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26/04/25
HEAVY LUNGS + LA CRISI + IRMA
BLOOM- MEZZAGO (MB)
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METALLIZED CHARTS 2021 - Thrash Metal
11/01/2022 (1887 letture)
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È una constatazione banale e scontata, che si usa ogni anno per introdurre il riepilogo delle migliori uscite, eppure oggi più vera che mai: l’annata appena trascorsa è stata molto positiva in ambito thrash metal. E ci sono ottime ragioni per dirlo. Malgrado qualche notevole eccezione, pochi grandi nomi hanno pubblicato materiale inedito. La maggior parte dei dischi della nostra lista provengono da giovani gruppi. Il numero molto alto di terzi album ne è la prova. Come sta questa gioventù? Alla grande verrebbe da dire. Tra gli immortali riferimenti alla vecchia scuola e tante contaminazioni, l’infornata 2021 mette in mostra un bel numero di gruppi talentuosi e promettenti, che dimostrano senza alcun dubbio che il futuro del genere è in buone mani. Ecco la nostra selezione, come sempre non esaustiva e in ordine casuale.
EXODUS - PERSONA NON GRATA
Impossibile non iniziare la lista con loro. L’undicesimo disco in studio dei veterani americani, attesissimo ben sette anni dopo il predecessore, dimostra ancora una volta che i padri fondatori non sono ancora pronti per andare in pensione, anzi. Difficile trovare in altri album thrash tanta varietà compositiva, così differenziata e al tempo stesso efficace. Il risultato è una manciata di brani di livello elevatissimo sia in personalità che in longevità. Nessun rischio di confondere una song con un'altra quindi, ognuna si distingue e rimane in testa all'ascoltatore che non faticherà a impararle vista la dipendenza che dà l'album stesso.
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COLONNELLI - INIEZIONE MECCANICA CONTINUA
Passiamo senza transizione ad un giovane gruppo toscano, i Colonnelli, che -come suggerisce il nome- hanno lo strano vizio di cantare in italiano. Cosa non comune per una band thrash metal, che in più farcisce la proposta con linee melodiche dal sapore alternative. Strano sulla carta, dannatamente efficace su disco. Giunti al terzo capitolo discografico, i nostri centrano in pieno l’obiettivo con un album particolare, potente e ottimamente prodotto. Iniezione Meccanica Continua è senza dubbio uno dei dischi thrash con più personalità dell’anno. Assolutamente da scoprire.
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ANGELUS APATRIDA - ANGELUS APATRIDA
Un album self-titled ha sempre un significato particolare. In questo caso, si tratta del traguardo dei 20 anni di attività del gruppo di Albacete, e si sente. L’esperienza trasuda abbondante dai solchi del settimo album degli Angelus Apatrida, nella forma di brani lunghi, strutturati, tanto ricchi di ampie porzioni strumentali quanto diretti e potenti. Un fiume in piena più che una lista di canzoni, un lavoro debordante e abbondante, costantemente in equilibrio tra vecchia e nuova scuola. Thrash metal al passo coi tempi insomma, e intriso di una rabbia così vera e palpabile che si direbbe un album d’esordio.
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VIOLBLAST - LAZARUS ABANDONED
Rimaniamo in Spagna con i Violblast che, con il loro terzo sigillo, danno una svolta radicale alla loro proposta. La band apre le paratie che delimitavano il thrash metal originario, lasciando confluire una consistente dose di influenze esterne, disparate quanto molto presenti. E non stiamo parlando di un thrash metal “spruzzato” di altre sfumature, ma di un suono organico dove questo convive quasi in egual misura con elementi death, black e modern metal. Ne risulta un lavoro stratificato, ricco di sfaccettature e, bisogna dirlo, piuttosto impressionante.
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PARANORM - EMPYREAN
Empyrean è solo il loro esordio, ma i Paranorm sfornano un disco di tutto rispetto. Nello specifico, la band mischia con maestria un thrash metal ad alto tasso tecnico con il death metal di scuola svedese, tra l’altro paese di origine del quartetto. Aleggiano i grandi nomi del passato, ma i Paranorm trovano la quadratura del cerchio grazie ad un approccio personale e riconoscibile, malgrado la corta carriera musicale. Un piccolo gioiellino di un gruppo da seguire con attenzione.
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VULTURE - DEALIN’ DEATH
Il terzo album dei tedeschi Vulture profuma di antico, quasi come se dalla fine degli anni ’80 ad oggi sia passato un battito di ciglia e nulla più: il loro thrash classico arricchito di heavy e speed metal porta alla mente tanti nomi del passato, senza per questo suonare stanco o derivativo. Dealin’ Death è anzi un lavoro maturo, propositivo. Diretti, puliti, veloci e aggressivi, i Nostri esprimono tutto il buono ed il bello del thrash che fu e che ancora è.
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BLACK MASS - FEAST AT THE FORBIDDEN TREE
Il thrash metal primordiale non smette di fare proseliti, per nostra fortuna vorremmo aggiungere. Gli americani Black Mass ne esprimono il lato più istintivo e barbarico: un miscuglio incandescente di thrash, speed, hardcore e proto-black metal, sparato a mille e fomentato da una produzione calda, viscerale e confusionaria. Il terzetto sprigiona una potenza di fuoco terribile, puntando tutto sulla scorrevolezza e l’impatto. Un disco sguaiato e “ignorante”, da annoverare tra i più potenti dell’anno.
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CRAVEN IDOL - FROKED TONGUES
Inutile girarci intorno, Forked Tongues è un capolavoro di thrash metal a tinte black. Il quartetto inglese raggiunge un livello di maturazione che mai avevano toccato, dando alle stampe un concentrato di epica cattiveria e pura intensità. Un concept ispirato ai miti dell'antica Grecia, dai cui sulfurei solchi escono note che colpiscono l'animo nel profondo: tra urla belluine tipicamente old school, disperati scream e vocal gutturali da oltretomba, i quattro sembrano voler portare l'inferno -o meglio, l'Ade- direttamente in terra.
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EVILE - HELL UNLEASHED
Se tutta questa contaminazione non fa per voi, questo disco può fare al caso vostro. Dopo un silenzio durato più di un decennio, gli Evile tornano sulle scene con il loro thrash votato alla difesa della scuola classica. E lo fanno con una line-up ampiamente rinnovata, ciò che porta una svolta anche nelle sonorità. In questo loro ritorno, gli Inglesi si fanno più spigolosi, più cupi e meno suadenti rispetto al passato, ergendosi a blocco monolitico grigio e inscalfibile. Una bella rivincita dopo gli avvenimenti difficili degli ultimi anni.
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ESTERTOR - TALES FROM THE ANCIENT GRAVE
La loro città d’origine, Barcellona, non deve trarre in inganno: il secondo album degli Estertor è un lavoro lugubre, paludoso e decadente, dove ogni modernità è bandita. Un concentrato old school ma non per questo anacronistico o fine a sé stesso, d’altronde i ragazzi non sono gli ultimi sprovveduti, ma gente rodata a dovere grazie ad esperienze passate in altre band. Chi ama i primi dischi di Bathory, Sodom e Sepultura troverà qui pane per i suoi denti.
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PARADOX – HERESY II – END OF A LEGEND
Ha un sapore del tutto particolare l’ottavo album dei tedeschi Paradox: l’ultimo nato compone la seconda parte di Heresy, capolavoro di thrash europeo pubblicato nel 1990. Malgrado la lunga militanza sulle scene, il gruppo non è mai riuscito ad attirare il successo meritato, malgrado una serie di ottimi lavori. Heresy II non fa eccezione: il riconoscibile miscuglio di thrash, heavy e power metal tedesco del gruppo brilla qui in tutto il suo splendore. Velocità, impatto, melodia ed ampie cavalcate, il disco si rivela sin da subito abbondante, vario e suonato in maniera sopraffina. Un must per chi apprezza il lato più epico del thrash.
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Finita la lista? Nemmeno per sogno! Anche se sprovvisti del loro paragrafetto, molti altri album meritano di finire nelle charts di fine anno. Nella categoria vecchie glorie segnaliamo X degli Artillery, così come il ritorno degli inossidabili Flotsam And Jetsam, Blood in the Water. Degni di interesse anche Serpent Death dei Nocturnal e Churches Without Saints dei Desaster, entrambi all’insegna del sulfureo thrash/black teutonico. I recenti Bonded piazzano un buon colpo col secondo Into Blackness, mentre sul fronte dei giovani, consigliamo Idiocracy dei Bloodride, il pirotecnico Funeral Hymns dei Bloodletter, così come l’ignorantissimo Krvcifix Invertör degli italiani Hellcrash. Wraith, Solstice e Cryptosis hanno anche pubblicato ottimi album.
Siete d’accordo con le nostre scelte? Cosa abbiamo dimenticato? Qual è la vostra lista? Fatecelo sapere nei commenti, e come sempre buon ascolto!
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13
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ma la chart metalcore / Industrial il cui link non porta a nulla? |
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Be' gloria infinita agli Exodus che hanno tirato fuori un ennesima lezione in violenza.mi hanno colpito anche flotsam and jetsam e artillery . infine tra le nuove leve citerei sicuramente i paranorm( in alcuni riff davvero simili ai death) e i neckromantheaon citati da lisa |
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11
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Quello dei Colonnelli è un bel dischetto... a proposito, chi è Federico?
In cima alla mia lista metto Exodus e Cryptosis, che preferisco ai Paranorm (comunque degni di nota) per la minore contaminazione col death rispetto agli svedesi.
In questi giorni sto approfondendo anche l'ultimo degli ucraini Bestial Invasion, secondo me tra le migliori realtà del thrash non imitativo. L'album, per via anche delle tante diverse influenze, non è di immediata assimilazione e si discosta maggiormente dal thrash rispetto ai precedenti, ma merita comunque una segnalazione secondo me. |
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10
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Io aggiungerei Dead Heat e il mio disco preferito del 2021 cioe' Enforced "Kill Grid", assolutamente fantastico |
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9
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Ottimi i vulture, scoperti grazie a voi. Grazie a Tatore invece Terrordome – Straight Outta Smogtown...mazzata |
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Vulture non li conoscevo, mi sono visto il video, gran tiro e gran tecnica, ottimo il cantante, praticamente il clone di Paul baloff |
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Se è Thrash Metal segnalo l'ultimo degli Exxperior "Escalating Conflicts" che non si sono schifati di unire Thrash + Sinfonico.
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A me piacciono un casino i vulture, troppo vintage, anche la cover.....oltre ai soliti noti. |
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...artillery ed exodus...sicuramente.... |
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Nekromantheon con "Vision of Trismegisthos" sono sul podio più alto del thrash anno 2021, per me, ottimi anche Vulture e Black Mass.. |
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Non sono un assiduo ascoltatore di Thrash, ma magari recupero qualcosa da questa lista. Felice per l'inserimento dei Colonnelli. |
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Ascoltavo thrash metal da teen ager e quindi sono rimasto piacevolmente sorpreso dagli ottimi lavori dei miei vecchi idoli di gioventù, Exodus flotsam e artillery hanno fatto dischi splendidi. Top a pari merito. Segnalerei anche il disco delle crypta, un gran disco che guarda a Chuck, forse non proprio thrash e più death comunque un disco veramente tosto e ben fatto |
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1
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Si comincia...per il thrash annata di magra, per il sottoscritto. Su tutti il disco degli Exodus, inaspettatamente ottimo (anche se con Dukes...) e tra i migliori in assoluto dell'anno. Poi i Flotsam, buon disco ma non eccellente, ed Angelus Apatrida che si confermano con un buon lavoro. Tutto lì. Aspetto hard rock ed heavy metal, lì saranno cazzi...... |
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