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08/10/24
SIBERIAN MEAT GRINDER + GUESTS
FREAKOUT CLUB - BOLOGNA
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( 6863 letture )
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Per inquadrare correttamente l'importanza di Sirens, la cosa più importante da fare è porlo in relazione con l'anno della sua pubblicazione: il 1983. Risentito oggi, infatti, quello in questione può sembrare semplicemente un buon album, talvolta ottimo, mal condito talvolta da alcune ingenuità di troppo e da qualche passaggio a vuoto. Nel 1983 però, l'impressione che se ne ricavava era ben diversa. L'importanza di questo lavoro nel quadro dell'evoluzione futura dei Savatage e di quella di Criss Oliva sul chitarrismo contemporaneo e futuro sarebbe infatti stata chiara solo a distanza di alcuni anni. Quello che però appariva chiaro fin da subito era che Sirens era un bel lavoro ed i Savatage erano destinati a diventare una band di peso e non mi riferisco solo a quello di Jon Oliva. Come album di debutto, infatti, nonostante una produzione non certo perfetta (praticamente era un autoprodotto inciso in pochissimo tempo), Sirens era destinato a rimanere scolpito nella storia quale primo, embrionale esempio di ciò che l'incontro tra heavy quadrato e d'impatto da un lato e la naturale predisposizione dei Savatage verso le atmosfere sinfoniche che verrano prepotentemente fuori negli anni a venire poteva produrre. Ciò che mancava in approccio operistico, si guadagnava qui in forza, e solo la maturità ancora da raggiungere da parte di Jon Oliva e la non piena contezza delle proprie possibilità da parte di Criss -peraltro appena ventenne- limitò un risultato finale comunque notevole.
Sirens infatti, presentava alcune canzoni destinate a restare come pietre miliari nella discografia del gruppo ed a rappresentare punti di paragone rispetto alla produzione coeva. Un più che valido esempio di quanto sopra era rappresentato già dall'opener Sirens, un piccolo gioiello di classe compositiva enfatizzato dalle famose campane. Più aggressiva, ma sempre all'insegna della classe, la successiva Holocaust. I Believe fa il verso alla title-track, presentando anche alcuni effetti vocali che oggi fanno forse quasi sorridere, ma che all'epoca erano meno scontati di come appaiono adesso. Decisamente violenta ed efficace Rage, tipico esempio di come fondendo aggressività e classe non si produca affatto un declino della violenza di un pezzo, fatto questo che rappresenta un vero benchmark dell'heavy metal in generale. Leggermente demodè anche rispetto all'anno d'uscita On The Run, debitrice verso modelli provenienti dalla decade precedente. Twisted Little Sister è piacevole, ma non molto originale e non molto diversa è Living For The Night, con la seconda comunque ben più decisa. Decisamente più importante dal punto di vista qualitativo Scream Murder, con una maiuscola prestazione dei fratelli Oliva ben supportati da Keith Collins al basso e Steve Wacholz alla batteria. Out On The Streets, ancora dal mood chiaramente settantiano, chiude il lavoro in maniera controversa, dato che rappresenta un tipo di ballad che prenderà spazio maggiore nella loro produzione futura, dividendo i fans tra sostenitori e detrattori di questo tipo di approccio, almeno inizialmente. Il tutto probabilmente a causa proprio del mood di cui sopra, che poco aveva a che fare con l'esplosione metallica allora in piena espansione. Edizioni successive del disco presenteranno le solite, immancabili bonus-tracks.
Dovendo fare una classifica ragionata dell'opera omnia dei Savatage, Sirens non si colloca certo al suo vertice, ma rappresenta comunque il primo, fondamentale episodio della carriera di una band che, oltre ad aver scritto album importantissimi, rappresenta uno dei tanti snodi da conoscere se ci si vuol qualificare come conoscitore dell'universo metal. Oltre a ciò, va aggiunto che il chitarrismo di Criss Oliva non è mai stato pienamente valorizzato dalla critica specializzata come meritava, pur essendo stato competitivo con quello dei più influenti chitarristi rock della sua epoca, a dispetto del poco tempo che il destino gli ha concesso per esprimerlo. Album grezzo rispetto al resto della discografia made in Savatage, ma notevole come un diamante ancora da sfaccettare e portare al giusto splendore.
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25
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Debutto coi controcazzi per una delle piu' grandi band della storia, I fratelli Oliva ci hanno regalato musica immensa...voto 85...Criss sempre vivo! |
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Un capolavoro altro che balle |
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Considerando l’anno di uscita be la giovane età di Criss Oliva ,questo è già un bellissimo album, gli elementi caratterizzanti del sound , sebbene allo stato embrionale, sono in parte già presenti. Peccato che Criss Oliva non abbia avuto più tempo a sua disposizione. Purtroppo senza di lui nonostante i buoni dischi sarà un’altra band. |
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21
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Questo gruppo, insieme ad altri pochi ad, non ha Mai cannato un album! |
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20
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Come produzione è certamente all'altezza, essendo certamente migliore di tanti album Metal del periodo. Come musica... Già siamo a livelli straordinari. è solo il primo capitolo ma è già un piccolo capolavoro che, bisogna proprio notarlo, è come il buon vino: più invecchia... Più è buono! |
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19
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Come scritto nel commento sotto al mio: grandi sin dagli esordi !!! Questo album è già quasi un capolavoro, tranne un paio di pezzi siamo già a livelli eccelsi. Voto 88 |
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Primo capitolo della saga Savatageiamo nel lontano 1983,inizia nel migliore dei modi la loro carriera! band che traeva le influenze britanniche di B.Sabbath e J.Priest che,insieme ai Malice/Metal Church,prendevano le distanze dal allora imperante Glam di Moltey Crew/Twisters Sister, hard modaIolo e di facile ascolto dell America Reganiana....Grandi sin dagli esordi!..x me voto 90 |
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17
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Disco bellissimo e tra i migliori dei Savatage. |
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Ad ascoltare questi solchi si fa fatica a credere che i raffinati cesellatori di melodie sinfoniche della seconda parte di carriera siano lo stesso gruppo di persone. Qui è puro HM. E della miglior specie. 75 |
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15
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Buon disco ma non all'altezza della produzione seguente, io ho il vinile con la copertina con la nave nella luna della Par Records che ha sorpreso perfino Oliva quando me l'ha firmato al Live Club. |
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Bel disco! e anche il sound grezzo e primordiale,non mi dispiace affatto!puro heavy Metal classico come piace a me! |
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13
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Acerbo certamente ma già di gran classe. Pensare poi a cosa faranno nella loro carriera....BRIVIDI!!! |
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12
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Bello,bello,bello!Il primo tassello dove già si vedeva ciò che sarebbe arrivato,album grandiosi,per una band basilare!80! |
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11
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Questo disco andrebbe considerato assieme a the dungeons are calling, visto che le canzoni sono state registrate tutte nella stessa sessione e poi fatti due album per mancanza di spazio nei supporti del tempo. Infatti la produzione è identica e rende davvero bene il concept dell'album. La ristampa in cd per questo comprende tutti e due i lavori assieme. |
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10
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Concordo con la recensione di raven, il quale dimostra di apprezzare sinceramente il disco (e non potrebbe essere altrimenti, avendo vissuto in prima persona il periodo), sforzandosi contemporaneamente però di valutarne le singole caratteristiche in modo obiettivo; anch'io avrei dato qualche punto in più al voto finale (come sudparadiso ho un debole per questo e molti altri albums dell'epoca), ma la sostanza può essere riassunta in due parole: da avere! |
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9
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La parola esatta per descriverlo è proprio "grezzo". Ma tavolta questo termine assume anche significati positivi, e questo ne è il caso. Qui si deve ancora sentire la parte più progressive della band, quella che mi ha fatto innamorare di loro, ma il disco è di classe e violento al punto giusto (meno però di POTN) e Rage ne è la prova! |
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8
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La capacità di unire la pesantezza e l'oscurità dei riff sabbathiani con una nuova vena metal, anticipatrice di quello che sarà, ma già strepitosa di per sé. Disco da avere, anche fosse per la sola titletrack, che ne è solo un episodio. |
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7
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Disco magnifico. I riff del compianto Criss qui sono pesanti ed esaltanti. Sirens, Holocaust, Scream Murder, On the Run, ogni traccia un piccolo capolavoro. Questo, insieme all'ep e Power of the Night sono da 90 fisso secondo me. |
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6
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No certo, la produzione è congrua al periodo e non va assolutamente modificata. Il voto comunque, è a mio parere alto, specialmente se lo relazionate col 70 che ho assegnato al disco successivo |
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5
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Un disco di cui mi innamorai dalla prima nota emessa dalla cassetta registratami. Giusto il ragionamento di Raven sul paragone di un diamante grezzo pronto per essere lustrato,se mi passate il termine.Ma l'album a mio parere è assolutamente un capolavoro del movimento heavy di matrice USA. A livello tecnico la prova dei quattro è assolutamente da ammirare(il cantato di Jon è potente,epico,qualcosa di magnifico,il compianto Criss lascia il segno sia a livello ritmico che di solos che migliorerà con il tempo come ne sono testimoni gli album successivi). A mio parere anche se considerata obsoleta la produzione,sottolineo che la magia di questo disco nel contesto dell'anno di uscita non suona vecchio.Magari son di parte,ma considero il disco come una gemma di puro heavy metal,e non vorrei immaginarlo con una qualità di produzione diversa. |
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4
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ottimo album veramente. voto direi giusto |
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3
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Gran bel disco di una band importantissima..... anche io a dire il vero sarei per un voto un pò più alto ma per il resto concordo col recensore. |
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2
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io invece anche condividendo in gran parte la recensione gli regalo un 85 proprio per la grande importanza dell'album in questione e di questa grandissima band..la tripletta iniziale è da paura..è vero si ancora un pò acerbi, ma in grado già di regalare brividi sulla schiena. E comunque in fondo i Savatage di Criss Oliva hanno fatto solo capolavori se si trascura l'album glam ( fftr), che peraltro non posso giudicare fino in fondo dato che lo conosco pochissimo. Gruppo immenso davvero.. |
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1
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Condivido in pieno ciò che è scritto nella recensione, un album ancora molto acerbo ma pregno di spunti compositivi in stile savatage, un mix di tanti generi da definirlo un heavy progressivo. Mai un album al di sotto delle aspettative ed è giusto ricordare un grande chitarrista come criss oliva. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Sirens 2. Holocaust 3. I Believe 4. Rage 5. On the Run 6. Twisted Little Sister 7. Living For the Night 8. Scream Murder 9. Out on the Streets
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Line Up
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Jon Oliva (Voce, Pianoforte) Criss Oliva (Chitarra) Keith Collins (Basso) Steve Wacholz (Batteria)
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