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Witherfall - Curse of Autumn
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Black Label Society - Doom Crew Inc.
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Mourn the Light - Suffer, Then We'Re Gone
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METALLIZED CHARTS 2021 - Heavy, Power, Symphonic, Shred
21/01/2022 (1870 letture)
Come ogni anno andremo a stilare la “classifica” dei dischi dell’anno appena terminato (l’ordine è praticamente casuale, si tratta più che altro di un resoconto dell’annata). Oggi parleremo di heavy/power/epic/speed/shred e nel farlo, come ogni volta, ricorderemo che la storia che il rock e il metal sono morti sono assolutamente dei luoghi comuni. Le uscite sono tantissime e sicuramente qualcosa mancherà, ma tra il ritorno graditissimo di band quali Helloween o Iron Maiden e la pubblicazione di tanti dischi di artisti meno famosi, ci sono dischi per ogni gusto, sempre di altissima qualità, dimostrando per l’ennesima volta che la buona musica c’è, anche in questi generi, che sicuramente il meglio l’hanno dato quarant’anni fa, in cui si è visto di tutto, ma che nutrono ancora una buona cerchia di ascoltatori, sempre alla ricerca di nuovi dischi capaci di unire gli elementi che hanno reso gloriosi questi sottogeneri ad altre novità croccanti. Buona lettura e mi raccomando, se qualche disco non dovesse essere stato inserito sentitevi liberi di suggerircelo nei commenti!

SKANNERS - GREATEST HITS
Nel 2021 gli Skanners celebrano la loro lunga carriera, giunti a ormai quarant’anni di attività, con Greatest Hits, una bella raccolta che ripercorre in ordine cronologico i loro migliori brani, dall’esordio con Dirty Armada al grandioso Pictures of War sino ad arrivare a Temptation del 2019, per poi chiudere con l’inedita Under the Grave. Ovviamente tante canzoni mancano, sarebbe impossibile inserire tutto in sole 16 tracce, ma quel che c’è è stato ben scelto e il disco fa quel che deve fare nel migliore dei modi, ripercorrendo la storia della band altoatesina, dando modo a chi non conosce di conoscerla e a chi la conosce di riascoltarla ancora una volta.

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NORTHTALE - ETERNAL FLAME
Giungono alla loro seconda pubblicazione i NorthTale. Su questo Eternal Flame arriva alla voce l’ottimo Guillherme Hirose, che insieme a una band con buonissime qualità tecniche tirano fuori dal cilindro un disco capace di rievocare i migliori Stratovarius, Helloween, Sonata Arctica e Angra. Tra le partecipazioni bisogna citare anche Kay Hansen come ospite alla voce nella terza canzone, Future Calls. Tutto è ben suonato, composto e registrato: in campo power i NorthTale sono sicuramente la rivelazione dell’anno, uno degli ascolti obbligati per gli appassionati del genere.

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RHAPSODY OF FIRE - Glory for Salvation
I Rhapsody of Fire proseguono la Nephilim Empire Saga iniziata con The Eighth Mountain nel 2019, con Glory for Salvation. Pochi cambiamenti (arriva Paolo Marchesich alla batteria) e poche novità rispetto al disco precedente, non ce n’è bisogno. La band si dimostra affiatata e in stato di grazia, tirando fuori un lavoro di assoluta qualità, con le solite buone idee di Staropoli, affiancato da un ottimo De Micheli alla chitarra e da un mai abbastanza elogiato Giacomo Voli, capace di regalare un’ottima performance sia nei brani in inglese sia nelle parti in italiano, sempre con grande tecnica e credibilità. Questa nuova fase dei Rhapsody of Fire è meravigliosa e rende giustizia a quella che probabilmente è la band metal italiana più famosa al mondo.

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DEATH SS - TEN
Altra pubblicazione sicuramente interessante uscita nel 2021 è Ten dei Death SS, che mantengono il loro stile oscuro, modernizzandosi un po’ sui suoni. La band capitanata da Steve Sylvester, torna alla carica con la loro formula heavy/horror, con i classici elementi occulti, la solita ironia e con svariati riferimenti ai fumetti anni ’70. Con Ten musicalmente si è in linea di massima sulla scia di un Alice Cooper, con l’aggiunta di una bella dose di tastiere, suonate dall’ottimo Freddy Delirio.

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TEMPERANCE - DIAMANTI
A un anno dalla pubblicazione di Viridian tornano a farsi sentire con Diamanti i Temperance, altra band power-symphonic italiana (un po’ alla Amaranthe). Causa pandemia le registrazioni sono avvenute a tracce separate ma ciò non cambia nulla per quanto riguarda il lato qualitativo: i Temperance, con le loro tre voci e un bell’insieme di pezzi ben orchestrati, con varie influenze e variazioni (che spaziando dal metal-rap di Breaking the Rules of Heavy Metal al folk alla Nightwish di Litany of Northern Lights), riescono a riconfermarsi, mantenendosi ai massimi livelli per quanto riguarda il genere.

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GREEN LUNG - BLACK HARVEST
Black Harvest è il secondo disco dei Green Lung, band londinese, che già al debutto con Woordland Rites aveva sorpreso. Anche questa volta non deludono tirando fuori un disco che tratta di occulto, riti pagani ed esoterismo, in pieno stile NWOBHM, richiamando un po’ il doom di Black Sabbath e il rock di Thin Lizzy e Deep Purple. Tra assoli e cavalcate di chitarra, tastiere hammond che richiamano gli anni ’70-’80, una vocalità acida, un po’ alla Ozzy, tutte le canzoni scorrono alla grande, alzando sensibilmente l’asticella rispetto anche al pregevole disco di debutto.

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BLACK LABEL SOCIETY - DOOM CREW INC.
Tornano alla carica nel 2021 anche i Black Label Society di Zakk Wylde, che in questo Doom Crew Inc. con ironia, grande stile e con la sua solita tecnica, spaziando tra sonorità leggermente southern-blues al solito heavy metal, tira fuori ottima musica e ottimi assoli (condivisi con l’altrettanto bravo Dario Lorina), sempre fedele al suo stile, sempre potente e carica di energia. Un ottimo disco ai livelli del precedente Grimmest Hits.

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DEE SNIDER - LEAVE A SCAR
Altro gradito ritorno è quello di Dee Snider, una delle voci migliori in campo hair metal con i suoi Twisted Sister (e probabilmente una delle voci di quell’ondata meglio arrivate ai giorni nostri). Torna con un altro album da solista Leave a Scar, a tre anni di distanza dal precedente For the Love of Metal. Di nuovo l’album è solido, massiccio, motivazionale, che al di là di qualche filler, risulta essere sempre godibile.

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SAEKO - HOLY ARE WE ALONE
Ritorno inatteso è quello dei Saeko, gruppo nato in Germania per volontà della vocalist giapponese Saeko Kitamae. A distanza di quindici anni dal precedente Life, pubblicato nel 2006, la band (che in formazione vede alla batteria Alessandro Sala dei Rhapsody of Fire e Guido Benedetti dei Trick or Treat) propone un concept album, un viaggio spirituale in giro per il mondo, con sonorità che spaziano dal power-folk al power-prog.

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TONY MAC ALPINE - EQUILIBRIUM
Nuovo disco anche per il poliedrico polistrumentista Tony MacAlpine (Ring of Fire, Planet X, Steve Vai Band). Con l’autoprodotto Equilibrium mette su disco sette brani, per un totale di una mezz’ora abbondante di musica, all’insegna del virtuosismo, spaziando dal prog, alla fusion, mostrando grande gusto melodico e sapienza, nel non risultare prolisso e ridondante, nel creare passaggi interessanti e sorprendenti dal punto di vista tecnico e musicale.

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MOURN THE LIGHT - SUFFER, THEN WE`RE GONE
Fondati dal chitarrista Dwayne Eldredge, padre del The New England Stoner and Doom Festival, i Mourn the Light debuttano con Suffer, Then We’re Gone, pubblicato dall’italiana Argonauta Records. La proposta spazia dal doom, alla NWOBHM all’ US Power: nel corso del disco si possono sentire riff alla Candlemass e Nevermore e richiami di Manowar, Manilla Road, Savatage e Metal Church. Si tratta di un disco senza punti deboli, che suona tradizionale senza risultare datato: si tratta di un disco di debutto praticamente perfetto, pubblicato da una band che sarà da tenere d’occhio in futuro.

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IRON MAIDEN - SENJUTSU
Il 2021 ci ha regalato anche un nuovo album degli Iron Maiden, Senjutsu. Il disco come sempre divide il pubblico ma tirando le somme la band offre una prova al massimo delle sue attuali possibilità. Inevitabilmente non si sta più parlando della giovane band di Powerslave ma abbiamo a che fare comunque con un organico di ottimi musicisti, capaci di tirar fuori un doppio album curato e per quanto prolisso (e incline all’auto citazione) tutto sommato scorrevole e piacevole all’ascolto. Non una pubblicazione eccezionale, ma sicuramente degna di un ascolto (anche in riferimento alle altre recenti pubblicazioni dei Maiden).

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PORTRAIT - AT ONE WITH NONE
I Portrait possono essere considerati un po’ come una copia dei Mercyful Fate, anche per la somiglianza del cantato di Per Lengstedt con quello di King Diamond. Al di là di questa somiglianza i Portrait offrono molto di più e anche con questo At One With None lo dimostrano, grazie a una buona personalità e a brani di spessore, non innovativi (stiamo sempre parlando di un heavy piuttosto tradizionale) ma assolutamente ben strutturati e registrati.

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RAGE - RESURRECTION DAY
Ressurrection Day, venticinquesimo lavoro per i Rage, mostra per l’ennesima volta la potenza della band power metal tedesca capitanata dall’ormai unico rimasto dalla lineup originale Peter “Peavy” Wagner. Si spazia da influenze al limite col thrash di Kreator e Destruction a suoni alla Blind Guardian, con canzoni a tratti cupe, a tratti frizzanti, contraddistinte da una produzione al passo coi tempi.

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TREMONTI - MARCHING IN TIME
Un artista che a ogni suo lavoro si riconferma come uno dei protagonisti assoluti della scena rock/heavy è Mark Tremonti, che con Marching in Time riesce a dimostrare ottime alla sua maestosa tecnica alla chitarra, ottime capacità come cantante e come autore. Il disco spazia dal metal moderno melodico, all’heavy, spingendosi a tratti verso sonorità più dure, al limite col thrash. Il risultato è eccezionale e canzoni come Now and Forever, Let That Be Us o la titletrack Marching in Time ne sono la prova.

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LEVERAGE - ABOVE THE BEYOND
Pubblicato dalla Frontiers, Above the Beyond è il nuovo disco dei Leverage, band finlandese che propone una musica che spazia tra AOR, power, heavy, prog e symphonic, sempre suonata con maturità ed eleganza.

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LORDS OF BLACK - ALCHEMY OF SOULS, PT. II
Alchemy of Souls, Pt. II, nuovo disco dei Lords of Black è un disco un po’ troppo lungo, che a un primo ascolto potrebbe far pensare al peggio, a un altro mezzo passo falso come è stato per il precedente. Ascolto dopo ascolto però le cose cambiano: la band, capitanata dall’ottimo Ronnie Romero, propone un heavy ben suonato, meno power e più tradizionale rispetto al passato, che spazia da atmosfere tra prog e thrash. Nella seconda metà del disco i pezzi crescono confermandosi a livelli altissimi.

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DREAD SOVEREIGN - ALCHEMICAL WARFARE
Alan Averill, storico leader dei Primordial rispolvera il progetto Dread Sovereign, concentrandosi su una musica più vicina all’heavy-doom (le influenza del gruppo possono essere Cathedral e Saint Vitus). Con Alchemical Warfare il sound va a toccare tutto il metal anni ’80, tra sfumature di NWOBHM, rock, metal ed epic alla Manilla Road.

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TODD LA TORRE - REJOICE IN THE SUFFERING
Todd La Torre assieme al polistrumentista Craig Blackwell propone un nuovo disco solista, Rejoice in the Suffering, con il quale vuole lasciare la sua impronta e dimostrare le sue grandi capacità da cantante e compositore. Pur non rivelandosi un capolavoro la qualità è ottima: alla fine non ci si distacca neanche troppo dalle sonorità della band principale di Todd, i Queensrÿche, ma la resa resta comunque buona.

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CRYSTAL VIPER- THE CULT
Con il loro ottavo disco i polacchi Crystal Viper, guidati dalla grintosissima Marta Gabriel raggiungono il punto più alto della loro carriera. The Cult è un onestissimo disco heavy/power/speed, che a tratti richiama Lovecraft, a tratti Ronnie James Dio, per poi citare con due cover i Satan e King Diamond, sempre con il giusto tiro.

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MICHAEL SCHENKER GROUP - IMMORTAL
Michael Schenker festeggia i cinquant’anni di carriera rispolverando i Michael Schenker Group, progetto senza una formazione fissa, pieno di ospiti, tra i quali spiccano i due cantanti Ronnie Romero e Ralf Scheepers. Le canzoni scorrono tra rock e metal, tra gli immancabili assoli di Schenker e le diverse caratteristiche dei musicisti presenti, rendendo il lavoro piacevolmente vario.

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LABYRINTH - WELCOME TO THE ABSURD CIRCUS
Welcome to the Absurd Circus è un altro disco di questa “classifica” che rappresenta forse il punto più alto della discografia della band che l’ha suonato. Gli storici Labyrinth del grande cantante Roberto Tiranti suonano un power diretto, a tratti oscuro, ben suonato e a fuoco, anche a livello tematico, uscendo dai cliché del genere, per avvicinarsi a tematiche sentite, riguardanti ai problemi dell’esistenza umana, tra vizi e routine.

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WITHERFALL - CURSE OF AUTUMN
Tra le band migliori uscite negli ultimi anni è doveroso citare gli statunitensi Witherfall. Curse of Autumn, è un disco immenso, uno dei migliori dell’anno da poco finito. Un disco capace di unire un affascinante concept a bellissime sonorità, tra power, heavy, prog e thrash, sempre con grande stile e con la giusta carica emotiva. A rafforzare la band dell’eccezionale vocalist Joseph Michael, giunge il batterista Marco Minnemann e la produzione, curata al meglio da Jon Schaffer.

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WARRIOR PATH - THE MAD KING
L’heavy/power a tinte epic dei Warrior Path con The Mad King è tra le migliori proposte nel genere per il 2021. Prendendo inspirazione da gruppi quali Riot, Heaven’s Gate, Crimson Glory e Queensryche, i Warrior Path di Daniel Heiman suonano un heavy metal potente e concreto, fatto di canzoni perfettamente costruite pur senza inventare nulla.

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MY REFUGE - THE ANGER IS NEVER OVER
I My Refuge, progetto di Mauro Paietta, suonano un heavy-power moderno, ben composto, suonato e prodotto. Con The Anger Is Never Over la band decide di prendere una strana direzione, affidando le canzoni a cantanti e musicisti presi da ogni parte del mondo. Il disco è quindi eterogeneo e scorrevole, pur basandosi su un’idea solida, con canzoni che vanno a parlare di quotidianità, di vicende vissute, di crescita personale. Pur trattandosi di un progetto praticamente underground gli standard sono molto alti.

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FROZEN CROWN - WINTERBANE
La formazione dei Frozen Crown è in buona parte cambiata, ma la creazione di Federico Mondelli continua a funzionare. Il loro power, melodico e moderno, scorre, potendo sembrare a tratti derivativo, ma risultando alla fine semplicemente come ottima musica, merito anche dell’eccezionale prova vocale di Giada Etro.

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SECRET SPHERE - LIFEBLOOD
Decimo album per i Secret Shpere, storica band power-prog italiana, sulla scena dagli anni ’90. Con un ritorno alla voce di Roberto Messina, la band capitanata dal chitarrista Lonobile, Lifeblood scorre tra power-prog, hard rock e momenti quasi AOR. C’è un ritorno alle sonorità delle origini ma viene mantenuto quel tocco anche tastieristico dato da Luppi nel corso degli ultimi dischi.

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MARTY FRIEDMAN - TOKYO JUKEBOX 3
Tokyo Jukebox 3 è il terzo volume della saga in cui l’immenso Marty Friedman va a riproporre in chiave strumentale hit composte da artisti giapponesi. Lo stile di Marty è il solito e canzone dopo canzone va a sorprendere, tra passaggi incredibilmente tecnici e un gusto melodico, una musicalità sempre presente.

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ESA HOLOPAINEN - SILVER LAKE
Esa Holopainen, chitarrista e fondatore degli Amorphis dà il via a un suo progetto parallelo con questo disco, Silver Lake. Tra rock e metal alla Katatonia/Amorphis, l’artista finlandese riesce a creare atmosfere incantevoli e a mostrare infinita classe, anche per quanto concerne il songwriting

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HELLOWEEN - HELLOWEEN
Dopo la maestosa reunion con relativo tour gli Helloween giungono alla pubblicazione di un nuovo disco. Helloween vede alla voce il ritorno di Kiske, insieme a Deris e Hansen. Dalla copertina, alle composizioni, ai video, alla produzione tutto è estremamente curato, rendendo il disco un po’ plasticoso, non troppo immediato. Alla fine però c’è tutto quello che ci si potrebbe aspettare da un disco degli Helloween e alla fine una volta assimilato risulta un ottimo disco, che non ha rispettato le aspettative un po’ troppo alte di certi ascoltatori, ma che si lascia ascoltare con piacere.

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HEART HEALER - THE METAL OPERA by Magnus Karlsson
Il chitarrista svedese Magnus Karlsson avvia un nuovo progetto con un disco intitolato Hearth Healer (che è poi il protagonista del concept), una nuova opera symphonic metal, in cui vengono prelevate tra il roaster della Frontiers Records sette incantevoli voci femminili tra le quali spicca Adrienne Cowan. La musica è equilibrata, melodica, piacevole in ogni momento, sia per quanto riguarda la componente vocale, sia per quella orchestrale, mai eccessivamente pomposa come potrebbe esserlo in altri dischi del genere.

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EPICA - OMEGA
A cinque anni dall’uscita di The Holographic Principle tornano gli Epica, capitanati dall’incredibile Simone Simons, con Omega. Questo nuovo album, ultimo di una bella serie di dischi riusciti, conferma la band come leader indiscussa del metal sinfonico. Tra sonorità dal sapore orientale e complesse orchestrazioni, ottimi doti tecniche, un grande gusto compositivo e una produzione e un mix praticamente impeccabili, gli Epica fanno centro anche quest’anno

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THERION - LEVIATHAN
Nel 2021 i Therion propongono un disco tutto sommato “semplice” rispetto alle ultime loro uscite, ma al contempo ben realizzato, racchiudendo tutti i tratti distintivi della band, non deludendo le aspettative degli ascoltatori, grazie a brani accattivanti, ben pensati, che si muovono su ogni sfumatura del metal sinfonico, con un bel comparto strumentale e un grandioso lavoro per quanto riguarda le voci. Leviathan non è un disco che rompe con il passato, anzi, lo va a celebrare, mostrando con grande energia e forza lo stile, l’identità del gruppo, senza ricorrere a strane sperimentazioni o innovazioni.

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Altre pubblicazioni degne di nota per questo 2021 sono Krvcifix Invertör degli Hellcrash, band speed metal proveniente da Santa Margherita Ligure, che propone un sound anni ’80, richiamando band come Venom, Slayer e Bulldozer. Dopo aver cambiato, anno dopo anno, buona parte della lineup, pubblicano nel 2021 Too Mean to Die i tedeschi Accept. Non si tratta di un capolavoro in termini assoluti ma è un buonissimo disco, nonostante la durata abbastanza vario e dal suono potente, coinvolgente, che può senza dubbio essere consigliato.
Meraviglioso anche Doorways of Time degli australiani Butterfly, grazie al quale propongono un heavy puro e credibile, ispirato da Thin Lizzy, Led Zeppelin, AC/DC e da tutta la NWOBHM, senza risultare una semplice scopiazzatura. Un disco forse un po’ di maniera ma comunque piacevole è Final Days degli Orden Ogan, con l’ormai consolidata formula heavy-power iper-prodotto a cui la band ci ha abituato.
Senza dedicar loro un trafiletto è doveroso citare l’EP Half Past Human degli immensi Cirith Ungol, con quattro canzoni che lasciano ben sperare per il futuro (considerando anche lo scorso disco Forever Black).
Per il power italiano degno di nota è il disco The Unlocked Songs dei modenesi Trick or Treat, con inediti, canzoni rifatte e cover, sempre fatte con il loro stile divertente e scanzonato.
L’unione di due personaggi come Tracii Guns e Michael Sweet ha dato il via al progetto Sunbomb, debuttando con un buon disco heavy, Evil and Divine. Altro disco recensito in questo 2021 che si è lasciato apprezzare è The Future, Tonight dei londinesi Neonfly, che si caratterizzano per un power moderno, che cerca di rinnovare e svecchiare un po’ il genere.
Tanti dischi non sono stati trattati e recensiti: tra queste mancanze è buona cosa segnalare l’ottimo Decadence and Decay dei Silver Talon. Per completare questo resoconto annuale concludiamo citando alcuni vecchi gruppi che hanno sfornato dei dischi di maniera, ma che in ogni caso potrebbero regalare qualche soddisfazione agli ascoltatori: è il caso degli Alcatrazz con V, degli Hellryder (una specie di side project dei Grave Digger) con The Devil is a Gambler e Blood on Blood dei Running Wild.



Tatore
Martedì 8 Febbraio 2022, 16.35.20
22
Dispiace, ma soprattutto sorprende, non vedere gli Eternity's End in questa lista. Supergruppo che suona un power supersonico e supertecnico che di sicuro mangia in testa a parecchi ricicloni di questa lista. Ma credo dipenda dal fatto che il loro album non sia stato recensito
progster78
Mercoledì 2 Febbraio 2022, 11.54.04
21
Oltre ai nomi che ho inserito nel post #1 vorrei aggiungere Vera Cruz di Edu Falaschi disco molto bello che a tratti riprende le sonorita' di Temple of Shadows. Stranamente non l'ho inserito...mea culpa.
Le Marquis de Fremont
Giovedì 27 Gennaio 2022, 16.34.52
20
Voilà, Rhapsody of Fire (grandissimo disco, per me il top dell'anno assieme ai Seth e Paysage d'Hiver) Warrior Path e Iron Maiden hanno girato a lungo sui miei device, lo scorso anno. Anche Witherfall all'inizio anno. Therion, pur valutandolo molto migliore dell'indigesto precedente, è stato un pò sovrastato dell'infornata di dischi black della primavera (Seth, Ungfell, ecc.). Dei dischi citati, non mi hanno preso molto gli Epica, sempre troppo infarciti di cose mentre Frozen Crown e Secret Sphere mi sono piaciuti poco. Altri non li ho sentiti. Au revoir
Sandro70
Martedì 25 Gennaio 2022, 23.02.43
19
SILENT WINTER - Empire Of Sins e PALADINE - Entering The Abyss , per me i due top album power metal dell'anno.
Fly 74
Lunedì 24 Gennaio 2022, 22.12.36
18
Curse of autumn, Witherfall, gruppo di livello tecnico compositivo straordinario.
Shock
Lunedì 24 Gennaio 2022, 20.07.30
17
Ah, dopo aver letto la notizia, mi sono ricordato di aver omesso il nuovo disco dei MAGO DE OZ, BANDERA NEGRA, album che riporta il gruppo spagnolo ad un livello che da anni non vedevano.
Duke
Lunedì 24 Gennaio 2022, 18.20.47
16
... sicuramente iron Maiden... witherfall... Epica... northtale...
Shock
Lunedì 24 Gennaio 2022, 17.22.11
15
@Eagle Nest: rispondo a te. Io dico la mia opinione, d'accordo o meno con gli altri e non mi sembra ci sia niente di male, sono sempre gli altri a dire contro. Non si può sempre essere d'accordo con gli altri, piaccia o meno. I Gojira li ho messi qui perché sono un gruppo borderline di difficile collocazione, magari sono in altre liste ma di certo non vado a fare un solo nome. Per chi soffre dei Savatage sono i Thelemite non i Witherfall, che a questo giro sono molto meno Nevermoniani, quelli lo sono molto di più i Silver Talon. Ci sono differenze tra la mia lista (dove peraltro mi sono limitato al meglio ma avrei potuto segnalare altri dischi) che quella del sito. Le polemiche, inutili, le fate voi.
dariomet
Lunedì 24 Gennaio 2022, 16.57.38
14
Ai nomi citati aggiungo i tower., Che hanno realizzato un disco super heavy
dariomet
Lunedì 24 Gennaio 2022, 16.42.45
13
Servants of the tide, anche se sconfina nel doom
dariomet
Lunedì 24 Gennaio 2022, 16.39.20
12
A dimenticavo ..shock no comment! Hai scritto un bel po' di bestialità 🤣
dariomet
Lunedì 24 Gennaio 2022, 16.37.28
11
Citerei Seven sisters , Toledo steel ,servants of the ride e soprattutto il purissimo Epic metal di Gravity e morgul Blade( disco mostruoso)per il resto più o meno concordo con i nomi citati dal recensore sottolineando la giapponesata degli iron Maiden come disco dell'anno
mardonziak
Lunedì 24 Gennaio 2022, 16.05.06
10
Mancano gli ottimi Eldritch con "EOS" o forse verranno inseriti nella categoria PROG del prossimo articolo.
McCallon
Lunedì 24 Gennaio 2022, 16.03.13
9
In questo ambito, che è senz'altro tra quelli che prediligo insieme all'area prog, i miei dischi preferiti sono stati (anche il mio è un ordine alla rinfusa): Iron Maiden - Senjutsu, Helloween con l'omonimo, SkyEye con Soldiers of Light, Accept - Too Mean to Die, Therion - Leviathan, Green Lung - Black Harvest, Molybaron - The Mutiny, Lords of Black - Alchemy of Souls 2 (concordo, decisamente meglio della pt. 1), Rhapsody of Fire e Volbeat. Una menzione anche per i Knights of the Realm, disco che non fa gridare al miracolo ma debutto discreto. I Soen e gli Eldritch immagino finiranno nella Chart dedicata al prog metal, quindi qui non li menziono.
Eagle Nest
Lunedì 24 Gennaio 2022, 14.57.00
8
*l'appiattimento... scusate... mi ritiro
Eagle Nest
Lunedì 24 Gennaio 2022, 14.56.05
7
Per la polemica mi dimenticavo: belli secondo me Warrior Path, Todd La Torre ed Esa Holopainen. Dai Witherfall aspettavo di più, certo è che alla fine è meglio di come sembrava dai singoli usciti. Validi anche i Portrait. Il resto purtroppo l'ho ascoltato poco, a partire dai Green Lung che invece mi jncuriosivano. Purtroppo, da segnalare l'appartamento di Magnus Karlsson come compositore... difficile che un suo disco sia brutto, ma ormai va col pilota automatico. Un gran peccato.
fasanez
Lunedì 24 Gennaio 2022, 14.54.29
6
Ascolterò sicuramente qualcos'altro, ma tra the mad king e helloween per me ci corre quanto tra qui e la stella di sirio, sotto tutti gli aspetti. Però, de gustibus non disputandum est.
Eagle Nest
Lunedì 24 Gennaio 2022, 14.29.09
5
Mi sembra che a parte qualche piccola eccezione, i nomi citati da Shock sono tutti nella lista. Non capisco se sia mania di protagonismo o altro, questo d9ver sempre fare lo "special one" e criticare 8l lavoro degli altri... poi, anche qua... i Gojira nella lista heavy??? Ma de che? I Witherfall per chi soffre la mancanza dei Savatage? Semmai dei Nevermore, forse sei rimasto al primo disco... boh... non mi piace il battibecco e non risponderò oltre, però mi sembri davvero prevenuto e parecchio convinto di te. Troppo però.
Shock
Lunedì 24 Gennaio 2022, 14.12.25
4
Non sono d’accordo con la lista citata. Innanzitutto ci sono dischi di bassa qualità, tra gruppi che riciclano il passato con poca qualità (Hellryder, Running Wild) o altri che cercano in malo modo di aggiornare il proprio suono (Rage); poi ci sono gli Iron, vincitori del premio Noia 2021 (i primi tre minuti di Hell in Earth sono una delle cose peggiori che ho sentito quest’anno); e poi gli Helloween, classico esempio di montagna che partorisce il topolino. Per non citare i tanti gruppi italiani messi penso più per nazionalismo che altro. Mi ha sorpreso invece Kappa Kappa, con un disco derivativo, ma molto ben suonato e cantato, il top del metal classico del 2021. Poi ci sono tanti altri gruppi e dischi. WARRIOR PATH – THE MAD KING (miglior disco power, altro che zucche) MIDNIGHT SPELL - SKY DESTROYER, LORDS OF BLACK – SOUL OF ALCHEMY II, VOLBEAT – SERVANT OF THE MIND, BEAST IN BLACK – DARK CONNECTION, DEE SNIDER – LEAVE A SCAR, TODD LA TORRE – REJOICE IN THE SUFFERING, SILVER TALON – DECAENCE AND DECAY, SKYEYE – SOLDIERS OF LIGHTf, per chi vuole ascoltare un prodotto alla Maiden veramente ben fatto, GOJIRA – FORTITUDE, UNTO OTHERS – STRENGHT e NIGHT ETERNAL – OMONIMO, due ottimi esempi di metal gotico, BLACK SOUL ORDER – HORRORS FROM THE VOID, super disco epic metal, IRON FATE – CRIMSON MESSIAH, THELEMITE – THELEMISM, per chi è orfano dei Savatage, WITHERFALL – CURSE OF AUTUMN. Purtroppo tanti dischi non recensiti e tanti dischi decisamente al di sopra di nomi famosi, infatti l'underground ancora una volta si presenta come il vero contenitore del verbo metal.
fasanez
Lunedì 24 Gennaio 2022, 12.41.54
3
Sul classico ho praticamente ascoltato solo le zucche, che però promuovo alla grande!.
Adrian Smith
Lunedì 24 Gennaio 2022, 12.02.05
2
La mia top 10 2021 nel genere/area in questione: 1. Helloween 2. NorthTale 3. Secret Sphere 4. Labyrinth 5. Rage 6. Marty Friedman 7. Tony Macalpine 8. MSG 9. Alcatrazz 10. Hellreyd
progster78
Lunedì 24 Gennaio 2022, 11.40.20
1
La triade italiana Labyrinth,Secret Sphere e ROF ha fatto centro con eccellenti lavori. Per quanto riguarda le uscite internazionali mi sono piaciuti Helloween,Macalpine(grande) e Maiden(non eccezionale ma valido).Ora aspetto la chart prog.
IMMAGINI
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Marty Friedman - Tokyo Jukebox III
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Michael Schenker - Immortal
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My Refuge - The Anger Is Never Over
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NorthTale - Eternal Flame
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Portrait - At One With None
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Rage - Resurrection Day
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Rhapsody of Fire - Glory for Salvation
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Saeko - Holy Are We Alone
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Secret Sphere - Lifeblood
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Silver Lake by Esa Holopainen - Esa Holopainen
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Skanners - Greatest Hits
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Temperance - Diamanti
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Therion - Leviathan
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Todd La Torre - Rejoice in the Suffering
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Tony Mac Alpine - Equilibrium
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tremonti - Maching in Time
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Warrior Path - The Mad King
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