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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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( 7640 letture )
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A me i Mr. Big non hanno mai fatto impazzire. Grandi individualità, musicisti mostruosi, virtuosismi da panico ma… Insomma ho sempre preferito altro, qualcosa di molto ben suonato ma più catchy, che rimanesse in testa e stimolasse i gangli vitali. Sbaglierò, ma in passato ho avuto la netta sensazione di trovarmi, più volte, di fronte ad un esercizio di pura tecnica strumentale, seppur di altissima qualità, ma un pochino fine a se stessa. Una sorta di machismo ostentato con gli strumenti come mezzi di ricerca della fama, del fare la differenza a tutti i costi. Quando mi è stata assegnata questa recensione ho tenuto subito a specificare che cosa ho sempre pensato della band. Anticipato ciò, mi comporterò da critico imparziale, come ho fatto sempre, e darò il mio giudizio schietto senza alcun pregiudizio. La copertina con il porcello alato illustra questo nuovo passo dei quattro americani, il loro primo lavoro da studio dalla famosa reunion avvenuta nel 2009, un nuovo album in formazione originale con il recupero del grande Paul Gilbert dal lontanissimo Hey Man, che vedeva Ritchie Kotzen al plettro, datato 1996. Una vita fa insomma. E la curiosità di riascoltarli è vivida. Registrato in soli due mesi dalle parti della città degli angeli, vede alla consolle il produttore Kevin Shirley già con Iron Maiden, Aerosmith, Rush.
Sì, lo so che siete curiosi di capire cosa c’è dentro a questo nuovo raccoglitore di musica tanto attesa, e allora allacciate gli indugi al tempo che scorre velocissimo, chiodo bello serrato con la zip in sù, cinta borchiata e t-shirt pulita, uno spruzzo di deodorante: via, si parte. Undertow è un macigno smussato da melodie fantastiche che colpisce il rosso centrale del bersaglio. L’incedere tipico dei Mr. Big è riconoscibile ed è da salutare con inchini scoscesi e riverenti. Un grandissimo pezzo che rappresenta il primo singolo editato a fine novembre 2010, più di così non si può volere sin dal primo minuto d’ascolto. Magica atmosfera che si scioglie in un solo al fulmicotone di Gilbert: voto 9 e mezzo, anzi 10. American Beauty aggredisce da subito e ha reminiscenze del primo, stupendo, Eat’Em And Smile di David Lee Roth, chorus rozzo, chitarra impazzita in sede di solismo e Billy Sheehan che pompa come un invasato, batteria secca e voce che, con un registro più cattivo, raggiungerebbe gli applausi assoluti. Pollice su comunque, a scanso di equivoci. Stranger In My Life è uno slow che pone sugli speaker la vocalità matura di Martin, circondata da una coralità degna del costrutto strumentale, con punte di libidine nel bridge, il solo di chitarra è emozionante e sigilla un’altra grande song. Che mi stiano convincendo? Beh, vedremo. Nobody Left To Blame è una dichiarazione di guerra sin dal principio e richiama qualche fantasma del proprio, stesso passato, chi ha detto Daddy, Brother, Lover, Little Boy? Solo impeccabile e delay sulla voce che regalano scorza dura al brano, poi si passa al tritatutto di Still Ain't Enough For Me, con una sezione ritmica che si produce in numeri di alta scuola, un basso a trattore che semina lo scompiglio sui break, un manufatto quasi più strumentale che cantato, ma di grande spessore. Once Upon a Time è terrosa, oscura track che sembra pescare nel bagaglio dei riff degli Alice In Chains, evoluta, moderna, ossessionante e caotica, si incolla al player e lo tramuta in un blocco di fuliggine. Un elogio per Paul Gilbert che fiocina un assolo in linea con il flavour del pezzo, le note lancinano, sostenute dal letto di lame effettate del basso, grande arrangiamento. As Far As I Can See è in chiaro, rispetto al precedente frammento, percorsa da chitarra e basso che la segano via con violenza, buona la performance dell’ugola di Martin che scantona in vertici molto convincenti, bridge che diventa valore aggiunto per presentare l’ennesimo solismo di qualità, a firma dell’ex Racer X. Si, si, mi piace. Una batteria un po’ inscatolata, come sound intendo e sin troppo sintetica e chiusa, da il là ad un bellissimo rock fm a stelle e strisce, melodie notturne con le quali le emittenti si divertono a seminare romanticismo nell’etere statunitense, adatte per solcare le highway in attesa di trovare un motel dove sbattere le stanche ossa. Un top dell’album questa pregiata e americanissima All The Way Up, a me richiama un pochino i Kansas. I Won't Get In My Way riprende la tradizione hard rock, un saliscendi di melodie e sensazioni notevoli, Around the World scherza con il tritolo nella struttura, basso e batteria da urlo, e ha in sé un ritornello pieno e indovinatissimo con cori fortissimi, un bridge che Eric tramuta in capacità di germinazione piena, il dopo è battaglia tra i vari strumenti; qui si gode forte! Si va verso il tramonto con I Get the Feeling, hard di pregiata fattura, non di certo un filler tanto per terminare. Ritmo saltellante, equilibri chiari e avvolgenti che mettono la parola fine su questo dorato ritorno. Nella mia versione mi ritrovo Kill Me With a Kiss, bonus track dedicata al mercato giapponese, mentre l’altra aggiunta, Unforgiven, è rivolta all’Europa e al Nord America.
“L’omicidio attraverso il bacio” è una buona song con un riff saturo, talvolta spezzato, e un’atmosfera che nulla aggiunge e nulla toglie a questo ottimo What If... Sembra assurdo, ma i Mr. Big suonano meglio ora di quando li avevamo lasciati. Sì certo, alcuni frammenti sono talvolta caotici e un briciolo disorganici, ma quello è il loro stile e lo sanno affermare, palesemente, molto bene anche grazie alle smisurate qualità strumentali. Il mio consiglio va a chi, come me, non apprezzava pienamente i quattro marpioni dal rush sprintoso, ascoltate questo nuovo prodotto, vi stupirà per la bontà di pezzi contenuti. Il loro tour mondiale è in agguato, osservarli dal vivo è un’esperienza da non bucare per nessun motivo. Ah dimenticavo, grazie Khaine.
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Ehm...su \"Hey Man\" del 1996 c\'è ancora Paul Gilbert, è sul successivo \"Get Over It\" che arriva Richie Kotzen. Bel dischino ; non avrei sperato in un voto così alto... |
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Ascoltato oggi. Beh, i dischi da 90 sono di sicuro i primi 2 e anche il terzo è molto bello. Questo per i miei gusti suona davvvero poco alla Mr. Big e faccio davvero fatica ad ascoltarlo per intero, secondo me le canzoni ci sono solo a tratti. Io voto 65 |
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Con quest’album all’inizio feci fatica ad entrare in sintonia, forse perché da questa reunion avevo delle aspettative esagerate. Con gli ascolti però è cresciuto e oggi mi ritrovo a riascoltarlo con molto piacere. Rimangono 2/3 pezzi un po’ di routine, la tecnica dei musicisti è quella di sempre (indi per cui mi sorprende fino a un certo punto), ma complessivamente l’album è decisamente buono. Pezzi come Undertow, I Got The Feeling e in generale quelli dalle aperture un po’ più melodiche non lasciano indifferenti. L’album successivo invece mi annoia ancora, meglio l’ultimo. Voto 82 |
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Ho sempre pensato che frankiss dovrebbe far altro, anziché scrivere recensioni di dischi. Questa è l ennesima conferma della mia umile opinione |
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Ho sempre pensato che frankiss dovrebbe far altro, anziché scrivere recensioni di dischi. Questa è l ennesima conferma della mia umile opinione |
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madonna che esagerazione di recensione e di voto..allora a Lean into it che voto gli diamo??? Per sto disco è in linea con l'ultimo uscito da poco..darei ad entrambi al massimo 70 |
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...The waves are crashing down, she's caught in the undertow, drowning in the sea, yeaaaaaaahhh!!!! Che disco ragazzi, tra le milgiori uscite degli ultimi anni! Voto: 95 |
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Ero curioso di leggere una recensione sui Mr.Big, mio secondo gruppo preferito, redatta da Frankiss dopo aver letto tutte le sue recensioni sui KISS, mio primo gruppo preferito. Sono lieto del fatto che abbia gradito questo disco. Io avevo qualche timore dal momento che non sempre le reunion sono foriere d buoni risultati (discografici), ma con questo caso i Mr.Big hanno dimostrano chi sono veramente dopo essersi scrollati di dosso il sound "molliccio" degli ultimi dischi (con GIlbert, le cose fatte con Kotzen non vanno prese nemmeno in considerazione). Secondo me hanno realizzato esattamente quello che i fan si aspettavano. E come sepre, dal vivo sono ancora meglio. |
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SEMPLICEMENTE... ATOMICO!!!! VOTO GIUSTISSIMO E RECENSIONE PERFETTA!! |
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SEMPLICEMENTE... ATOMICO!!!! VOTO GIUSTISSIMO E RECENSIONE PERFETTA!! |
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15
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grandissimo album di una grandissima band, l'ho comprato al volo dopo averli visti al Gods of Metal (special edition CD+DVD a € 15 eh eh tiè Khaine ). tutto il disco si mantiene su livelli stratosferici, tiro incredibile, non ci trovo nemmeno un filler. che dire... bentornati manici !!! |
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14
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Sono loro e sono tra i più grandi di sempre... 92! |
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13
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CD appena arrivato e ascoltato. A primo impatto lo trovo molto difficile da digerire, abituato ad altro tipo di canzoni coi Mr.Big. Ad ogni modo, sarà il mio ascolto frequente dei prossimi giorni! Ma fa solo al mio cd o sembra che in certi punti le chitarre "friggano"? (tipo Death Magnetic dei Metallica) Billy Sheehan è diventato ancora più vecchietto! sembra la nonna di Spiderman nei film! Eric Martin nelle foto del cd sembra una checca, ma come si è combinato? |
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12
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JIMI!!!! E' sempre un piacere vederti tra noi io il disco non l'ho ancora comprato (chiamatemi taccagno ma con 24 € ci compro due o tre album in offerta) ma lo farò sicuramete a scatola chiusa appena il costo calerà un pochino. |
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11
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"Dubitare di sé non è umiltà, credo persino che spesso sia la forma più esaltata, quasi delirante, dell’orgoglio, una sorta di ferocia gelosa che fa rivoltare un disgraziato contro se stesso, per divorarsi. Il segreto dell’inferno dev’essere in ciò." (Georges Bernanos). Nessun dubbio. Non mi va neanche di commentarli. Ben tornati. è sempre un piacere ascoltarvi cari Eric Martin, Paul Gilbert, Billy Sheehan. e Pat Torpey. Mr.Big by JTG |
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9
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Album bellissimo, grandi canzoni, straordinariamente ispirate e nessun filler. Shriley è un produttore che non mi piace, in particolare penso che non riesca proprio a gestire i suoni di chitarra ritmica... a volte li registra mono sulla sx con il basso a dx, a volte li lascia scarichi e poco definiti, ma su questo album i 4 sono riusciti a limitare l'ingerenza del produttore... a mio modesto avviso...basta sentire che suono ha Gilbert su United States e poi su questo!! Grandissimi Mr Big. |
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8
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Ormai sono un vecchietto, un vero centenario ammazza ahoooo.....a parte le battute, è un vero piacere raggiungere questo obiettivo qui, insieme a tutti voi...grazie per gli apprezzamenti e per le letture a riguardo di quantro scrivo con gioia e passione su questo portale. Devo scuse ai lettori e a Gemini: vero suonava ancora Gilbert in Hey Man....è un mio refuso. Sorry Again .....ora aspetto una torta con cento candeline da spegnere insieme a tutti voi....lettori, organizzatori del sito e pure con chi talvolta mi fatto incazzatre di brutto, attaccandomi e dandomi del parziale (questo mai per favore)....oggi ci mangiamo tutti una fettina di torta...ovviamente virtuale. C-Ya very soon!!! |
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7
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Questo cd deve essere tra le mie mani al più presto, ho sempre seguito questi tizi da quando sono usciti nell'89 e il loro ritorno (soprattutto con Gilbert) mi ha fatto molto felice. |
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6
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Vero, è la recensione numero 100! Benvenuto nel club dei centenari Franco  |
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5
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Auguri Frankiss! 100 recensioni! e che album!!! |
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Solo una cosa, in "Hey Man" suonava ancora Paul Gilbert, non Richie Kotzen... |
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Grande ritorno, anche se forse non ai livelli dei primi due splendidi album. Non sono d'accordo con la frase "un esercizio di pura tecnica strumentale, seppur di altissima qualità, ma un pochino fine a se stessa": io ho invece sempre apprezzato i Mr. Big proprio perchè padroneggiano una tecnica spaventosa ma sempre al servizio della canzone e della melodia; anzi, mi sembra che proprio in questo "What If..." vadano un po' fuori controllo in alcuni frangenti; comunque, questioni di punti di vista... ottimo lavoro e giudizio condiviso. |
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io l'ho ascoltato un paio di volte,per carità, è un gran bel rock,ma la produzione è un pò sporca,inoltre se a questo diamo 89 a "lean into it" gli dobbiamo dare 150 |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Undertow 2. American Beauty 3. Stranger In My Life 4. Nobody Left To Blame 5. Still Ain't Enough for Me 6. Once Upon a Time 7. As Far as I Can See 8. All The Way Up 9. I Won't Get In My Way 10. Around the World 11. I Get the Feeling 12. Kill Me With a Kiss (bonus track giapponese) 13. Unforgiven (bonus track europea/nord-americana)
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Line Up
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Eric Martin - vocals Paul Gilbert - guitars & backing vocals Billy Sheehan - bass & backing vocals Pat Torpey - drums, percussion & backing vocals
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RECENSIONI |
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