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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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( 5505 letture )
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Ci sono nomi che è sempre bello incontrare sulla propria strada, almeno quando questi si sono sempre occupati e si occupano tuttora di tenere viva e scintillante la fiamma del vero metal, di quello che "spacca", basato sul fortissimo impatto, sul violento cantato in screaming, sull'atmosfera arroventata del metal più vero e pulsante, e quando uno di questi nomi è quello degli Helstar il piacere è ancor più grande, perchè di certi gruppi abbiamo semplicemente bisogno. Band considerata di culto negli anni 80, sono tornati sulle scene dapprima nel 2007 con una raccolta e poi nel 2008 con un nuovo album intitolato The King of Hell, veramente micidiale. Nel 2010 gli Helstar tornano con Glory Of Chaos, e ci sono sostanzialmente due cose da registrare: un nuovo batterista (il pesantissimo Michael Lewis al posto di Russ DeLeon, split amichevole dettato da ragioni di famiglia) ed il fatto che, nonostante gli anni che passano e le mode che cambiano, questi ragazzi continuano a migliorare, a pestare come dannati, a regalarci un lavoro che è una cascata di gorgogliante metallo fuso come pochi, pochissimi altri sono ancora in grado di fare risultando credibili ed efficaci, confezionando l'album più pesante della loro carriera.
Glory Of Chaos contiene tutto quello che è in grado di rendere felice un appassionato del genere, tutto quello che fa sembrare normale sbattere la testa come un esaltato mentre si è fermi al semaforo in attesa del verde procurando un contenuto sbigottimento al furgoncino di suore che ti affianca, tutto quello che occorre per non chiedersi cos'è che ti fa ancora sentire così bene quando schiacci il tasto "play" del tuo lettore, ossia violenza sonora, grandissimo impatto, giusta attitudine, ottimi e semplici arrangiamenti, riff schiacciasassi, accelerazioni al limite del thrash ed aperture verso arpeggi delicati. Niente fronzoli, niente fumo negli occhi, niente debolezze, lontani posers, emo ed affini, qui regna il metal, quello vero, che non ha paura nemmeno di affrontare argomenti delicati nei testi, senza tralasciare ovviamente quelli più oscuri tipici del settore.
Il primo cazzotto in faccia, pardon...il primo pezzo è Angels Fall To Hell, riff serratissimo, cantato cazzuto e testo che parla del papa che continua a negare la portata degli abusi di alcuni preti, e tutti sappiamo di cosa si tratti, no? Pandemonium ha le stesse caratteristiche del pezzo precedente, ma con un riff forse ancor più pesante che si sposa bene con la tematica affrontata, ossia il controllo e la manipolazione delle masse sfruttandone le paure a vantaggio dei potenti. L'interesse degli Helstar verso tematiche forti viene confermato da Monarch of Bloodshed, che -ancora utilizzando una pesantissima sezione ritmica ed un riff che non fa prigionieri- immagina quello che un ipotetico terrorista può provare mentre si appresta al gesto estremo del suicidio, oggi così tristemente entrato a far parte del quotidiano resoconto di ogni Tg. Dopo questi tre pezzi palesemente impegnati, spazio al divertimento allo stato brado di Bone Crusher, inno da concerto in pieno 80's style aggiornato nel suono, che probabilmente produrrà il caos in sede live. Summer of Hate riprende il percorso di impegno lirico del gruppo, trattando la storia di Charles Manson (e dico Charles, non Marylin) dal punto di vista della sua capacità di controllo mentale sui suoi adepti e su come si spingeva fino a fargli commettere atti atroci. L' intro è tratto da una vera intervista al suddetto Manson, mentre il pezzo si sviluppa poi su una linea musicale molto nera nobilitata da un solo d'atmosfera. Claustrofobicamente aggressiva Death Trap, canzone firmata Rivera che se suonata in concerto dopo Bone Crusher potrebbe spossare gli astanti. Anger si autodescrive col titolo, pura rabbia veicolata e sublimata da una linea musicale perfettamente adatta alla bisogna. Vogliamo parlare di malvagità in musica? Vogliamo parlare di quei riff che hanno definito un'epoca? Vogliamo parlare di quei testi che tante cieche critiche ci hanno attirato da decenni a questa parte? Allora dobbiamo parlare di Trinity Of Heresy, summa di quanto appena scritto. A voler ben guardare però (cosa che gli autori delle critiche di cui sopra si guarderanno bene dal fare) il testo è più profondo di ciò che si può pensare ascoltandolo distrattamente, perchè la tematica di Satana che chiede conto a Dio del perchè il suo ruolo originale di aiutante prediletto non sia più suo appannaggio si presta a diversi piani interpretativi. Siamo ad Alma Negra; credetemi, raramente ho sentito una canzone più pesante che resti con tutti due i piedi saldamente piantati nel settore heavy. Una tematica horror che parla di una entità che spinge la gente a diventare serial killer serve quasi da pretesto per quella che senza tema di smentite classifico come la più assassina della canzoni mai partorite dagli Helstar, ascoltare per credere. A chiudere l'outro Zero One, apparentemente poco più che insignificante, ma anche questo con un suo perchè profondo che verte su come tutto ripartirà dall'inizio (dalla data 01) dopo la fine di tutto.
E' per me un autentico mistero il motivo per cui gli Helstar non siamo considerati unanimemente degni di far parte dell'Olimpo metallico di primo livello a fianco dei più importanti mostri sacri del settore, ma se siete tra quelli che badano poco a queste cose selezionando i vostri acquisti pescando rigorosamente tra le uscite che di fatto impongono l'esborso necessario per acquisire il cd, allora non potete fare a meno di conservare la cifra necessaria per procurarvi Glory Of Chaos, perchè l'ultima fatica targata Helstar merita la vostra attenzione.
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22
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Voto lettori indecente, capisco che possano piacere o non piacere, e li son gusti insindacabili, pero' rimango basito boh!, rispetto sempre tutti, ma non capisco, se non e puro heavy metal questo mi domando cosa lo sia per quelli che hanno messo voti cosi' bassi !? Volevano forse i ritornelli e i coretti di Quel mazzolin di fiori, dolce Remy, Heidi le caprette ti fanno ciao, o tutti gli LP che Cristina D'Avena ha inciso!?. MAH! Ferocia, potenza, velocita', grinta, disco che e' un unica autentica gigantesca mazzata. |
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21
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disco devastante. forse anche troppo per me vale 78. Alma Negra pezzo incredibile per furia e mazzate. spero un giorno di gustarmi i pezzi dal vivo. |
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20
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Voto lettori 51.41???? Non è possibile....o c'è un errore, o a casa avete i cd di ligabue... |
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19
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Disco spaventoso! Ma chi ha votato, una congrega di tossici in preda a funghi allucinogeni? A parte gli scherzi, questo è il disco metal (thrash direi) degli ultimi 10 anni, un muro di suono incredibile! |
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18
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Album Bomba! 90 Una delle poche band, rimaste davvero METALLL |
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Eheh...'The King Of Hell' in lista d'attesa allora. Poi ci risentiamo di la per le impressioni. BY! |
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Preferisco leggermente questo, ma anche quello è un discone. |
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15
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Giusto raven, direi che ne hanno addirittura acquisita. Non conosco 'The King Of Hell' è molto inferiore a questo? |
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14
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a non aver PERSO carica  |
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13
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Questo disco mi piace un botto!!! Band grandissima con un tiro ed una grinta incredibili. Una delle loro uscite -recenti- migliori. No filler all aces. |
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12
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una delle poche band anni 80 a non aver preso carica, anzi.... |
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11
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Gli Helstar stanno vivendo una seconda giovinezza, non conosco la produzione post 'Nosferatu', ma questo è una bomba - la mia copia contiene anche una grande versione di 'H. M: Thunder' dai Saxon ( solitamente non tollero le cover ). James Rivera è ancora uno screamer di prim'ordine. Grande Raven, ottima recensione; altro che post-thrash; questi appartengono al power/Usa ma molti prenderebbero legnate sui denti, se si vuole parlare di potenza e velocità d'esecuzione. The Spirt carries on |
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10
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Ecco una band da supportare con fierezza: Dopo una serie di buoni dischi negli anni '80, i texani ritornano con un riuscitissimo TKOH e, poco dopo, con questo GOC, ancora più bello e adrenalinico. Speed Metal allo stato brado, sfuriate Thrash, anima Heavy con le palle cubiche, ottimi assoli e un cantante che definire "in forma" è un blando eufemismo. Proprio la prestazione del buon Rivera è la classica marcia in più degli Helstar: canzoni come "Alma Negra" ti strappano la pelle di dosso. Lavoro che umilia molti nomi blasonati, fuochi di paglia elevati a "grandi ritorni" dai soliti fan acritici. Questo è un lavoro fatto con il cuore, consigliato a tutti. 86/100 |
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9
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Un disco pazzesco, di una ferocia inaudita ed all'ennesima potenza. Gia con "The King of Hell" c'era stato un ritorno più che buono, quest'ultimo disco però spacca letteralmente di brutto. Grandissimo gruppo, inspiegabilmente rimasto per troppo tempo sottovalutato, e non considerato dalla critica musicale. Tutta la band fornisce una prova sensazionale, il valore aggiunto è quel James Rivera, a mio modo di vedere uno dei più grandi cantanti in ambito metal classico. Stay heavy, brotha. |
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7
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Beh,credo di sì,anche perchè nel mio commento la parola PERSONALMENTE implica che io stia giudicando esclusivamente sulla base dei MIEI gusti...In ogni caso,SECONDO ME,l'ultimo Helstar è almeno sull' 85/100... |
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5
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Quest'anno personalmente gli sta sopra solo The Evolution Of Chaos degli Heathen,e non di molto anzi ! |
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4
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Per me gli Helstar sono da anni nell'olimpo del metal e questo immenso disco non fa altro che confermarne la superiorita' rispetto alle miriadi di band in circolazione.Con un cantante cosi',poi,tutto e' possibile. Tra i primi 5 posti nella mia personale classifica 2010. |
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3
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Belo belo belo mi ha fatto conoscere questo gran gruppo |
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2
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Condivido il giudizio in toto. Recensione perfetta per un disco stupendo martellante e devastante puro metal. Gli Hellstar come altri poco considerati meriterebbero effettivamente più riguardo. Voto 82 esatto. |
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1
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Disco quasi clamoroso nel suo genere...nelle parti più "spinte" i riff e le ritmiche sembrano usciti dalle mani di Gary Holt (stile Tempo of the Damned),solo che rispetto agli ultimissimi Exodus gli Helstar hanno un cantante della madonna...uno dei dischi dell'anno ! |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Angels Fall To Hell 2. Pandemonium 3. Monarch Of Bloodshed 4. Bone Crusher 5. Summer Of Hate 6. Deathtrap 7. Anger 8. Trinity Of Heresy 9. Alma Negra 10. Zero One
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Line Up
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James Rivera - Vocals Larry Barragan - Guitar Rob Trevino - Guitar Jerry Abarca - Bass Guitar Michael Lewis - Drums
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RECENSIONI |
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