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VIRGIN STEELE - La nera luce di DeFeis
23/10/2010 (4128 letture)
Una chiamata intercontinentale per parlare con una vecchia conoscenza, David DeFeis dei Virgin Steele, leggendaria band epic metal che il 25 ottobre pubblicherà The Black Light Bacchanalia, atteso ritorno dopo quattro anni piuttosto tumultuosi. Si è parlato del nuovo disco, ovviamente, ma anche della musica in generale, tanto metal e rock quanto classica, e ho avuto un'ulteriore prova di cosa sia DeFeis: un Nobile Selvaggio, un uomo non solo colto e raffinato -anche se con i suoi spigoli- ma anche, perdonatemi la tautologia, "umano", gentile. E, in un ambiente come quello musicale, non è poco.

Zarathustra: Ciao David! Come stai?
David: Ciao Filippo, tutto bene, tu?

Zarathustra: Puoi sentire dalla mia voce che non sto molto bene, ma non fa niente. Cominciamo a bomba, parlando del nuovo album: The Black Light Bacchanalia. Per prima cosa, parliamo della storia, delle tematiche, dei personaggi...
David: Certamente. Allora, The Black Light Bacchanalia è la continuazione di Visions of Eden, e parte dove quello era finito. Stiamo parlando di un Grande Rovesciamento, di un momento in cui una cultura conquista e annienta un'altra: è la storia di come sia stato completamente estirpato il principio femminile della divinità, che poi sarebbe Lilith. Inoltre è anche il momento che segna l'avvento delle religioni organizzate, che hanno preso il posto del culto spontaneo e primordiale, e l'inizio dei Secoli Bui, non nel senso di Medioevo (che è ciò che l'espressione significa oggi), ma come un'età in cui vengono posti i semi di ogni fondamentalismo. In questo senso, The Black Light Bacchanalia è sicuramente incentrato sulla ribellione all'autorità, sia essa terrena o divina, ancora più di quanto non fosse Visions Of Eden, che narra di come si creino i presupposti per la ribellione stessa. Per quanto riguarda i personaggi, ritroviamo Lilith, Adamo, Eva, e soprattutto Dio e il suo rimorso per gli atti orribili che ha commesso.

Zarathustra: Mi ha colpito molto il suono, potente ed oscuro: ho avuto la netta sensazione che, se Visions of Eden fosse stato portato a compimento, sarebbe suonato così.
David: Sicuramente questo è il tipo di feeling che aveva nella mia testa, quando scrivevo le canzoni, ma vorrei dire una cosa su quell'album. In tanti hanno "protestato", dicendo che non era abbastanza aggressivo, non si sentivano le chitarre, che non eravamo più noi. Ma a me queste cose non interessano davvero quando ascolto musica, mi basta che ci siano delle buone canzoni. E in Visions of Eden ci sono canzoni veramente buone, per come la vedo io; anzi, dei miei dischi è quello che ascolto di più recentemente.

Zarathustra: Anche per me è così, ma da quando mi è arrivato quello che ascolto di più è The Black Light Bacchanalia! Una differenza, invece, che ho notato, è stata una diminuzione del lato femminile del suono. Forse dipende da quello che abbiamo detto sulla produzione, però questo nuovo disco mi sembra molto meno sensuale e languido.
David: Sicuramente è così, perché alla fine è un disco che parla di temi aspri, duri, come la guerra contro il paganesimo. C'è molta rabbia da ogni lato, molti omicidi, molte persone che hanno qualcosa da recriminare nei confronti della religione, o che a causa di essa perdono qualcosa.

Zarathustra: Parlando sempre delle uscite discografiche dei Virgin Steele, non può mancare, anche se immagino che sarai stanco di rispondere, una domanda sul materiale live; ma devi capire che tutti noi fan stiamo annaspando, andiamo avanti a bootlegs quando li troviamo (ce n'è uno ottimo del tour di Invictus), guardiamo e riguardiamo i pochi video di buona qualità su YouTube...
David: Oh mio Dio (ride, ndr)! Un disco live è nei nostri progetti, anche io penso che sia arrivato il momento, dopo tanti anni, ma ti devo confessare che ancora non c'è un piano concreto. In questo momento con la SPV stiamo discutendo di molte cose, ma prima di tutto a partire dal prossimo mese ristamperemo tutto il catalogo della band, in modo da renderlo accessibile ai fan europei. So che è molto difficile trovare i dischi dei Virgin Steele, ma arriveranno presto. Non so però da quale cominceremo, non ne abbiamo ancora parlato; a me piacerebbe partire dai due Marriage e da Invictus, perché li ho già rimasterizzati, ma lo dobbiamo ancora decidere.

Zarathustra: Urgono davvero queste ristampe, se pensi che in Inghilterra ho comprato quella di The Marriage of Heaven and Hell Part II (mi mancava l'edizione con le bonus tracks) della Dockyard e sul disco c'era scritto Part I!
David: Sì, ce ne siamo accorti appena è andata in stampa, l'abbiamo fatto presente ma non l'hanno mai corretto. Non c'è da stupirsi che siano falliti poco dopo!

Zarathustra: Invece dimmi qualcosa sul tuo stile vocale: è cambiato molto negli ultimi anni, ma da cosa dipende? Dipende dalle canzoni che scrivi, o è un'evoluzione generale, o tutt'e due?
David: Sicuramente dipende molto dai brani, specialmente dai testi. Mi sto trovando ad affrontare tematiche ed emozioni diverse rispetto al passato, quindi sto cercando di esprimerle in modi a loro volta differenti. Poi c'è anche qualcosa che riguarda il processo di scrittura: una melodia può venire partendo da una traccia o direttamente dalla mente. Ti spiego: qualche volta creo la melodia in base alla sezione strumentale, cercando di adattarla eccetera; altre volte ho delle melodie nel cervello che spingono per uscire fuori, e in quel momento mi sento come se l'unica cosa da fare al mondo sia cantarle, inciderle e scriverci un pezzo intorno. Molte delle melodie di The Black Light Bacchanalia nascono dal piano, e trovo che siano piuttosto difficili da cantare. Ho provato a fare un esperimento emotivo, che riguarda la rabbia, dato che è un disco con molta rabbia, come dicevamo prima. Bene, quando sei veramente infuriato, puoi reagire in due modi: sicuramente puoi metterti a urlare e saltare in giro per la stanza, ma puoi anche prendere l'altra persona per il collo e sussurrargli "ti ucciderò" nell'orecchio. Io ho scelto il secondo modo, che secondo me è il più efficace per rappresentare questa rabbia estrema. Ma, alla fine, penso che nei primi venti secondi della prima traccia ci sia tutto, come al solito, giusto per dire "sono ancora qui, sono sempre io".

Zarathustra: Avresti qualche consiglio da dare agli aspiranti cantanti? Non ti chiedo di svelare i tuoi segreti (se ne hai!), ma di indirizzarli.
David: Il primo consiglio che posso dare è di prestare molta attenzione agli insegnanti, nel senso di stare attenti a loro, evitarli! Non mettetevi mai nelle mani di qualcun altro, perché potrebbe veramente rovinarvi la voce e la salute. La cosa più basica, più banale che posso dire è di mantenere sempre le corde vocali idratate: ricordatevi che la maggioranza delle cose buone della vita (gli alcolici e il caffè, per esempio) sono dannose per le corde vocali, quindi state attenti! Evitate di danneggiare quindi la pelle che riveste le corde vocali, perché se si rovina qualcosa è la fine. Poi, per favore, prendetevi cura delle orecchie, non ascoltate la musica nelle cuffie: un buon cantante con l'udito danneggiato smette di essere tale.

Zarathustra: Ti ringrazio a nome della categoria, allora. Parlando invece di progetti collaterali, non è che percaso stai lavorando a qualche altro adattamento teatrale dei tuoi dischi?
David: In questo momento no, ma è stata un'esperienza che mi è piaciuta molto e quindi la rifarei se ci fosse la possibilità. Ogni tanto qualcuno mi parla di progetti di quel tipo, ma per un motivo o per un altro non se ne fa niente; ovviamente io, che sono cresciuto in mezzo a spettacoli teatrali di ogni tipo, conservo ancora l'ammirazione per il palcoscenico, per le rappresentazioni...

Zarathustra: Ma ho letto che, per il Lilith Project (la trilogia inaugurata da Visions of Eden e che prosegue con questo The Black Light Bacchanalia, ndr), pensavi più ad un adattamento cinematografico, no?
David: Quello è il grande sogno, mi piacerebbe moltissimo sia realizzare un film, sia recitare per il cinema. Oltretutto oggi è molto più facile, rispetto a qualche anno fa, per via della tecnologia che ti permette di fare molte cose a basso costo, quindi mai dire mai. Anzi, uno dei ragazzi che lavora per la band è un appassionato e ha molta attrezzatura, ma non abbiamo ancora pensato a qualcosa di specifico.

Zarathustra: E, giusto, per chiudere il discorso "sogni di gloria", un musical ti interesserebbe?
David: Anche, certamente, sebbene la mia cultura e formazione teatrale sia più classica, è un'altra esperienza che mi piacerebbe fare.

Zarathustra: Torniamo invece alle tematiche dell'album, e ad una canzone, in particolare, di cui si è molto parlato: The Orpheus' Taboo. Ora, ricordo che hai detto che Orfeo è un simbolo della ribellione contro il divino, ma, se noi seguiamo il mito, vediamo che Orfeo ha effettivamente un danno dalle sue azioni. Ecco, è questa l'unica conclusione possibile, la ribellione cioè porta inevitabilmente una qualche reazione negativa? Esiste un buon risultato della ribellione?
David: Per me la ribellione è senza dubbio un tema centrale. Per rispondere in breve: guarda gli americani, che si sono ribellati alla Gran Bretagna, quello è stato un esito positivo! (ride, ndr) Al di là di tutto, la ribellione è proprio parte del mio vissuto, a cominciare dalla ribellione contro i genitori. Anche se sono cresciuto in una famiglia molto amante della musica, quando eravamo piccoli a me e alle mie sorelle non era permesso di ascoltare la musica per giovani, quindi i Beatles, e mi ricordo che le mie sorelle mettevano i dischi appena i miei genitori uscivano. In realtà era mio padre ad essere contrario, a mia madre non preoccupava, ma comunque possiamo dire che la mia storia con la musica è iniziata nel segno della ribellione. In generale, non ho mai sopportato che mi si dica cosa devo o non devo fare, tanto sul lavoro quanto nella vita quotidiana, che si tratti di un vestiario particolare (odio le cravatte!) o di fatti di principio. Non bisogna darla vinta a chi pensa di poterci comandare, perché se ci ribelliamo a partire dalle piccole cose, prima o poi impareranno che non hanno il diritto di darci ordini.

Zarathustra: Ma nel disco si parla di ribellarsi a Dio, forse Lui non può imparare dai suoi sbagli.
David: No, io penso che Dio, inteso anche come figura mitologica, commetta degli sbagli e se ne renda conto, quindi assapori il pentimento; e, infine, penso che anche Dio possa imparare dai suoi errori, se qualcuno si ribella per fargli capire che sta sbagliando.

Zarathustra: A proposito di Dio, volevo chiederti qualcosa a proposito di un brano vecchio, cioè The Angel of Light (da Noble Savage): la scelta della tematica è piuttosto insolita, se paragonata al resto della tua produzione, da cosa è dipesa? Ti ricordi come mai scegliesti proprio quella storia?
David: Molto semplicemente, sono stato cresciuto come un cristiano, da bambino, anche se su questo i miei genitori non erano molto ferrei, e loro stessi non andavano in chiesa; ma era necessario, per la scuola e l'ambiente sociale. Ben presto, però, ho abbandonato completamente la religione, e ai miei andava bene. Quindi, mi sono trovato a raccontare una storia che bene o male mi era familiare, e, come la maggior parte dei miei testi, può essere letta in due modi: prendendola per quello che appare o per quello che è. Se si scava nel profondo, penso che alla fine tratti tematiche simili al resto dell'album e degli album; dipende tutto dal carattere, dalla personalità di un pezzo, se ti colpisce o no, allora puoi anche capirne i significati. Diciamo che il contenuto, molto drammatico e spettacolare, era perfetto, tutto qui.

Zarathustra: Invece spostiamoci sulla musica classica, che ami molto, come traspare da tante canzoni dei Virgin Steele; anche se non è come per il rock, in cui puoi avere una band preferita, qual è il compositore che ascolti più volentieri?
David: Senza dubbio ascolto molto Chopin...

Zarathustra: Non ne dubitavo!
David: Sì, in Chopin ci sono delle bellissime armonie, e molte sensazioni profonde, molto Romanticismo. Poi, fammi pensare...Wagner, lo apprezzo molto, per il lato più energico. Ma in generale, bisogna provare un po' di tutto, no? Quindi provo veramente ad ascoltare tutto quello di cui vengo a conoscenza. Per esempio, mi piace molto anche musica più moderna, come Schonberg e Berg, che sono stati dei grandi ribelli: le loro composizioni sono diverse da tutto quello che c'era prima, sono atonali, caotiche, insane, ma riescono ad avere melodie meravigliose. In fondo, è quello che cerco nelle canzoni: sia degli accordi belli e intelligenti, sia una progressione all'interno del pezzo. Non lo vedo molto spesso con la musica di oggi, che infatti mi annoia molto: sembra che ci si accontenti di avere un'idea, e di tornarci sopra più volte. Nelle mie canzoni, cerco sempre di progredire, di non tornare semplicemente sui miei passi ogni volta, ma di aggiungere qualcosa al tema precedente.

Zarathustra: Ma quindi oggi non scriveresti più quei pezzi più diretti, più rock che c'erano nei primi dischi?
David: Non lo so, forse sì in realtà. Nella vita c'è il vino rosso e la birra, capisci, ogni tanto c'è bisogno di qualcosa di più semplice e diretto, ma, come una buona birra, con la sua profondità. Tutto l'album, Noble Savage, è fatto da canzoni di quel tipo, alcune le scriverei anche oggi; certo, difficilmente me ne verrei fuori con qualcosa di così ingenuo come Rock Me! Ma trovo che servano canzoni che mantengano la carica sessuale del rock, che insomma non perdano il contatto con gli attributi fisici della musica, che vengono sempre dal blues. Ecco, quel tipo di spirito blues non andrebbe mai smarrito.

Zarathustra: Ascolti heavy metal normalmente?
David: Ascolto un po' di tutto, come ti dicevo, quindi, sì, anche heavy metal. Sin da piccolo ero molto curioso, e sono stati i primi dischi rock a svezzarmi...quando ero un bambino o un ragazzo, ascoltavo qualsiasi cosa vedessi, quindi magari mi colpiva un dettaglio, un nome, una copertina, pensavo "T-Rex...chissà come sono!" e li ascoltavo. Ora sto sentendo molte colonne sonore, soprattutto John Barry, quello di Balla coi Lupi, poi qualcuno di cui non ricordo assolutamente il nome in questo momento, perdonami, che ha fatto L'Ultimo dei Mohicani (Trevor Jones, ndr)...

Zarathustra: E John Williams?
David: Anche lui mi piace molto, ma mi capita di ascoltarlo più che altro quando vedo i film, non in altre occasioni. Comunque, a parte questi compositori, sono rimasto molto legato a band come Led Zeppelin e Queen, ma ascolto sempre volentieri, per esempio, il primo dei Guns'n'Roses, magari se sono in macchina. In generale sono molto legato al rock, ti dicevo prima dei T-Rex, ma anche Electric Warrior e The Cult, sono band che mi va sempre di ascoltare. Sentivo spesso anche i Type 0 Negative, ma ho smesso da quando è morto Peter Steele...

Zarathustra: Eh già, da questo punto di vista è un bruttissimo periodo, tutte le morti nel rock, ora anche Steve Lee...
David: Davvero? Non lo sapevo...

Zarathustra: Sì, è successo due giorni fa (rispetto all'intervista, che è stata realizzata l'8 ottobre, ndr), era in Nevada e ha fatto un incidente con la motocicletta.
David: Mio dio, è terribile, non lo sapevo davvero.

Zarathustra: Cambiamo discorso, dai, parliamo di qualcosa di felice. Il vino, per esempio.
David: Il vino è sempre felice!

Zarathustra: Ecco, la domanda però è difficile: so che sei un amante del vino rosso (ti ho anche regalato una bottiglia...), ma preferisci quello italiano o quello francese?
David: La scelta è durissima, perché sono ottimi entrambi, ma il vino italiano ha qualcosa di speciale per me, in generale tutto quello che riguarda l'Italia e il cibo. A me piace anche cucinare, lo sai, mi piace proprio sentire il sapore del buon cibo e del buon vino.

Zarathustra: Almeno in quello siamo imbattibili, per fortuna. Tornando ai Virgin Steele, abbiamo qualche speranza di vederli presto dal vivo qui da noi, così potrai mangiare autentico cibo italiano?
David: Mi piacerebbe molto! Abbiamo ricevuto alcune offerte, ora le stiamo valutando con calma, ti devo dire che non siamo vicini ad una decisione in realtà. Ogni volta che veniamo è fantastico, sia l'accoglienza che i concerti, vengono sempre meglio del solito! Devo dire che mi sono piaciuti molto anche quelli in Sudamerica, in Argentina in particolare, è un pubblico molto simile a quello italiano per il calore che trasmette.

Zarathustra: Visions of Eden: verrà "ristrutturato"?
David: Sì, ma non ti saprei dire quando accadrà. Come ti dicevo, dobbiamo per prima cosa ristampare tutto il catalogo, poi credo che penseremo al live; ma devi considerare che abbiamo moltissime registrazioni a disposizione. Quando ho riorganizzato tutti i files, sono venuti fuori sette cd pieni di musica, non so che farci! Intendiamoci, non è niente di raffinatissimo, per la maggior parte sono registrazioni a due tracce di brani acustici suonati da me e Ed (Pursino, chitarrista della band, ndr) davanti al camino -c'era questo nostro amico che veniva ogni giorno a registrarci- ma c'è anche qualcosa di elettrico, qualche concerto. Forse li inseriremo come bonus tracks, ne dovremo parlare con la label.

Zarathustra: Bene, David, io ti ringrazio molto per la disponibilità e il tempo che ci hai concesso.
David: È stato un piacere. Per la tua voce, potresti farti prescrivere delle pastiglie di cortisone: i cantanti d'opera fanno così se si trovano in emergenze.

Zarathustra: Grazie! Un ultimo saluto ai lettori...
David: Spero di venire presto da voi, nel frattempo spero che apprezziate The Black Light Bacchanalia!



Einherjar
Martedì 26 Ottobre 2010, 12.39.39
14
DeFeis è un mito, il paladino del metal \m/
Zarathustra
Lunedì 25 Ottobre 2010, 15.14.16
13
Grazie a tutti
Stratos
Lunedì 25 Ottobre 2010, 12.22.08
12
Dev'essere stato davvero emozionante intervistare David! I miei più sentiti complimenti Filippo, non leggevo un'intervista così umana da un bel pò di tempo! Ora però voglio sentire il disco!
Radamanthis
Domenica 24 Ottobre 2010, 12.28.28
11
Immagino l'emozione eh Filippo? Sono felice x te che lo hai intervistato, e tra l'altro, complimenti x la bella intervista! You rules!
anna
Sabato 23 Ottobre 2010, 20.23.28
10
ottimo pezzo,complimenti filippo!ci hai svelato la vera anima dei virgin steele.continua così
Zarathustra
Sabato 23 Ottobre 2010, 19.23.22
9
@Absynthe: capitolo cantanti: la mia dieta è "mangio e bevo come capita", quindi per il metabolismo nessun problema. In realtà la voce mi serviva per registrare in studio, l'ho spostato e amen.
Zarathustra
Sabato 23 Ottobre 2010, 19.08.14
8
@Absynthe6886: guarda, escludo che tu possa aver sentito file della stessa qualità di quelli che ho nel computer! fidati, la batteria è vera e ben fatta, poi può non piacere com'è registrata, ok
Absynthe6886
Sabato 23 Ottobre 2010, 19.05.35
7
@Zarathustra: ti ricordi quando mi assicurasti che in The Black Light Bacchanalia la band avrebbe suonato VERA!? Beh, non so come l'hai presa tu ma io, alla luce dei due brani su youtube, ci sono rimasto veramente male: chitarre maggiormente in evidenza, ma sempre con quei cazzo di midi al posto di Gilchriest. Boh, non so... L'album, da fan, l'ascolterò per intero prima di esprimermi, ma i presupposti sono tutt'altro che esaltanti. Spero di venire smentito dall'opera in esame. P.S.: bell'intervista. P.P.S.: da cantante (a cantante, a quanto ho capito) se la voce non c'è per "consumo live", riposa e parla il meno possibile (o quando lo fai, modera i decibel). Il cortisone, benché venga usato da molti, è uno schifo, tant'è che disturba il metabolismo. Io non lo uso mai, quando sono raffreddato bevo acqua calda con del miele, oppure tisane con erbe varie da coltivazione biologica. Essendo un salutista convinto, la mia dieta non prevede assunzioni di alcool, né di junk-food, il che aiuta senz'altro. Per il resto vale sempre la stessa regola: idratati con H2O in quantità. Ma magari ti ho solo ricordato cose che già sapevi. L'unico consiglio spassionato è: EVITA il cortisone!!!
qwerty9035
Sabato 23 Ottobre 2010, 11.19.51
6
ottima intervista, molto interessante, e soprattutto, non sembravano tutte "frasi fatte", buona persona
Zarathustra
Sabato 23 Ottobre 2010, 10.00.19
5
@Khaine: anche se, come fu giustamente specificato nell'intervista a Dani Filth, stiamo parlando di due Lilith diverse, ma comunque riconducibili alla stessa persona. Penso che la crisi del divino sia un fatto della società attuale, che non tollera una visione così antiquata e maschilista del mondo...alla fine anche Il Codice da Vinci parte da questo presupposto, ed è stato il più grosso caso editoriale dei tempi moderni. @Nikolas: The Black Light Bacchanalia. Gran disco. @metal4ever: tra l'emozione e il fatto che ero senza voce, è un miracolo che sia venuta fuori una conversazione!
Khaine
Sabato 23 Ottobre 2010, 8.26.52
4
Comunque noto che Lilith è un tema ricorrente (anchei COF ne parlano nell'ultimo disco...)
Franky1117
Sabato 23 Ottobre 2010, 2.03.58
3
gran bella intervista veramente, Defeis poi è un grande, le sue risposte sono davvero interessanti come dice Nikolas, e sincere
Nikolas
Sabato 23 Ottobre 2010, 1.30.20
2
Davvero risposte interessanti e "profonde", ora sono obbligato ad ascoltarli almeno una volta
metal4ever
Sabato 23 Ottobre 2010, 1.28.05
1
Gran bella intervista filippo, immagino che eri parecchio emozionato....
IMMAGINI
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Una carismatica immagine live di DeFeis (fonte: virgin-steel.com)
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