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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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PESTILENCE - La biografia
06/10/2005 (13495 letture)
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Mi risulta difficile credere che chi, come me, ha amato la musica dei Death di Chuck Schuldiner e la loro crescita evolutiva a partire da "Human" fino all'ultimo "Sound Of Perseverance" (insieme a "The Fragile Art of Existence" dei Control Denied) non abbia mai sentito parlare dei Pestilence. Il gruppo olandese non ha avuto una storia molto lunga, con solo quattro album all'attivo, ma ha contribuito moltissimo all'evoluzione della scena death metal nei primi anni '90. Il gruppo nasce nel 1986 come un trio composto dal chitarrista Randy Meinhard, il drummer Marco Foddis e il chitarrista-cantante Patrick Mameli, vero frontman del gruppo. Il gruppo inizia a farsi starda nell'underground europeo nel 1987 con un primo demo, "Dysentry", forti di un death metal grezzo e ruvido (vedi come esempio "Scream Bloody Gore" o "Leprosy" dei Death). Successivamente entra in line-up il bassista Martin Van Drunen che assume anche il ruolo di cantante. Con questa formazione, lo stesso anno il gruppo sforna il secondo demo "The Pennance". Nell'arco di due anni il gruppo da alle stampe prima "Malleus Malificarum", nel 1988, e "Consuming Impulse" nel 1989, due album incredibilmente death grind che riscossero un buon successo: sulla linea di Obituary e Morbid Angel e Death in America, i Pestilence rispondevano in Europa. Tra i due album Meinhard viene sostituito da Patrick Uterwijk, chitarrista dei Theriac. Le cose iniziano a cambiare dopo "Consuming Impulse" con l'uscita dal gruppo di Van Drunen che andrà a creare gli Asphix, i Submission e successivamente i Bolt Thrower. Al suo posto viene assoldato l'allora bassista dei Cynic Tony Choy, e Mameli torna a rivestire i panni di cantante. Con questa formazione esce nel 1991, il periodo di vera esplosione del genere death, "Testimony of The Ancients": i riff non sono così ruvidi come nei precedenti due album, Mameli e Uterwijk cercano un groove un attimo più melodico, inoltre ogni canzone dell'album è preceduta da un intro di tastiere, strumento mai utilizzato in precedenza dai Pestilence. Testimony indica l'apice di popolarità del gruppo, ma non quello tecnico. Dopo la partenza di Choy, tornato in Florida per formare gli Atheist, entra in gruppo il bassista Jeroen Paul Thesseling. L'evoluzione intrapresa dal gruppo però sarà anche la sua rovina. Nel 1993 esce "Spheres", un album forse troppo avanti coi tempi: "Spheres" infatti offre un tipo di approccio nuovo al death, mescolando metal, jazz,fusion, con largo uso di sintetizzatori nelle chitarre e con la produzione affidata ad un estraneo del genere death. Per molti fan, quelli più legati al vecchio stile, il cambiamento stilistico viene visto come una sorta di tradimento. Inoltre tutto il rumore smosso dalla critica negativa sfocia in tensioni all'interno del gruppo. L'anno successivo, il 1994, segna l'uscita di un best of, "Minds Reflections", e lo split ufficiale del gruppo. Il frontman Patrick Mameli, frustrato e disgustato dalla scena del tempo, rimane fermo per diversi anni, ritornando solo verso il 2000 con un progetto chiamato Gestalt, sempre un fusion-jazz-metal project, e attualemte sta lavorando assieme a James Murphy nella realizzazione del tribute album al defunto Chuck Schuldiner. Degli altri membri del gruppo si sono perse le tracce. A mio parere con "Spheres" i Pestilence hanno, si raggiunto l'apice tecnico, ma anche fatto il passo più lungo della gamba; rimane comunque la testimonianza di un gruppo che ha cambiato ed evoluzionato il genere, eredità raccolta dai Death, che con "Human", nello stesso '93, iniziarono anche loro il loro processo di tecnicizzazione del genere, e dai Cynic eclissatisi dopo "Focus".
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12
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Sono a mio parere la migliore death metal band(anche se la prima sarebbero i death),io cazzo sono andato a sentirli in emiglia ad aprile e sono stati fenomenali!!!!!!!!!! PESTILENCE |
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11
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Reunion dei Pestilence (praticamente la line-up di Testimony con Choy e Uterwijk tranne sfortunatamente Marco Foddis che lascerà il posto a Peter Wildoer) e nuovo album nel marzo 2009: a detta di Patrick Mameli sarà tecnico come Testimony e innovativo come Spheres.... non vedo l'ora di ascoltarlo! |
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10
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Aggiungo anche above the light dei sadist e the key dei nocturnus... |
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9
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'93 un annata sfortunata/fortunata per elements degli atheist, focus dei cynic e appunto per i pestilence con spheres... fortunata per aver partorito queste chicce. sfortunata per il semplice motivo d'ESSER AVANTI ANNI LUCE PER QUEL PERIODO... |
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8
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Il problema é che il metallaro, come tutto il resto del pubblico di massa, rimane fondamentalmente conservatore. Sperimentazione? Sì ma non troppo... Tecnica? Sì, ma solo se significa suonare sweep a 200 di metronomo... Facile dire oggi che Spheres é un grande album. Ri-uscisse oggi con altro monicker resterebbe nell'indifferenza. Poi scusa cosa vuol dire fare il passo più lungo della gamba? Che avrebbero dovuto fare un altro paio di dischi di insulso death metal? Allora non staremmo qua a parlare della loro genialità... |
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7
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Pestilence.......grande gruppo....suoni spaventosamente belli......Spheres capolavoro |
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Spheres un capolavoro assoluto, come del resto focus dei cynic, elements e unquestionable presence degli atheist, sadist dei tribe. la loro sfortuna che si sono scontrati con un pubblico troppo conservatore. Quegli anni secondo me con la svolta dei death sono stati il punto più alto del metal |
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5
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Io insieme a cynic, atheist, pestilence e death, ci metto anche i nocturnus. Che ne dite? |
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4
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mi scuso x l'errore di Human, sono andato a memoria senza scartabellare niente su internet, quindi a volte capita che mi confondo. per i synth, forse mi sono spiegato male, non ci sono nè tastiere ne synth in Spheres, ma sia Mameli che Uter usano un effetto chiamato guitars-synth o midi-guitar. |
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3
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secondo me tra Death e cynic,pestilence,atheist e compagnia non ci sono paragoni da fare...mettere un bassista che suona il basso fretless e cambiare qualche riff inaspettatamente non può esser paragonato a quel che viene fatto in Spheres, che è un album intricatissimo e sperimentalissimo. Human è del '91,comunque. Per me il miglior album dei Pestilence è Testimony of the ancients, il più equilibrato della carriera ( i primi troppo rozzi e l'ultimo troppo troppo sperimentale) |
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2
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infatti ha scritto "sintetizzatori nelle chitarre" |
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1
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E' presente un grosso errore nella biografia. In Spheres non usano nessun sintetizzatore ed è pure scritto a caratteri cubitali nel disco. |
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