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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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EPICA - Presente, passato e soprattutto futuro
09/11/2010 (4320 letture)
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Vi abbiamo raccontato nel live report dell'Halloween Gothic Fest di Dolceacqua come gli Epica ed i ReVamp siano stati degni della loro fama. Prima dello show, però, abbiamo anche avuto modo di intervistare i membri delle due band; e, se il nostro Room101 è stato allietato da una presenza femminile (leggerete l'intervista tra pochi giorni), al sottoscritto sono capitati i due chitarristi degli Epica. Certo, intervistare Simone Simons avrebbe magari avuto un altro fascino, ma la simpatia di Mark Jansen e Isaac Delahaye ha reso quest'intervista un momento ben più che piacevole.
Zarathustra: Ciao Mark, come stai? Mark: Tutto bene, grazie, al di là del tempo (ha piovuto a dirotto per due giorni interi, ndr)!
Zarathustra: Eh già! Al di là del "fastidio", poi, questo freddo e questa pioggia non sono l'ideale per un concerto, no? Mark: Certamente, ma alla fine è solo sfortuna (ride, ndr); immagino che in un open air a novembre faccia parte del gioco!
Zarathustra: Già. Voi siete alla fine del tour, o almeno di questa parte di tour: come è andata? Mark: Devo dire che è stato un gran bel tour, specialmente gli ultimi tre giorni in Francia sono stati davvero spettacolari, con Parigi e Strasburgo sold out...e faceva molto caldo! In realtà, alla data parigina faceva così caldo che un sacco di gente nel pubblico si è sentita male o è proprio svenuta.
Zarathustra: E qui attorno dovrebbe essere l'inferno, come da tema della manifestazione, ma è come se l'inferno avesse gelato! Mark: Hahaha, beh, però alla fine quando si parla di un concerto rock si parla anche di queste cose, è come andare in guerra!
Zarathustra: Quest'anno avete avuto un piccolo incidente in tour ( clicca qui per saperne di più, ndr), almeno questa volta è successo qualcosa di divertente? Mark: Ci sono un sacco di storie da tour molto divertenti, sì! Ieri per esempio era l'ultima data assieme ai Kells, allora ci siamo scatenati... abbiamo messo un casco in testa a Floor Jansen, lei se ne andava in giro così, e siccome è già molto alta era quasi minacciosa! I Kells invece hanno fatto tutti la stessa imitazione: si sono vestiti esattamente come me, si comportavano come me, è stato stranissimo! Poi ho fatto uno scherzo al tecnico del suono, ho detto a tutti che era il suo cinquantesimo compleanno -non solo non era il suo compleanno, ma lui è molto più giovane di così!- e tutti gli facevano gli auguri...poi me ne sono pentito, perché quando stavo facendo un piccolo annuncio sul palco ha modificato la mia voce, rendendola molto acuta, e l'ho visto in fondo alla sala che rideva come un matto! Succede così con gli scherzi, ti tornano sempre indietro. Poi c'è Floor che filma tutto...
Zarathustra: Non vi disturba? Mark: Assolutamente no, è molto discreta. Sarebbe diverso se ci fosse qualcuno a filmare la band sul bus, o nel backstage, per fare un dvd: quello mi disturberebbe. Ma così, se è per divertirsi o per avere dei ricordi, mi fa piacere.
Zarathustra: Ora cosa farete? Mark: Ci fermiamo per due settimane, dopodiché comincia il nostro tour negli Stati Uniti. Siamo molto felici di andarci perché finalmente possiamo fare un tour americano senza perderci dei soldi, perché le prime tre o quattro volte siamo andati in perdita, e così è molto difficile; ma l'ultima volta che ci siamo andati abbiamo guadagnato qualcosa, quindi speriamo che vada bene anche questa volta. Ovviamente ora possiamo portare uno show migliore, se pensi che prima non avevamo il nostro tecnico delle luci, quindi possiamo portarci ad un altro livello.
Zarathustra: Anche facendo un paragone con gli anni passati, in Italia, c'è molta più gente ai vostri concerti (al di là del caso dell'Halloween Fest, funestato dal diluvio, ndr). Mark: Sì, possiamo veramente essere felici e soddisfatti: anche con la crisi economica la gente viene a vederci.
Zarathustra: Dopo il tour, e il tour dopo il tour, tornerete in studio? Mark: Ora devo entrare in studio con la mia altra band, MaYan, poi invece con gli Epica ci andremo l'estate prossima.
Zarathustra: I fan dovranno aspettare un po', quindi. Mark: Sì, ma abbiamo pubblicato cinque album in un periodo comunque abbastanza breve, ora penso che sia il momento di andarci con i piedi di piombo. Siamo molto soddisfatti del nostro ultimo album, quindi lo dobbiamo almeno eguagliare. E poi, il mio ordine di preferenza è: comporre musica, andare in tour, stare in studio.
Zarathustra: Forse è per via della pressione, l'idea di dover concretizzare le idee, non deludere i fan... Mark: Sì, vedi, tu hai una canzone in testa, e può solo venir fuori peggio di come l'avevi immaginata. Al massimo, se sei molto bravo e fortunato, può venire come l'avevi pensata, ma più spesso la riascolti e non ti piace, allora la rifai. Ma, alla fine, anche in studio ci divertiamo molto, noi cerchiamo di divertirci ovunque.
Zarathustra: Bene, anche se probabilmente non c'è nulla di programmato quindi per il nuovo album, sai dove si spingerà il concept A New Age Dawns? Finora ha trattato temi molto diversi tra loro. Mark: Non lo so ancora, ho appena finito di scrivere i testi per l'altra band, quindi per almeno due-tre mesi non voglio neanche pensarci.
Zarathustra: Ho saputo che avete filmato un concerto un po' di tempo fa, sbaglio? Mark: Non sbagli, abbiamo filmato uno show in Brasile, e anche quello al Female Voices Festival in Belgio. Vedremo se li useremo per un dvd, ma preferisco non parlarne perché ogni volta che annunciamo o prepariamo un dvd qualcosa va incredibilmente storto. I dvd e gli Epica dovrebbero stare separati! Quando abbiamo fatto il nostro primo dvd (We Will Take You With Us, uscito nel 2004 per Transmission Records, ndr) gli archi non avevano provato quanto avrebbero dovuto, e quindi il primo show è stato inutilizzabile...fortunatamente quelli successivi sono andati meglio!
Zarathustra: Ah, ma è sempre così, anche quando recitavo a teatro, il primo spettacolo faceva sempre pena...poi di solito migliora. Parlando invece del sound della band, volevo sapere se c'è stata prima l'idea di modificare il suono e poi sono arrivati i cambi in lineup, o viceversa. Mark: In un certo senso, tutte e due le cose. Avevamo già stabilito che avremmo suonato in modo più heavy, ma questo ci è stato reso più facile dai nuovi arrivati.
Zarathustra: Perfetto. Invece, una domanda che faccio sempre, perché vengono fuori risposte interessanti ogni volta: ascolti metal nella vita di tutti i giorni? Non molti musicisti metal lo fanno, lo trovo piuttosto strano. Mark: I musicisti che conosco io hanno più o meno i miei stessi gusti; io ovviamente non ascolto solo metal, ma molti generi diversi. Per esempio, una band che apprezzo moltissimo sono gli Opeth, ma adoro anche i Muse: sono due band molto diverse, ma per me altrettanto valide. Ascolto anche molta musica classica, come Mozart, Rachmaninoff, Chopin, molte colonne sonore, soprattutto di Hans Zimmer.
Zarathustra: Alla fine, anche se in modi diversi, sia i Muse che la musica classica sono per certi versi simili al metal, a livello compositivo. Mark: Assolutamente sì. Molti brani di musica classica hanno momenti assolutamente selvaggi, ai quali basterebbe aggiungere una batteria per farli essere già metal
Zarathustra: (ci viene detto che l'intervista è conclusa, dato che ora è il momento di parlare con Isaac Delahaye, ndr) Allora, grazie mille Mark. Mark: Grazie a voi e ai lettori, è stato un piacere!
Zarathustra: Ciao Isaac, siediti pure dove preferisci. Per prima cosa, scusa per il tempaccio! Isaac: Non è colpa tua, ma grazie del pensiero!
Zarathustra: Normalmente si suona in locali al chiuso, dove fa molto caldo. Che differenza fa, nella preparazione, nel suono...? Isaac: Penso che la differenza principale la sentano i tecnici del suono e degli strumenti, dato che per la maggior parte non funzionano come al solito. Ma d'altro canto se il locale è particolarmente caldo, l'umidità sarà praticamente la stessa, cambia solo la temperatura. Poi ovviamente penso che non sia facile per i fan, che devono aspettare sotto la pioggia e al freddo per due ore.
Zarathustra: È uno dei motivi per cui il concerto è stato anticipato? Isaac: Potrebbe essere, ma devi anche considerare che abbiamo molta strada da fare stanotte, e questo sicuramente ha influito.
Zarathustra: Cambia qualcosa dal punto di vista fisico? Che ne so, fai uno stretching diverso? Isaac: No, no. Ma io in generale non faccio molto stretching di alto livello, quando vado sul palco mi basta avere le punte delle dita calde, e poi va tutto bene!
Zarathustra: Ora che è passato un po' di tempo possiamo parlarne per bene: ti piace stare negli Epica? Isaac: Decisamente sì! Sono quasi due anni ora, ma considera che avevo già suonato con loro qualche anno fa, quindi non ho avuto sorprese. Sono ragazzi molto simpatici, brave persone.
Zarathustra: In che modo è diverso suonare negli Epica e nei God Dethroned? Al di là del suono, che ormai non è più così diverso. Isaac: Qui hai sicuramente più opzioni, più possibilità tra cui scegliere. Nei God Dethroned è tutto molto guidato dagli strumenti, perché le parti vocali non hanno una melodia, quella è fatta dalle chitarre, è melodic death metal. Negli Epica è completamente diverso, ci sono così tanti aspetti del suono, la voce femminile, le orchestrazioni, qualche parte di chitarra acustica...c'è più variazione. Ma d'altro canto fare il chitarrista è molto simile, perché vai sul palco o in studio e cerchi di fare quello che sai al meglio, al di là delle possibilità, del suono e di tutte queste cose.
Zarathustra: E poi ci sono molte più ragazze, se guardi nel pubblico! Isaac: Quello mi piace, infatti!
Zarathustra: Che sensazioni hai in vista del tour americano? Isaac: Non vedo l'ora! Quando ci siamo stati l'ultima volta è stato molto positivo, è venuta molta più gente di quanto ci aspettassimo. Gli USA sono un mercato molto differente, che segue dinamiche diverse dal resto del mondo. Puoi anche essere molto importante in Europa, ma magari arrivi lì e ti conoscono in pochi.
Zarathustra: Anche perché c'è molto di più un discorso di "mode", di correnti: ora sembra che se non suoni il loro metalcore non sei degno di attenzione. Isaac: Sì, questo è giusto, ma d'altro canto il pubblico americano è così vasto che se sei una band metalcore devi andare in tour senza mai fermarti per riuscire ad emergere. A meno che non si diventi subito una grande band, sin dall'inizio, ma quello è molto raro. Noi faremo in un certo senso così: continueremo ad andare negli USA, e speriamo che ogni volta ci sia qualche fan in più. Dopo il tour faremo un altro album, e poi un altro tour...ma sono molto curioso di vedere come andrà questo qui, per ora. Dato che il mercato è così grande, ci sono sempre posti in cui puoi suonare, persone a cui puoi piacere...è una parte del mondo molto importante, ci teniamo a far bene.
Zarathustra: Parlando del nuovo disco, Mark prima ci ha detto che non entrerete in studio prima dell'estate. Ma tu hai già qualcosa da parte, qualche idea? Isaac: Sì sì, ho un po' di idee, non troppe, ci sto lavorando da solo per ora. Quando arriverà il momento, le sottoporrò agli altri, dopo il tour che ci sarà all'inizio dell'anno prossimo.
Zarathustra: Come sono gli equilibri nel songwriting, c'è un leader? Isaac: Mark senza dubbio è il "custode del suono": noi arriviamo magari con dieci milioni di idee, e lui si prende la briga di fare una scrematura. C'è bisogno che uno faccia così. Noi arriviamo tutti con le nostre canzoni, i nostri riff, le nostre melodie e sottoponiamo tutto a Mark, ed è lui a dire "potremmo usare questo e quell'altro, questo magari non è per noi"; è giusto che lui stabilizzi il sound, pur essendo aperto a tutti i nostri suggerimenti. Ad esempio, per l'ultimo album abbiamo passato tre mesi sulle chitarre, scrivendo e riscrivendo mano a mano. Con le nostre idee, lui dice "bene, facciamo una canzone con questa struttura, le tastiere le mettiamo qui e qui". Il mio lavoro è curare gli arrangiamenti di chitarra, ma ognuno ha la sua "specializzazione". Ma Mark è il generale, decide come andranno le cose in pratica.
Zarathustra: Però da quando sei entrato tu c'è stato comunque un cambio nel sound. Isaac: Semplicemente chi c'era prima di me non cambiava nulla di quello che gli veniva proposto, diceva "mi va bene, ora lo suono al massimo delle mie possibilità", mentre io sono più per "ok, come possiamo renderlo ancora più interessante?". Sembra che ai fan mancasse molto l'impatto delle chitarre nella nostra musica: le orchestrazioni c'erano, il cantato pure, mancava qualcosa.
Zarathustra: A noi le chitarre ce piacciono, le vogliamo davvero sentire. Isaac: Già! Come ti accennavo prima, poi, nei God Dethroned sono i chitarristi a fare la melodia, oltre che il ritmo, mentre qui siamo essenzialmente supporto per le orchestrazioni.
Zarathustra: Però rispetto al passato le chitarre sono molto più presenti, in termini proprio di volume. Isaac: Sì sì, assolutamente, e questo modo diverso di lavorare per me è un bel cambiamento. Un'altra cosa, mi tocca sempre fare il solista, ma non l'ho mai chiesto! Ogni volta, la band in cui mi sono trovato mi ha chiesto di fare gli assoli, io ho dovuto adeguarmi (ride, ndr)!
Zarathustra: Si vede anche in un certo senso il tentativo, da parte di Mark se è lui che l'ha deciso, di dimostrare che gli Epica sono una band di metal estremo a tutti gli effetti, o anche una band metal a tutti gli effetti: i "fan", o presunti tali in questo caso, possono essere un vero dito al c..o (mi censuro per motivi di pubblica decenza, ma l'espressione da me usata è facilmente intuibile, ndr), visto che dicono sempre "non è abbastanza heavy, non è abbastanza metal" e così via. Isaac: Già. Vedi, quando avevamo finito di scrivere tutte le canzoni, ci siamo seduti al tavolo e abbiamo detto: "possiamo fare due cose, andare dalla parte più mainstream -ma c'erano già Within Temptation, Delain, gli ultimi Nightwish- oppure coprire quel "buco" che c'era tra le band con voce femminile e le vere band estreme, allora abbiamo optato per la seconda scelta, ci sembrava interessante.
Zarathustra: Senza ovviamente andarsi a confrontare con le band con voci femminili estreme, come gli Arch Enemy. Isaac: Ah, certo, loro suonano un genere talmente aggressivo e diretto che sarebbe impossibile cantarlo in un modo diverso. Pensa ad una cosa, per capire la differenza tra le scelte che potevamo fare: Arjen (von Weesembeek, batterista degli Epica, ndr) ha suonato anche come session man per i Delain. Dopo che suonò la prima volta sui pezzi che gli avevano assegnato, gli dissero: "guarda, va benissimo, sei fantastico, ma rifallo. C'è troppa roba, fai semplicemente la canzone e basta". Ovviamente l'ha fatto, perché lo pagavano, però è chiaro che non è stimolante per un musicista.
Zarathustra: Uno spreco di talento, in effetti, e un modo di lavorare con tanti paraocchi: facciamo questo e basta, non possiamo fare altro. Isaac: Sì, mentre noi comunque abbiamo sempre cambiato qualcosa da un album all'altro, e davvero non abbiamo idea di come potrà suonare il prossimo. Forse continueremo su questa strada, forse no, ma dobbiamo tenere tutte le porte aperte e, come hai detto tu, usare tutto il talento che c'è nella band.
Zarathustra: Ascolti metal nella vita di tutti i giorni? Isaac: Ascolto molta musica, ma non principalmente metal. Un tempo ero un "vero metalhead", ma ora non più. Ad esempio, è un paio di settimane che sono completamente immerso in James Blunt. Lo conoscevo di nome, ma non l'avevo mai sentito; l'ho visto in tv, e sono corso a comprare il cd.
Zarathustra: Il primo? Ci sono davvero ottime canzoni. Isaac: Sì! Poi lui ha una voce molto particolare, alta. Ma ovviamente ho comprato anche l'ultimo Dimmu Borgir, e lo ascolto molto spesso. Se prima ascoltavo solo metal, adesso il metal è parte di una serie di ascolti che comprende un po' di tutto.
Zarathustra: In fondo è quasi il dovere di un musicista, quello di sentire quanta più musica possibile. Isaac: Sì. Quando devo guidare, ascolto molto i Daft Punk, oppure Sons of Northern Darkness degli Immortal, che ha un'ottima produzione, un ottimo sound, ti prende. Certo, è black metal, ed è molto bello; ma anche il primo disco di Alanis Morrisette è un grande album.
Zarathustra: A Mark piacciono i Muse. A te? Isaac: A me non tanto quanto a lui, però mi piacciono, sì. Li apprezzo, ma non è un gruppo che sentirei ogni giorno. A lui piacciono anche gli Opeth, ma non li ascolterei ogni giorno; li apprezzo, ma nelle canzoni ci sono veramente troppe cose, sono un po' dispersivi.
Zarathustra: Bene, goditi lo show... Isaac: Anche tu! Grazie per l'intervista, un saluto ai lettori di Metallized!
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@Zarathustra: ah, ecco!  |
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Nella mia categoria, mostruoso è sotto a eccezionale quindi, Delahaye è mostruoso, i chitarristi eccezionali sono altri @Valkyrja: il batterista a me piace molto, ma ha fatto un paio di errori (come ho scritto nel report) |
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Mò non esageriamo, i chitarristi mostruosi sono altri!  |
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Finalmente la riprova che anche i metallari duri e puri si possono sciogliere con Hans Zimmer e sballare con i Muse! Peccato non aver intervistato anche Simone.....concordo con il fatto che Isaac sia un chitarrista mostruoso, ma anche il batterista faceva le buche in terra!!!!!! |
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Con la Simons ho avuto un incontro ravvicinato io XD vi racconterò, in effetti ero curiosissimo di leggere cosa aveva detto dei Delain Isaac dato che avevo sentito parzialmente la risposta che ti aveva dato, in effetti (nonostante dietro la tastiera ci sia una fan della suddetta band XD) è uno spreco di talento, c'è anche da considerare però che comunque Lucidity essendo ancora un "progetto" di Westerholt era molto ma molto chiuso in certi schemi, lui componeva ed essendo sprovvisto di band pagava altri per suonare quello che aveva in testa e nulla più, ora a livello compositivo garantisco che sono più liberi XD Bellissima intervista!! Isaac è un chitarrista mostruoso ! |
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Beh da quel punto di vista spero che la Simons non sia dotata!!!!!!! Comunque, è il colore dei capelli che abbiamo in comune sono un bel po' più alto di lei, non esageriamo  |
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hahahha! il commento di metal4ever mi ha fatto spanzare! e mi permetto solo perché anch'io non sono certo né un watusso né un armadio a due ante! ma non ti abbattere, filippo: piccoli ma cattivi! e poi si sa bene quel che si dice... hehehe! |
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Stima per Mark che ascolta Hans Zimmer *_* |
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Fan degli Opeth e dei Muse...Grande!!!! @Filippo eccato che non hai incontrato Simone S. dato una cosa in comune ce l'avete.... |
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Guarda, lì per lì ho avuto la stessa sensazione: Isaac stava sputtanando i Delain. Quanto al confronto con le altre band, non avendo noi parlato di altre band "serie" (come i bravissimi Her Enchantmen che citi tu) non ti so dire, ma non ho avuto l'impressione che fossero "montati", quindi non penso che si ritengano superiori. Si ritengono, secondo me a ragion veduta, una band con una sua nicchia di originalità, libera oggi di fare la musica che vuole. Grazie dei complimenti! |
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bella intervista, bravo! sei stato molto bravo, direi, a destreggiarti con due interviste separate a membri della stessa band, e in generale è abbastanza varia e non noiosa. mi è piaciuto quel riferimento alle band metal più sul "commerciale" con cantanti donne come gli ULTIMI nightwish, haha! invece mi sorprende il quasi sputtanamento dei delain: è solo una questione di traduzione, di mia interpretazione o che altro? perché a me sembra che isaac dica fondamentalmente che i delain valgono poco. chiedo lumi apposta per capire meglio eh! - mi secca un po' però la questione per cui "gli epica sì che sono una band con cantato femminile melodico che spacca i culi mentre la maggior parte blablabla"... mi spiego: venendo da un musicista esperto mi aspetto una certa conoscenza della materia prima di una simile dichiarazione. per rimanere in patria, possibile che nessuno ricordi gli Her Enchantment? i loro due dischi erano l'ultimo degli epica all'ennesima. spero si capisca cosa intendo con questa piccola polemica!  |
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