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AYREON - Ultimi lavori, concept e chitarre.
12/04/2018 (1933 letture)
Dopo i successi ottenuti con The Source nell'anno appena trascorso, in casa Ayreon non mancano i buoni venti, promotori di fervida attività artistica. Con Ayreon Universe, Arjen Anthony Lucassen ha portato in sede live i più grandi capolavori del monicker da lui creato. La piacevole chiacchierata ha portato alla luce diverse curiosità, sia attinenti agli ultimi lavori dell'olandese, sia ad alcune cose puramente personali. Buona lettura.

Michele Ridolfi: Ciao Arjen, è un piacere averti un’altra volta sulle nostre pagine. Ultimamente è un periodo molto creativo per il te e per gli Ayreon. Tra l’ottimo successo di The Source -che pre Metallized è stato il miglior disco progressive del 2017- e l’ultimo doppio live Ayreon Universe gli impegni non mancano. Sei soddisfatto della resa di questi due ultimi lavori?
Arjen A. Lucassen: Ciao Michele, è un piacere anche per me. Sono onorato che The Source sia piaciuto tanto! Assolutamente soddisfatto. Beh, sono un perfezionista, quindi rilascio il mio nuovo materiale solo quando sono felice di esso al 100%.

Michele Ridolfi: Parlando di Ayreon Universe non deve essere stato facile gestire l’organizzazione di un evento simile. Avete incontrato difficoltà con l’organizzazione e le riprese o è andato tutto come previsto?
Arjen A. Lucassen: Durante le riprese di The Theater Equation un sacco di cose non sono andate per il verso giusto! Quindi questa volta ci siamo assicurati di non sbagliare nulla. Il miglior modo per farlo è stato preparare tutto con due anni di anticipo ed essere tecnicamente pronti un anno prima. Solo in questo modo si possono fare delle cose perfette.

Michele Ridolfi: Portare in live tante canzone differenti, di tanti dischi di periodi diversi deve essere stato complicate soprattutto in termini di line-up. Se non sbaglio non ami fare troppe date: hai mai pensato a una vera e propria tournée?
Arjen A. Lucassen: No, non farò mai un tour. Mi dispiace! Al di là del fatto che sarebbe un incubo finanziario e logistico, suonare dal vivo e svolgere dei tour non è la mia passione. Preferisco stare da solo nel mio studio di registrazione per creare nuove storie e nuova musica. Effettivamente sono una persona quasi noiosa (dice ridendo n.d.r.).

Michele Ridolfi: Come è andata in tour con Ed Warby? Quel ragazzo deve aver fatto un gran ripasso di tutto il materiale vista la tracklist delle date!
Arjen A. Lucassen: Ed è semplicemente il miglior batterista per il materiale che ho scritto per gli Ayreon. Non ho mai avuto la sensazione di dover cercare qualcun altro per lavorare, fin dalla prima volta che abbiamo lavorato insieme venti anni fa per Into the Electric Castle. Riesce a miscelare perfettamente potenza ed emozioni.. e sembra tutto così facile per lui!

Michele Ridolfi: Quando si ha a che fare con tanti artisti diversi spesso ne escono fuori anche episodi divertenti o unici. Hai qualche aneddoto accaduto durante la preparazione di Ayreon Universe o durante le prove che ci vuoi raccontare che ti è rimasto in mente?
Arjen A. Lucassen: Non del tutto. In realtà quando mi approccio a un lavoro lo faccio in maniera seria e punto ad avere il lavoro completo. Non creo troppe occasioni divertenti sul lavoro, mi dispiace!

Michele Ridolfi: Torniamo indietro a The Source, sulla quale sfortunatamente non abbiamo avuto modo di farti domande a tempo della pubblicazione. Michael Mills è stata un’autentica rivelazione! Come vi siete conosciuti e come è partita la vostra collaborazione?
Arjen A. Lucassen: Ho trovato Mike e la sua band Toehider su YouTube. Fortunatamente lui mi conosceva e la mia musica era di suo gradimento. È uno dei talenti più grandi con il quale ho lavorato in questi ultimi anni. Questo ragazzo può fare qualsiasi cosa.. è pauroso! La prima cosa che abbiamo fatto insieme è stato registrare le sue parti vocali per The Theory of Everything e da quel momento ho lavorato con lui su ogni album rilasciato successivamente.

Michele Ridolfi: Come ti sei trovato, al di là dell’aspetto musicale, nella stesura del concept di The Source? Io lo trovo molto attuale e interessante. Inoltre c’è qualche concept album della storia del rock/metal che ti ha particolarmente colpito o influenzato?
Arjen A. Lucassen: Grazie! Tutto il disco narra da dove parte tutto... la fonte del genere umano. È il sequel della grande storia degli Ayreon che è iniziata nel primo album The Final Experiment. Non avevo pianificato il concept in questa maniera, tuttavia la musica ha ispirato come sempre le mie storie. Parlando di concept che mi hanno influenzato... da quando ho sentito Jesus Christ Superstar (con Ian Gillan) nei primi anni settanta, ne fui attratto immediatamente e subito capii che un bel giorno avrei voluto fare qualcosa del genere.

Michele Ridolfi: Nella tua carriera hai collaborato con tantissimi artisti famosi dello scenario metal e rock molto differenti fra loro. Da un Bruce Dickinson, a un Jordan Rudess, passando per Steve Hackett e John Wetton. Confrontarsi con musicisti di diverse generazioni non deve essere stato facile. Come è stato avere a che fare con i grandi del progressive rock, come ad esempio gli ultimi due citati nella lista precedente? C’è qualcuno di loro che ti ha lasciato qualcosa di speciale?
Arjen A. Lucassen: È sempre un grande onore per me lavorare con degli artisti così noti, alcuni dei quali hanno fatto parte della mia crescita. Se qualcuno mi avesse detto una cosa del genere quando ero un bambino, gli avrei riso in faccia (dice ridendo n.d.r.). Ad ogni modo devo dire che è altrettanto bello lavorare anche con i nuovi talenti.

Michele Ridolfi: Parlando invece in termini di presente è sempre di mio interesse sapere cosa viene ascoltato di solito da chi è parte integrante dello scenario di riferimento. Ci sono stati dei dischi usciti quest’anno o nel precedente che ti hanno colpito particolarmente? Qualche nuovo gruppo o qualche ritorno inaspettato!
Arjen A. Lucassen: Sfortunatamente è diventato difficile per me ascoltare della musica come fan invece che come musicista. Di conseguenza tendo ad ascoltare musica radicalmente differente da quella che propongo nei miei lavori. Sostanzialmente ascolto molta musica differente tutti i giorni, mi piace essere un po’ aggiornato su tutto! La lista è infinita.

Michele Ridolfi: Dopo aver parlato di passato e presente è inevitabile strizzare l’occhio anche al futuro. Se ad oggi si dispongono un minimo di conoscenze tecniche risulta facile registrarsi qualcosa da soli, tuttavia ci si perde facilmente nel mondo sconfinato dell’autoproduzione se non si hanno le idee chiare. Io uso spesso dei DAW e registro frequentemente alcune mie idee musicali. Tu che rapporto hai con i DAW/VST?
Arjen A. Lucassen: Non sono molto esperto di roba tecnica, ho usato Protools per gli ultimi 18 anni e non ho mai provato nulla di differente. Inoltre è anche una versione di Protools particolarmente vecchia... odio aggiornare i software e dover imparare continuamente nuove tecnologie. Uso sempre le mie orecchie e mi piace lavorare con gli strumenti reali.

Michele Ridolfi: Ti lascio ancora una domanda, questa volta fra chitarristi. Nella tua carriera ci sono alcune chitarre che ricordi con particolare piacere? Qual è quella alla quale tieni di più e perché? Ci sono alcuni effetti o alcuni dettagli nel suono della tua chitarra che reputi imprescindibili?
Arjen A. Lucassen: Non sono molto un nerd del mondo delle chitarre. Qualcuno mi diede un Ibanez RG series a sette corde moltissimi anni fa e ancora sto usando quella! Per gli assoli uso una vecchia Fender, perché mi piace molto la leva che ha per il vibrato al ponte. Dal vivo mi piace invece usare la Gibson Explorer perché... beh, è una chitarra molto cool! (dice ridendo a lungo n.d.r.). Per quanto riguarda invece effetti e amp, uso solo amplificatori reali e non virtuali. Uso amplificatori (Marshall, Bogner, Hot, Mesa Boogie), coni (Celestion G12H) e microfoni (Beyer, Sure, Peluso Ribbon). Penso che l’anello più importante della catena siano i coni e successivamente i microfoni.

Michele Ridolfi: Ti ringrazio per il tempo dedicatomi ed è stato un grandissimo piacere avere la possibilità di rivolgerti alcune domande. Se vuoi lascia pure un messaggio ai nostri lettori per Metallized.it e a presto Arjen!
Arjen A. Lucassen: Prego Michele è stato un mio piacere! Spero vivamente che ai lettori di Metallized.it piacerà il mio DVD Ayreon Universe, poiché sono realmente fiero d’esso. Ciao!



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