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27/04/24
CRASHDÏET
VHS - RETRÒ CLUB, VIA IV NOVEMBRE 13 - SCANDICCI (FI)
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13/09/2016
( 3834 letture )
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Ad un anno dalla pubblicazione di Polaris, i TesseracT tornano sulla scena con una nuova edizione del loro ultimo lavoro, chiamata "Polaris Tour Edition". Sarebbe più azzeccato dire che il gruppo rimane sulla scena, invece di tornare, poiché di nuovo c'è ben poco. La nuova versione, pubblicata in occasione del tour europeo/americano con i Gojira, si differenzia dalla vecchia per la presenza di un disco aggiuntivo. Il titolo in questione è Errai, ovvero un EP di quattro brani di Polaris, riarrangiati e reinterpretati dal gruppo insieme al produttore Aidan O'Brien. Le premesse non sono delle migliori visti i pochi brani e, alla fine dei conti, la pochezza dei nuovi contenuti. Ad ogni modo sarebbe sciocco partire prevenuti, poiché è innegabile che il processo di reinterpretazione di alcuni pezzi potrebbe portare a ottimi risultati. Arrangiare nuovamente delle canzoni è una forma d'espressione molto meno banale e scontata di quanto si pensi, soprattutto se fatta ad un certo livello. Citando un paio di titoli, basta pensare al lavoro svolto dai Saxon con Unplugged and Strung Up o -in maniera ancora più stravolgente- a quello svolto dalla R-Evolution Band con The Dark Side of the Wall. Fatta questa premessa ed evitando di parlare delle tracce originali, sulle quale sono state già spese delle ottime parole nella recensione di Polaris, passiamo all'analisi delle versioni rielaborate.
Fin dai primi momenti di Survival abbiamo la netta impressione che il contesto rimane esattamente lo stesso di Polaris. La nuova versione della canzone ha un taglio molto più cinematografico, grazie a dei sintetizzatori dilatati e una sezione ritmica meno aggressiva e sincopata dell'originale. A prendere la scena risulta, oltre all'eterea voce di Daniel Tompkins, i dettagli che costruiscono la canzone: dai fill di chitarra sotto al ritornello, al lavoro di produzione che va a filtrare e a rendere quasi elettronica anche la batteria di Jay Postones. Cages rimane su i binari del pezzo precedente, perdendo tuttavia la grinta dell'originale, che gli permetteva sul finale di decollare dopo la lunga evoluzione. Il problema principale della nuova versione è proprio la mancanza del decollo del pezzo sul momento di massimo lirismo. Come se non bastasse, il fatto che non si discosti molto dall'originale in termini di musicalità (non di arrangiamento, attezione) non aiuta di certo l'ascoltatore a far gridare al miracolo. Risulta decisamente più riuscita invece la nuova veste di Tourniquet, nel quale i molteplici registri vocali di Tompkins vengono cullati da una sezione ritmica sognante ma non priva di forza. Il lavoro al missaggio è semplicemente eccezionale e permette di godere di ogni sfumatura della canzone, che dopo una partenza più malinconica esplode in una supernova di luce, rabbia e sentimento. Anche in Seven Names, perdiamo l'aggressività che rendeva il pezzo originale perfetto per il finale di un disco. La nuova versione emancipa, un po' come accade in Survival, le atmosfere ambience e i suoni elettronici. Il pezzo risulta ad ogni modo molto riuscito in termini d'arrangiamento, ma perde qualcosa in impatto.
Neanche il tempo di ambientarci un po' in queste nuove vesti, che dobbiamo già toglierle dopo appena diciotto minuti scarsi. Senza soffermarci eccessivamente su questa scelta che solleva qualche perplessità, oltre ad una smorfia di dissenso, è arrivato il momento di tirare le somme. Errai è un'uscita discografica, almeno per gli ascoltatori, di scarso rilievo. Il lavoro agli arrangiamenti e alla produzione sono semplicemente eccezionali, così come le canzoni che allo stesso modo risultano decisamente ben riuscite. Tuttavia era davvero necessario far ristampare Polaris ad un anno dall'uscita con l'aggiunta di soli quattro brani rivisitati? Le perplessità nascono dal fatto che, per quanto sia bello vedere delle nuove sfumature del lavoro dei TesseracT del 2015, i brani si discostano dagli originali in maniera minima. Insomma, come precedentemente detto, stiamo affrontando dei cambi di sfumatura e nulla di più. Da un gruppo come quello di Tompkins e compagni, mi sarei aspettato delle scelte un po' più coraggiose e, per quanto tutto ciò rimanga un parere strettamente personale, da un punto di vista oggettivo Errai rimane un EP che poco aggiunge e nulla toglie al disco originale. In conclusione, se non avete acquistato Polaris questa è un'ottima occasione per farlo, ma in caso contrario, potete serenamente aspettare la prossima uscita di casa TesseracT.
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1
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Possono fare gli arrangiamenti che vogliono...la classe non cambia. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Survival 2. Cages 3. Tourniquet 4. Seven Names
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Line Up
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Daniel Tompkins (Voce) Alec "Acle" Kahney (Chitarra) James "Metal" Monteith (Chitarra) Amos Williams (Basso, Voce) Jay Postones (Batteria)
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