|
27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
|
|
|
( 10485 letture )
|
Un esordio con i fiocchi. Una band snobbata per tanti anni dai metallari più oltranzisti e considerata molle e al soldo del business. Ma i Toto, per chi non è miope e fermo su stereotipi, hanno da sempre rappresentato una realtà ficcante nel mondo del rock, una formazione che ha saputo inanellare diamanti puri nella propria lunghissima militanza. Tecnicismi, qualità musicali cristalline, saper spaziare tra i generi, gusto per la melodia e sapiente capacità di essere trasversali. Ma certe persone se non odono growl squarcianti, chitarre tritasfalto e tematiche con corpi putrefacenti o assassini seriali il tutto condito con chiodo sistematico, capelli lunghi almeno un metro e aria fintamente truce, non sono contente. Peggio per loro. Il bozzolo originale del gruppo nasce a Los Angeles nel 1974 e comprende già personaggi indiscussi che dipingeranno la leggenda come i fratelli Porcaro, Jeff e Steve, David Paich, il primo singer Bobby Kimball e l’immenso Steve Lukather. In precedenza tutti i membri, essendo pregiati turnisti, avevano prestato le proprie arti a personaggi di rilievo: Steely Dan, Seals and Crofts, Boz Scaggs, Sonny & Cher e altri, ritagliandosi una fama e un’attendibilità che servirà loro di lì a poco. La scelta del nome del gruppo deriva dal compianto drummer Jeff Porcaro, che al momento della registrazione delle prime demo, nel 1977, aveva appena visionato il film Il Mago di Oz in cui il cane di Dorothy, protagonista del film, si chiama appunto Toto. Il monicker viene utilizzato da Jeff per personalizzare le prime cassette-prova incise in studio. Solo successivamente il vocabolo diventerà definitivo: fu David Hungate, bassista del gruppo, a far notare che in latino la parola significa "totale, che comprende tutto". Toto viene sposato anche dagli altri componenti, nascondendo i prodromi del genere musicale che i cinque desideravano proporre: rock con influenze svariate, abbracciando coordinate eterogenee come i loro talenti. Qualsiasi timbro o genere abbia influenzato il processo creativo è sempre stato il benvenuto; erano e sono in grado di mettere in musica qualsiasi spunto, anche il più azzardato.
Quando poi si trovarono in tour per la prima volta, nel 1979, in Giappone, le risate si sprecarono: Toto è il nome della più grande ditta costruttrice di cessi presente nella terra del sol levante. I singoli estratti da questo stupendo album eponimo sono Hold the Line, Georgy Porgy (i cori sono eseguiti da Cheryl Lynn), I'll Supply The Love e Rockmaker. Insomma, almeno due hit-single conosciute ad ogni angolo del nostro pianeta, un bel risultato. Copertina quasi in segno araldico, poi si parte subito con la strumentale Child's Anthem, una scelta particolare come opener, ma garantisce subito un saggio circa la qualità della proposta. Ritmata, tastiere in evidenza e una sei corde che penetra nell’anima tenera della melodia e accalappia. I'll Supply the Love mostra quello che sarà il loro stile inconfondibile, voce e cori che rasentano il paradiso con inserti di keyS che squassano. Che dire in più di Georgy Porgy e Hold The Line? Due masterpiece illimitati. Nel primo la raffinatezza fa capolino, nel secondo tutto è diletto allo stato supremo con nerbo e grinta. Manuela Run è spettacolare con quel ritornello così americano e le armonie nei cori, in You Are The Flower, affidata alla voce spettacolare di Kimball, spunta anche il flauto e, manco a dirlo, risulta essere un’altra track davvero incisiva ed energica che nei cori prende un po’ di pop pulito, alla Bee Gees, che a quel tempo imperavano. Il solo di Lukather è sognante e scatena fantasie, immerso com’è in arrangiamenti da pelle d’oca. Girl Goodbye è una sorta di mini-suite di grande appeal, Takin' It Back è delicata come il velluto sulla pelle in una notte fresca di primavera, Rockmaker un rock-pop che anticipa il gusto degli eighties, ma di grande pregio e fattura, Angela infine, affidata alle corde vocali di Steve Lukhater, è uno slow suggestivo che possiede armonie alla Chicago per poi ripartire con modulate tipiche della band dei Porcaro Bros. Un ennesimo colpo gobbo.
Toto, in definitiva, è un mosaico fulgido, un nuovo metodo di assemblaggio di qualità estreme al servizio della melodia e dell’orecchiabilità. Un lotto di professionisti straordinari, mai insieme per stupire con i propri virtuosismi ma per fabbricare e creare canzoni che rimarranno nella storia. Grazie a questo debutto, i Toto ottengono la nomination per i Grammy Award nella categoria Best New Artist. Dopo la release, l’album ottiene molto airplay dalle radio fm statunitensi lanciando in orbita i singoli estratti. Sulla scia della notorietà, la band si imbarca in un tour. I proponimenti sono chiari sin da subito, ripresentare live le sonorità imprigionate su disco, e per questo motivo decideranno, come poi diventerà consuetudine, di allargare la line–up con musicisti aggiuntivi: Tom Kelly (chitarre e cori) e Lenny Castro (percussioni) confluiscono per dare più compattezza al sound. Toto rimane ancora oggi un album fresco e datato allo stesso tempo, ma tremendamente attraente. Da qui parte la saga infinita dei Toto.
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
24
|
Sicuramente i Re dell\'AOR, ma non solo. Con questo primo album hanno dimostrato di saper suonare qualsiasi stile e con una professionalità incredibile. Io li ho visti dal vivo diverse volte, persino la prima volta con Jeff Porcaro e guadagnano in potenza rock ve l\'assicuro! A proposito di Jeff voglio raccontarvi un aneddoto: in una fiera di vinili ho incrociato un ragazzo batterista metal che stava cercando tutti i vinili con Jeff alla batteria per capire ed imparare a suonare come lui. |
|
|
|
|
|
|
23
|
L'ho rispolverato dopo molto tempo,che disco meraviglioso... melodia all'ennesima potenza,Kimball cantante magnifico con un Lukather in modalita' goduria...voto 95. |
|
|
|
|
|
|
22
|
I maestri indiscussi dell'AOR.musicisti straordinari.melodie che sciolgono il cuore.leggendari.tutti i loro detrattori sono dei poveretti che di musica non capiscono una cippa lippa.adieu!
|
|
|
|
|
|
|
21
|
Franco quando e se ti verra' concesso di leggere una tua recensione sugli Airplay, discuteremo tra questo e quello c'ya. voto 89 |
|
|
|
|
|
|
20
|
disco che non si può non conoscere, vera e propria pietra miliare dell'AOR |
|
|
|
|
|
|
19
|
Basterebbe ascoltare Hold the Line e provare a stare fermi. Impossibile. Musica un po' narcisistica, ma potente, maestosa, scintillante ed elegante. Come la mia Harley! |
|
|
|
|
|
|
18
|
Una bella modella per un giudizio soggettivo può anche non piacere ma la bellezza è arte un bel quadro lo capisce solo un intenditore come si fa a giudicare i fratelli porcaro lukater e compagni anche nei cambi di formazione vedi keith carlok drums hanno sempre mostrato a tutti che i migliori musicisti del pianeta sono loro tecnica pulizia del suono in tutte le salse rock yazz e quant'altro andate a vedere live in montreux e vedete se altri sono capaci ciao yanco |
|
|
|
|
|
|
17
|
Concordo! Questo è Toto IV sono gli apici della discografia della band. 45 minuti ad altissimi livelli, non ci sono cali; per un motivo o per l'altro alla fine sono tutti pezzi strepitosi, anche quelli meno famosi. Un grandissimo Bobby Kimball. Voto 93 |
|
|
|
|
|
|
16
|
Capolavoro! Come toto IV ! |
|
|
|
|
|
|
15
|
Uno dei debut più incisivi della storia del rock, quasi contemporaneo dell 'altro vulcano Van Halen. Sonorità di lusso sfrenato. Nessuno ascoltandolo direbbe che è opera prima. Da avere. |
|
|
|
|
|
|
14
|
Esordio coi fiocchi. Forse il loro lavoro più bello |
|
|
|
|
|
|
13
|
Grandissima band,sottovalutata ma autrice di alcuni dischi di sano AOR,fatto come dio comanda...steve Lukather e jeff porcaro mostruosi.. |
|
|
|
|
|
|
12
|
*becco ... mi scuso per gli errori |
|
|
|
|
|
|
11
|
*tratti da quest'album |
|
|
|
|
|
|
10
|
Gran bell'album. Su Radio Capital TV beco sempre Georgy Porgy e Hold the Line, i singoloni di quest'album. Concordo con il voto.. A quando la rece di Toto IV? |
|
|
|
|
|
|
9
|
@tribal axis, ti chiedo scusa, sono troppo FAN_ sfegatato dei TOTO . |
|
|
|
|
|
|
8
|
@luci di ferro: esprimevo la mia opinione. se non li sopporto non li sopporto, li rispetto come musicisti ma non riesco ad ascoltarli. |
|
|
|
|
|
|
7
|
Per i musicisti, quelli veri, i Toto sono uno dei migliori gruppi in assoluto: se vuoi imparare a suonare, allora impara canzoni dei Toto! Tecnica, voci, arrangiamenti, soli...tutto è perfetto e maledettamente complicato da rendere bene. Probabilmente il miglior gruppo di musicisti solisti di tutti i tempi. Ognuno di loro è un'autorità nel suo campo. |
|
|
|
|
|
|
6
|
gruppo Fantastico album da 10 e lode! |
|
|
|
|
|
|
5
|
@ tribal axis, mai potuti sopportare........, ma fammi il piacere. |
|
|
|
|
|
|
4
|
bellissimo Gta vice city.. ih ih ih |
|
|
|
|
|
|
3
|
Scoperti grazie a GTA Vice City tipo 7 anni fa, un incanto musicale. |
|
|
|
|
|
|
2
|
A parte Hold the line, dei Toto non conosco nessun'altra canzone. |
|
|
|
|
|
|
1
|
ottimi musicisti ma mai potuti sopportare.... |
|
|
|
|
|
INFORMAZIONI |
 |
 |
|
|
|
Tracklist
|
1. Child's Anthem 2. I'll Supply the Love 3. Georgy Porgy 4. Manuela Run 5. You Are The Flower 6. Girl Goodbye 7. Takin' It Back 8. Rockmaker 9. Hold the Line 10. Angela
|
|
Line Up
|
Bobby Kimball (Voce nelle tracce 2, 5, 6 e 9) Steve Lukather (Chitarra, Voce nelle tracce 3 e 10) David Hungate (Basso) Jeff Porcaro (Batteria e Percussioni) David Paich (Tastiere, Voce nelle tracce 4 e 8) Steve Porcaro (Tastiere, Voce nella traccia 7)
|
|
|
|
RECENSIONI |
 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
ARTICOLI |
 |
|
|
|
|
|
|
|
|