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27/04/25
THE LUMINEERS
UNIPOL FORUM, VIA GIUSEPPE DI VITTORIO 6 - ASSAGO (MI)
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Li avevamo lasciati con un album discreto che stranamente non aveva fatto rimpiangere troppo i bei tempi andati e che aveva mostrato il lato più estremo di questa band. Li abbiamo incrociati in sede live qualche mese fa e l’impressione non è certo stata delle migliori. Cosa aspettarsi allora dal nuovo album dei Soulfly, la band brasiliana capitanata dal buon Max Cavalera e sempre più a regime familiare ora che dietro le pelli siede in via definitiva il figlio poco più che ventenne Zyon? Certe domande, a volte, risultano quantomai superflue. Accade fin troppo spesso, infatti, che, in prossimità di un nuovo album da parte di una band affermata come sono del resto i Soulfly, le speranze assumano risvolti a dir poco esagerati. Sono forse troppe le aspettative che ci si pone nei confronti di certi nomi ed è proprio per questo che le delusioni, nel caso arrivino, risultano poi maggiori. Ma il fatto che anche i più grandi possano perdere la giusta ispirazione col passare degli anni, finendo per comporre una sfilza di album che nella migliore delle ipotesi verranno dimenticati nel giro di una manciata d’anni, è più che lecito e non ci si può sempre attendere il capolavoro. Ovviamente le colpe non possono essere soltanto del fattore tempo, perché come ben sappiamo di band al di là con gli anni ma in grado ancora di stupire ce ne sono non poche. Cercheremo allora di capire insieme quali sono i veri problemi degli attuali Soulfly e il perché di questa perdita di fiducia da parte di una gran fetta di pubblico, non ultimi gli stessi fan della band. Va poi detto che continuare a parlare di una reunion tra il cantante brasiliano e i Sepultura non ha davvero più senso, soprattutto tenendo ben presente il Max Cavalera di oggi, tanto bravo ed ispirato quando si tratta di ascoltarlo su disco -con tutti i limiti del caso- quanto incapace di rendere allo stesso modo in sede live (perlomeno non in modo continuativo). Cosa rappresenta allora Savages, tassello numero nove nella discografia del combo sudamericano e primo disco sotto le ali protettrici della Nuclear Blast dopo la separazione dalla Roadrunner Records? Non certo un “ritorno alle origini”, com’era stato in parte preannunciato dal chitarrista Marc Rizzo nell’intervista rilasciata alla nostra webzine in occasione della data italiana, nemmeno un cambio di stile, che è praticamente impossibile aspettarsi quando si parla dei Soulfly, ma piuttosto un lavoro di mestiere che non si discosta poi molto da quanto sentito negli ultimi dischi, salvo per una sensazione di minestra riscaldata più e più volte che proprio non vuole sapere di andarsene via. Da un punto di vista tecnico, molto buono è il lavoro svolto dal nuovo entrato Zyon Cavalera alla batteria, il quale in più di un’occasione dimostra di essere all’altezza della situazione, un po’ meno quello di Marc Rizzo, poco ispirato e propositivo, mentre Tony Campos svolge il proprio compito senza concedersi -e concederci- nulla di eccezionale. Cosa dire poi sulla voce del leader Max(imo)? Come accennato poco fa, dalle tracce di Savages emergono linee vocali per nulla malvagie sotto l’aspetto esecutivo, molto probabilmente grazie ad una fase di produzione che dev’essere stata più lunga e difficile del solito (complimenti a Terry Date), ed anche assolutamente canoniche e prevedibili. Questo non è necessariamente un punto a sfavore, visto che altrimenti verrebbe a mancare uno degli elementi cardine del sound dei Soulfly, ovvero la caratteristica voce aggressiva del singer brasiliano, ma allo stesso tempo dimostra come questa band non aspiri per nulla al mondo a cambiare -magari evolvendola o variandola- la propria proposta musicale.
Il disco parte molto bene con l’arrembante Bloodshed, canzone cattiva ed abbastanza lunga per essere un’opener (sfiora i sette minuti), che presenta degli spunti interessanti sia nel reparto chitarristico, capace di fondere insieme pesantezza e melodia, che in quello ritmico, altrettanto coinvolgente. Sullo stesso piano possiamo tranquillamente inserire Fallen e Master of Savagery, con la prima che si posiziona immediatamente tra i pezzi più estremi dell’album, grazie anche al growl pressante ed arcigno, ma non tra quelli più veloci, visto che l’andamento è piuttosto lento e cadenzato ed è spezzato solo ogni tanto da qualche giustificata sfuriata ritmica. La seconda è invece una canzone “cattiva a tutto tondo”, che non concede un solo istante di respiro fino ad oltre la metà, quando rallenta e lascia spazio agli unici momenti più rilassati del brano, che portano di lì a poco alla sua conclusione. Altro pezzo da salvare è El Comegente, probabilmente riferito alla figura di Dorangel Vargas, serial killer e cannibale venezuelano ancora in vita e conosciuto anche come “Hannibal Lecter delle Ande”. Il brano, che si protrae per oltre otto minuti, presenta varie sfumature, da quella più tipicamente thrash/death dovuta soprattutto alla voce aggressiva di Cavalera, ad una più melodica e rilassata in cui sono le note emesse dalla chitarra a farla da padrone. Scorrono invece senza lasciare alcun segno tangibile del loro passaggio le varie Cannibal Holocaust, Ayatollah of Rock ‘N’ Rolla, This Is Violence e K.C.S., con le ultime due leggermente più ispirate, ma non ancora pienamente convincenti. This Is Violence, in particolare, è una sonora mazzata tra i denti che nulla lascia all’immaginazione, mentre K.C.S. si presta più che altro al buon groove di Zyon Cavalera, ma ben poco ha da dire dal punto di vista vocale. Assolutamente trascurabili Spiral e Soulfliktion: la prima ha di buono soltanto una sezione ritmica potente e ben impostata, ma la maggior parte delle linee di chitarra sembrano soltanto un ammasso confuso di diverse idee infilate a forza in un unico brano; su Soulfliktion non c’è molto da dire, se non che ci sarebbero stati mille modi migliori di concludere un album. Inoltre, si sente la mancanza della classica strumentale posta in chiusura che avrebbe dovuto intitolarsi Soulfly IX e che inaspettatamente e contrariamente alla tradizione del combo brasiliano non risulta presente all’interno della tracklist.
In definitiva, Savages risulta essere sì un classico album dei Soulfly, ma con molti punti a suo sfavore. Riesce comunque a salvare la faccia perché in un modo o nell’altro la professionalità della formazione capitanata da Max Cavalera riesce sempre ad avere la meglio sui diversi lati negativi che di volta in volta vengono a galla. Ma non è un album che farà felice quanti si sarebbero aspettati canzoni valide da cui attingere per i prossimi live, questo va detto, e poche canzoni al di sopra della sufficienza non possono certo bastare per cambiare la realtà dei fatti. Come molti fanno giustamente notare, poi, non è certo sfornando un album all’anno che Cavalera può pensare di colmare la sete dei propri fan. Anzi, sicuramente molti preferirebbero dover aspettare qualche mese in più, ma poter poi ritrovarsi con in mano un disco che non sia da lasciar invecchiare nei piani più bui ed inaccessibili del proprio scaffale. Per ora il punto più basso della loro discografia.
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Vabbè diciamo che da quando è entrato in formazione il figlio di max hanno prodotto degli album trascurabili, ma Joe Nunez non era perfetto??? comunque 2 album sottotono ci stanno nella carriera quasi cinquantennale del grande Max, contando Sepultura, Nailbomb, GO ahead and die ecc. |
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è l'unico album insieme ad Omen che non riesce a prendermi del tutto.. solo 4 canzoni e niente più (Fallen, Spiral, Soulfliktion e Master of Savagery su tutte) per il resto, troppo lungo, troppo monotono, troppo di troppo.. peccato 60 |
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Io non avrei promosso sto disco neanche morto.. |
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il precedente enslaved era nettamente superiore sotto molti aspetti. chiaro che facendo un disco la vena creativa rischia di esaurirsi in fretta. purtroppo dopo quel capolavoro chiamato conquer i soulfly sono nettamente in calo e questo savages ne è la riconferma |
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Siamo al minimo sindacale, al 6 politico. Poche idee, qualche pezzo buono (Bloodshed su tutte) e nulla più. Voto 60. |
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non un capolavoro e ci mancherebbe che al nono album ancora ne scrivessero (vorrei proprio la lista delle NON poche band che con 9 album più i lavori coi Sepultura sfornano ancora masterpiece) comunque più che dignitoso, brani meno lunghi avrebbero giovato, certamente qualche riempitivo è presente ma tutto sommato la sufficienza abbondante non si può negare. Purtroppo il grosso problema del gruppo è in sede live dove il caro vecchio Max è impresentabile sia esteticamente che vocalmente. Ultimo appunto: SOULFLY IX è presente nella deluxe edition, non credo fosse impossibile informarsi un attimo prima di scrivere FLIGHT666 |
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Dopo un po' lo un minimo rivalutato chi ha apprezzato dischi come Omen e Enslaved non sarà deluso , Bloodsheed è molto bella il resto sulla norma ma nulla di scandaloso voto di adesso 68 |
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oddio come si sono ridotti questi, album fatto per richiesta dai fan di Max probabilmente, niente a che vedere con lavori come Conquer o Primitive.Cambio di etichetta ma non di idee neanche la fantasia per la copertina cazzo che tristezza aspettative a mille x quest'album che delude con 10 tracce fatte a tavolino per soddisfare chi ama i tormentoni lunghi e noiosi titolo (Savages) sarà che pure Max chiede di essere salvato. Che dopo il suo side project e questo album non ha più un cazzo di idee.Voto 4 |
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Per me un buon disco,voto 70,non è un capolavoro ovviamente,ma non è molto distante da ciò che ha sempre fatto coi Soulfly,il vecchio Max non è ancora morto,anzi...... |
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eh eh mi fa piacere che gabriel 100 non parli male dei soulfly come fanno in molti, ma il suo entusiasmo per questo disco mi pare un tantino esagerato... è un buon album che a me è piaciuto, però da qua a dire che erano anni che non usciva un capolavoro simile e a scomodare band come testament e slayer ce ne passa... |
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@gabriel100: !#@*!§#!!!??? |
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io non riesco proprio a poter arrivare umanamente e obiettivissimamente a comprendere come questo album non sia stato apprezzato e lo devo dire posizionato gia' sulla sezione "classici",cmq,a parte gli scherzi,non voglio essere offensivo,ma tra recensore e altri vari commenti,inutile scrivere km di righe quanto di vera musica non ci avete capito una beata mazza,questo ultimo album dimostra la maturita',l'innata ispirazione ,genialita' e inesauribile creativita' di Max,un capolavoro del trash come questo era anni che non veniva fuori,potenza,rabbia,tecnica e velocita',altro ke Testament,Slayer e Merdadeth,potro' magari capire ke ognuno avra' i suoi gusti,ma se certa gente non sa distinguere la vera qualita' peggio per loro o voi!Bravo Max e grazie per farci sognare tra in mezzo a tutto la melma deludente di band che farebbero meglio ad appendere la chittara al chiodo e tu sei riuscito a emergere gloriosamente e diviniamente! |
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@jeffwaters: mi scuso per averti risposto male, ammetto la cazzata!  |
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Flight 666, la mia era intesa come una battuta.... |
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Secondo me il vero problema del Max è che ormai è entrato in una sorta di apatia musicale iper-produttiva. L' uomo che hai tempi era tutto un progetto parallelo, contaminazioni, collaborazioni continue ormai si è fermato ad un trita e ritrita. Probabilmente anche i suoi gusti musicali si sono standardizzati. Reunion Sepultura...mai e poi mai, non voglio vedere 4 persone che suonano per alzare il conto in banca facendo finta di volersi bene, e poi scopri che quando vanno in tour dormono in alberghi di città diverse per non rischiare di incontrarsi. |
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E' sicuramente meglio dell'ultimo Cavalera Conspiracy (orribile) e secondo me è migliore anche degli ultimi due Soulfly. Non porta assolutamente nulla di nuovo, ma non vedo come non possa piacere a chi ha sempre apprezzato il gruppo di Max. Tra l'altro quoto Nu Metal Head e dico che anch'io non capisco la scelta di inserire le strumentali Soulfly VIII ie Soulfly IX solo nelle limited edition di Enslaved e Savages. Disco sufficiente e più che adatto a chi non biasima la superproduttività del cantante/chitarrista brasiliano. |
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Sinceramente mi stanno piacendo più gli ultimi Sepultura dei Soulfly |
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ps. dimenticavo Conquer, che non m'era dispiaciuto. |
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Non l'ho ascoltato e sinceramente neppure ne ho molta voglia..dopo le ultime cagate. I Soulfly, due grandi album (il debut omonimo e Primitive), un discreto terzo lavoro poi, a mio modestissimo parere, tanto casino per nulla...ah, Max, Max... |
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Credo fosse una battuta  |
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penso che jeffwaters l'abbia detta come battuta e non come presa per il culo nei tuoi confronti... penso... comunque la saga delle canzoni intitolate "soulfly" nella tracklist ufficiale si ferma a omen... già con enslaved si era stranamente deciso di inserirla tra le bonus tracks della versione digipack, così come in questo savages... |
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@jeffwaters: spero vivamente che tu non abbia inteso questa semplice considerazione come mio unico giudizio sull'album e che abbia letto la recensione, perché altrimenti, te lo dico in amicizia, mi faresti davvero cascare le braccia. |
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Abbastanza deluso, giusto soulfliktion si salva...comunque io sò il perche della malriuscita di questo album:manca Soulfly IX...AhAhAh... |
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suvvia che avete capito cosa intendevo dire... mi riferivo soprattutto a titoli come "cannibal holocaust" e "el comegente"... gli slayer non hanno mai fatto canzoni dedicate a un serial killer? e gli immortal, oltre ad autodefinirsi "holocaust metal", non hanno mica fatto un album intitolato "pure holocaust"? comunque sono stato imprudente negli aggettivi, volevo dire che slayer e immortal (che comunque li ho presi come esempi, non sono solo loro) usano termini e trattano argomenti quantomeno forti e "discutibili", nel senso che qualcuno può sentirsi offeso da determinate tematiche... |
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con i loro impegni live era impossibile pensare di far un disco decente dopo solo un anno... bisognerebbe prendessero/prendesse una pausa di tempo... disco passo...piu dei pomodori |
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Testi degli Immortal banali come quelli di questo disco? Ste sparate da dove escono? |
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La vera domanda è Marc Rizzo dove cavolo sentiva la presenza dello stile dei primi album ? O-o |
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Questo disco mi ha annoiato a morte! 50 è un voto forse anche troppo alto. |
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FABRYZ ci mancherebbe è bello trovare gente con coi si ha un confronto pacifico senza insulti ecc. comunque forse Nu Metal Head si riferiva a i primissimi slayer che prendevano a piene mani dai venom che certo non erano tutta questa intelligenza nei testi però poi dopo sono maturati di brutto e hanno scritto testi come silent scream che già il titolo è molto interessante ma anche altre canzoni loro hanno testi molto intelligenti, gli immortal vanno forte con i testi riguardanti la natura o l'inverno punti che nella religione pagana sono importanti. infatti non è un caso che gli immortal si facciano spesso ritrarre o riprendere in distese di neve o foreste, questo proprio per sottolineare il loro rispetto per la natura incontaminata scandinava. |
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Ok Alessio vai tranquillo, ognuno ha una sua opinione sulla musica in base alle emozioni che si provano, siamo qui solo x scambiare pareri e mi fa' piacere che ci sia questo confronto...quoto freedom sulla questione testi, e' un po' fuori luogo dire che quelli degli slayer siano banali, e forse anche quelli degli immortal, ma non li ho mai seguiti, quindi attendo la replica di qualcuno + dentro la scena black di me |
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Buona recensione voto 60 , il peggiore di Soulfly |
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I testi degli Slayer non sono così idioti...anzi. |
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io invece faccio il bastian contrario e senza dilungarmi troppo dico che a me è piaciuto. dei titoli e dei testi che possono essere banali ed idioti non me ne importa nulla, anche perchè altrimenti gruppi come slayer, immortal ecc. sarebbero tutti gruppi di merda... io guardo principalmente a musica e voce e quelle a me, ripeto, sono piaciute. anche se posso ammettere che è il classico disco per timbrare il cartellino e che magari aspettare un po' più di tempo non guasterebbe, magari al posto che fare 3 dischi discreti farne uno veramente buono, io voto 75. |
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che ti devo dire FABRYZ io l'ho trovato ascoltabile ma nulla di più poi non voglio difendere l'album ma sono sicuro che molti si aspettavano le sperimentazioni dei dischi passati e sono rimasti molto male sentendo sto disco. capisco che i primi album sono particolari di brutto e mi è rimasto in mente pure a me il disco prophecy dove addirittura si mischiava metal reggae ska e altra roba ma ora a cavalera girà cosi che possiamo fare?? d'altronde ha sperimentato molto e ora scrive roba lineare e senza troppe pretese. poi certi titoli di questo disco so ridicoli effettivamente ma ce ne stanno di gruppi che scrivono stronzate cosmiche percui non rimango scandalizzato se una canzone si chiama Ayatollah of Rock ‘N’ Rolla, al massimo me ce faccio na risata e via. comunque io l'ho trovato quantomeno ascoltabile ma nulla di che e sinceramente non è che mi aspettassi chissà che altro. poi lo ripeto è un album senza troppe pretese prendetelo per quello che è un lavoro discreto ma nulla di che!!! |
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Guarda Alessio io apprezzo,come dici tu, anche gli schemi + classici, non voglio passare x il fissato delle sperimentazioni (anche se ho apprezzato quelle dei primi soulfly), quindi non mi faccio particolari problemi a sentire un cavalera + thrashettone... la questione si pone nel momento in cui le canzoni sono prive di idee e quindi siamo a livelli bassi di songwriting...detto terra terra, alcune canzoni degli ultimi album fanno cagare e x me questo e' il vero problema dei soulfly attuali, aldila' dell'originalita' o meno della proposta...x cio' che riguarda i testi, e' vero che e' una tradizione di max scriverne di brevi e con le solite 4 frasi, ma siamo quasi a livelli che li posso interscambiare tra un album e l'altro,mi sembra un po' eccessivo dai.. |
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io invece la penso cosi e cioè che la colpa di questo disco è quella di essere un lavoro normale e cioè nella norma. ne coraggioso ne sperimentale ma roba suonata bene (perché dai ragazzi la roba suonata male è altra e purtroppo ne ho sentita tanta) ma non coraggiosa nelle sperimentazioni. difatti vari utenti qui sotto compreso FABRYZ hanno spiegato bene quale è il loro malcontento principale , quello che max cavalera non ha osato nello stile e si è adagiato su schemi vecchi. io come ho già detto il mondo è bello perché ci sono teste diverse e c'è gente che apprezza le sperimentazione e altri invece apprezzano i schemi i più classici. io dal canto mio l'ho trovato un album ascoltabile e discreto ma non sperimentale di certo. quindi dico che se la gente cerca originalità e azzardo nella sperimentazione non ascolti nemmeno una canzone di questo disco se invece apprezza delle canzoni thrash con groove senza troppe pretese allora si accomodi e protrebbe trovare abbastanza piacevole l'ascolto. per il fatto dei testi poi li è un altro discorso ,i testi di cavalera sono stati sempre "semplici" con tre parole in croce e qui non fa altro che continuare la sua tradizione. |
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Freedom : secondo me invece rizzo si e' integrato bene con max, le parti di chitarra mi risultano fresche e risollevano questa proposta che sa' di vecchio, come ho scritto prima...x la reunion con i sepultura, l unica cosa che posso dire, essendo contrario alle reunion in generale, e' che sicuramente, x come e' ridotto fisicamente max adesso, una reunion a scopo concerti sarebbe deficitaria mentre in studio, bho', si migliorerebbe la voce dei sepu visto che greene non si puo' sentire ma poi siamo sicuri,nonostante kisser, che ci siano ancora idee e che non ci ritroviamo con i sepultura travestiti da soulfly, visto che il modo scrivere di kisser non mi sembra molto distante da quello di max ??? Mah,il rischio esiste.... |
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Ecco arrivato l'annuale "average album"...ma meno quantità e più qualità no???sono disposto anche ad aspettare 4-5 anni per un uscita decente,Max please!!!!Questo è addirittura un passo indietro rispetto ad Enslaved (ho detto tutto)... |
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Hai ragione su quasi tutto Fabryz, ma secondo me Rizzo (gran chitarrista sicuramente) non c'entra niente con questa band, e questo disco la sufficienza non la raggiunge nemmeno per sogno. Come dice @Hm is the law, è giunta l'ora di pensare seriamente ad una reunion coi Sepultura, fare un tour trionfale, un disco magari (che sono sicuro, col contributo di Kisser verrebbe MOLTO meglio) e poi pensare al ritiro, tanto per chiudere in bellezza. |
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Ho sempre apprezzato max cavalera, se penso agli anni 90, la sua voce, la sua creativita' nel portare i sepultura verso nuovi lidi musicali, la sua apertura al nuovo che avanzava e la sua genuinita'...poi i soulfly, fino a prophecy e the dark ages ha tentato ancora di avere una visione musicale + ampia possibile , dal nu metal tribale ereditato da roots fino ad arrivare ad una visione personale di world music su prophecy x poi miscelare il tutto con il thrashcore di fine 80 inizi 90 con i sepultura...quindi posso dire che, personalmente, fino a the dark ages ho sempre apprezzato la proposta dei soulfly nonostante tutte le critjche che sono sempre piovute addosso a questa band (molte secondo me ,anche se non tutte, dovute al fatto che molti fans non hanno perdonato a max di aver lasciato i sepultura)..detto questo da qui x me iniziano i problemi...difatti si e' poi visto da conquer in poi un appiattimento verso sonorita' deaththrashcore con canzoni molto lunghe (si veda anche enslaved) che hanno portato ad un inaridimento della proposta che era stata cosi varia fino a quel momento...cio' probabilmente sara' stato dovuto al fatto che il trend da qualche anno a questa parte ha dato spazio alla riscoperta del thrash,al metalcore, ecc e dall'altra alla musica prog in tutte le salse che ha generato una moltitudine di bands con canzoni chilometriche...secondo problema, max e' impegnato anche con i cavalera conspiracy,molto simili ai soulfly, quindi dividersi in due bands dove si propone lo stesso stile fa' in modo che le idee vengano meno, dovrebbe tenere tutto il meglio x una band sola...terzo problema, i testi ormai sono una tara genetica che max si porta dietro da sempre, il suo vocabolario si rifa' alle solite 4 parole in croce (war,hate,fuck...), cazzo dai dopo quasi 30 anni di musica ancora a questo stiamo ?? ... quarto problema la forma fisica di max, vabbe' poco da dire l'avete visto tutti...le note positive riguardano invece il fatto che i componenti della band non sono niente male, a cominciare da mark rizzo, un valido chitarrista che colora un po' le canzoni e le eleva dalla mediocrita', e dal comparto ritmico con il solido tony campos, gia' con gli static x e i grandi asesino, e zyon, il figlio di max, che,avendo ereditato il dna di famiglia, puo' diventare un ottimo battersta come lo zio igor...le canzoni, come da qualche anno a questa parte, nonostante le varie problematiche di cui sopra, si salvano comunque con il mestiere di chi questo genere l'ha creato e da omen passando x enslaved ed arrivando a questo savages si assestano su una qualita' + che sufficiente, salvate dal vocione di max, dai riff e assoli di rizzo e da un groove generale che rende le canzoni abbastanza fluide da ascoltare...insomma, nonostante i difetti, del buon max non si butta via niente, ma ormai quello che dispiace e' il fatto che cavalera non osi + come una volta nel cercare strade musicali nuove ma si sia appiattito su una musica che rispetto ad una volta non e' + in mano a pochi ma e' diventata uno standard che molte bands giovani hanno gia' superato ed e' quindi diventata una formula vecchia...niente di male, ma max fino a qualche anno fa era sempre pronto ad aprirsi a nuove musiche e nuovi ritmi con i soulfly ed ora sono diventati purtroppo solo una band come tante, che si arrangia col mestiere e basta...scusate se mi sono dilungato, max e' sempre stato uno dei miei personaggi preferiti...saluti a tutti |
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30, una merda, delusione enorme |
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Ho liquidato il disco dopo solo quattro ascolti...Ayatollah of Rock ‘N’ Rolla??? bha...siamo proprio alla frutta. |
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Gruppo che ho amato e che sta finendo ingloriosamente la carriera. Max ha perso la sua proverbiale creativita' sarebbe ira di pensare ad una reunion con i Sepultura chissa' magari esce qualcosa di buono |
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Discorso a parte meritano i titoli dei pezzi. Degni di ricevere l'oscar per la stupidità. "Ayatollah of Rock ‘N’ Rolla", " This Is Violence", " Cannibal Holocaust"...Max, ma a che cavolo pensi quando scrivi certe cagate? E basta pure con 'sti serial killer! Prima Dahmer ora El Comegente...stai frequentando Picozzi? Un mito divenuto ormai una caricatura, come tanti altri. |
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1
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Una cosa di una bruttezza totale. Gli assoli di Marc Rizzo poi non c'entrano un fico secco. Andatevi a mangiare una pizza con questi soldi che è meglio...voto 45. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Bloodshed 2. Cannibal Holocaust 3. Fallen 4. Ayatollah of Rock ‘N’ Rolla 5. Master of Savagery 6. Spiral 7. This Is Violence 8. K.C.S. 9. El Comegente 10. Soulfliktion
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Line Up
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Max Cavalera (Voce, Chitarra) Marc Rizzo (Chitarra) Tony Campos (Basso, Cori) Zyon Cavalera (Batteria)
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RECENSIONI |
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ARTICOLI |
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