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Lamb Of God - VII: Sturm Und Drang
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Quando metti il piede in una buca nascosta e precipiti per metri e metri in un baratro senza fondo, vedi nero e cerchi la luce per farti accecare, cerchi l’acqua per tentare un ultimo disperato tentativo di tuffo, cerchi una folata di vento che ti porti dove non esistano lo spazio e il tempo ma questi non arrivano, sappi che c’è sempre un modo. C’è sempre una via d’uscita ed un ramo a cui appenderti. Non servono iride e cristallino per vederlo, non serve la luce. È tutto dentro di te. Scava bene nelle viscere, fatti aiutare da chi ti conosce e aggrappatici. Questo ramo si chiama passione: ciò che lega le decisioni ed i processi del nostro cervello con le emozioni del cuore. Ora rileggete tutto il discorso mettendo al posto della parola "passione" la parola "musica", il senso rimarrà intatto. Tutto questo Randy Blythe lo sa bene, dato che è lui il protagonista della recensione e di VII: Sturm Und Drang, ultimo album dei Lamb Of God. Per capire meglio di cosa stia parlando è bene sapere che il cantante venne arrestato nel 2012 con l'accusa di aver ucciso un ragazzo spingendolo dal palco durante un concerto di due anni prima. Il ragazzo è deceduto dopo due settimane dal concerto in questione. Il 5 marzo 2013 Randy Blythe è stato assolto da tali accuse. Da quei giorni passati in carcere e quella tempesta di emozioni prende vita VII: Sturm Und Drang e se l’intelletto me lo concede tenterò di spiegarvelo. 48 minuti di musica senza soluzione di continuità distribuiti lungo dieci canzoni, qui è già la prima questione. Se avete apprezzato e vi siete persi dentro Resolution, scordatevelo. Sono due cose diverse; la lunghezza è minore e minore è il numero di tracce. Tutto dunque è più compatto e monolitico come non avveniva dai (bei) tempi di Wrath.
Si inizia con Still Echoes che è probabilmente il brano più brutale di tutto l’album, una mazzata nei denti assurda con la sezione ritmica sugli scudi mentre le chitarre disegnano riff perfetti e variegati, scordatevi pure il collo dopo aver ascoltato questo brano. Subito dopo troviamo Erase This, altro brano dalla forza d’urto devastante, che fonda la sua potenza nel chorus da urlare a squarciagola, sul finale troviamo due assoli di chitarra bellissimi, uno dei quali prodotto col talk-box, che da un tocco orientaleggiante al brano. Perla. La musica d’introduzione è finita, le mazzate assassine stanno per lasciare spazio allo spettacolo. Testi, musica e video. Mai questi tre fattori erano stati così legati per descrivere qualcosa di esistente nella vita di chi li ha creati: il dramma di un uomo che si trova incolpato di qualcosa che manco ricorda e si sente in colpa. Quell’uomo è lì, sul palco che canta le parole che ha scritto lui stesso con la rabbia di chi ha appena fatto qualche passo nell’inferno.
"My hands are painted red My future's painted black I can't recognize myself, I've become someone else My hands are painted red."
"Le mie mani sono dipinte di rosso Il mio futuro è dipinto di nero. Non so riconoscere me stesso sono diventato qualcun altro Le mie mani sono dipinte di rosso."
Il ritornello di 512 è qualcosa che vorresti cantare ma sai che non è il caso, quelle non sono parole date all’umanità affinché le faccia proprie, sono parole urlate, vomitate solo da chi le ha partorite e vuole farcele ascoltare così, per essere salvato da noi, i suoi rami. Il video alterna sequenze recitate da ragazzi che rinvengono il cadavere di una giovane e trovano l’assassino ad altre in cui la band suona, emblematica la scena finale in cui il gruppo produce le ultime note e poi si guarda stremato, non è finzione, è musica che puoi sentire lungo la schiena. Embers vede i Lamb Of God alle prese con la prima collaborazione dell’album. Dopo un inizio tiratissimo come solo i nostri sanno fare grazie ad un lavoro chitarristico eccelso si arriva allo stacco in cui si insinua un mellifluo riff di basso: qui la band decide di mutare il proprio stile per adattarsi a qualcosa di nuovo; ad annunciarla è l’urlo feroce di Randy Blythe sul quale si insinua la voce angelica di Chino Moreno. La musica ringrazia per questi 5 minuti di estasi. Dopo un brano denso di rabbia ferina come Footprints troviamo un’altra sorpresa. Questo è il disco del coraggio, in cui il gruppo si fa altro da sé per capire meglio se stessi e i propri limiti: Overlord ci mostra una band che sa anche rallentare e avere momenti di alta liricità con Randy Blythe che canta in modo melodico, giusto un paio di minuti, prima di esplodere nella parte più brutale del platter. Brano multiforme e di difficile digestione ma ottimo nel suo incedere. Engage the Fear Machine parla dei telegiornali e dei programmi televisivi che fomentano paura e negatività, ritornello bellissimo e lavoro chitarristico allucinante con il riff principale che viene eseguito ogni volta con effetti diversi, canzone spaccaossa. Dopo un altro pezzo dalla rabbia ancora sconosciuta agli altri comuni mortali troviamo il brano conclusivo: Torches che vede i cori e le voci secondarie a cura del cantante dei The Dillinger Escape Plan. La song parte piano per sfociare in tanti riff molto fangosi, molti cambi di tempo e alternanza tra mid-tempo e arpeggi rendono il brano particolare e maestoso: degna chiusura per quest’album.
I pilastri portanti del penultimo disco Resolution erano varietà e fredda brutalità, qui compattezza e emozione regnano sovrani. Questo album spicca nella discografia del gruppo perché aggiunge cuore alle sfuriate fredde e distaccate di chi giudica, perché aggiunge cose che non erano mai state osate dalla band. Aggiunge il cuore di chi è passato attraverso un vortice e se lo ritrova in gola. Un disco che non stanca mai e ti fa stare in ansia per tutta la durata, con Randy che con la propria voce ti accompagna nei meandri più bui della società e (per la prima volta) di se stesso; per lui è senza dubbio la miglior prestazione di sempre. Quest’album ci dimostra ancora una volta come i Lamb Of God siano una perla inscalfibile del panorama metal e come la loro freschezza sia sempre quella dei primi album. Ascoltando questo platter ti rendi quasi conto di come i membri della band siano fatti gli uni per gli altri e la canzone sia tutto, sbagliarla equivale a morire. E i Nostri sono vivissimi. VII: Sturm Und Drang è il rilancio di un uomo che vuole far spaventare gli altri, tenendo però ancora qualche fiches davanti a sé. VII: Sturm Und Drang è il tutto per tutto di una band che vuole riecheggiare nell’eternità del metal ma mantiene quel pizzico di timore che la rende umana; e gli umani sanno fare errori, grattacieli, musica e miracoli. Sì, anche miracoli. Se sei l’Agnello di Dio puoi.
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78.18 su 132 voti [
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Disco bellissimo, forse il migliore della band per me |
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Saranno questi giorni cupi che non mi invogliano ad ascoltare (nella giusta predisposizione) qualcosa di nuovo,ma non mi convincono,ci sento troppe influenze di generi diversi ma niente di personale,cioè scorre ma non lascia nulla.60 ma è solo una mia considerazione. |
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Riascoltato qualche giorno fa, confermo che per me è sul podio tra le loro produzioni: suonato alla grande e canzoni una più bella dell'altra. Mark Morton sempre sugli scudi, Randy Blythe si (ri)conferma su ottimi livelli e Chris Adler una macchina, ma tutta la band fa il suo dovere in modo egregio. Bellissimo, voto 85 |
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un bel album c'e poco da dire, anche se la prima parte è nettamente superiore alla seconda, per me uno dei migliori dischi che hanno fatto, anche se devo dire il vero li ho sempre trovati suppravalutati,bravi si, ma non dei fenomeni come tanta gente vuole far credere, il batterista mi piace ottimo tocco e mai banale, voto 77 |
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Rivalutato dopo un anno, un disco ottimo. |
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@doomale @macca : contento che anche voi lo consideriate da "podio" nella discografia dei LOG, sicuramente insieme ad Ashes Of The Wake. Poi se non piace la band od il genere allora inutile andare oltre, tuttavia la caratura da "capofila" è innegabile, non è proprio possibile disconoscerla. A mio modesto avviso l'eredità spirituale dei Pantera trova un degno erede solo nei LOG, che pur con un sound un po' diverso e personale (appunto caratura...) sono gli unici ad oggi che sembrano degni anche solo del paragone.
512 è uno dei pezzi metal più belli ed espressivi che ho sentito negli ultimi anni: The time is slipping by no peace in sight
But the teeth of time still hold their bite
My hands are painted red, My future's painted black... |
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@doomale @macca : contento che anche voi lo consideriate da "podio" nella discografia dei LOG, sicuramente insieme ad Ashes Of The Wake. Poi se non piace la band od il genere allora inutile andare oltre, tuttavia la caratura da "capofila" è innegabile, non è proprio possibile disconoscerla. A mio modesto avviso l'eredità spirituale dei Pantera trova un degno erede solo nei LOG, che pur con un sound un po' diverso e personale (appunto caratura...) sono gli unici ad oggi che sembrano degni anche solo del paragone.
512 è uno dei pezzi metal più belli ed espressivi che ho sentito negli ultimi anni: The time is slipping by no peace in sight
But the teeth of time still hold their bite
My hands are painted red, My future's painted black... |
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Gran bell'album..Lo avevo colpevolmente "ignorato" all'uscita. E invece i LOG tornano a fare la voce grossa con questo ( a dire il vero il precedente Resolution anche mi era piaciuto ma niente a che vedere con questo). Le prime due ti asfaltano subito, ma anche il resto non è da meno. E quindi dopo As the Palace burns e Ashes of the wake questo va dritto in terza posizione del podio. 8 pieno |
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Fino a Footprints una bordata dietro l'altra, Overlord apprezzabile tentativo di aggiungere qualcosa di nuovo, poi forse un leggero calo in un paio di brani ma la qualità è in generale elevatissima. Insieme a Sacrament e Resolution l'album che ciclicamente prende posto nel lettore, longevità pazzesca per un genere che non ha forse molto di nuovo da dire ma li vede come interpreti unici e con un trademark inimitabile. PS. Metalcore? Siete seri? XD |
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@acasualdjentleman: AMEN. Mai sopportati i LoG, tranne un paio di canzoni. |
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Niente di che, una miscelazione di groove\death\metalcore Che ormai ha rotto i sudetti, di una noiosezza spaventosa. Della serie che gli ac\dc in confronto sembrabo un gruppo sperimentale, gli assoli vuoti, riff groove\trash gia sentiti e risentiti. Come si fa a dare quasi 90 a sta roba ? Ci sono gruppi metalcore\groove con fantasia molto più grande di sta roba qua . |
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Disco spietato... il groove sinistro e lancinante di 512 é come una porta che se attraversata ti chiude dentro... tutti i brani comprese le bonus ti macinano letteralmente fino a farti a pezzi. Bellissimo, sul podio della discografia dei Lamb Of God. Voto 90 |
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album bello e variegato. niente a che fare col precedente che ho archiviato velocemente perchè troppo piatto. Qui ci sono veramente delle belle canzoni soprattutto nella prima metà del disco, non mancano le mazzate in pure stile LOG e mi è piaciuto il fatto che abbiano introdotto qualche novità senza stravolgere il loro stile. Ho la versione con due bonus e Nightmare seeker secondo me meritava di stare nella versione standard. Sono un loro fan ma devo convenire che qui i LOG sono molto apprezzati dai recensori. per me questo disco vale 77. |
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ANCHE A ME PIACIONO I LAMB OF GOD, MA SU QUESTO SITO MI SEMBRANO UN PO' TROPPO GONFIATI I VOTI A LORO FAVORE, SONO UNA BUONA BAND NIENTE DI PIU', L'UNICO ALBUM CHE PER ME RAGGIUNGE GLI 80 E' ASHES OF THE WAKE, TUTTI GLI ALTRI SONO DA 70 O POCO PIU'. |
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Ok, ascoltando meglio i primi album mi sono accorto che la componente metalcore c'è, ma è utilizzata bene, senza ritornelli omosessuali. Leggo ovunque che sono parecchio influenzato dai Pantera... bhe l'influenza c'è, ma non così tanta come viene spesso detta( almeno per me ). Piuttosto, prendetemi per scemo, ma io sento un enorme influenza da parte dei Death. |
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Ancora devo capire perché a questo gruppo è stato dato del metalcore... |
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DISUMANO. Sicuramente uno dei migliori dischi del 2015. |
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molto brevemente.....STUPENDO!!! dopo tantissime delusioni di band "pluridecorate" per ora solo loro riescono a partorire (anzi a vomitare ah,ah) bellissimi lavori come quest'ultimo. voto 90 |
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Recensione davvero magnifica, i miei sentiti complimenti. L'album è una mazzata al petto, con i soliti pezzi tritaossa e le gradite (almeno al sottoscritto) varianti stilistiche! |
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li conosco solo dal 2009 quindi non sono il loro più grande esegeta di sicuro. a mio modesto parere il miglior gruppo di thrash (moderno) in circolazione . in particolare il guitar riffing ha dell'incredibile. sempre a parer mio la voce è decisamente migliore negli ultimi album rispetto ai primi. per quanto riguarda VII il voto 86 è piucchegiusto. il loro meglio forse ashes . |
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Non sono un musicista, però personalmente trovo un po' anonime "anthropoid" ed "engage the fear machine", secondo me non all'altezza del resto dell'album. Stupende "footprints" e la criticata "overlord", molto potente per quanto mi riguarda. Voto 81 |
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@MALLEUS perchè non ti metti a suonare e partorisci tu un capolavoro del metal contemporaneo, visto che ti fa tutto schifo? |
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Miglior disco dai tempi di Sacrament (che resta in cima alla pari con Ashes): brutale, ispiratissimo e con alcune innovazioni inaspettate ma che suonano dannatamente LOG. Pezzi migliori: Erase This e Embers. |
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Disco mostruoso, nella top 5 del 2015, voto 92 |
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Concordo con chi dice che si tratta del migliore dai tempi di AOTW, dopo diversi ascolti me ne sto convincendo anch'io, infatti per me Sacrament e Wrath ad esempio sono un po' sopravvalutati. Qui a colpirmi molto è la voce di Randy potentissima, e il drumming sempre più cazzuto di Chris, un batterista veramente allucinante. Overlord secondo me stona col resto ma pazienza, apprezzabile il tentativo di fare qualcosa di diverso. Grandissima band comunque. |
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@markus ma quale domanda?non dire stronzate, il tuo era il classico intervento volto a denigrare la band in questione (oltre al genere) e deridere chi invece li apprezza. Tornatene ad ascoltare Turilli vah |
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Alcuni pezzi sono decisamente cazzuti altri un po' meno, ma tutto sommato un ottimo disco. Trovo la voce un po' troppo "prepotente". Anche per me Overload è indigeribile a metà salto sempre la traccia. |
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@markus considera che questo album rappresenta un evoluzione quasi easy listening e lo dimostrano le clean vocals presenti...ciò che resta sono le stesse emozioni che si possono provare con altre band e altri stili musicali...la tua mi sembra una domanda poco logica. |
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Mentecatto è colui che oltre a non provare a rispondere a una domanda non capita si permette pure di offendere. Io ho scritto a livello personale:non trova cosa possa esserci di piacevole nell'ascoltare un album come questo,e parlo a livello musicale. Tanta tecnica per carità,ma alla fine cosa vi resta?A me sembra tempo perso,ma probabilmente ha ragione Manuel,non è il mio genere (sono della vecchia scuola). |
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Sottoscrivo il post qui sotto: certi indidui farebbero meglio a evitare di lasciarsi andare a commenti inequivocabilmente idioti, nell'interesse di chi legge e soprattutto di loro stessi, si risparmierebbero una figura da mentecatti |
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@Markus: mi spieghi che cavolo ci fai qui a commentare (tra l'altro con domande dalla dubbia importanza...) se non apprezzi il genere/band? |
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Personalmente li trovo inascoltabili,mi spiegate come fate a completare anche solo un ascolto di un album del genere?ammesso che si possa parlare di 'ascolto'... |
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Per me il loro migliore dai tempi di Ashes of the Wake, molto meglio degli ultimi due che a me hanno discretamente annoiato. Erase this, 512, Footprints, Still echoes e Delusion Pandemic le mie preferite...Bel disco, il migliore degli ultimi 10 anni a mio avviso. |
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Fantastico, veramente fantastico! Leggo diversi commenti che disprezzano "Overlord"...per il sottoscritto è il brano TOP (insieme a Erase This) di un TOP album! |
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Signori che album, il 90 ci sta tutto |
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gran bel disco !!! convinto e convincente |
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Release tipica dei Lamb Of God, solida, potente, scritta e suonata alle grande. Penso che qui a farla da padrone sono le vocals di Blythe, potente come sempre, ma che si dimostra anche versatile su alcuni passaggi, risultando molto convincente e trascinante. |
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Recensione bellissima, ed anche ammirevole perché, secondo me giustamente, evidenzia che il settimo disco dei mitici Lamb Of God è il "disco del coraggio". Questa band ha sempre avuto passione, coerenza e dedizione alla causa e, lasciando da parte il fatto che io la adori, in tutti gli album pubblicati finora, ammetto che "Overlord" mi abbia spiazzato (parecchio), ma apprezzo proprio il "coraggio" della band di esplorare nuove soluzioni stilistiche e vocali. Grandissimi Lamb Of God, vero punto di riferimento nella scena (qui concordo con "Orion" al post 12) per cui non vedo l'ora di ascoltare "VII: Sturm und Drang", sicuro che sarà una garanzia, sotto ogni aspetto. SEMPRE IN ALTO LE CORNA PER IL POTENTISSIMO AGNELLO DI DIO ED IL SUO DEVASTANTE PROFETA A NOME RANDALL "RANDY" BLYTHE  |
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Prima parte è qualcosa di veramente emozionante e pezzi come 512 o still echoes sono un'opera d'arte.Andrò controcorrente ma overlord è fantastica,il resto perde un po'...ci sono 2 bonus track ...gran ritorno e lunga vita a Randy |
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Meglio di desolution ma inferiore a wrath e ai primi as palace burn e ashes of the wake...la seconda parte cala un po mentre la prima è perfetta e a me piace anche la tanto criticata overlord |
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Condivido l'entusiasmo della recensione. Personalmente trovo difficile sfornare "capolavori" nel senso proprio del termine di questi tempi. I LoG fanno parte di quelle poche band che sono riuscite a creare un proprio sound, un muro sonoro che è un marchio di fabbrica. Come sempre condiscono la musica con testi ricchi di critica ed un senso compiuto...cosa che anche nel metal si va perdendo con facilità in favore del "fuck" e dell'"hail satan" facile. Dopo la piattezza della scena Metal a fine anni 90 e la morte di Dimebag pensavo che le emozioni, per me, fossero finite lì...che potevo tornare a salarmi e godermi i miei amati anni 80. Ma i LoG e poche altre band mi hanno dato nuovi stimoli, diversi e non sto qui ad inneggiare al best of...però ci sono i nuovi stimoli. La carica di adrenalina e rabbia che mi trasmette il mix di questi 5 qui è difficile da replicare. Chris Adler batterista sempre più perfetto...Randy Blithe è una pantera reincarnata nella gola di un uomo e la coppia Adler/Morton alle chitarre funziona. Per me è 85, senza mezzi termini. Il CD da 90 è vicino...ancora un paio di release del genere ed arriva, IMHO. |
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d'accordissimo con la bella recensione di Nino. Fenomenale. |
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VII: Sturm Und Drang è un capolavoro. La quantità non fa la qualità e questo disco lo dice apertamente. ...certo non e avrei dato in pasto metà nei giorni precedenti all'uscita ma oh, ha funzionato e quindi yeah. C'è di tutto (Collaborazioni, Canzoni diverse l'una dall'altra, scelte coraggiose come il cantato pulito e cambi di genere in uno stesso brano) e la solidità tipica dei Lamb OF God, per certi versi ricorda i primi lavori, molto variegati che però sposano la pulizia e mixing moderno delle tracce e degli arrangiamenti, se potete ascoltatelo, che siate loro fan o non. Canzone preferita per ora è "EngageThe Fear Machine" seguita da "#512" e "Wine And Piss" (traccia bunus) |
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Beh a differenza degli altri lettori concordo con la recensione.I Lamb Of God mi sono sempre piaciuti ma non mi hanno mai emozionato nè entusiasmato.Questo disco è diverso,è più introspettivo e lo trovo molto più compatto ed ispirato dei precedenti(che erano zeppi di inutili filler)Ho la sensazione che sarà anche più longevo degli altri,che dopo le esaltazioni iniziali mi stancavano presto(sopratutto Wrath)Non sarà il loro capolavoro ma è un album che sto apprezzando tantissimo,belle anche le due bonus tracks che sarebbero highlights in resolution.Voto 85(solo perchè non riesco a digerire Overlord,davvero ci ho provato ma niente) |
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@malleus(come si traduce? ) guarda che neanche io sono un amante di quell'album. secondo me nella struttura dei pezzi e nelle atmosfere era molto eterogeneo, per me questa è una constatazione non un complimento. Il brano si rifà certamente ai gruppi che hai citato, scopiazzare mi sembra un brutto verbo. Ad ognuno le proprie opinioni, è bello per questo. |
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recensione che mi fa nascere una grande curiosità per questo disco, non pensavo che i LOG potessero ritornare su vette così alte. lo ascolterò al più presto |
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@trepezzi, per qualche passaggio in pulito è variegato? Resolution penso che sia la loro uscita più piatta e sconclusionata in assoluto, una mattonella che scorre malissimo, se a questo do un 70 a quello do forse forse 65, forse.. ma anche 60. Poi no davvero, c'ho provato con Overlord ma mi fa sempre più schifo, l'idea di un pezzo melodico poteva starci, ma è sviluppato malissimo.. Oltretutto scopiazza spudoratamente Alice in chains e Newsted. |
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Caspita che voto! Per me album da 75 al massimo. I brani più "sperimentali" non mi hanno convinto fino in fondo, e in generale direi che siamo sicuramente su buoni livelli ma tutto lì, non riescono più a sfornare capolavori. Tutto ciò è assolutamente normale e comprensibile, succede a tutte le band, e anzi ai LOG va riconosciuto il merito di essersi comunque assestati su standard qualitativi molto buoni per chi ama il metal. Sicuramente una delle band più importanti degli ultimi 15 anni, un punto di riferimento. Volendo fare un paragone mi vengono in mente i Testament, cioè una di quelle band in bilico, o meglio in equilibrio, tra mainstream (si fa per dire) e underground, meritevoli di rispetto e ammirazione. Ad avercene come loro. |
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@malleus resolution é un album molto variegato e per quanto mi riguarda non é un punto di forza. Overlord é destabilizzante. |
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Azz è uscito!! Devo averlo! |
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Vorrei proprio capire dove l'hai trovata la varietà in Resolution, ma vabè. L'album non è male, ma è troppo altalenante, non andrei sopra il 70. Overlord in ogni caso si candida tra le peggiori canzoni dell'anno, madonna che aborto. |
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Questo è un bellissimo album. Li ho visti live il mese scorso e me li andrò a rivedere tra qualche mese. Una delle band migliori del panorama, lunga vita ai Lamb Of God. |
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