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Elio E Le Storie Tese - Elio Samaga Hukapan Kariyana Turu
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E' vero, ne convengo, il titolo non è granchè. Diciamo che, se avessi dovuto presentare la mia band per la prima volta, al debutto discografico, magari personalmente avrei scelto qualcosa di un pochino più immediato, giusto per far capire a tutti chi sono senza lasciare dubbi o fastidio. Ma del resto, credete che chiamando il disco Elio Samaga Hukapan Kariyana Turu gli Elio E Le Storie Tese non abbiano palesato abbastanza chi sono, a modo loro?
Fa tutto parte del gioco, un gioco molto rischioso, un gioco molto innovativo, un gioco molto trasgressivo ed intrigante... un gioco diventato leggenda molti anni fa. E' così che inizia la carriera di una band italiana assolutamente incredibile, capace di condensare già nell'esordio discografico una valanga di hit inimitabili. Perchè dico inimitabili? Vi rispondo: come altrimenti dovrei definire una proposta demenziale, coadiuvata da una tecnica sopraffina -con le radici sicuramente ben piantate nei terreni del progressive rock autentico- e derivata da qualsiasi influenza musicale esistente al mondo (occidentale)? La potrei definire in molti modi, ma sicuramente non la potrei bollare come imitabile.
Molti la definiscono volgare, ad esempio: l'altra faccia della monetona sghignazzante che io chiamo demenzialità, del resto, cela un potere distruttivo sull'animo umano, soprattutto quando i giudizi arrivano dalle persone bigotte o mentalmente chiuse. Molti altri la definiscono incomprensibile: purtroppo la tendenza degli Elio E Le Storie Tese ad affogare ogni loro composizione nelle citazioni (spesso al limite del plagio) può risultare disarmante per le orecchie meno smaliziate e per quelle abituate a canzoni lineari e semplici.... quelle che di solito si sentono alle radio italiane. Questo perchè, in effetti, i testi di Elio -al secolo Stefano Roberto Belisari- affrontano con coraggio la lingua italiana, combattendo le superficialità dei "matusa" (e del governo!), nuotando contro corrente nell'oceano delle produzioni bislacche che nascondono l'inutilità dei contenuti dietro le lingue straniere, ed in particolar modo dietro l'inglese. Elio da sempre "scherza" l'inglese, e lo dimostra anche in questo disco, a partire dalle definizioni dei musicisti: come tradurreste il ruolo di Mu Foliasch, esperto di "voci dietro il suolo"?
Ma questo è niente, è solo la punta dell'iceberg delle stranezze e dei racconti bislacchi di cui il cantante ci rende partecipe nel corso del disco: ascoltate brani immortali come John Holmes (pezzo debitore dei più celebri Van Halen), Carro, Cara Ti Amo, Cassonetto Differenziato per il Frutto del Peccato oppure Cateto. Ascoltatele tutte, riascoltatele, assorbitene i miliardi di sfumature, di doppi sensi, di giochi di parole, ed arriverete al punto da non poterne più fare a meno. Ma cosa cela il titolo dell'album, Elio Samaga Hukapan Kariyana Turu? Quale profondo concetto filosofico ci staranno nascondendo i nostri coraggiosi italici autori con quella frase in lingua tamil (Sri Lanka)? Purtroppo, nient'altro che un dissacrante "Sborriamo e scoreggiamo con Elio in allegria". Forse era meglio non saperlo, eh?
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Ma guarda... ELIO! ... indimenticabile debutto x dei Musicisti sopraffini che osarono proporre testi dissacranti ai limiti della volgarità + becera abilmente camuffata con un sapiente uso della lingua italiana (ma non sempre), abbinati a musica e arrangiamenti ricercati e di mai facile lettura. Argomenti trattati estremamente scomodi. Forse, se uscissero oggi, dove il livello di ipocrisia umana ha raggiunto limiti stratosferici, credo verrebbero pesantemente criticati (cassonetto, cateto, la stessa cara ti amo...). X fortuna ormai sono un'istituzione. I FRANK ZAPPA ( & MOI) italiani. Dal vivo straordinari, meglio che su disco. |
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Quoto il commento 11 del Trucido (che tra l'altro, al 22, ecco dove avevo letto quella cosa di Elio e Ligabue! ) Me lo fece ascoltare, appena uscito, mio cugggino (sul serio) più grande, risi in continuazione. Non l'ho mai comprato ma ascoltalo qui, ascoltalo là su cassette registrate, alla fine lo sapevo a memoria, con un compagno della squadretta di calcio del quartiere quando c'erano da fare i giri di campo lo cantavamo insieme, intermezzi compresi, e ridevamo come due deficienti. Però dei successivi conosco solo qualche canzone sparsa. |
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Ottimo ma sopravvalutatissimo gruppo. |
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c'è la mucca tattu piane di sbarru... ahahahah... grande album di un grande gruppo di musicisti con la M maiuscola... |
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Protagonista della copertina il figlio del mondo, se aguzzate la vista notate che gli Elii nel retro del cd hanno una spilla con l'immagine di copertina. Se aguzzate ancora più la vista, notate che anche il negro biondo ha una spilla, che raffigura il retro di copertina, ovvero Elio e le Storie Tese. Quanta poesia in tutto questo... |
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Questo disco non sempre mi fa ridere. |
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@Atheist: Faso è uno dei miei bassisti preferiti...tra l'altro mentre gli Elii registravano questo disco, negli stessi studi registrava il suo debutto Luciano Ligabue...Feiez che lavorava con lui faceva sentire agli altri le canzoni del Liga e gli EELST credevano che lui fosse più demenziale di loro! In più sempre Feiez a volte riregistrava le canzoni d Ligabue con la sua voce! |
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ecco cosa succede quando alcuni dei musici più talentuosi dello stivale decidono di registrarsi mentre fanno i deficienti: il benchmark del demenziale d'autore...P.S. faso è una delle cose migliori che possono capitare ad un basso |
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Uno dei migliori gruppi italiani in circolazione che con il demenziale non hanno niente a che fare, proprio per la qualità della musica e la struttura dei testi (ad di là delle liriche) che i gruppi demenziali non hanno. Sicuramente inimitabili ma è innegabile la loro principale ispirazione al maestro F. Zappa. |
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@Ghenes: non mi dirai che la gente va a vedere Anastacia per la musica e non perchè è una gnocca? ahahahahahah! |
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@Er Trucido: anche Anastacia fa le cover degli ac/dc in concerto ah ah ah... scherzo ovviamente ,) ma non cambio idea su EELST la musica è una cosa seria e cmq non mi fanno ridere. |
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Consiglio di ascoltare questo disco a tutti quelli che sono di pessimo umore, riscopriranno subito il sorriso |
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Vero, io per simpatia verso gli Skiantos però li ho sempre ritenuti tra i precursori di una corrente che poi Elio ha trasformato (giustamente) in un modo per fare dell'ironia intelligente e cercare di fare pensare le persone. |
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Vecchia diatriba tra Elio e Freak Antoni ma nn c'è nemmeno da mettere..non c'è confronto...gli Skiantos fanno appena sorridere...Elio e i suoi fidi sono geniali in tutto e per tutto... |
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@Ghenes: io guardando la tv mi addormento! Scherzi a parte capisco il tuo punto di vista, anche se non lo condivido. Gli Elii secondo me vanno oltre il concetto di musica demenziale (su cui tra l'altro c'è una diatriba con Freak Antoni degli Skiantos). Inoltre vorrei far notare che nel panorama italiano musicale-televisivo sono tra i pochi (se non gli unici) a cercare di portare un pò di cultura musicale. Ricordo ad un concerto dopo una cover degli Area, Elio disse: Comprate i dischi degli Area! tanti degli sbarbatelli (me compreso) non conosceva il suddetto gruppo e dopo quella sera ebbero però la curiosità di scoprirlo. Comunque massimo rispetto per i gusti altrui, uno cosa può piacere o no ed è giusto che sia così |
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Ottima recensione, gli Elii sono una band immensa per caopacità tecniche, capacità assemblative e ironia allo zenith...come dicono loro le cose in Italia mai nessuno ci aveva provato...ci sono canzoni che sono pietre miliari...questo loro primo lp non è il mio preferito..ma da qui in avanti se ne sentiranno e vedranno delle belle...se nn ci fossero....il mondo apparirebbe più povero! |
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so che li apprezzano in molti ma non amo i gruppi demenziali... se devo ridere vedo qualcosa in tv. |
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Quanti pomeriggi cazzeggianti con la cassetta straregistrata di questo disco...i testi imparati a memoria (comprese le cazzate tra una canzone e l'altra)...poi quando sono cresciuto musicalmente parlando sono riuscito a rendermi conto della genialità non solo verbale ma anche musicale del gruppo! |
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10
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Disco e gruppo geniale...il testo di Cara ti amo da solo vale più di decine di trattati sociologici... |
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Elio è over the top! Elio è unico! Elio è divino! Elio è una storia tesa!!! ELIOOOOO |
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..il batterista di questo disco è Curt Cress, lo stesso che compare in Pure instinct degli Scorpions, così tanto x curiosità... |
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L'hai detto Matocc, il meglio arriverà col secondo  |
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FANTASTICO! Album di debutto sfolgorante, si capisce già dalle prime note la grandezza dei musicisti che unita a uno stile unico e testi dissacranti faranno la fortuna del gruppo... tra i miei preferiti in assoluto e -a livello nazionale- i MIGLIORI!!!! ps: il meglio arriverà con il 2° disco... |
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li amo alla follia anche io. Visti dal vivo molte volte non mi hanno mai deluso. FORZA PANINO!!!!! |
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Io li amo, sono una band che ha saputo essere veramente unica e, come dice giustamente renato, INIMITABILE. Dissacranti, demenziali, colti, fantasiosi, musicalmente ineccepibili. Davvero mitici! |
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Mai capiti... tutti li amano o li odiano. Per me è come non esistessero! Ok, ho capito... stasera ci riprovo... |
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AUHAUHUAHHUAHUAA la traduzione del titolo è FANTASTICA!!!  |
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