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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Epica - The Classical Conspiracy
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( 6501 letture )
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PERCHE'? E' la domanda che mi resta stampata nella testa a caratteri cubitali. Ascolto The Classical Conspiracy degli Epica e non posso che chiedermi: perchè? E' un chiodo fisso ormai. E' un mattone conficcato nella testa, un mattone dalle mille sfaccettature. Vorrei sapere ad esempio perchè tutte le band new-gothic (rabbrividite pure, ma d'ora in poi le chiamerò così) ormai incidono un disco con l'orchestra. Bella idea, sicuro, ma nessuno si è accorto che l'effetto sorpresa è finito da un pezzo. Therion, Within Temptation, adesso Epica. C'era davvero bisogno di un disco del genere? Ai posteri l'ardua sentenza. Da parte mia posso solo dire che una band di questo calibro, predisposta alle partiture orchestrali da tempo, fa la sua porca figura. Naturalmente questo vale anche per le altre (due?) band che prima degli Epica si sono imbarcate nella stessa avventura, e dunque questa può rappresentare una risposta discretamente soddisfacente al mio dubbio: le band new-gothic cercano i dischi orchestrali per coronare un sogno. Insomma, diciamolo, se si può scegliere tra un normale live album, ed un live album coadiuvato da un'orchestra di 50-60 elementi, si sceglie quasi sempre la seconda opzione. Sarebbe una follia non prendere al volo l'occasione: un disco con l'orchestra è una sorta di nobilitazione della propria arte, un descialbaggio del grezzo accumulato sulla propria musica.
SI', MA PERCHE'? Questa volta il dubbio è più malsano. Mi divora come un acido corrosivo. Facciamo un attimo mente locale. Il metal ha grossomodo quarant'anni di storia (con le dovute eccezioni). La musica classica almeno settecento (sempre con le dovute eccezioni). Il metal da sempre rende omaggio alla musica classica, riproponendo tonalità, fraseggi, strutture tipiche della più "nobile" forma musicale. E' chiaro però che, quello del metal, resta un omaggio artistico di un bambino reso al padre anziano, pieno di esperienza, maturo e completo. Come è possibile pretendere che il bambino possa riproporre in toto l'arte dell'anziano, senza in qualche modo rovinarne il messaggio iniziale? E' quanto infatti è accaduto con The Classical Conspiracy ed è quanto è accaduto altre volte in passato. Il disco si divide in due parti: la prima contiene delle partiture classiche rivisitate per l'occasione con l'implemento della band vera e propria sul palco (e dunque chitarre che duettano con violini e fiati, basso di sostegno a contrabbasso e violoncello, e così via), la seconda è una sorta di greatest hits degli Epica registrato (molto bene) dal vivo assieme all'orchestra. Come nel caso dei Therion, anche qui la seconda parte è di gran lunga meglio della prima. La differenza rispetto ai compagni svedesi sta nell'aver scelto spesso delle partiture classiche di stampo molto moderno, come ad esempio gli hit di Danny Elfman e Klaus Badelt. Ottima scelta, dico io, quasi un salvataggio in corner prima dell'autogoal. Per quanto bravissimi infatti, maestri come Elfman e Badelt non possono competere con i grandi del passato (remoto), proponendo di fatto pezzi più semplici e decisamente più adatti ad essere trasposti in chiave metal. Epica-Therion: 1 a 0, per quanto anche stavolta i brani appaiano irrimediabilmente pacchiani.
E PERCHE' COMPRARLO? Vivere questo disco come l'esperienza di un live album alternativo è la scelta migliore per convincersi a comprarlo. Appena acquistato, scartato ed aperto, gettare nel cestino il primo disco è la decisione più saggia per convincersi di aver fatto un buon acquisto. Vi sembra un compromesso poco accettabile da rispettare? Poco male, vi basterà comprare i dischi originali di musica classica e degli Epica, ed il gioco sarà fatto. Costerà un pò di più, ma ne varrà la pena.
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4
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Io amo la classica e amo qualsiasi (o quasi) band che decide di dare un tocco in più alla loro musica aggiungendo strumenti classici. L'idea non sarà nuova ma funziona (quasi) sempre. Certo non è come ascoltare Brahms o Bizet, ma metal e classica si sposano benissimo e ascoltare canzoni metal con l'aggiunta di sonorità e sinfonie di un tempo da un tocco di magia. Piuttosto io mi chiederei perchè escono migliaia di band tutte uguali, o perchè nel metal son nati generi che di metal hanno niente o quasi. Queste son le vere domande che deve porsi chi ama la musica. Io in un album del genere non vedo alcun perchè da spiegare. Sento dell'ottima musica, accompagnata da una voce pazzesca e da musicisti metal di ottimo livello. Perchè farsi tanti perchè? Se nessuno dovesse più fare cose già fatte non avremmo più musica non credete? Voto: 85 |
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3
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a me invece è piaciuto tantissimo |
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2
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Gran bel discone invece, per chi ascolta classica e non. Non vi fa mica male anzi. E poi Haendel non è mica uno qualsiasi... |
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1
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Il mio primo istinto è stato di spegnere UTUBE e ascoltare le Four Seasons di Vivaldi dirette da Muti... Meno male che esiste il tubo sennò sarebbe stato un acquisto a vuoto! |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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CD 1: 01) Palladium 02) Dies Irae 03) Ombra Mai Fu 04) Adagio 05) Spiderman Medley 06) Presto 07) Montagues & Capulets 08) The Imperial March 09) Stabat Mater Dolorosa 11) In The Hall Of The Mountain King 12) Pirates Of The Caribbean 13) Indigo 14) The Last Crusade 15) Sensorium 16) Quietus 17) Chasing The Dragon 18) Feint
CD 2: 01) Never Enough 02) Beyond Belief 03) Cry For The Moon 04) Safeguard To Paradise 05) Blank Infinity 06) Living A Lie 07) The Phantom Agony 08) Sancta Terra 09) Illusive Consensus 10) Consign To Oblivion
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Line Up
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Simone Simons - Vocals Mark Jansen - Guitars, Vocals Isaac Delahaye - Guitars Coen Jansen - Keyboards Yves Huts - Bass Ariën Van Weesenbeek - Drums
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