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27/04/25
THE LUMINEERS
UNIPOL FORUM, VIA GIUSEPPE DI VITTORIO 6 - ASSAGO (MI)
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Annunciato sul finire dello scorso anno, arriva oggi sugli scaffali, sotto l’ormai onnipresente ala protettrice della Nuclear Blast, il decimo album dei Soulfly, la creatura più personale di Max Cavalera. Molti li avevano dati ormai per persi, dopo la scarsa parentesi di Savages, disco che aveva più che altro confermato il pessimo stato di forma dell’intera band, che già era possibile notare in sede live. Quello pubblicato due anni orsono è stato il primo album uscito per conto dell’etichetta tedesca ed anche il primo a vedere la presenza in formazione del figlio di Max, il giovanissimo Zyon, oggi chiamato a confermare quanto di buono messo in mostra finora. Archangel, questo il titolo della nuova release, parte invece con una prima nota negativa: è infatti l’ultimo disco con Tony Campos al basso, che ha lasciato la band brasiliana al termine delle registrazioni per aggregarsi ai Fear Factory. Non è ancora dato sapere chi sarà chiamato a sostituirlo, ma quel che è certo è che i contatti a Cavalera Senior non mancano. Il leader dei Soulfly ha infatti avuto modo negli ultimi anni di intraprendere diversi progetti, tra cui ricordiamo su tutti i Cavalera Conspiracy, ma più recentemente i Killer Be Killed (il cui album di debutto è stato pubblicato nel maggio dell’anno scorso, pochi mesi prima di quello dei Cavalera Conspiracy), supergruppo creato insieme a Greg Puciato dei The Dillinger Escape Plan e che vede coinvolti anche Troy Sanders (Mastodon) e Ben Koller (Converge), il quale ha preso le veci di Dave Elitch (Mars Volta). Ma tornando al focus del discorso, la decima fatica dei Soulfly si differenzia almeno in parte dal lavoro uscito due anni orsono, riscontrando un lieve miglioramento dal punto di vista della composizione, con arrangiamenti dalla forte atmosfera, abbastanza singolari ma ancora in linea con lo stile del gruppo. Questi passi in avanti, però, non riguardano purtroppo l’intero lavoro, ma solo alcuni suoi estratti. Proprio per questo motivo ci ritroveremo, a conti fatti, con un album ancora una volta al di sotto delle nostre aspettative.
La prima cosa da notare è pero la copertina, un vero e proprio quadro d’autore, molto elaborata e d’effetto, realizzata dall’artista tedesco Eliran Kantor, che in tempi recenti già abbiamo visto all’opera in album quali In War and Pieces dei Sodom, Dark Roots of Earth dei Testament o ancora Plagues of Babylon degli Iced Earth. Se l’aspetto estetico si fa più elaborato e curato, a non cambiare è quello strettamente musicale. Se è vero che qua e là possiamo trovare inserti poco affini al genere thrash/death, la miscela principale è sempre la stessa. Il vocione di Cavalera è come al solito ben lontano dall’essere aggraziato, il comparto ritmico sottostante pesta al massimo delle sue potenzialità e la chitarra di Rizzo è l’unica a portare un po’ di variazione all’interno di un sound altrimenti fin troppo compatto e claustrofobico. Le prime due tracce sono un esempio perfetto dei due estremi toccati nell’album: We Sold Our Souls to Metal è un assalto frontale diretto come pochi altri, che si esaurisce in tempi troppo brevi e si salva solo grazie ad una prova superiore di Campos al basso e Rizzo alla sei corde; Archangel è invece un brano molto più elaborato e nonostante alcuni piccoli “inciampi” (come l’accelerazione un po’ futile) convince e riesce a tenerci incollate le orecchie allo stereo. Molto buona è anche la successiva Sodomites, in cui fa la sua apparizione alla voce il primo ospite, Todd Jones degli americani Nails, band di genere thrashcore/hardcore da poco sotto contratto con la Nuclear Blast. La canzone, che presenta nel testo alcune citazioni della Bibbia (Ezechiele e la Genesi) è tra le più violente all’interno del disco e gode di una prova convincente da parte di tutti. La brevissima Ishtar Rising prosegue sulla falsariga della canzone precedente, ma con un andamento più cadenzato, e proprio per questo ancora più potente ed oscuro. La presenza del secondo ospite dietro al microfono, Matt Young dei King Parrot, si fa notare non poco nella folle Live Life Hard!, canzone che sembra però aver poco da dire rispetto anche solo alle tracce sentite finora. Shamash, che in certi frangenti sembra quasi fare il verso al black metal sinfonico, è un altro ottimo pezzo, con tanti elementi di contorno ma anche delle buone idee di base. L’ispirazione prosegue con l’epica Bethlehem’s Blood, che si avvale di un cantato quantomai sporco (ma in maniera conforme allo stile del pezzo) e mostra una volta di più il grande stato di forma di Marc Rizzo alla chitarra solista. C’è ancora tempo per qualcosa di buono nella successiva Titans, altro assalto frontale, ma non sullo stile del brano d’apertura, bensì con toni ben più epici; dopotutto quella presente nel testo è nientemeno che una guerra tra titani. In chiusura troviamo due tra gli estratti meno interessanti dell’intero disco, Deceiver e Mothers of Dragons. Quest’ultima va segnalata esclusivamente per la presenza di ben tre ospiti: gli ormai immancabili Richie e Igor Cavalera Jr e la cantante iraniana Anahid M.O.P dei progressive deathster Master of Persia. Tracce bonus dell’edizione speciale (non presenti nel promo pack a nostra disposizione) sono la “cover” di You Suffer dei Napalm Death, Acosador Notturno e Soulfly X.
Il decimo studio album dei Soulfly si esaurisce così, in meno di quaranta minuti, lasciando sensazioni più che altro positive. La forma fisica del leader Max Cavalera non è evidentemente più quella di un tempo e anche la tenuta vocale, nonostante i necessari ritocchi da studio, un minimo ne risente; la prova di Rizzo è invece da applausi e sulla sua inventiva alla sei corde si reggono la maggior parte di questi pezzi; Tony Campos, salvo in rari momenti, è purtroppo ben poco avvertibile, mentre il giovane Zyon Cavalera è ancora lontano dall’essere considerato un pilastro portante di questa formazione, nonostante le buone cose mostrate negli ultimi tempi. Archangel è tutt’altro che un disco da sottovalutare, perché ha dalla sua molti punti di forza, ma non è certo paragonabile agli ottimi lavori pubblicati in tempi ormai lontani dai Soulfly. Un passo o anche due in avanti rispetto a Savages, sicuramente il lavoro migliore degli ultimi cinque anni, ma ancora troppo lontano dai gloriosi fasti del passato.
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solito disco a la Soulfly post-Conquer. Ogni tanto spunta una traccia con un bel tiro (Sodomites) o con delle idee creative vincenti (Bethlem\'s Blood) ma il lavoro nella sua totalità è abbastanza piatto. La sufficienza la raggiunge,in questo caso neanche troppo risicata,ma nulla di più. |
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Disco solido e compatto,nulla per cui strapparsi i capelli ma fa il suo lavoro in maniera più che dignitosa. |
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Disco sicuramente non eccellente ma ben più memorabile di altri lavori dei Soulfly(Omen e Savages in particolare). |
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Adoro Primitive e Conquer, ma questo è orrido e noioso a parte la prima traccia. Voto: 50 |
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Questo disco l'ho consumato.Tra 7 gg finalmente il concerto a Milano. Voto 80 |
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A me fa piacere che il vecchio max sia tornato,con un disco buono ma non buonissimo,ma nonostante tutta la m**** in giro fa piacere questo archangel,voto:75 |
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mah max ha dato una bella sepoltura all sua bella musica, zyon se la cava , ma rispetto a mayorga e nunez è scarso, poco incisivo preciso e potente negli stacchi come nelle accelerazioni, poi vabbè anche il bassista sembra un po a spasso e lo stesso max non suona un grachè bene da un pezzo............. boh basta non darò più un contributo a sta band a conduzione familiare, mediocre rispetto al passato illustre ( boia schizophrenia dei sep in confronto sembra uno spettacolo di tecnica in confronto) |
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Titans da dolo vale tutti i dischi dopo Conquer e la tutta discografia dei Cavalera Cospirancy |
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Ma quanto è brutto sto album? Con i soulfly ho chiuso onestamente, salvo clamorose sorprese future... |
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Oh bene, finalmente l'ultimo parto di Max Cavalera, (dopo i due eventuali cesari avuti con i CC e i KoK.) Devo dire che si è limitato accorciando le canzoni togliendo quelle atmosfere tribali (che alcune volte erano più lunghe delle canzoni in se) Quest'album rispetto al precedente fila liscio, non è lungo, non stanca (quasi) ma potrebbe avere delle pecche, ad esempio la batteria (sentendo i vecchi dischi dei soulfly si nota veramente che la batteria è un fondamento importante) Rizzo si sente eccome mentre del cicciopanzo Campos, devo dire che può fare di meglio.. la voce di cavalera convince, ma tipo penso che nei live non credo che abbia tutta questa energia. Alcune canzoni funzionano (non le solite 4 e il resto è fuffa) Sto parlando di Archangels, Sodomities, Ishtar Rising, Shamshas, Bethlehem's Blood e Titans, davvero belle canzoni anche se ci poteva essere quel tocco in più. L'Opener è anonima, Live Life Hard ha come seconda voce uno che secondo me è negato (poi potrei essere ignorante attenzione) e le ultime due invece mi aspettavo di più sebbene passano innoservato... e niente, bravo cavalera, però sta volta statti calmo che non voglio per i prossimi (9) mesi un altro parto o biparto o triparto.. prenditi tutto il tempo che vuoi, fatti un giretto in brasile o dove vuoi andare vai, ma riposati almeno per 3 anni eh. Voto 75 solo perché è firmato Max Cavalera. |
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Gran bel dischetto, bravo il vecchio Max |
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Buon disco questa volta, magari lo compro pure visto che mi piace anche l'artwork...comunque direi di non esagerare con l'entusiasmo, lo reputo un album da 70 al massimo. Molti passaggi sono forzati, la batteria ha qualcosa che non mi convince, non so se sia una questione di suono o di vera e propria esecuzione, e i testi come al solito sono spesso un po' banali. Ottima la prestazione vocale del vecchio Max invece, veramente notevole. Bene questa volta, ma possono fare meglio. |
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album notevole!! mi piace grande disco, mi son perso ultimi tre andro a recuperarli sicuramente! voto 85 |
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@Manuel: si corrono meno rischi, poco ma sicuro. Se vuoi, lo trovi nella pagina staff. |
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L inizio di Sodomites é uguale a quello di Propaganda |
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@Lizard: mi basta dimostrarlo a me stesso; se mi lasci la mail ti scrivo se ci tieni... |
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@Manuel: se vuoi candidarti come redattore e dimostrare al mondo quanto ne sai, noi non abbiamo niente in contrario. Scrivimi pure in privato. |
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Mi viene da ridere nel leggere i voti dati da Metallized a tutti i dischi dei Soulfly...alcuni ci stanno, eccome, ma leggere che Dark Ages ha il voto più basso dopo Savages, Enslaved e Omen mi fa abbastanza sorridere...è assolutamente il TOP dei Soulfly insieme al debutto. |
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@GT_Oro gli album andrebbero ascoltati nel master originale per poter giudicare il suono, cioè in CD o almeno in wav, non nel web streaming o in mp3. Ma magari è una mia impressione e lo hai già acquistato |
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Archangel era uno degli album che aspettavo maggiormente questo 2015,ma sinceramente non mi è piaciuto proprio....una vera delusione!E mi spiace dirlo visto che adoro Max Cavalera.... |
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Davvero un buon album... Decisamente meglio dei suoi 3 predecessori |
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io da quel poco che ho ascoltato grazie alle vostre anteprime mi è parso una specie di piccola luce in fondo al tunnel della ripetitività... nulla però che faccia gridare al miracolo, sia chiaro, ma è già un piccolo passo in avanti... |
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Mah....a me sembra inascoltabile...pazienza |
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Finalmente dopo Conquer un bel disco...buono cosi |
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Mi è piaciuto molto,non un capolavoro ma piacevole. I brani migliori sono i singoli e Titans, peccato per un missaggio dei suoni decisamente non all'altezza.Come dice il recensore il loro miglior disco negli ultimi 5 anni,sicuramente superiore a Savages, ma hanno fatto cose superiori.Voto 75 |
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Per me gli ultimi dischi made in Cavalera sono usa e getta,lo ascolti una volta e lo cestini...e non ti lascia nulla...questo mi ha lasciato Shamash,che per qualche oscuro motivo non riesco a smettete di ascoltare,ma poco altro....diciamo 60 và,ma Max riposati cazzo! |
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2
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Peccato per il sonoro, specialmente la batteria è qualcosa di inascoltabile, altro che i fusti del Dixan di Elio e Le Storie Tese... come si possa uscire con registrazioni così approssimative nel 2015 - e per un'etichetta "principe" come la NB - sinceramente non me lo so spiegare. Non si tratta di feeling rozzo o thrash, o volutamente lo-fi, si tratta proprio di un missaggio escrementizio. |
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1
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bello, non ancora del tutto bollito, Max Caballero & Son, sforna dischi degni di attenzione. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. We Sold Our Souls to Metal 2. Archangel 3. Sodomites 4. Ishtar Rising 5. Live Life Hard! 6. Shamash 7. Bethlehem’s Blood 8. Titans 9. Deceiver 10. Mother of Dragons
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Line Up
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Max Cavalera (Voce, Chitarra ritmica) Marc Rizzo (Chitarra solista) Tony Campos (Basso) Zyon Cavalera (Batteria)
Musicisti Ospiti: Todd Jones (Voce nella traccia 3) Matt Young (Voce nella traccia 5) Richie Cavalera (Voce nella traccia 10) Igor Cavalera Jr (Voce nella traccia 10) Anahid M.O.P (Voce nella traccia 10)
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