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VIRGIN STEELE - David DeFeis alla scoperta dei suoi demoni
30/05/2015 (5461 letture)
Qualcuno, visto il personaggio e il genere di provenienza, potrebbe pensare che David DeFeis - leader della storica band epic metal Virgin Steele - sia una persona pomposa e poco accomodante. In occasione della nostra chiacchierata, DeFeis ha dimostrato per l'ennesima volta, al contrario, di essere un musicista (e un uomo) perfettamente sospeso tra pragmatismo e passionalità. Il nuovo disco dei Virgin Steele, Nocturnes of Hellfire & Damnation, uscirà tra meno di un mese (il 22 giugno); con DeFeis, vista l'occasione, abbiamo parlato di prospettive future, di traguardi passati, di successi e di fallimenti. Su tutto, come sempre, l'ombra solenne e ingombrante della mitologia.

Midnight: Ciao David. Come stai?
David DeFeis: Tutto bene. Sono in gran forma.

Midnight: Pronto per l'uscita del nuovo (doppio) disco dei Virgin Steele? Ottimista?
David DeFeis: Sì, assolutamente. Sono molto felice di parlare con la stampa del nostro nuovo lavoro. È bello poter chiacchierare un po’ anche con voi media italiani. Sono assolutamente ottimista, lo sono sempre quando esce un nostro nuovo disco, ma in questo caso sono particolarmente eccitato. Ovviamente, quando hai un album in uscita, è normale che subentrino pure aspettative e stress. Ti dici: “potrei lavorarci un’altra settimana, un’altra ora, o anche solo un altro minuto”, ma a un certo punto arriva il momento in cui devi smettere di farti questi problemi; alla fine si tratta solo di essere fiero del risultato.

Midnight: Cosa dobbiamo aspettarci da Nocturnes of Hellfire & Damnation?
David DeFeis: Un’opera aggressiva, che ruggisce (letteralmente “roars”, ndr), che pulsa, che trasmette le stesse vibrazioni di un disco live. Parla davvero di noi Virgin Steele: di chi siamo, della nostra interiorità, di cuore e di sangue. L’album è molto coerente e compatto a livello di testi, ma ha un suono trasversale. Ce n’è per tutti i gusti: ha un versante aggressivo, uno più veloce, uno più epico (ad esempio nel brano Persephone). Abbiamo anche introdotto elementi nuovi nel nostro sound, in particolare delle sonorità gotiche e blues che non avevamo quasi mai sperimentato in precedenza (una traccia in cui è presente questo versante più contaminato è The Plague and The Fire). Nel disco puoi trovare davvero tutto, dal sussurro più intimista allo scream più forsennato; ogni brano è stato registrato con passione e con la massima cura possibile. Ci siamo impegnati per suonare in un modo che ci rappresentasse davvero. Credo che si tratti di un lavoro caleidoscopico al punto giusto; il secondo dei due dischi che compongono l’opera, in particolare, mette in mostra un lato meno conosciuto dei Virgin Steele. In tutto sono 29 canzoni, quindi di spazio per tentare nuove strade ne abbiamo avuto fin troppo.

Midnight: In una recente intervista hai dichiarato che Nocturnes si rifà allo spirito di uno dei vostri grandi classici: Noble Savage. Ci spiegheresti meglio quest’affermazione?
David DeFeis: Era un discorso riguardo alla nostra attitudine, riguardo alle modalità in cui sono stati realizzati i due dischi. L’intensità emotiva con cui abbiamo composto Nocturnes è paragonabile a quella con cui, all’epoca, ci siamo approcciati a Noble Savage. I due dischi sono comparabili anche a livello di sonorità, nonostante i quasi trent’anni trascorsi dal 1986. Noble Savage è un disco a tutto tondo, con molte sfumature, che va dall’epic più tradizionale all’heavy classico, senza tralasciare qualche venatura blues ereditata dal rock degli anni Settanta. Trovo che Nocturnes sia ugualmente equilibrato e che i due dischi abbiano dei punti di contatto in questo senso. Mentre componevo l’ultimo album sentivo spesso quel genere di vibrazioni, l’ispirazione dei nostri lavori classici, un bel feeling anni Ottanta. Durante il lavoro in studio ero sempre molto carico, perché volevo fare in modo di tirar fuori la nostra intera gamma espressiva e, più in particolare, m’interessava mettere bene in risalto ciò che posso fare io, in prima persona, a livello vocale. Buona parte dei brani sono stati composti al pianoforte e hanno un approccio decisamente guitar-oriented e questo è un altro anello di congiunzione con il lavoro svolto su Noble Savage. D’altra parte non voglio che Nocturnes sia visto come un’operazione puramente nostalgica; nel disco c’è, in buona sostanza, il riassunto di tutto il nostro percorso, comprese le atmosfere più cupe e dark delle ultime uscite.

Midnight: Quali tematiche hai cercato di affrontare?
David DeFeis: Parlo principalmente di relazioni, di come noi esseri umani siamo connessi l’un l’altro e dei drammi interiori che possono scaturire quando includiamo qualcuno di nuovo nella nostra vita. Io e gli altri membri della band ci siamo interrogati molto sulle componenti più profonde e oscure delle relazioni, intrecciando una base genuinamente intima con una serie di riflessioni scaturite dallo studio della mitologia antica. Persefone, ad esempio, è un personaggio che ha un peso specifico significativo nel disco, proprio per la sua dimensione estremamente drammatica. Parlando del suo rapporto tormentato con Ade e con la madre Demetra, o del rapporto di Agamennone con la concubina Cassandra (messo in musica in canzoni come Devilhead), ci siamo proposti di passare dagli esempi universali del mito alla nostra esistenza di tutti i giorni. Il disco, infatti, ha una dimensione personale predominante; parte da me, dal mio percorso interiore e dalla mia vita, ma ho cercato di scrivere canzoni con cui tutti potessero entrare in contatto profondo. Il mio obiettivo è quello di far rispecchiare ogni nostro ascoltatore nei testi che scrivo.

Midnight: Si può dire, quindi, che per parlare del presente tu preferisca fare il giro lungo, arrivando dal passato.
David DeFeis: Sì, credo sia il mio modo di approcciarmi alla musica e alla vita in genere; l’ho sempre fatto. Probabilmente questa cosa deriva, in buona parte, dalla mia passione per la Poesia Romantica e per la letteratura ottocentesca in genere. Gli scrittori di quel periodo prendevano spesso esempi virtuosi, o anche negativi, dal passato o dalle leggende, quando si trattava di comunicare un qualche tipo di verità, monito o valore universale ai loro lettori. Per me pensare in questi termini è naturale; ho studiato tantissimo la mitologia classica e posso definirmi un vero appassionato di narrazione epica, com’è facile evincere dal mio lavoro coi Virgin Steele. Riesco a vedere tutto in quest’ottica mitica, il mito è sempre intorno a me, scorre costantemente nel lobo frontale del mio cervello.

Midnight: Parlando sempre di Nocturnes: si tratterà di un album concepito per la vostra fanbase storica o cercherete di accattivarvi nuove fette di audience?
David DeFeis: Il disco è pensato per chiunque possa provare piacere nell’ascoltarlo. Non ci siamo riferiti a un pubblico in particolare, non abbiamo composto Nocturnes pensando di dover piacere a un certo tipo di ascoltatore piuttosto che a un altro. Ogni volta che pubblichi un nuovo album ti trovi circondato da nuovi conoscenti, nuovi fan e nuovi amici, è un processo fisiologico. Succede sempre, è successo anche coi nostri dischi classici. Noble Savage per molti ha rappresentato il primo punto d’accesso alla nostra proposta musicale e in quel periodo abbiamo conosciuto tantissime persone, assieme alle quali abbiamo intrapreso un percorso di crescita duraturo. Non credo che i dischi debbano essere pensati per un target specifico: io scrivo semplicemente quel che sento dentro di me, sperando che qualcuno vi si possa ritrovare. Qualsiasi altra cosa, per come la vedo io, sarebbe disonesta e poco trasparente.

Midnight: Pensi che nel 2015 il sound classico dei Virgin Steele possa ancora essere attuale e d’impatto?
David DeFeis: Assolutamente, perché siamo ancora lontani dall’aver sfruttato le potenzialità della nostra musica fino in fondo. Abbiamo ancora molte cose da dire e abbiamo tutta l’intenzione di continuare a dirle per tanti anni a venire, facendo del nostro meglio per trovare l’apprezzamento degli appassionati di metal, dai più giovani ai fan storici.

Midnight: Come hai lavorato sulla tua voce nell’ultimo periodo? Sono passati cinque anni dalla vostra ultima uscita, ristampe a parte, quindi mi chiedevo cos’hai fatto per tenerti in forma. Sei soddisfatto delle parti vocali di Nocturnes?
David DeFeis: Sì, sono più soddisfatto del lavoro che ho fatto per il nuovo album rispetto a quello svolto su parecchi dei nostri dischi passati. In questo caso sono stato in grado di utilizzare praticamente ogni sfumatura della mia voce, sono riuscito a lavorare fin nei minimi dettagli su ogni linea vocale. Stilisticamente, come ho già detto in precedenza, lo spettro performativo, vocale e non, è davvero ampio. Mi sono davvero divertito a registrare il disco, anche perché l’ho fatto con assoluto trasporto, con un trasporto che non sentivo da tempo.

Midnight: Organizzerete un tour per supportare il nuovo album?
David DeFeis: Abbiamo iniziato a parlarne proprio in questi giorni. Abbiamo già una data confermata, ma stiamo lavorando per aggiungerne molte altre. Faremo il possibile per passare anche da voi in Italia, ovviamente.

Midnight: Cosa dobbiamo aspettarci dai Virgin Steele in futuro?
David DeFeis: A fine mese uscirà un lyric video tratto da Nocturnes, con cui daremo inizio alla fase più calda della promozione al disco. Abbiamo girato diversi promo ed estratti che contiamo di utilizzare nei prossimi mesi. Uscirà il video di A Greater Burning of Innocence, che è una canzone contenuta nel secondo disco di Nocturnes. Inoltre abbiamo già scritto e registrato in buona parte i due album successivi dei Virgin Steele. Il primo è un disco con venature operistiche, che trae ispirazione dalla tragedia greca, mentre l’altro lavoro sarà più sopra le righe, più duro. Non abbiamo ancora scadenze precise per questi nuovi album. Avevo pure iniziato a lavorare a un DVD, ma l’etichetta mi ha chiesto di dedicarmi a un box set e così ho accantonato momentaneamente la questione. Spero che riusciremo a finire sia il box set che il DVD in tempi non troppo lunghi. Infine devono ancora essere pubblicate alcune reissues dei nostri vecchi dischi. Siamo davvero pieni di cose da fare, per fortuna.

Midnight: Parlaci del rapporto con la SPV. Sei soddisfatto del suono delle reissues uscite per la nuova etichetta?
David DeFeis: Mi sono occupato direttamente di tutti i remastering, c’è voluto tantissimo tempo. Non sono mai completamente soddisfatto del mio lavoro, ma posso dire di essere felice di come suonano i vecchi dischi nella loro nuova forma. Lavorare duro su canzoni così lontane nel tempo in qualche modo me le ha fatte sentire di nuovo vicine. L’etichetta ha fatto un buon lavoro per supportarci; credo che l’apice del nostro percorso con loro arriverà quando arriveremo a pubblicare il DVD finale, di cui ti accennavo prima. Io lo vedo un po’ come la naturale conclusione del lavoro fatto con le reissues. Un po’ come dire: “Ecco cos’ho fatto nella mia vita, ecco dove sono stato. Adesso finalmente so chi sono!”

Midnight: Se è cambiato qualcosa... Cos’è cambiato nell’attitudine dei Virgin Steele in tutti questi anni?
David DeFeis: Più vivi, più impari e cresci e più puoi mettere te stesso compiutamente all’interno di ciò che suoni e scrivi. Non abbiamo mai smesso di essere ricettivi. Io non credo che rifare sé stessi all’infinito alla lunga paghi, ho sempre cercato di guardare avanti. Ora mi sento molto più libero che in passato, sono arrivato al punto in cui posso esprimere fino in fondo quel che sento dentro di me e quel che voglio fare. Posso scrivere una canzone come Delirium, o una di segno differente come Persephone, e metterle in un unico disco in cui cerco di dare una forma definitiva al mio modo di vedere le cose. Inutile far finta che sia il 1985, io sono qui, ora, nel 2015. Non sono più la stessa persona, ogni sette anni le tue cellule si rinnovano completamente, immagino anche che prima o poi morirò, no?

Midnight: Parlaci del tuo rapporto con la musica.
David DeFeis: È la parte più importante della mia esistenza; vivo il mio rapporto con la musica con grande passione. Glamour, uno dei brani del nuovo disco, tratta proprio di questo, del mio amore incondizionato per la musica. A una prima occhiata potrebbe sembrare che la canzone parli di una donna; leggendo meglio ci si può rendere conto di come, in realtà, il brano sia la mia dichiarazione d’amore alla vera donna della mia vita: la musica, per l’appunto. Nel testo cerco di parlare anche di quanto ho sofferto a causa della mia passione. Ma l’amore è così: gioie e dolori.

Midnight: Hai qualche rimpianto, qualcosa che avresti voluto fare diversamente?
David DeFeis: Tutto (ride, ndr)! Scherzi a parte, a volte avrei voluto fare le cose con più calma, limare più nei dettagli i nostri dischi, che poi siano diventati classici o meno non importa. Non ho sempre avuto il pieno controllo, durante il percorso dei Virgin Steele. Le reissues dei nostri lavori passati mi stanno aiutando a dare una forma concreta al mio modo di interpretare la nostra carriera. Prendi Age of Consent: l’etichetta all’epoca cercava di spingere sul versante commerciale della band e ha fatto uscire il disco con una tracklist ordinata diversamente, rispetto a come ce l’eravamo immaginata noi. A mio parere l’opener di Age of Consent sarebbe dovuta essere The Burning of Rome, infatti, lavorando alla rimasterizzazione, ho tenuto fede alla mia visione originaria delle cose, modificando la tracklist per dare un senso più compiuto all’opera.

Midnight: C’è stato un apice nella tua carriera, o sei soddisfatto del suo intero svolgimento?
David DeFeis: Mi sono goduto l’intero viaggio. Ovviamente ci sono stati molti bei momenti, ma le difficoltà non sono mancate. Ho vissuto tante situazioni oscure, ma fa parte della vita, del percorso di ciascuno di noi. Le difficoltà servono a renderti più forte, a renderti una persona matura e completa. Una delle più grandi soddisfazioni del mio percorso artistico è stata riuscire a portare a teatro le mie metal operas. Scoprire come la mia musica potesse prendere vita fino a quel punto è stato davvero gratificante, come se le mie idee mi riapparissero davanti in una nuova forma. Il mondo della musica classica è un po’ stagnante; credo che tentativi di rinnovamento a tinte rock o metal possano smuovere un po’ le acque. Noi Virgin Steele siamo molto rispettosi nei confronti dell’opera; io mi approccio sempre con riverenza ai grandi compositori, ma la contaminazione non fa mai male. Credo che gli appassionati di musica classica debbano essere più aperti mentalmente, dovrebbero guardare al presente. Mi piacerebbe lavorare nuovamente in questo senso, dare una dimensione ancora più grande e maestosa ai miei lavori operistici. Sai, uno spettacolo alla Scala non sarebbe male (ride, ndr)!

Midnight: Ci faresti un esempio specifico di quello che intendi quando parli di “situazioni oscure”?
David DeFeis: Certo. Uno dei momenti più difficili della mia carriera e della mia vita personale si è verificato quando, nel periodo tra Age of Consent e Life Among the Ruins, tutto ha rischiato di arenarsi definitivamente. Il nostro management dell’epoca non ci ha supportati a dovere e inoltre ha amministrato piuttosto male il lato finanziario della band. Quello è stato forse il primo momento davvero oscuro del percorso dei Virgin Steele, ma ce ne sono stati altri. Di alcuni preferisco non parlare perché hanno strascichi che incidono sul presente, sono situazioni ancora non risolte del tutto. Comunque abbiamo sempre trovato il modo di ricompattarci e di trarre ispirazione dalla negatività. I nostri dischi degli anni Novanta sono stati composti in un certo modo anche per via delle contingenze dell’epoca. Non puoi rinnegare gli sbagli e i problemi del passato, perché ti portano a essere come sei nel presente.

Midnight: Cosa vede David DeFeis nel suo futuro?
David DeFeis: Mi piacerebbe scrivere una sceneggiatura, girare un film, o magari lavorare a un libro. Ho davvero un mare di idee grandiose, ma non è facile trovare il tempo e i soldi per realizzarle tutte. Alcune magari riuscirò a concretizzarle, altre rimarranno sogni nel cassetto. È impossibile dirlo con certezza.

Midnight: Domanda più generica: cosa pensi della scena metal contemporanea?
David DeFeis: Penso che sia in gran forma, che ci sia un gran numero di persone che si sta approcciando al metal e che i fan storici continuino a dare il loro supporto. Ci sono più band in circolazione oggi di quante ce ne siano mai state, l’offerta è davvero ampia e gli ascoltatori più smaliziati possono trarre vantaggio dal numero infinito di scelte che hanno a disposizione. La tecnologia aiuta sia i musicisti a farsi conoscere, sia i fan a entrare in contatto con le band. Io in realtà non ho molto tempo per seguire tutti i nuovi sviluppi e i dischi in uscita, sono sempre al lavoro! Spesso, però, capita che qualcuno mi consigli un disco, o una band, e allora può succedere di trovarsi di fronte ad album di grande qualità. Credo che il metal continuerà a essere in giro per un bel pezzo e ho tutta l’intenzione di fare la mia parte per aiutare la scena ad andare avanti, seguendo ovviamente la mia personale visione delle cose. Non sono molto incline al compromesso, il mio contributo al metal arriva esclusivamente dalle cose che mi frullano in testa, senza filtri.

Midnight: Vedi il mercato digitale come un nemico o come un alleato?
David DeFeis: In entrambi i modi. Devi averci a che fare, non si scappa. Ormai le cose funzionano così, rifiutare in blocco la svolta digitale sarebbe poco lungimirante. Però, se devo essere onesto, per certe cose quello di oggi non è proprio il mio mondo. Non rifiuto la tecnologia, solo che a volte mi sembra troppo totalizzante.

Midnight: Trovi che sia ancora possibile parlare di miti e leggende, in una società materialistica e cinica come la nostra?
David DeFeis: Sì, perché continueremo sempre a sognare, a sperare, a usare l’immaginazione. Noi esseri umani siamo fatti così, abbiamo un rapporto istintivo con la fantasia, con l’ignoto. Il mio modo di approcciarmi alla mitologia, come ho già detto, è fortemente radicato nella contemporaneità. A essere onesti quella dei Virgin Steele è un’epica pragmatica, in un certo senso. Non aspiriamo a essere Tolkien, a creare un universo diverso dal nostro. Noi viviamo nel nostro mondo, parliamo dei problemi della nostra epoca. Succedono così tante cose, oggi, su cui si possono scrivere canzoni, che non ha senso spingersi troppo oltre con l’immaginazione. Il nostro è più un parallelismo allegorico, che un rifiuto del presente. Agamennone è un personaggio in cui molti possono ritrovarsi, ad esempio; ha una dimensione umana fortissima. L’aspirazione è quella di aiutare i nostri ascoltatori a rendersi conto di quanto sia densa di avvenimenti e piena di problemi la società di oggi. Succedono tante cose ogni giorno; bisogna darsi la chance di vivere più pienamente e la musica può essere un ottimo strumento per inaugurare un percorso di vera crescita personale.

Midnight: Credo si possa dire che per un artista, in un’epoca così caotica, di spunti ce ne siano in quantità.
David DeFeis: Assolutamente, è un’epoca negativa per tante cose, ma di grande fermento per l’arte. E la musica metal sta dando il suo contributo. Le storie sono là fuori, bisogna solo imparare a riconoscerle. L’arte può dare una forma stabile al caos in cui viviamo.

Midnight: Un paio di curiosità per chiudere. La prima: sai qualcosa della scena metal e rock italiana?
David DeFeis: Qualcosa sì, ma non molto. Non posso certo definirmi un esperto di musica contemporanea italiana. Sono più per la classica. Conosco i vostri gruppi power metal, sono piuttosto famosi. I Rhapsody, i Labyrinth, i Domine. Ho anche incontrato qualcuno di persona. Ma, come ho detto, non ho mai avuto modo di approfondire il discorso più di tanto.

Midnight: Hai mai sentito parlare del progressive rock italiano? Di PFM, Banco, Orme...
David DeFeis: No, purtroppo no. Mi dispiace.

Midnight: All’epoca erano in contatto con i Genesis, con gli ELP...
David DeFeis: Ah. Allora pare che debba recuperare i gruppi che hai citato. Li ascolterò, se avrò l’occasione.

Midnight: Chiudiamo in bellezza e in epicità. Ho sentito dire che collezioni spade...
David DeFeis: È vero. L’ultima volta che le ho contate erano diciassette, mi pare. Un paio me le sono fatte fare ad hoc; quella che impugno nella cover dell’EP Wait for the Night, ad esempio. È uno spadone gigantesco, pesava davvero tanto. Oppure c’è quello del video di Perfect Mansions, che però era piantato nel terreno. Le mie spade le ho prese un po’ ovunque: alcune sono nuove, altre antiche, a volte qualche fan o amico me ne regala una, sapendo che sono un appassionato.

Midnight: Una collezione degna del leader dei Virgin Steele, senza dubbio. Grazie per la chiacchierata David, sei stato davvero gentilissimo. Se hai qualcosa da dire ai lettori di Metallized fallo pure.
David DeFeis: Grazie a te, Elia. Mi è piaciuto (in italiano, ndr) parlare con te. Voglio salutare i vostri lettori e tutti i nostri fan italiani e ringraziarli per il supporto che ci hanno dato negli ultimi trent’anni. Grazie per il vostro amore e per il vostro onore. Senza i nostri fan non saremmo nulla. Grazie per il tempo trascorso insieme, per tutti i meravigliosi concerti passati e per quelli che devono ancora venire. Spero di tornare presto in Italia e poi di tornarci ancora, e ancora. Grazie (in italiano, ndr)!



Nosferatu_94
Martedì 16 Giugno 2015, 0.36.35
81
GRANDI A ME PIACCIONO MOLTO !! .. DISCOGRAFIA DA COMPRARE A MIO PARERE
marmar
Lunedì 15 Giugno 2015, 22.31.11
80
Ah, scusate per il pistolotto, ma stasera girava così...
marmar
Lunedì 15 Giugno 2015, 22.12.30
79
Ho letto per caso quest'intervista a De Feis, sono un vecchio estimatore dei VS, anche se non li ho mai considerati una band di vertice, grandi potenzialità e buone idee, ma anche dischi ridondanti che spesso hanno stancato, specie gli ultimi. De Feis in molte risposte è patetico, dice le stesse cose di venti e passa anni fa, ma sorvoliamo, probabilmente cerca di mantenere un certo ruolo, nonostante il tempo che passa, anche se alla fine non gli riesce. Quello che ho trovato estremamente patetico è stato ad un certo punto lo scambio di epiteti tra utenti (ragazzini, lo spero), il tutto innestato in risposta di una battuta, magari non raffinatissima, ma neanche tanto offensiva. Gente, invece di "navigare" usate più tempo a "sentire" la musica, il discorso cambia. Ho avuto la fortuna di vivere la mia giovinezza in un periodo nel quale non c'era Internet, ma allora i dischi ce li cercavamo con dedizione, ce li sudavamo e li consumavamo perché erano il frutto dei nostri risparmi e delle nostre passioni. Oggi basta un click per avere tutto, e questo porta alla noia, alla sovrabbondanza e poi alla sterile polemica, con la pretesa di sapere sempre tutto; non è così. Sig. De Feis, il Metal non è Morto, ma è agonizzante, così come è agonizzante gran parte della "Vera Musica", e questo perché le tecnologie, i media, i modi di usufruire della musica stessa sono completamente cambiati; le masse giovanili vengono manipolate con estrema facilità e gli si da in pasto la merda spacciandogliela per purè, e a loro piace perché conoscono solo il sapore della merda (pensate a programmi tipo "Amici"...). Io ho vissuto in diretta la NWOBHM, andando subito a riscoprire il grande Rock dei '70, ho fatto a tempo a vedere i mostri sacri quando ancora ne valeva la pena, ho vissuto in mezzo ai ragazzi che andavano via con i jeans e i giubotti pezzati con le toppe e le spille dei loro complessi preferiti, ragazzi che si scambiavano i dischi e sentivano musicassette che finivano per consumarsi, e lo dico francamente, si respirava tutta un'altra aria; ora l'ossigeno è quasi finito, ed è un trend inarrestabile. Mi spiace dir questo, per esempio la prox settimana vado a rivedermi i Judas, hanno fatto un gran disco, perchè sono dei maestri, ma non mi aspetto niente dal loro concerto, ci vado più per dovere di firma che altro; ora i concerti sono uno schifo, pieni di gente che rompe le palle con i telefonini per registrare un'immagine sfocata e non riesce più a godersi l'evento, c'è finta passione e finta attesa, tanto basta un click e ti vedi tutti i concerti che vuoi. Vedi sig. De Feis, è cambiato tutto e tu dici sempre le stesse cose, sei un grande e rispettato artista, ci siamo dati un cinque una ventina d'anni fa, ma ora anche te mi metti tanta, ma tanta tristezza...
Sambalzalzal
Domenica 7 Giugno 2015, 14.49.50
78
Ti ringrazio Steelminded@ ripeto per me è apposto così. Lizard@ appena posso ti contatto in privato
Lizard
Domenica 7 Giugno 2015, 13.21.15
77
Sei OT Steelminded, non costringermi a cancellare i commenti. Sambalzalzal è adulto e si difende da solo e se ha chiarimenti da chiedere, la mia mail è pubblica.
Steelminded
Domenica 7 Giugno 2015, 12.52.57
76
Samba ha reagito ad una provocazione gratuita. Lo difendo perché è una delle colonne storiche degli utenti del sito. A volte non condivido la sua attitudine o visione, ma ce ne fossero di sambalzalzal... Evviva!
Sambalzalzal
Domenica 7 Giugno 2015, 10.07.31
75
Ok Lizard@ chiarissimo
Lizard
Domenica 7 Giugno 2015, 9.13.19
74
Dunque... ora penso sia il caso di chiarire bene le cose, perché come ai bambini non basta dire, ma occorre anche mostrare, poi si passa direttamente alla punizione. 1) Se dico di mantenere il colloquio sereno e subito dopo si risponde "scusa, ma è un pirla, basta con ste merde", allora non solo non si mantiene il colloquio sereno, ma si sta nuovamente offendendo una persona e, neanche troppo velatamente, prendendo per il culo me, che ho rivolto l'invito. A me questo non piace. 2) Palewhitesky ti ha invitato a mantenere un minimo la tua esuberanza verbale, in prima battuta, niente di che, poteva essere presa sul ridere, o no? Ovviamente no. La giusta risposta della persona posata è un invito a prenderlo in culo. Certo... Questo è il tipo di risposta che ci piace su Metallized. In compenso, se non bastasse, gli è stato dato del pirla, della merda, del segaiolo, del perdigiorno e della sega andata male.... Però è lui il troll, perché poi risponde "presenzialista frustrato"... No, dico... ma stiamo scherzando? Ma voi pensate davvero di poter tenere un contegno del genere dopo che vi ho chiesto di dare un taglio alle offese? Cos'è, nonnismo dei commenti? A me non frega chi inizia e non frega chi ha ragione o chi ha torto. Per me avete tutti torto nel momento in cui si passa alle offese e, di conseguenza, alla prossima intemperanza, reagisco a tappeto. Specialmente se vi ho già detto di smetterla. Chiaro? Bene, perché non lo ripeto e non voglio leggere un solo commento di risposta. Parlate dei Virgin Steele o tacete. Tutti. Neanche all'asilo.
Sambalzalzal
Domenica 7 Giugno 2015, 7.10.13
73
Ma infatti anche il tuo commento l'ho scritto io Palewhitesky@ qua sul sito faccio recensioni, interviste, sono il redattore capo, faccio tutto io e si con Arrraya@ siamo sposati da anni. adesso che hai fatto ampia scorta di insulti, merda e cazzate varie è possibile tornare a parlare di musica o no?
Palewhitesky
Domenica 7 Giugno 2015, 6.36.50
72
Windowpane secondo me tutti gli altri commenti sono ancora di sambalzalzal sotto altri nomi...compreso il tuo...ahahah.
Palewhitesky
Domenica 7 Giugno 2015, 6.33.35
71
Arrrraya...don't feed the troll. Ma chi sei per inasprirti così tanto? La moglie di Sambalzalzal?
windowpane
Domenica 7 Giugno 2015, 6.30.06
70
Scusate io sono un semplice lettore, a me i commenti di Sambalzalzal e altri habitué (che non conosco personalmente) piacciono, però dovreste essere meno provocabili e lasciar perdere troll e sfigati vari altrimenti il sito diventa un ring... ciao
Arrraya
Domenica 7 Giugno 2015, 3.31.22
69
Mi sa che i frustrati e perdigiorno sono i troll che infestano i siti come voi teste di cazzo. Che cazzo ve ne frega se uno scrive quello che pensa? se dieci o cento righe? Se alle sei del pomeriggio o alle tre di notte? Che è? state svegli tutto il giorno per contare i post degli utenti? mi sa di si. Bene Palewithesky, ti sei trovato un lavoro per le tue giornate di merda, perse nel vuoto della tua stanzetta , tra una sega e l' altra. Hai indovinato. Conosci ogni minimo spostamento degli utenti perchè tra un porno e l' altro fai capolino qui su Metallized. Ma non ti vergogni nemmeno di farti sgamare in questo modo.? Ora ti ho dato un po di cibo per farti trolleggiare un po domani, visto che lavori anche la domenica (le pugnette non vanno mai in vacanza). Che gente balorda in giro. Frutti a loro volta di una sega andata male.
to mega terron
Domenica 7 Giugno 2015, 0.15.21
68
Palewhitesky@ ci vogliono tempo ed energie per scrivere pistolotti interminabili che nessuno legge e di cui non frega nulla a nessuno....mai dire sambanzai altrimenti rischi la pelle
Sambalzalzal
Sabato 6 Giugno 2015, 22.25.45
67
E tu piuttosto?
Palewhitesky
Sabato 6 Giugno 2015, 22.13.13
66
Sambalzalzal povero presenzialista frustrato...ma ti leggi? Tu stai male. Ma poi...un nick più brutto, no eh?
Sambalzalzal
Sabato 6 Giugno 2015, 19.58.42
65
Lizard@ perdonami e cancella pure il mio commento, però pure quello del pirla sotto il mio che non serve ad una ceppa. nel limite del possibile incasso ma una volta che mi si dicono cose così che vuoi che rispondo, basta co ste merde per piacere
Lizard
Sabato 6 Giugno 2015, 9.40.02
64
Manteniamo un colloquio sereno ragazzi, oggi non è giornata.
Sambalzalzal
Sabato 6 Giugno 2015, 8.05.26
63
Palewhitesky@ non prendertela così, prenditela direttamente dietro che magari ti piace pure
Palewhitesky
Venerdì 5 Giugno 2015, 18.30.29
62
Minkia Sambalzalzal...che palle! Metà dei commenti sono tuoi...dacci un taglio madonna! Raga ditegli che ha ragione cosi si rilassa un attimo...
Sambalzalzal
Giovedì 4 Giugno 2015, 15.10.12
61
Ecco Lele@ su queste cose che dici ti do pienamente ragione. Nel periodo pre 90' all'interno degli albums trovavi tracce che per davvero una con l'altra a livello concettuale e pure stilistico non centravano assolutamente un cazzo, ed anche all'interno delle stesse tracce appunto c'erano elementi che non centravano nulla! Li è stato sempre a DF ed al suo amore a tutto tondo per la musica (ed anche credo alla voglia di trovare un hit radiofonico ad effetto) la scelta compositiva e ne è saltato fuori questo tipo di collage un po' insensato. Certo è che tutto questo non ha facilitato un ascoltatore che da una band voleva O una cosa O un'altra. I VS daranno pace a queste pappardellate con l'album Life Among The Ruins dove DF scriverà pezzi SOLO hard rock e blues oriented, mettendosi tra l'altro anche vestiti normali
Lele 12 DiAnno
Giovedì 4 Giugno 2015, 14.58.11
60
@InvictuSteele: credo che non sia solo una questione di case discografiche o di promozione. VS mi davano proprio l'idea di un gruppo che non aveva deciso, o non sapeva dove andare a parare: epic metal ma colle tutine leopardate, barbari ma coi testi (pseudo)filosofici...per dire dopo tutti questi anni ancora non ho capito, dico a livello di testo, come si collegano la prima e la seconda parte del brano Noble Savage! E poi l'alternanza di brani epici e brani di hard rock, ma di quello commerciale. Basandomi sui tre dischi che conosco, dico per me molto meglio il periodo con Starr. @Sambalzalzal: quando ho occasione provo ad ascoltare i successivi...
Sambalzalzal
Giovedì 4 Giugno 2015, 14.41.31
59
Dostoevskij@ si le prese per il sedere sono il marchio di fabbrica di quel sito. Mettono i musicisti sotto la lente di ingrandimento e non gli risparmiano nulla, pigiando l'acceleratore proprio sui tratti più caratteristici. Nel caso dei Manowar appunto hanno messo in evidenza l'immagine guerresca, fantasy e super macho dei riflettori contrapponendola alla (a quanto pare) dura e piuttosto normale realtà casalinga. Ammesso e non concesso che tutto ciò che è stato riportato sia vero è chiaro che gente tipo DF appunto è probabile che stia infinitamente peggio a meno che non abbia soldi di famiglia oppure abbia al lato un lavoro fruttuoso. Seguo anche io il discorso di Lele 12 DiAnno@... l'epic è un genere che nonostante abbia un boato di fans non è stato mai in gradi di sdoganarsi alla massa o meglio queste bands con l'immagine che si sono cucita addosso durante gli anni non ci sono mai riuscite come invece è capitato x Maiden e Metallica che appaiono un po' più alla portata di tutti i palati. Molto meno "esplicite" e più facilmente assimilabili anche da persone a cui del metal non frega nulla. Inoltre gente come Harris, Ulrich ed Hetfield oltre ad essere musicisti sono anche grandi imprenditori che hanno saputo ben capitalizzare il loro successo. Musica a parte, è gente che ha investito pure in altri campi, ristorazione, eventi d'arte ergo soldi su soldi. Nonostante ciò la crisi dell'industria discografica si è sentita pure nei loro prodotti, ovvio che i soldi li hanno e continuano ad entrare ma non puntano più su produzioni da 20.000 euro al giorno di studio, se capisci quello che voglio dire. Purtroppo tutte queste bands il loro momento di gloria lo hanno avuto tutte, i più fortunati e scaltri hanno saputo cogliere l'occasione, altri benché rimanendo leggendarie per una serie di motivi se la sono gestita in maniera dilettantistica. Come in ogni cosa serve pure la fortuna, quella di avere un manager capace che non da fregature, quella di trovarsi al posto giusto al momento giusto e nell'anno giusto. I Manowar per esempio so che di sole dalle case discografiche ne presero parecchie e credo che attorno alle vecchie uscite ci siano ancora un sacco di situazioni irrisolte in fatto di compensi. In Europa credo la situazione per i gruppi epic e power sia stata sempre relativamente migliore se pensiamo a gente del calibro di Helloween, Blind Guardian e Running Wild ecc (tutta la schiera teutonica in poche parole), negli US quella scena li si è sempre scontrata con generi che a livello di followers gli hanno da sempre mangiato in testa, ce ne erano poche di case discografiche che andavano ad impelagarsi con questi gruppi in maniera seria e quelle che lo facevano cercavano il meglio per le loro tasche, non per quelle dei gruppi sotto contratto. Purtroppo è andata e continua ad andare così... prima c'era la forma ed un po' di soldi, adesso manca sia la forma fisica che i soldi, dobbiamo rassegnarci a raccogliere le ultime briciole di bands una volta micidiali ma da sempre poco valorizzate. Lele 12 DiAnno@ ascolta i due The Marriage, Invictus e The House, sono MOLTO meglio del trittico degli esordi!
Sicktadone
Giovedì 4 Giugno 2015, 14.36.57
58
Nel caso dei Manowar bisogna anche sottolineare il fatto che prima i soldi venivano "sperperati" dalle band, mentre adesso i gruppi molte volte reinvestono aprendo studi di registrazione, brand o etichette discografiche ( cosa che nel rap ad esempio, avviene, ma appunto,è solo un esempio)
InvictuSteele
Giovedì 4 Giugno 2015, 13.11.13
57
Allora ti sei perso il meglio da questa band geniale... comunque hai ragione, i VS sono storici, li conoscono tutti, ma in realtà non hanno mai concretizzato perché non hanno mai trovato stabilità con le etichette discografiche e anche per colpa loro (l'ho scritto qualche post sotto che a loro piace considerarsi band di serie c). Secondo me lavorano male, spesso sembrano una band alle prime armi, si fanno le cose in casa con produzioni scadenti, non riescono a fare un live album o un dvd che sono almeno 15 anni che defeis lo annuncia, non fanno promozione ne intraprendono grossi tour. Basta vedere la pagina fb che non ha nemmeno l'immagine di copertina, il sito ufficiale che non è mai aggiornato, oppure farsi un giro sul tubo e notare che non hanno un videoclip ufficiale quando anche la band di brutal metal nata 2 mesi fa ha un suo videoclip e una sua pagina fb aggiornata quotidianamente. Speriamo che la SPV (che è una buonissima eitchetta) migliori la loro condizione. Comunque Lele 12, non è questione di epic power, che è inoltre un genere popolare e molto seguito, ma un problema legato a tutto il mondo musicale, di qualsiasi genere si tratti, sono davvero poche le band che campano di musica.
Dostoevskij
Giovedì 4 Giugno 2015, 12.59.21
56
@Sambalzalzal ho visto il sito....beh ammesso che le fonti siano attendibili di certo non navigano nell'oro! C'è anche da dire che li pigliano assai per il culo ma probabilmente è la "politica" del sito....a sto punto DeFeis in proporzione dovrebbe dormire all'addiaccio! Parlando di gadget...beh anch'io son della vecchia scuola e mi fan parecchio cagare, però come viene fatto notare quando le entrate scarseggiano e la rata della macchina è in scadenza......hehehe si sa com'è...poi è ovvio che di certo i nomi veramente grandi la crisi anche se l'han subita di certo non posson lamentarsi più di tanto, gente come i tallica o i Maiden credo possan fare vivere di rendita e nel lusso almeno un paio di generazioni di discendenti o anche di più se scelgono un profilo di vita più economico! i veri problemi li affrontano tutti quei gruppi magari lodatissimi dalla critica, dai fan, e dai big del metal, ma che poi nella realtà tirano a campare. Esmpio per me lampante i Mercyful Fate! I Metallica(!) li han più volte citati come una loro influenza e come un grande gruppo, Ulrich e King Diamond sono amici e tutto quanto ma anche in questo caso credo che anche nel periodo d'oro i Mercyful Fate difficilmente siano stati un gruppo da grandi cifre( ha veduto sicuramente di più Diamond da solista).E l'elenco potrebbe andare avanti all'infinito....
Lele 12 DiAnno
Giovedì 4 Giugno 2015, 12.51.21
55
Ragazzi, io capisco essere fan di un gruppo, ma parliamo anche di epic metal, una nicchia nella nicchia...è chiaro che non ci vivono. Oltretutto, e qui tradisco di non essere un loro seguace, VS è un gruppo che ha perso il treno: negli anni d'oro del genere non riuscirono a concretizzare, non riuscirono secondo me a prendere una linea ben definita che li caratterizzasse e che potesse dargli una collocazione salda nel panorama. Questo lo dico da ascoltatore che conosce solo i primi 3 dischi, che gia' Age of Consent non sono mai riuscito ad ascoltarlo per intero...
InvictuSteele
Giovedì 4 Giugno 2015, 12.29.29
54
No quello che intendo dire è che una band è anche un marchio, se riesce a fare qualche soldo in più con t-shirt, dvd o altra roba che importa, sta al fan decidere di comprare o no un prodotto, nessuno ti costringe all'acquisto. Se io voglio comprare le statuette dei Kiss perché mi piacciono che problema c'è? L'arte è anche immagine e collezionismo, perciò se i Manowar o i Maiden mi pubblicano un dvd all'anno con le solite immagini tanto per alzare qualche soldino in più a me che importa? Io non compro questa roba, nessuno mi costringe, ma se riescono a guadagnarci qualcosa buon per loro. Il problema subentra quando una band è più attenta ai mettere sul mercato i gadget rispetto alle canzoni, ma quello è un altro discorso.
Sicktadone
Giovedì 4 Giugno 2015, 12.25.32
53
Il problema è che ormai la maggior parte delle band non campano neanche con il merchandising , soprattutto nel power e nell'epic. Se non hai alle spalle Case discografiche come la Nuclear blast che ti gestiscono tutto e non sono la vendita del disco in sè diventa un problema per tutti.
Sambalzalzal
Giovedì 4 Giugno 2015, 12.24.47
52
Mah io penso che si sia arrivati alla produzione sfrenata di gadgets e tante altre cose che non hanno a che fare con la musica proprio perché la musica non vende più, è il nome a vendere, il marchio. Prima c'erano le toppe e le spillette, adesso fanno pure le coperte e le trapunte per i piumoni. li sta al fan vedere se il gioco vale la candela o meglio se in tasca si hanno soldi da spendere. Io più che al paio di scarpe dei Metallica o ai preservativi dei Manowar per l'uomo che non deve chiedere mai preferirei ovviamente due dischi fatti come si deve ma alla fine si è un cane che si morde la coda. I soldi non entrano perché si scarica e perché i dischi sono di merda, si fanno le cose in economia e viene fuori il disco di merda e così a giro senza sosta. Rimangono i gadgets ed i concerti e con le due cose penso ci vadano in paro per produrre e distribuire i dischi di merda sopra, arrivati a questo punto perdono pure il mordente per tentare di comporre qualcosa di buono travolti come sono da tutti gli altri problemi che hanno intorno. Sono d'accordo con InvictuSteele, non se ne esce
Lele 12 DiAnno
Giovedì 4 Giugno 2015, 12.04.12
51
Che la musica, una volta che vien messa in vendita, sia un prodotto commerciale penso siamo tutti d'accordo...ma non capisco dove dici "non [mi] da mica fastidio che una band tiri fuori gadget, dvd live tutti uguali, barrette di cioccolata o preservativi, anche loro provano a campare". Allora seguendo la tua logica: la Durex fa buoni preservativi, io li adopero e mi ci trovo bene, metti un che un giorno la Durex rilascia un disco, che faccio lo compro? Dai, ognuno faccia il suo, meglio che gli riesce. Dignitosamente.
InvictuSteele
Giovedì 4 Giugno 2015, 11.51.22
50
Ragazzi purtroppo il mondo è diventato uno schifo, con l'arte non ci si campa più, non solo in Italia che è considerata solo un hobby, ma ovunque. A me per esempio non da mica fastidio che una band tiri fuori gadget, dvd live tutti uguali, barrette di cioccolata o preservativi, anche loro provano a campare e la musica è un "prodotto commerciale" nel vero senso della parola. I cd sono fatti per essere venduti ma internet ha distrutto questo mercato, alla gente non frega un cazzo di comprare, basta che scarica, ma essere VERI appassionati è difficile. Io a casa ho migliaia di cd, sono uno dei pochi che compra tutto originale e, se può, va ad ogni concerto. Mi è partito un patrimonio ma lunedi al negozio di musica ho comprato tre album appena usciti e ho speso 60 euro, solo il disco degli Helloween costava 22 euro. Tante volte penso "ma chi me lo fa fare?", visto che non navigo nell'oro ma io credo che anche le etichette siano impazzite a mettere questi prezzi folli. In Italia, inoltre, gli album costano di più rispetto agli altri paesi, come al solito ogni scusa è buona per lucrare sui poveracci. E' un circolo vizioso da cui non se ne esce
Sambalzalzal
Giovedì 4 Giugno 2015, 11.15.59
49
*metal inquisition Manowar*
Sambalzalzal
Giovedì 4 Giugno 2015, 11.15.34
48
Dostoevskij@ cerca su Google metal inquisition... non sai la tristezza che mi è venuta, li hanno sputtanai alla grande. Davanti ai miei occhi ne escono anche più vincitori di prima ma non sono i musicisti che pensavamo noi di sicuro. Ahhh senti, con me sfondi una porta aperta, evito di starci sempre a pensare altrimenti mi sento male. Non tutte le modernizzazioni portano a risultati positivi, quello che è successo nella musica ne è un esempio, ci hanno rimesso i musicisti e di rimando noi ascoltatori
Dostoevskij
Giovedì 4 Giugno 2015, 10.52.48
47
@Sambalzalzal. De Maio vive coi genitori?!? Questa mi giunge nuova.... Cmq sarò pure un vecchietto che i dischi se li comprava nel negozio di dischi, ma sinceramente ho nostalgia di quel periodo...sarò sincero ma a tutt'oggi ancora non mi è chiaro cosa abbiam guadagnato con queste nuove tecnologie, a parte una spaventosa visibilità mediatica anche per il gruppo anonimo che vuole emergere.
Sadwings
Giovedì 4 Giugno 2015, 9.51.08
46
i Virgin steele band che amo molto mi sembrano una band di altri tempi, ovvero poco avvezzi all uso di tecnologie ed internet e forse anche questo non li aiuta(basta vedere il loro sito internet per capire). In più c e anche da dire che secondo me dopo il periodo dei due "house of" ci deve essere stato qualcosa che si inceppato nel loro percorso, anche perché la loro casa discografica era la sanctuary. ora chissà spero che si riprendono ma ovviamente per i motivi da voi esposti sono finiti i bei tempi.
Sambalzalzal
Giovedì 4 Giugno 2015, 9.49.17
45
Esatto sono considerazioni che dovremmo sempre fare. Ovvio a noi piace la band sempre in tiro, che non viene toccata dal passare degli anni e dalle crisi economiche personali ma succede pure questo, anzi, è molto normale che succeda. Alcune si sono sciolte ed altre tirano avanti chi per passione e chi per arrotondare. Lasciamo stare quelle (credo sia il caso dei Manowar) che negli anni di bengodi hanno probabilmente accumulato anche debiti ed ora tentano di sistemare in qualche modo. DeMaio che a 60 anni vive nel seminterrato dei genitori con alle spalle una vita da rockstar credo sia un esempio lampante...
Dostoevskij
Giovedì 4 Giugno 2015, 9.38.55
44
Grazie per le risposte, io credo che sia una cosa di fondamentale importanza, spesso non ci pensiamo ma la banalità della vita di tutti i giorni è quella che poi alla fine ti sega le gambe....far la spesa, le bollette, le rate....se fai il musiscista e non hai entrate fisse diventa difficile diventare veramente professionisti, e i VS in effetti mi han sempre dato l'impressione della tipica cult-band. Fa ancora più impressione sapere che anche grandi nomi come i Manowar abbiano problematiche di questo tipo...la crisi discografica di fine anni 90 ha veramente distrutto un intero settore, ora inutile dibattere sul free-download e sui programmi ben noti per scaricare la musica, resta però il fatto che ormai il danno è fatto e non sembra esserci una vera soluzione...
Sambalzalzal
Giovedì 4 Giugno 2015, 7.06.28
43
E niente allora, nell'epic o power che sia negli US non ci si campa. Credo in generale che veramente pochi ci riescano pure in Europa. Si spiegano così le pause, le ristampe, i gadgets ed i remakes insensati alla Manowar, alla fine a quanto pare i soldi che fanno con la musica li reinvestono nella musica (concerti) mentre preferiscono tenersi in economia in studio. Nel caso dei VS economia su tutti i fronti visto che neanche suonano spesso dal vivo
metallo
Mercoledì 3 Giugno 2015, 19.53.10
42
@Samba su DeMaio avevo letto circa un anno e mezxo fa su un sito di lingua inglese , non ricordo dove pero', che faceva vendita in leasing e factoring di strumenti e accessori per il metal, e che mi pare nell'ultimo periodo anche il consulente per alcune marche di bassi, attualmente non so pero'.Di sicuro pero' non credo che De Feis viva di solo musica, sicuramente fara' qualcos'altro.
Sambalzalzal
Mercoledì 3 Giugno 2015, 19.33.11
41
Del resto come qualcuno ricorderà qualche mese fa era stato messo in risalto che pure i Manowar non se la passavano sembra esattamente benissimo con i soldi ed arrotondavano (tranne DeMaio) con diversi lavoretti, probabile sia così anche per loro che godono di molta meno visibilità
metallo
Mercoledì 3 Giugno 2015, 19.10.42
40
Scusate gli errori dovuti alka fretta.
metallo
Mercoledì 3 Giugno 2015, 18.59.53
39
@Dostoevskij, secodo me non vivono di solo musica, non potrebbero, pur essendo importanti nel settore non sono mai srata una band di massanon credomabbianomgrandi vendite dietro e dopo la mpi problemi alke corde vocali hanno ridotto i loro concerti e di conseguenza enrate e introiti e si sa gestire finanzuarimante una band non e' facile, inoltre hanno venduto meno e anche meno seguito dei Manowar(qualcuno accennava ai follower su facebook), ed anche i Manowar fanno il doppio lavoro, ed hanno avuto problemi economici, quindi non credo proprio, persino i Metallica hanno detto cge dovranno accorciare i tempi per far uscire l'album perche' non si puo campare piu' di rendita con le sole royalties e loro girano tutto il mondo coi concerti e con ristampe e cose varie stanno su piani emolto migliori, i problema per me eil sapere usare l'esperienza e saper adattare la sua voce col sale in zucca, ormai dovrebberomsapere che una voce ben appropriate e una produzione azzeccata sono fondamentali per un album, soprattutto coi problemi che ha avuto DeFeis, direi fondamentale, l'ispirazione dovrebbe averla, poi e' un uomo intelligente con una cultura molto vata, appassinato dalla storia , alla folosofia, all'epica e al tatro e all'opera lirica, su quel punto la parola banalita' in lui non esiste, si tratta solo diacpvere buon senso e saper sfruttare l'esperienza che ha acquisito nel coeso degli anni, se come dite le recensioni straniere sono moltombuone, tityi cio' mi rincuora abbastanza, speriamo.
Sambalzalzal
Mercoledì 3 Giugno 2015, 18.34.57
38
InvictuSteele@ sentita adesso. Ero a conoscenza del progetto Exorcist e devo dire che spesso li riascolto volentieri. Il pezzo spacca di brutto e sembra che il buon vecchio DF effettivamente si sia rimesso alle prese con terreni a lui ben congeniali! Qualora i pezzi ripresi saranno superiori e cantati meglio di quelli composti ultimamente allora il discorso è puramente di natura compositiva e quindi di ispirazione, spero di sbagliarmi! Dostoevskij@ è la stessa domanda che mi sono posto io, si spiegherebbero molte cose di alcune scelte casalinghe e poco curate di gestione
Artuso Fabio
Mercoledì 3 Giugno 2015, 15.55.31
37
Ho sentito dire che Pursino fa l'Assicuratore per vivere ma non so se sia in effetti così. Per De Feis non so.
Dostoevskij
Mercoledì 3 Giugno 2015, 15.49.50
36
Signori ma che voi sappiate i VS vivono di musica? Perchè il fatto che ci mettano così tanto tempo a prender decisioni potrebbe in parte dipendere dal fatto che devono sbarcare il lunario come tutti noi poveri cristi e in tal caso avere un gruppo al livello dei Vs per gente che lo fa per "hobby" diventa veramente impegnativo, al contrario se sono professionisti vien da pensare che se la prendono troppo comoda...
Vanni Fucci
Mercoledì 3 Giugno 2015, 15.26.25
35
La cosa della malattia di Defeis la ricordo anche io, ricordo che nel 2005 cancellarono dei festival per motivi di salute e da lì cominciarono i pareri negativi sulla voce, quindi possiamo speculare che le due cose siano collegate in qualche modo.
InvictuSteele
Mercoledì 3 Giugno 2015, 15.07.44
34
Il metal, dal punto di vista commerciale ed economico, è morto dai primi anni 90. La tecnologia, paradossalmente, ha affossato la qualità produttiva. Oggi come oggi, con la crisi del mercato, ognuno si produce i dischi in casa, persino band ricche e famose, basta ascoltare l'ultimo dei Judas o dei Manowar, ma anche Neon God degli W.A.S.P. o il nuovissimo album dei Paradise Lost, che ho appena comprato ed è un capolavoro, ma i suoni, specie la batteria, sembrano ovattati. Per risparmiare quattrini le band fanno tutto in cantina, oppure si inviano i file campionati degli strumenti tramite pc. Tutto ciò è penoso, non è possibile che un fan debba sperare in una buona produzione quando almeno quest'ultima dovrebbe essere una certezza. Tornando ai VS, a livello di produzione hanno toppato gli utlimi due dischi, se anche questo è prodotto male significa che non gli frega una mazza dei fans e non hanno rispetto per la musica. Sembra che siano masochisti, gli piace farsi trattare da band di serie cd. Visions of Eden per esempio, ma quanto ci vuole a rimasterizzarlo con suoni veri??? è uscito 9 anni fa cazzo, tutte le altre band ristampano l'intero catalogo in due mesi, solo loro ci mettono 10 anni per rimasterizzare la discografia.
InvictuSteele
Mercoledì 3 Giugno 2015, 14.54.37
33
Purtroppo la storia della malattia alla gola di Defeis è vera, ve lo assicuro, e mi piange il cuore visto che i VS sono la mia band preferita da sempre e Defeis il mio mito assoluto. Oltre ad essere un genio è anche una brava persona e un "salutista" diciamo, e mi rode che tra tutti i vocalist che negli anni si sono sfondati di droghe o eccessi proprio lui che è contro certa robaccia ci abbia rimesso. I fatti sono questi e bisogna accettarli, me ne sono fatto una ragione, l'importante è che il buon vecchio David non rovini le canzoni con certi vocalizzi che non ci azzeccano niente con la musica. Comunque il nuovo album sta prendendo grandissimi voti all'estero, la produzione (a detta dei recensori) sembra molto buona e il Leone ruggisce ancora. Sentitvi sul tubo Black sun Black mass, li David canta bene senza stronzate vocali e gli strumenti pompano che è una bellezza.
Punto Omega
Mercoledì 3 Giugno 2015, 14.31.44
32
Adams è probabilmente il miglior cantante Heavy di tutti i tempi. Per quel che riguarda il canto nel metal (non so come metterla in maniera sensata), invece dobbiamo ammettere che abbiamo assistito a tutta una nuova serie di approcci dagli anni '80 in poi. Poi possono piacere o meno, ma i cambiamenti ci sono stati. Su Defeis cosa dire: sono d'accordo con tutti voi che affermate che Defeis dovrebbe cantare senza tentare cose impossibili e provare soluzioni insensate
Vanni Fucci
Mercoledì 3 Giugno 2015, 14.16.27
31
Mi riallaccio al discorso di prima per dire che i VS degli anni 80 avevano di sicuro dei colpi di genio (a proposito, The Angel of Light non anticipa di parecchio la moda sinfonica in alcuni passaggi?) ma anche delle cadute evitabili tipo Rock Me, dovute probabilmente a pressioni esterne.... negli anni 90 hanno trovato in pieno la loro identità epic. Per il metal in generale ci sono un sacco di band creative, peccato facciano generi che a me personalmente dicono pochino (tipo l'ultima top 10 di Mavrus, non so se avete presente). I generi più classici non mi sembra godano di grandissima salute....
Sambalzalzal
Mercoledì 3 Giugno 2015, 14.01.20
30
InvictuSteele@ ma quindi è vera al 100% la storia della malattia? problemi di salute a parte c'è la cosa del voler fare molte cose in economia ma il vero problema è che pare non ci metta la testa sopra come dovrebbe (i due marriage non avevano una produzione faraonica dietro ma suonavano benissimo e la voce era studiata al minimo dettaglio su ranges normali... non aveva messo urletti ovunque) boh non so davvero cosa gli passi per la mente, alla fine il gruppo appartiene a lui, come capita sempre in bands dove solo uno ha potere decisionale quando si fanno delle cappellate poi è difficile ritornare a fare passi come si deve... se questo ora si è fissato con sti urletti difficile che torni a cantare correttamente. la cosa che più mi preoccupa oltre questo album sono quegli altri già pronti... se preso questo i risultati non sono buoni come temo sarà sicurissimo che ci attenderanno altri 2 dischi sotto la media
InvictuSteele
Mercoledì 3 Giugno 2015, 13.45.42
29
A mio avviso Eric Adams, David Defeis, Michael Sweet e forse Michael Vescera sono i migliori cantanti metal di sempre. Ovviamente l'età fa perdere colpi, Eric Adams ha perduto i suoi acuti limpidi e ora li fa più sporchi, però è ancora un mostro, così come Halford ha perso molto, anche se dal vivo è ancora un animale, per Defeis purtroppo non è stata l'età a influenzare le sue doti canore ma la malattia che gli ha rovinato le corde vocali. Immagina Black light Bacchanalia cantato con la voce del vecchio "Leone". Sarebbe un album della madonna. Purtroppo la realtà è questa, la voce non c'è e la cosa che mi fa incazzare è l'invadenza di mille versetti e ruggiti messi a cazzo e l'utilizzo di effetti e riverberi fastidiosi e finti quando invece, essendo un professionista, dovrebbe cantare al naturale senza tentare cose impossibili che gli riuscivano anni fa. L'importante è conoscere i propri limiti, a volte invece utilizza dei vocalizzi ridicoli, da gatto in calore. Ma non se ne rende conto??
Sambalzalzal
Mercoledì 3 Giugno 2015, 13.43.00
28
Voci entrambe epocali quelle di Adams e DeFeis, più barbarica e potente quella di Adams e più elaborata e calda quella di DeFeis, difficile dire quale sia stata meglio. Certo è che ora Adams dal vivo perlomeno mi pare abbia molti meno problemi di quelli che a DF a riproporre i classici, li cambia ma lo fa per aiutarsi e non per complicarsi la faccenda come il collega. Infatti Dostoevskij@ anche io da un certo punto in poi ho avuto la sensazione che facesse passi più lunghi della gamba. Sta fissa dei vocalizzi insensati gli è presa dalle suites lunghissime di House of A dove recitava la parte dei vari personaggi e poi gli è secondo me sfuggita totalmente di mano con gli altri dischi, probabilmente se le parti alte le avesse delegate alla sorella le cose non sarebbero andate poi così male!
Dostoevskij
Mercoledì 3 Giugno 2015, 12.54.26
27
Personalmente credo che il buon Eric Adams negli anni 80 fosse vocalmente superiore a de Feis di molte misure....adesso anche Adams ha ovviamnete perso quella voce incredibile che aveva, ma all'epoca era veramente mostruoso. Per quanto concerne i VS io credo che abbian fatto dischi fino a The House of Atreus veramente ottimi, anche se in effetti certe soluzioni vocali con gli urlettini e gli pseudo acuti in stile operistico li ho sempre trovati "pacchiani". De Feis è il tipico esempio di cantante con un bel timbro sulle medio basse frequenze che si sputtana la voce facendo cose che non sa fare...inoltre come sottolineava già qualcuno pare non si curi di eventuali riproposizioni live, dove ovviamente ci son ben poche speranze di rifare quanto proposto in studio.
InvictuSteele
Mercoledì 3 Giugno 2015, 12.44.52
26
A livello compositivo i VS sono ancora unici, mai un calo, sempre complessi e che non si accontentano mai di svolgere il compitino. Il problema riguarda l'uso della voce di David che spesso esagera con urletti, falsetti e cazzate varie che rischiano di rovinare un brano. Visions of Eden è magnifico ma distrutto da una produzione schifosa (per me sarebbe un album da 90) e Black Light è un altro capolavoro (poco sotto a VOE: 85) storpiato da strofe depotenziate perché cantate male, senza tralasciare una produzione mediocre. La mia unica preoccupazione in casa VS riguarda la produzione, se la azzeccano e lavorano bene sfornano capolavori, confido pienamente in loro, basta solo che Defeis non rovini tutto con questi vocalizzi ridicoli, da quando ha avuto i problemi alla gola nel 2006 che gli hanno rovinato le corde vocali ha cominciato a esagerare con lamenti, ruggiti e cazzi vari troppi invadenti. Comunque leggendo le recensini straniere il nuovo album ha voti altissimi, perciò speriamo bene!!!!!
InvictuSteele
Mercoledì 3 Giugno 2015, 12.35.42
25
Il genio dei VS le altre band non lo hanno mai avuto, sia negli anni 80 sia nei 90 sia oggi. Amo tutte le epic band che avete citato, gli Omen, i Manowar, i Manilla road, i Dark Quarterer e anche i discreti Brocas Helm, ma ce ne sono tantissime di grandi band nell'epic e ne potrei citare a bizzeffe, eppure canzoni come the Burning of rome, Noble savage, Angel of light, Lion in winter, the Redeemer, tanto per citarne alcune degli anni 80, nessuno le ha mai scritte.
Sambalzalzal
Mercoledì 3 Giugno 2015, 12.09.04
24
Mah anche io preferisco ai VS di quel periodo le bands che hai nominato, Manilla Road ed Fates Warning di Arch su tutte ed in Assoluto i Manowar con cui andarono anche in tour (un concerto dei due assieme e con quella forma pagherei oro per vederlo). Tuttavia più che Manowar, Omen, Manilla Road ecc loro furono proprio loro quelli che più attirarono l'attenzione del pubblico ed anche di musicisti noti (se non sbaglio anche hetfield ed Ulrich li annoverano tra le proprie bands preferite di sempre). A scanso di equivoci ti dico che amo profondamente la voce di DF e che porterei con me sulla famosa isola deserta la loro discografia fino a The House... parte prima, da sempre sono una delle mie bands preferite e proprio per questo stento a farmi una ragione del calo subito, l'ho vissuto davvero come una lenta agonia. L'ultimo dei MR mi è piaciuto non poco, per quanto riguarda i Dark Quarterer probabilmente sono i degni eredi dei VS ma ciò che non riesco tanto a digerire è l'uso delle tastiere. Certamente credo in ambito epic ci sia ancora tanto da dire ma quello che credo manchi oggi sia una voce ed un carisma speciali come appunto poteva essere quella di DF o di un Eric Adams. Ammesso e non concesso che esistano cloni dei due, quello che non esiste è una voce nuova e del tutto originale, che sappia io ovviamente intendiamoci ma credo che se esistesse la noterebbero in parecchi
Punto Omega
Mercoledì 3 Giugno 2015, 11.26.03
23
Guarda, sul periodo di gloria maggiore potremmo anche discutere a lungo, visto e considerato che negli anni '80 erano, a mio modestissimo avviso, dei buoni coprimari che però venivano surclassati da molti. In ambito epic Brocas Helm, Omen, Manilla Road, Fates Warning (periodo Arch, tanto per non fare confusione) e altri avevano fatto decisamente meglio. Con gli anni '90 DeFeis e soci diventarono LA miglior band di epic metal. Il metal nel corso della sua esistenza ha inglobato (e sta inglobando) elementi musicali che all'inizio manco erano concepibili. Oggi si trova di tutto: da band pessime a band assolutamente geniali, Per quel che riguarda l'epic: vedere la pubblicazione di due dischi, quali l'ultimo Manilla Road e, specialmente, Ithaca dei Dark Quarterer fa ben sperare.
Sambalzalzal
Mercoledì 3 Giugno 2015, 11.04.34
22
No non esistono solo loro ovviamente ma qua si parla di loro. poi la qualità con la massificazione si è indubbiamente abbassata, non succede solo con il metal ed è normale che vada così, ecco perché se ne parla costantemente. Tanto non significa automaticamente buono, anzi. Tornando al tema del discorso, che parole simili vengano proprio da DF mi fa ridere, se vogliamo parlare proprio di cose ridicole, andando a vedere gli ultimi lavori. Il periodo di gloria maggiore dei VS è stato quello a cavallo di Guardians Of The Flame e Noble Savage, quindi anni 80', che poi abbiano raggiunto la maturità nella decade successiva (ed il successo in Italia) è un altro discorso. Personalmente non ho mai detto e non dirò mai che il metal è morto ma che oggi stia messo non bene come qualità ed originalità quello si. Comunque ripeto, se ne è parlato tanto ed ognuno si tiene i propri punti di vista naturalmente
Punto Omega
Mercoledì 3 Giugno 2015, 10.24.34
21
Vabbé, esistono solo i Virgin Steele... Virgin Steele che tra l'altro hanno pubblicato i loro capolavori in un periodo in cui molti affermavano che "il metal è morto". Cambiano i tempi (il numero di uscite metal è diventato spropositato, mai come oggi ci sono concerti, festival a iosa e eventi do ogni tipo), ma le tendenze rimangono le stesse: tutti a ripetere che il metal è nello stadio terminale.
Sambalzalzal
Mercoledì 3 Giugno 2015, 7.06.21
20
Punto Omega@ si stava meglio sicuramente, basta ascoltare il nuovo pezzo dei VS ma questo non importa, ognuno poi la vede come vuole
Punto Omega
Mercoledì 3 Giugno 2015, 1.14.36
19
A quelli che affermano il contrario: ma perché il metal non godrebbe di ottima forma? No, veramente... ...sono basito da questo: "era meglio quando si stava peggio" continuo. Per non dire che è veramente ridicolo...
Master
Martedì 2 Giugno 2015, 8.33.15
18
La cosa che mi spiace è che per me, almeno fino all'ormai penultimo TBLB (il nuovo non l'ho ancora sentito), compositivamente sono ancora in formissima, le idee ci sono tutte! Ma peccano clamorosamente su alcuni dettagli, come gli urletti a casaccio e il riverbero eccessivo sulla voce. Ho sentito i samples del nuovo, e non mi è parso si trattasse di un album così "crudo" o aggressivo. Cmq le aspettative sono ancora piuttosto alte, spero in un lavoro buono come il precedente (non ottimo a causa delle scelte di cui parlavo)
Sambalzalzal
Martedì 2 Giugno 2015, 8.25.20
17
Questo è un problema che i VS hanno avuto sempre. Anche quando ancora compositivamente stavano in formissima, Rispetto ad altre bands si sono sempre trasandati, mai capito perché. Credo l'unica volta in cui alle spalle ebbero un ottimo lavoro di promoting fu con Invictus. A meno che il buon DF abbia la band come secondo lavoro e che quindi non sia in cima ai suoi obbiettivi primari, ovviamente... in questo caso allora lo stile hobbistico di gestione sarebbe comprensibile...
Master
Martedì 2 Giugno 2015, 8.09.58
16
*tempo
Master
Martedì 2 Giugno 2015, 8.09.13
15
Io non capisco come mai la promozione la facciano così coi piedi. A gestire da Cristiani una pagina fb ci vuole veramente poco; se la casa discografica non fornisce personale adeguato puoi anche farlo tu in prima persona, è sufficiente un po' di sensibilità e di tempi! Vedere i VS con un numero così limitato di followers fa veramente riflettere (VS circa 4.000, Manowar 1.400.000, tanto per fare un esempio). Un rapporto 1/300, per capirci. E per quanto riguarda le qualità (a meno di scelte scellerate negli ultimi tempi, ma da parte di entrambi) non credo abbiano niente da invidiargli...
Sambalzalzal
Martedì 2 Giugno 2015, 7.43.35
14
Vanni Fucci@ sono le solite frasi di circostanza che escono fuori ogni volta da qualche anno a questa parte e si sono prese per il culo belle e buone. a meno che non siano pazzi o sordi sanno pure loro di dire cosoe non vere. perlomeno nel loro caso ci hanno risparmiato i reportage da studio!
Vanni Fucci
Lunedì 1 Giugno 2015, 21.13.37
13
Sulla pagina fb il loro responsabile della comunicazione scrive: "The stuff he does on this album is more powerful and has more range in every vocal style than on any other album. I was there in the studio when it went down and my ears are still bleeding. When you hear the whole album you'll know what I mean." Ma ci prendono per il culo? Più potente che negli anni 90?
Sambalzalzal
Lunedì 1 Giugno 2015, 20.10.06
12
Metallo@ mi dispiace anche a me dirlo ma ste bands hanno rotto i coglioni. Questi musicisti dovrebbero avere la saggezza di sapersi adattare al trascorrere degli anni in maniera sobria, così mi sembrano un branco di handicappati e basta. DF è uno dei cantanti e compositori più talentuosi della scena, non accetto che se ne esca con cagate del genere. lo dico da grande fan della band, sta veramente pisciando addosso a tutto ciò che ha fatto. Magari riesce a prendere per il naso nuova audience che sente un urletto ed una tastiera, un brano lungo 10 minuti e grida al capolavoro, ma gente che li segue da anni non li frega. I VS erano altro
metallo
Lunedì 1 Giugno 2015, 18.52.58
11
Esatto @Samba, e' dura ammetterlo per chi li ama, putroppo cosi' e' la situazione reale, secondo me sono srate appunto tutta una serie di concause che si sono sommate tutte assieme, come problemi con le vecchie case discografiche e gestori e manager vari, problemi economici(che comincio a credere abbastanza pesanti, o comunque non proprio trascurabili),problemi di salute in generale con qualche relativa operazione e problema vocale, e la testa gli e' andata col passare degli anni in tilt, ancge perche' non scordiamocela non e' affatto facile gestire una band finanziaramente e umanamente, soprattutto se non sia hanno vendite favolose alle spalle e lunghi il corso degli anni, e di concerti ultimamente non mi paee ne abbia fatti molti, comunque, si e' vero, le scusanti e le esimenti fino ad un certo punto, poi pero' De feis dovrebbe avere un bel po di esperienza, e con la voce non si scherza si possono rovinare album interi, sto incrociando le dita fino a storcermele, perche' se oltre al problema delle linee vocali che usera', ci sarebbe pure il probkema della produzione e se voce e produzione non docpvessero essere all'altezzo , vi lascio immaginare, quale sarebbe il risultato.Spero che esca fuori un album godibile, lo voglio sperare.
Sambalzalzal
Lunedì 1 Giugno 2015, 9.30.34
10
Metallo@ si si ovvio che un problema di natura vocale ci sia ma secondo me (salute a parte poveretto) lui appunto è il primo a crearselo. Soprattutto sale dove non dovrebbe, magari se si dosasse l'urletto qua e la ci starebbe pure bene ma così diventa una mezza barzelletta. Non so se hai dato un'occhiata su youtube, l'avevo anche scritto altre volte, pure su pezzi dove su disco canta basso li stravolge tentando di andare altissimo e lo vedi che annaspa e si contorce, tra l'altro rovinando le atmosfere alla grande. Inoltre, un conto è cantare in falsetto a caldo da studio dove si può fare tranquillamente il copia e incolla ed un conto è rifare la stessa cosa sul palco con tutti i problemi di fatica relativi. Un altro aspetto questo delle sovraincisioni con i VS che negli ultimi dischi ha preso un sopravvento pazzesco, dal vivo alcune cose non riuscirebbe MAI a rifarle, in fin dei conti parlando in maniera molto spiccia, queste suites infinite mi hanno davvero ammorbato! Tornando al discorso salute, mi sembra solo strano che in un periodo tipo questo dove dei musicisti uno sa vita morte e miracoli di lui invece si sa poco e niente, specie su una cosa simile. HeroOfSand_14@ infatti con la storia dei dischi già pronti c'è poco da stare tranquilli, quando sento cose così mi faccio subito l'idea che siano scarti rabattati alla meglio per assolvere agli impegni discografici quando serve. Del resto sta cosa come dice qualcuno sono anni che DF la va ripetendo, come del resto quella del progetto cinematografico o teatrale che sia in compagnia della sorella. Insomma, questa poteva essere un'intervista uscita nel 1997, dice esattamente le stesse cose che diceva allora
HeroOfSand_14
Domenica 31 Maggio 2015, 21.11.37
9
Il fatto che abbiano già pronti altri due dischi interi e un dvd mi mette paura per la qualità. O che sono in un periodo pregno di ispirazione, o che stanno gabbando tutti come spesso hanno fatto. In effetti mi unisco al commento di Sambalzal sul fatto che non si capisce perchè Defeis non canti più spesso in tonalità basse, gravi, considerando che l'epicità si ottiene anche con le note più basse. Visto che non ce la fa più a salire, abbi la bontà di accorgertene e cantare su tonalità a te consone, oppure sali ma senza fare urletti. Comunque tanta stima per le sue conoscenze storiche infinite.
Cristiano Elros
Domenica 31 Maggio 2015, 19.02.56
8
E' sempre un piacere leggere le interviste fatte a DeFeis!
Lele 12 DiAnno?
Domenica 31 Maggio 2015, 14.46.55
7
Ma a tenere la spada per la lama non si taglia?
Master
Domenica 31 Maggio 2015, 13.50.31
6
Bella intervista! Bravo Midnight!
Vanni Fucci
Domenica 31 Maggio 2015, 12.55.51
5
2 cd quasi finiti, il box set, il dvd e poi non esce un cavolo... sono anni che dice ste cose, essere un loro fan è abbastanza frustrante... Bella intervista comunque.
metallo
Domenica 31 Maggio 2015, 11.06.38
4
@Samba anche secondo me ha avuto problemi di salute, ma li tiene nascosti, ma si vede che qualcosa non quadra, si , poi condivido quello che hai scritto, il mio riferimento al non ha piu' ventanni, era rivolto al fatto che ho paura che tenda ad andare alto in cosi' malo modo come nel brano uscito nella maggior parte dell'album facendosi del male, poi anche quando ribassa irruvidendo la voce lo fa in modo sgraziato e forzato, almeno cosi' a me sembra, e facendo cosi' potrebbe peggiorare le sue corde vocali, quello che gli chiedo e' di ritornare magari ripescando a vecchie canzoni il modo dove cantava in modo piu' naturale possibile e senza sforzarsi troppo, ormai la sua tessitura vocale dovrebve conoscerla a menadito, e comunque e' certo che se continuasse per meta' album cantanto come nel brano apoena uscito farebbe ridere veramente, speriamo bene.
Sambalzalzal
Domenica 31 Maggio 2015, 10.43.07
3
Un'altra cosa che ho notato da ciò che dice nell'intervista, non fa assolutamente cenno a problemi di salute che secondo alcuni avrebbe avuto alle corde vocali. Metallo@ ma magari provasse a cantare come quando aveva 20 anni! prima il falsetto non lo usava SEMPRE come fa ora, andava pure su parametri più bassi e aggressivi. Che ne so, possibile non riesca più ad usare la voce come su I Will Come For You o Unholy Water??? li non andava alto. Boh non lo capisco proprio, un po' come Hetfield che oggi se non usa la voce imitando paperino non è contento
metallo
Domenica 31 Maggio 2015, 10.23.52
2
Piu' che ruggire sembra abbaiare, miagolare urlettare e falsettare senza logica e nessun criterio a casaccio, peccato perche' il sound generale e la chitarra non sono male, quando invece potrebbe dare enfasi ai brani modulando tonalmente in modo adeguato alzandosi e ribasandasi con piu' gradualita' senza urletti e miagolii ridicoli, rendendosi conto che non ha piu' ventanni, e che live song simili verrebbero male , le nuove tecnologie?beh sembra non le schifi del tutto visto che il sound di batteria sembra programmato al computer,ovviamente e' solo un brano, e speriamo il proverbio il buongirno si vede dal mattino sia smentito, staeemo a vedere, poi che il metal gode di gran forma oggi, mi lascia perplesso anche se ci sono sempre da fare le dovute eccezioni, per i gruppi italiani si e' ridotto a citare solo il power metal, mah!, sembra conoscere talmente"bene" che ha scelto una cantante donna senza talento kiara Letezia proprio ex Labyrinth, io dico tra tante proprio leiche quando canta non fa ne caldo ne freddo.Spero tornando all'album e lo ripeto ancora che linne vocali siano proporzionalmente adeguate alla sua forma attuale, altrimenti si ruschia il oastrocchio, la speranza ovviamente e' l' ultima a morire.
Sambalzalzal
Domenica 31 Maggio 2015, 9.43.58
1
"Un’opera aggressiva, che ruggisce" beh oddio, aspetto di sentire il disco interamente ma dopo aver ascoltato il primo brano circolato direi che MIAGOLA più che altro! Inizio veramente a pensare che DeFeis non stia tanto bene, oltre alla voce intendo... "il metal gode di gran forma oggi" ma questo vive segregato in qualche ospedale psichiatrico?!?
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