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26/04/25
HEAVY LUNGS + LA CRISI + IRMA
BLOOM- MEZZAGO (MB)
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Alestorm - Back Through Time
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( 8749 letture )
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Sono seduto in una squallida taverna in riva al mare, sbronzo e molto soddisfatto. Ho appena guadagnato un bel gruzzoletto, dopo aver vinto l'ennesima giocata d’azzardo con quelle simpatiche canaglie dei miei amici, molto sbronzi anche loro. Di quale scommessa sto parlando? Per la terza volta ho voluto rischiare, puntando tutti i miei risparmi su quella ciurmaglia da strapazzo che risponde al nome di Alestorm, che già tante soddisfazioni e ricchezze mi aveva procurato in passato (e che sono andate, ahimè, tutte spese in fiumi di alcool…). Questa volta la situazione era però più complessa, in quanto i Nostri avevano il compito di dimostrare ai sette mari e non solo, che la classe non è acqua, e che non basta solo un po' di fortuna per riuscire in un'impresa titanica come affrontare il Leviatano ed uscirne praticamente illesi. Sotto questo punto di vista, il rientro in porto dei pirati scozzesi è stato brillante: il loro ultimo arrembaggio, intitolato da Capitan Bowes Back Through Time si è rivelato un successone degno di nota, che oltre a dimostrare la raggiunta maturità, consolida le basi su cui poggiare il proprio futuro. Non parliamo di certo di un capolavoro, ma semplicemente di un disco che riesce a riprendere gli aspetti caratterizzanti delle due opere precedenti e a rielaborarli e potenziarli sotto ogni punto di vista, senza disdegnare qualche piccola innovazione: gli aspetti folk che contraddistinguevano il debutto e le orchestrazioni presenti nel disco successivo, trovano il loro spazio senza andare a discapito gli uni degli altri.
In apertura di Back Through Time troviamo la title track, introdotta da alcuni rumori ambientali e dalle voci dei marinai che si preparano a dar battaglia a suon di cannonate. Il blast beat posto all'inizio del pezzo lascia in un certo senso sconcertati, visto che stiamo parlando degli Alestorm e non dei Dimmu Borgir (paragone non casuale, che chiariremo più avanti), ma alla fine il brano si rassetta sulle coordinate tipiche degli scozzesi, e colpisce per il solito ritornello ben costruito da cantare a squarciagola, oltre che per i riff decisamente thrash oriented, verranno ripresi in molte delle canzoni successive. Di Shipwrecked sappiamo già tutto da un po' di tempo, essendo la canzone stata messa in rete da più di un mese, mi sento comunque di dire che si tratta di un altro colpo di cannone che ha centrato a pieno il bersaglio, capace di raggiunge l'apice del godimento, come al solito, nel ritornello: sicuramente azzeccata la scelta di usarlo come singolo (simpatico, tra l'altro il video realizzato appositamente), data l'orecchiabilità della proposta e l'attitudine “caciarona” che, ne sono sicuro, creerà scompiglio in concerto. Per sfiorare (ma purtroppo solo sfiorare) vette di eccellenza, bisogna attendere The Sunk'n Norwegian, una delle tracce migliori dell'intero disco e in generale per quanto riguarda il materiale della band, che ci riporta ad atmosfere più folk e festose: ottimo il riffing serrato, eccezionali le tastiere, ma in verità tutto il pezzo è costruito in maniera meravigliosa: probabile classico nelle future esibizioni. Con Midget Saw aumenta la velocità, il riffing si fa più diretto, e l'atmosfera del brano ricorda un po' i finniciKorpiklaani rivisitati in salsa piratesca. Interessante il blast beat utilizzato nel chorus, che dona potenza ed aggressività a una song già molto riuscita ed accattivante di suo. Le influenze speed si fanno sentire per tutta la durata di Buckfast Powersmash, caratterizzata com'è da riff aggressivi, vocals tirate, cattive ed urlate: il risultato è buono, ma non eccellente, anche se la canzone si lascia ascoltare volentieri. Purtroppo non si può dire lo stesso di Scraping The Barrel, una sorta di remake della bellissima Nancy The Tavern Wench contenuta nel primo disco, senza però riuscire ad eguagliarne la bellezza: power ballad fin troppo prevedibile, senza mordente e a tratti anche noiosa. Di tutt'altra pasta è fatta Rum, spettacolare inno alcoolico che ho simpaticamente ribattezzato fra me e me la “Beer Beer dei sette mari”. Il brano scorre liscio come l'olio, ed è l'episodio più orecchiabile e caciarone del disco, nonché uno dei migliori (del resto era già diventato un classico nei live ancor prima della pubblicazione del full lenght), e mi piacerebbe ricordare il testo ricco di perle di saggezza, riguardanti ovviamente l'ode a tutte le qualità del Rum, quale bevanda dotata di piacevoli...capacità inebrianti. Si passa a sonorità più epiche con la riuscita Swashbuckled, che si distingue per delle tastiere molto ispirate e – ovviamente - un ritornello che è da annoverare fra i migliori del disco. Rumpelkombo non è altro che una versione folk metal di You Suffer dei mitici Napalm Death, essendo una brevissima traccia della durata di quattro secondi, che non aggiunge né toglie nulla al disco. Tempo di cover con Barret's Privateers, composta originalmente da Stan Rogers, lirica che trovo veramente riuscita anche in questa versione dei nostri pirati preferiti: un buon “intermezzo” in attesa della canzone finale, ovvero la stupenda Death Throes of The Terrorsquid. Questa traccia, dopo la diffidenza dei primi ascolti, è cresciuta in maniera esponenziale, fino a risultare una gran bella composizione, poichè la band in questo caso ha saputo dimostrare di saper fare anche qualcosa di diverso rispetto il solito power/folk che, seppur ben realizzato, potrebbe risultare alla lunga ripetitivo: via il folk, via l'alcool, e soprattutto via l'allegria; l'atmosfera si fa cupa e pesante, non c'è più spazio per l'ironia. Avevo accennato precedentemente, ad inizio recensione, a un paragone con i norvegesi Dimmu Borgir: ebbene, a circa metà di questa canzone, il gruppo si esibisce in uno scatto d'ira improvviso, dove oltre a blast beat, tastiere oscure e malvagie, si aggiunge anche lo scream, elemento mai ascoltato prima nelle vecchie release, del tutto simile a quello di Shagrath, che mi fa pensare veramente di essere approdato per sbaglio in territori scandinavi. La sorpresa Death Throes of The Terrorsquid è il miglior modo possibile per chiudere Back Through Time, veramente spettacolare! Ad arricchire la versione digipack del disco ci sono un paio di cover, la simpatica I Am a Cider Drinker, degli inglesi The Wurzels e la goliardica You Are A Pirate, presa da Lazy Town spettacolo televisivo per bambini, che in verità aggiungono dopo al valore complessivo del disco, soprattutto dopo una traccia imponente come quella posta in chiusura.
Non si può quindi non rimanere più che soddisfatti dalla nuova prova degli Alestorm, i quali hanno dato prova di grande maturità e consapevolezza.
L'ultima navigata in mare si è conclusa alla grande e il bottino è stato ricco. Ovviamente tutto sarà di nuovo speso in alcool e belle donzelle, ma che importa: la prossima volta sono sicuro che punterò di nuovo sulla miglior ciurma attualmente in circolazione!
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Secondo me il più scarso della loro discografia, ci sono canzoni carine ma niente a che vedere con Black Sails |
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cavolo mi erano sfuggiti gli Alestorm da commentare! Io li adoro... Per me questo è il loro album più maturo e non per questo costruito, bensi per me i loro album sono davvero genuini! Non c'è nulla che non mi piaccia in questo album escluse Scrapping The Barrel e Barret's Privateers, un pò mosce... Fantastiche Rum e Shipwrecked! Per non parlare della suite finale... Molto buona anche la title track, e su ottimi livelli anche Midget Saw e Swashbuckled. Per me sono addirittura migliorati dall'ultimo fantastico Black Sails At Midnight, voto 80 anche per me  |
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Oggi mi è arrivato dopo un paio di mesi che lo aspettavo. Comincio col dire che il retro della copertina è stupendo. Aggiungo che, fino a Rum esclusa, il CD mi è parso su ottimi livelli, con molti spunti interessanti che spero sviluppino in futuro. La batteria in particolare è ottima (da 8.5-9) per tutta la durata dell'album e gradevolmente variata, come i riff di chitarra, specie quelli in palm muting, che, insieme alla batteria e agli arrangiamenti orchestrali fanno ben sperare per il futuro. Tuttavia dopo Rum inclusa l'album diventa un po' piatto, troppo semplice, quasi svogliato. Tutto questo fino alla traccia finale che è, secondo me, il miglior pezzo che abbiano mai scritto. In generale dunque l'album è un grande passo avanti per la band, getta dei semi che potrebbero dare dei gustosissimi frutti nei prossimi lavori, tuttavia risente ancora di una certa dose di infantislismo di quelli precedenti. Non ho ancora letto bene i testi ma quello dell'ultima è veramente interessantissimi, ha un'ironia straordinaria ("ravenge is a dish best served fried/deep fried!") per una descrizione così potente di una battaglia. Tutto considerato mi trovo d'accordo col voto del recensore. |
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@ Rashomon- presa per il culo metal? Ma fammi il piacere! "Non mi hanno fatto ridere e li boccio"... ma fammi di nuovo il piacere! PER QUELLI CHE LI CRITICANO CON ARGOMENTAZIONI RIDICOLE: questa band non fa per voi, tornate ad ascoltare il vostro depressive black metal e a fare le faccie da duri ascoltando il metal-core! Se non l'avete capito ve lo spiego io, è semplice: gli Alestorm fanno musica per divertirsi e per divertire! Queste musica è fatta con passione e con un unico scopo: far ridere, un po' come i Korpiklaani e i Finntroll, ma in chiave diversa! Come voto un 85 ci sta tutto! A QUELLO CHE SOSTIENE: "questo disco non può piacere a chi ha superato la maggiore età".. ti dirò che ho superato la maggiore età da un pezzo e questo disco mi piace molto. Disco da 14enni? Ma dai queste sono le classiche boiate sparate dal denigratore di turno che non ha niente di serio da dire! Ripeto: se volete passare un'allegra mezz'ora questo disco fa per voi! Se poi volete ascoltare roba seria, da "duri", e che diavolo andate ad ascoltarve i Darkthrone  |
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Questo è "Presa per il culo" Metal. Sembrano una parodia, più che una band vera e propria. Non mi hanno fatto ridere e li boccio. |
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Davvero un gran bell'album, riconfermo il voto del recensore.  |
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@Undercover: beh le @@ le hanno tirate fuori appunto con questo terzo disco: il sound è più corposo e si sente meno la tastierina bontempi del primo album. parli dei Running? beh In questo terzo album, se ascoltato, c'e' un intero brano usato per omaggiare appunto i veri pirates metallers: i Running Wild appunto. Rispetto agli altri 2 l'album è meno immediato...o almeno io ho dovuto sentirlo 2/3 volte per assimilarlo a dovere. Quindi sotto quest''aspetto i ragazzi scozzesi sono cresciuti. Poi oh i gusti sono sempre i gusti... |
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....forse mi sono spiegato male...."di nicchia" nel senso che è dedita principalmente al folk/pagan e non è sicuramente una major mascherata di indie come nuclear e roadrunner  |
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Oddio se la Napalm è una label di nicchia... comunque tralasciando questo particolare credo che i ragazzi siano simpatici ma nulla più, il paragone errato fatto in passato con gli UNICI E VERI PIRATI DEL METAL: I RUNNING WILD, fu del tutto inappropriato e fuorviante non possono neanche lucidare le scarpe a Rock'n'Rolf e soci. Vado controcorrente comunque, a me quest'ultimo sembra una pacchianata senza fine, preferisco il primo "Captain Morgan's Revenge" che rilascia ancora una simil sensazione di genuino, questo è costruito all'inverosimile chissà se nel prossimo ci sarà anche una cover del "Coccodrillo Come Fa?", troppo Cristina D'Avena e Zecchino D'Oro, Pirati sì, divertenti sì ma un po' di @@ le tirino fuori. |
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@Satanasso: appunto, gli Alestorm sono nati per quella cosina, ormai rara, che va sotto il nome di passione per la musica! Poi chi lo sa tra qualche anno, e qualche soldo in più, cambieranno anche loro (basta però non diventare come gli InFlames)...ma io ora vedo solo 4 ragazzi che vogliono suonare, fare casino e divertirsi..coinvolgendo anche altri nel loro metal da balera di Tortuga. p.s. per me witchcult ha qualche conto in sospeso con Sparrow per detestarli così tanto XD |
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@witchcult ti ringrazio per il chiarimento...è ovvio che i gusti personali non si possono discutere....credo sia sottinteso che proposte musicali come questa siano generalmente fruite in modi e momenti differenti rispetto ad altre più impegnative...quando mi metto a cucinare con la mia ragazza butto su gli Alestorm, non certo gli Obscura o i Triptykon giusto per citare due uscite abbastanza recenti....non concordo però nel ritenere che la loro musica, per quanto semplice e oggettivamente poco elaborata, sia costruita a tavolino per fini commerciali....innanzi tutto ritengo che nessuno, per prima la band stessa, punti ad ottenere chissà quali livelli di visibilità e di vendite...suvvia, stiamo parlando degli Alestorm che incidono per la Napalm, ottima etichetta ma assolutamente di nicchia....al massimo possono aspirare ad aprire i concerti di qualche nome maggiore o raggruppare un migliaio di metallari sotto il palco secondario di qualche festival estivo.....credo che facciano musica principalmente per divertimento.....le band "costruite" ci sono eccome nel metal, ma credo che vadano cercate altrove.... |
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Preferisco lo spirito "commerciale"di questi ragazzotti scozzesi piuttosto che il vero sputtanamento fatto tanto per piacere ai ragazzini vans style e verso sonorità extra metal di gente come gli InFlames (si ormai li odio XD). Gli Alestorm non si prendono sul serio neppure loro, é tutta una scusa per far baldoria assieme! Chi li ha visti live confemerà! Possono piacere o meno ovvio...ma anche a 30 anni se in auto metto su loro inizio a cantare a squarciagola! P.s. Poi magari passo ai turisas, agli ensiferum, agli amorphis ecc ecc ecc |
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Premessa utile solo per inquadrare meglio l'intervento: 1ho superato anche io la 30ina aimè da un bel pezzo 2l'hm nei suoi vari sottogeneri occuperà non più del 30% dei miei ascolti e acqusti abituali 3l'ho riascoltato tutto e mi spiace ma riconfermo tutto detto questo. Avete frainteso il mio intervento "ma rimane un disco perfetto per 14enni alle prime armi fomentati dal "metallo".."sul serio questo disco non può piacere a chiunque abbia superato la maggior età.", non intendevo assolutamente dire che anche un adulto non può "sognare"/evadere, ascoltando un disco con queste tematiche o guardando cartoni o leggendo fumetti, volevo dire che può piacere giusto a persone alle prime armi con la musica, quindi giovanissime. Il concept lirico lo ripieto è simpatico fascinoso e anche discretamente originale, ma i meriti secondo i MIEI GUSTI finiscono qui o quasi. Hanno ritmiche banali, vogliono coniugare un approccio grezzo(la voce, l'ultimo pezzo) a un epicità troppo pomposa, a parti folk dozzinali e strascoltate,a melodie facili, il tutto condito con tastiere così agguantiamo ancora di più, della serie mettiamoci tutto cosi non scontentiamo nessuno e piacciamo a più persone possibili, e le copertine vanno in questo senso puro marketing(perfette per il ragazzino preso da pirati dei caraibi che la vede in vetrina). Sono pop nell'accezione peggiore del termine "L'espressione definisce un tipo di musica di facile ascolto e poco elaborata, spesso ridotta a semplice intrattenimento e destinata al consumo di massa." dove per massa intendiamo in questo caso i fruitori dei vari generi del metal. Mi spiace ma più li sento e più ci ripenso e più li trovo costruiti, falsi come una moneta da 30euro. Poi possono sempre piacere per carità, son gusti, stiam parlando semplicemente di musica come diceva satanasso, anche io ascolto musica e uno dei molteplici fini può essere divertirsi, voi vi divertite con gli Alestorm io con altro |
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...accidenti, vado per i 38 EPPURE ascolto gli Alestorm....che dici witchcult, dovrei vedere uno psichiatra? Ti sarei molto grato se, dall'alto della tua maggiore capacità di giudizio e maturità, mi potessi consigliare ascolti più consoni alla mia età....grazie Forse ti sembrerà strano, ma molte persone hanno l'abitudine di ascoltare musica ANCHE per DIVERTIRSI!!! poi è ovvio che è tutto relativo, e proprio per questo ci vorrebbe un po' più di umiltà nell'esprimere certi giudizi.... |
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@witchcult: O_o eh? scusa se mi permetto ma che discorso del katz è il tuo scusa? la parte centrale e finale sopratutto. Io la maggior età l'ho superata da un pezzo e adoro gli Alestorm dal loro primo album. Cosa c'e' di male, o di infantile, nel comporre musica come la loro? il loro happy pirate folk metal da balera è fenomenale! Come tutte le cose può piacere o meno ovvio, ma un discorso come il tuo è proprio un nonsense. E' come se stessi dicendo che un adulto non puo' leggere fumetti o guardare cartoni animati XD |
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Ok prodotto bene, suonato discretamente, concept simpatico di discreto fascino e non straabusato(quello sui pirati) ma rimane un disco perfetto pero 14enni alle prime armi fomentati dal "metallo", è veramente mediocre e insipdo,i dai sul serio questo disco non può piacere a chiunque abbia superato la maggior età. |
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si, sono maturati parecchio. Da un certo punto di vista preferisco ancora i precedenti....ma non si possono sempre fare canzoncine da balera di quart'ordine. |
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ottimo album, la track migliore rimane sicuramente la suite finale, davvero incredibile. |
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Recensione interessante mi procurerò il disco |
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O cappero, c'è un errore nella recensione. "Che in verità aggiungono DOPO al valore complessivo etc." Era ovviamente POCO e non DOPO. D: |
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album davvero figo, mi piace un sacco! |
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Altro grande album per i pirati scozzesi! Certo, non faranno mai musica epocale...ma il loro sporco lavoro di intrattenitori lo fanno egregiamente! Complimenti! |
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per carità sono carini e piacevoli, ma alla lunga stancano. un po' come i Rhapsody: sono una torta alla cioccolata con troppo zucchero e troppa cioccolata. |
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A me mica mi hanno mai nauseato, anzi, quando mi capita per caso di ascoltare un loro brano attacco a sentirmi tutta la discografia. |
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Lo ascolto da molto ormai e posso confermare un grande salto di qualità in confronto agli album precedenti. Li conosco da un bel pò e ancora non mi sono stufato. Il voto è giustissimo, proprio perchè come dice la recensione, il tutto è stato "potenziato" senza niente aggiungere ai lavori precedenti (se volete un genere non monotono di sicuro non dovete ascoltarvi folk/power..) Ho notato più parti folk, niente più errori durante le canzone, un batterista molto ma molto migliorato, e qualche sprizzo di fantasia che spezza la monotonia (Death throes...). Ben fatto Alestorm.. ci vediamo al prossimo concerto! |
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voto esagerato: classico gruppetto e classico dischetto che lo ascolti una volta e dici "che figata" lo ascolti una seconda volta e ti ha già nauseato. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Back Through Time 2. Shipwrecked 3. Sunk'n Norwegian 4. Midget Saw 5. Buckfast Powersmash 6. Scraping the Barrel 7. Rum 8. Swashbuckled 9. Rumpelkombo 10. Barret's Privateers 11. Death Throes of The Terrorsquid 12. Am a Cider Drinker (bonus track) 13. You Are a Pirate (bonus track)
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Line Up
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Christopher Bowes (Voce, Tastiera) Dani Evans (Chitarra) Gareth Murdok (Basso) Peter Alcorn (Batteria)
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RECENSIONI |
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