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Forse sarà il disco più violento, di certo non è quello più ispirato.
Come in precedenza, anche in occasione di questa nuova uscita targata Soulfly i comunicati antecedenti alla pubblicazione sono stati i soliti che precedono gli album dei nomi altisonanti. "Il disco più potente" -Cavalera dixit- "i testi avranno ad oggetto i killer seriali" -Cavalera perseverabat.
Con simili dichiarazioni si rischia di fomentare un'attesa già anabolizzata dall'importanza del nome in questione, e si finisce per sperare in una riedizione di Arise corroborata da in testi intrisi nel sangue. Ascoltando Omen quindi, le prime domande a cui sarebbe doveroso rispondere sono le seguenti: Max ha mantenuto le promesse? Si è tornati all'aggressività "colta" dei migliori Sepultura, oppure come spesso accade le dichiarazioni promozionali lasciano il tempo che trovano? Risposta, i Soulfly sono quel che erano e quel che -se il buon Max non tornerà con i Sepultura- continueranno ad essere: una band crossover/thrash/core, nulla di più e nulla di meno. Un gruppo che -a seconda dei dischi- alterna sperimentazione e impatto, che ha un seguito invidiabile ed un'attività live serrata, conseguenza prima della enorme popolarità.
Omen si apre con l'impatto. Bloodbath & Beyond è il thrash/core violento, seminale, diretto. Pochi accordi e frasi lanciate come pietre. Tutto molto semplice, tutto molto riuscito. Come inizio suona davvero bene, tanto da indurre in aspettative ben superiori. Rise Of The Fallen, più raffinata, ricorda molto le produzioni presenti in Primitive. Decisamente devota al crossover, e forte della partecipazione di Greg Puciato alle backing vocals, cresce alla distanza e dopo alcuni ascolti si mostra più gradevole, anche se siamo lontani dalle vette qualitative del gruppo. Con Great Depression in parte si torna a picchiare, ma l'impatto degli inizi è distante. Alla quarta canzone comincio a sospettare che il buon Max abbia fatto propria la regola dell'alternanza; non quella che ha sede in territori ben più viscidi di quelli musicali, ma l'alternanza tra generi. Riecco il crossover/thrash infatti, sicuramente corrosivo, elaborato da gente che sa il fatto proprio, ma pur sempre assai prevedibile come appunto risulta Lethal Injection. Dopo una Kingdom che alterna mid-tempo a refrain, come è stato fatto centinaia di volte, ecco finalmente risorgere l'impatto iniziale. Jeffrey Dahmer (per gli amici, il cannibale di Milwaukee) deve essere stato foriero di ispirazione compositiva, altrimenti non si spiegherebbe un ripiego verso la furia iniziale. Chiariamo, trattasi di impeto targato Soulfly, o al massimo Brujeria, quindi chi a questo punto desiderava una dose di cattiveria sfociante nel death nudo e crudo può anche abbandonare la speranza. Tant'è, da questa traccia in poi, i Soulfly continuano a pestare per altre quattro canzoni. Off With Their Heads e in particolar modo Vulture Culture sono due bordate soniche. Quest'ultima, nei riff portanti, ricorda particolarmente gli anni d'oro dei Sepultura. Ottima canzone, non c'è altro da aggiungere. Mega-Doom e Counter Sabotage proseguono lungo i binari dell'irruenza, ed in parte mitigate da linee di chitarra riuscite, non vedono perdere la propria forza fino al termine. Dopo cinque tracce di puro impatto la conclusione non poteva che essere affidata al settimo capitolo acustico della saga: Soulfly VII.
Cosa è Omen? E' un disco buono, non eccelso. Buono per la furia, in alcuni tratti realmente genuina, meno riuscito per l'originalità che viene tralasciata a discapito dell'impatto immediato. E' il disco più violento dei Soulfly? In alcuni casi. E' il più ispirato? Per niente. Penso che godere della presenza di un talento limpido in formazione -Marc Rizzo- avrebbe dovuto suggerire una cura superiore ed una maggior varietà nella composizione. Chi comanda però -e non potrebbe essere altrimenti- è il signor Max, deus ex machina dei Soulfly e di tutte le band in cui ha militato. Lui ha deciso di seguire questa strada in Omen e su di lui saranno rivolte tutte le critiche, negative o positive che saranno. La popolarità di cui gode, stabile negli anni, gli darà ancora una volta ragione, ci scommetto. Ciò nonostante io resto convinto che si potesse far meglio, soprattutto tenendo conto delle forze tecniche a disposizione. Il voto finale premia quindi l'irruenza di alcune tracce, che se su disco è notevole, dal vivo sarà ancora maggiore.
L'ultima riflessione riguarda il futuro prossimo dei Soulfly. Nel titolo ci sarà qualcosa che va oltre la band? Non sarà che il presagio di cui al titolo sia quello di un ritorno di Max Cavalera nei Sepultura? Forse. Fatto sta che con cadenza regolare si ripetono rumors sulla reunion. Se tali notizie siano solo figlie di un battage pubblicitario puntuale ad ogni uscita o corrispondano ad un futuro prossimo non so dirlo, ma in questo album sembra che il celebre Max verde-oro viva di ricordi, e probabilmente di nostalgia (saudade do thrash/death?). Forse si è stancato delle sperimentazioni di Primitive, o probabilmente ha capito che non è più tempo per derive numetal. Fatto sta che il Cavalera più dotato della famiglia ha scelto l'impatto e sembra assolutamente convinto della propria scelta.
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Recensione giustissima, io alzo il voto a 75 però |
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Si può dire che è un bell'album o come un brutta copia dei vecchi Soulfly a me è piaciuto, dopo tutto max è uno dei pochi cantanti seri che mi piacciono veramente e che non mi deludono mai! 75 |
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Sono l'unico che l'ha trovato godibilissimo? Le tracce sono trascinanti dalla prima all'ultima e la chitarra di Rizzo è davvero raffinatissima.. |
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A me piace ma lo trovo comunque inferiore sia a dark ages (sottovalutato) che a conquer . Speriamo bene per il nuovo lavoro in uscita 75 |
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*valereds pardon, sbagliai a scrivere. |
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@ calereds: Non sto puntando il dito contro nessuno, ma spesso se un disco fa schifo per uno fa schifo per tutti... Le voci comuni non mi han mai condizionato, Ricordo che Roots è stato criticato parecchio all'inizio, poi ognuno giudica come vuole, ma le nuove uscite sono spesso criticate negativamente, a me Omen è piaciuto e parecchio. |
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@ RootSic: ti dovresti chiedere come mai la gente lo vota così poco..ma dai è mediocre Conquer era molto ma molto meglio |
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Ho comprato il cofanetto di OMEN qualche giorno fa, ragazzi sinceramente io lo reputo un lavoro notevole, in alcune parti mi commuovo anche, tra urla e riff possenti. Alla fine non potevano uscire 6 "Prophecy", come i Sepultura non potevano fare uscire decine di "Arise".. I cambiamenti sono necessari, e a mio parere non potevano cambiare in meglio, l'album è d'impatto e con ritornelli martellanti, Conquer è stato un grande album, Omen segue la stessa strada ma entrando in profondità. All'interno del cofanetto si trova anche un Live fatto col cuore, somiglianze con Cavalera Conspirancy? Penso restino "somiglianze" e non cloni, dato che i CC non li ascolto più di tanto.. Alla fine si parla sempre di un Max Cavalera al comando di macchine da guerra.. io darei minimo 85/100 poche storie. |
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come fate a dire che non è un bel disco? cioè.. è max..è MAX.. IL PROFETA..chissà avrete messo di più ai quei fottuti soilwork che a questo ennesimo capolavoro,il fatto che ha inserito più roba hardcore magari stravolto il sound che gia in conquer sembrava aver preso una via alla cc.. questo non vuol dire nulla.. max rimane un grande.. i soulfly sono dei grandi.. il disco spacca e live sono ancora meglio.. 10/10 |
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Dopo un attento ascolto, non posso che essere d'accordo con la maggior parte dei commenti... Disco veramente deludente, senza capo ne coda, sconclusionato e ben lontano dai bei pezzi che questa band ci ha regalato in passato. Giusto il singolo e un altro paio di canzoni si salvano, poi siamo veramente messi male... Tanto di cappello però a Soulfly VII, anche se molto inferiore ai suoi due predecessori. Voto: 50 |
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Sinceramente ho ascoltato solo la song con Puciato guest alla voce. Una canzoncina anonima che mi allontana completamente dall'ascolto di questo disco e che riconferma la mia allergia a questo gruppo. |
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E' un disco che divide in maniera netta tra opposte fazioni. Basta leggere gli ultimi 2 commenti (21, 22) l'uno in contrasto con l'altro. |
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Veramente uno schifo non c'entra niente con la filosofia dei Soulfly ed è lontano anni luce dai mitici dischi con i Sep. Voto 40 |
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Per fortuna che il buon Max da 2/3 album in qua ha capito che è meglio smetterla di sperimentare troppo e tornare al vecchio sound Sepultura, sia coi Soulfly che coi Cavalera |
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Nonostante gli ultimi commenti negativi, devo dire che il disco mi piace parecchio...pesta che è un piacere...come deve essere un disco dei Soulfly. Può stufare a chi ha apprezzato il lato "contaminato" della band, perchè ormai di quella parte non vi è più traccia. Voto 75 |
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@ Suka: ciao dei Sepultura ti consiglio qualora non dovessi conoscerli Arise, Chaos A.D. e Roots; sono album anche recensiti sul sito e li adoro. |
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Qual'è il periodo d'oro dei Sepultura? Morbid Vision?? Beneath the remains?? Ma c'è ancora chi ascolta sta merda per adolescenti?? mah.. |
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Pessima prova caro Max non tutte le ciambelle riescono con il buco |
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Peggior disco dei Soulfly,scialbo e con poche idee.Delusione. |
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brutto senza idee con rizzo poco in evidenza davvero una delusione |
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*che senso ha tenere in piedi.. |
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Il problema di questo disco è che denota un dato preoccupante: tutti i progetti di Cavalera ultimamente si somigliano sempre di più tra loro e sono sempre più simili ai Sepultura del periodo d'oro (pur avendo un songwriting di livello inferiore). Se si abbandonano i desideri di sperimentazione e diversificazione da un sound storico che senso ha tenere in più gruppi? Non sarebbe meglio riiunire l'unico gruppo -i Sepultura- che quel sound ha contribuito a diffondere? Io dico di sì! |
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urge la reunion con i Sep al più presto... |
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disco carino ma... rivoglio i Sepultura!!! |
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Io l'ho trovato molto piacevole. Ormai Cavalera suona più o meno sempre la stessa menata, ma qui mi piace più che in altri album... |
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Buon disco mom di piu...cmq perfortuna che esiste Max |
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Deduco quindi che le care vecchie sperimentazioni che ho amato siano andate a farsi benedire, no? Checculo. |
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Di poco inferiore agli ultimi due capitoli Soulfly. L'impatto c'è e non si discute, forse un po' semplicistico. Finisce per stancare dopo qualche ascolto invece di provare ad osare qualche soluzione. Tra Cavalera Conspiracy e le ultime uscite Soulfly il sound di Max finisce per assomigliarsi sempre, ripetersi. Qualche disco in meno ma con più carattere sarebbe probabilmente preferibile, ma se siamo qui a criticare un album comunque da 70/100 è perché vogliamo bene a Max e da lui pretendiamo ancora grandi cose |
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Ma non scherziamo è un disco deludente i Soulfly hanno prodotto ben altro. Il discorso caro Rossmetal65 è quello che fai tu: dovo vuole andare a parere Cavalera? Così sta sbandando clamorosamente e visto che i Sepultura pur con il valido Alex non hanno fatto il salto di qualità c'è solo una parola: REUNION!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! |
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Mah,il disco si ascolta volentieri,ma vorrei capire pero',alla fine,che cosa vuole fare veramente da grande Max Cavalera!Tanti progetti in piedi e canzoni che alla fine mi sembrano solo rimescolate da un gruppo all'altro,cambiate leggermente e poi ri-ri-servite a noi poveri adepti.E poi Rizzo dovrebbe essere lasciato piu' libero di creare riff e assoli che si distacchino un po' dal solito cliche'.Per me c'e' una sola soluzione e lo dissi gia' all'uscita dell'ultimo Sepultura,ossia riavere di nuovo i vecchi Sepultura! |
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Disco molto scarso e mi dispiace dovermi esprimere in tal modo nei confronti di una band che amo. Lo standardo qualitativo dei pezzi è di gran lunga inferioere a Conquer e quoto Er Trucido quando dice che selezionare un pò le uscite ne aumenterebbe la qualità. C'è troppa inflazione caro Cavalera ed i risultati possono non essere all'altezza come nel caso del primo dei Cavalera Conspiracy. Somo molto deluso. Voto 50 |
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Più o meno è l'idea che mi ero fatto ascoltando l'anteprima, siamo nello standard degli ultimi dischi. Può piacere o no chiaramente ma questo è quanto. Secondo me Max si sta imbarcando in troppi progetti (nel 2011 ci sarà il nuovo Cavaler Conspiracy), forse selezionare un pò le uscite ne aumenterebbe la qualità. |
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