed ottimo EP "Mafia" i nostri marchieranno a fuoco le proprie coordinate di riferimento che, grazie alle risorse dell'etichetta Nuclear Blast, verranno portate agli estremi e discreti risultati del tanto acclamato "Agony". Per fortuna con l'ultimo disco in studio "Labyrinth" i nostri hanno leggermente corretto il tiro ed hanno sfornato un disco che si pone a metà strada tra i tecnicismi di primo corso e la magniloquenza odierna. |
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17
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Eccellente lavoro, a parer mio moto più riuscito di Agony. Qui il bilanciamento tra vituosismi ed elementi classico/sinfonici è veramente certosino, ogni strumento ha una parte interessante e ricca di momenti memorabili, il songwriting è vario, di indubbio valore ed esaltato dalla perfezione degli arrangiamenti. Album ricco di perle memorabili, come Embodied Deception e Requiem in Si Minore, per citarne solo un paio. Un 90 ad un eccellente debutto, i Fleshgod dovrebbero tornare alle radici! |
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16
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gran bel disco. voto 90 |
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14
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Semplicemente un capolavoro assoluto. Grande Maiden! In Honour of Reason la devo mettere almeno una volta al giorno sennò me sento male XD 98 |
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13
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Disco della madonna per una band che fa paura!!! Li preferisco di gran lunga agli Hour of Penance!!! E la copertina è spettacolare!!! |
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12
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INTERESSANTE, SIA LA SCRITTURA CHE IL CONTENUTO, MENO LA MUSICA DELL'ALBUM. MI SONO PIACIUTE LE PAROLE RIDONDANTI E SIGNIFICATIVE, MA GLI ACUTI E LE SCHITARRATE NON SONO ALL'ALTEZZA. IL VOTO, SIA DEL RECENSORE, CHE DEI LETTORI, MI SEMBRE INGIUSTIFICATAMENTE ALTO. SALUTI ALLA PROSSIMA REC. |
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11
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ecco una band che merita tutto il nostro supportoe! gran bel disco, tecnico ma da impatto proprio come piace a me! Bravi questi ragazzi! |
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10
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EHM,CE LE CULLIAMO,ENIGMATICO,CE LE CULLIAMO! |
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9
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preparati ad altre succulente recensioni di band tricolori che spaccano il ...... |
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8
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Capolavoro.In ITALIA abbiamo band death metal da brividi e non ce le inculiamo......... |
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Sono proprio dei mostri. E a fine ottobre me li vado a vedere dal vivo. Grazie anche a te Pandemonium!! |
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6
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Che macchine da guerra. Bella rece e complimenti a questi mostri nostrani. |
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Grazie per i complimenti Ross  |
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E' da circa un mese che ascolto questo lavoro del combo italiano e devo ammettere che, dopo vari ascolti, il disco mi ha letteralmente demolito.Grandissimo gruppo che non esito a mettere sullo stesso piano dei DYING FETUS.Bravo Andrea nella recensione. |
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3
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@ Raven: io un tentativo lo farei, non si sa mai...ahahah!! |
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spacca il culo ai passeri e alle pelli Mauro degli Hour of Penance. |
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1
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Il mio negoziante più di fiducia è il proprietario della pasticceria Cariddi....lo avrà?  |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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01. In Honour Of Reason 02. Post-Enlightenment Executor 03. As Tyrants Fall 04. Sophistic Demise 05. Requiem In SI Minore 06. At The Guillotine 07. Embodied Deception 08. Infection Of The White Throne 09. Retrieving My Carcass 10. Oracles
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Line Up
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Francesco Paoli Vocals, Guitars, Drums Cristiano Trionfera Guitars Paolo Rossi Bass, Vocals
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