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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Kataklysm - Of Ghosts and Gods
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( 2759 letture )
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Divenuti con il passare del tempo una delle band di punta in casa Nuclear Blast, basti pensare alla campagna di marketing per questo nuovo album, i Kataklysm sono ormai diventati uno dei gruppi più noti ed apprezzati in ambito melodic death metal. Convinti di aver trovato la formula compositiva perfetta quindi, i canadesi guidati dal cantante Maurizio Iacono tornano alla carica con Of Ghosts and Gods.
Entrando quindi nel merito, possiamo dire che ben poco è cambiato dal precedente Waiting for the End to Come. D'altronde, perché mai il gruppo dovrebbe cambiare approccio se i seguaci apprezzano e non poco? Abbiamo quindi il classico melodic death metal che la band propone ormai da tempo; melodie accessibili e neanche troppo ricercate, parti più violente in cui il vero protagonista diventa il batterista Olivier Beaudoin con i suoi blast beat incessanti, buona dose di groove e qualche sezione più tranquilla in cui i quattro cercano di dare un tocco di pathos al tutto (The World is a Dying Insect). Ed è forse quest'ultima caratteristica che rende il nuovo album leggermente diverso dal precedente. Rispetto a Waiting for the End to Come, infatti, abbiamo un lavoro meno "epico" e più oscuro. Si tratta comunque di piccolezze e di dettagli che danno o tolgono ben poco all'operato generale. Non mancano poi quei ritornelli più coinvolgenti e studiati proprio per essere efficaci in sede live (The Black Sheep), situazione in cui i brani assumono decisamente un altro peso. È bene precisarlo, perché come accadeva nel precedente lavoro, pur trattandosi di un lavoro comunque discreto, Of Ghosts and Gods cala da metà disco in poi, iniziando a perdere un po' di smalto e vivendo più che altro di sussulti, complice una durata di quarantasei minuti. Non sono tanti, è vero, ma con qualche minuto in meno staremmo parlando di un lavoro riuscito dall'inizio alla fine e che non dia l'impressione di aver detto tutto dopo venti minuti. Pur essendoci pezzi comunque riusciti come Thy Serpetn's Tongue e i due citati in precedenza, mancano brani come Fire, If I Was a God… I'd Burn it All o Kill the Elite presenti nel lavoro precedente, che erano in grado, assieme ad altri, di rendere il disco particolarmente riuscito e coinvolgente.
Non si tratta comunque di un lavoro da bocciare, perché alla fine si parla del classico album dei Kataklysm che piacerà ai fan più stretti nonostante sia inferiore a Waiting for the End to Come, composto da canzoni che in sede live coinvolgeranno tutti, complice un Maurizio Iacono che ormai, attraverso i ritornelli e la sua presenza scenica, non avrà problemi a fomentare il pubblico.
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14
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Ah non vedo la recensione del loro ultimo lavoro.Peccato |
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13
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Disco ben fatto, ma molto anonimo. I momenti migliori a mio avviso si trovano quando ogni tanto lasciano perdere le aperture melodiche. Prima della svolta stilistica (il debut Sorcery è un gran bel disco) erano un'altra cosa... ma chissà che non riescano a tirar fuori di meglio con l'imminente prossimo album... |
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12
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Solita roba sentita un miliardo di volte. E dire che questo è lo stesso gruppo di Sorcery e Temple of Knowledge... |
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11
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Me lo sto riascoltando, e devo dire che non e' male, cambi di ritmo, rallentamenti e sfuriate improvvise, mazzate e progressioni sonore, melodic, epico e brutale al comtempo, visti anche per la prima volta al brutal Assault, e sono stati stupendi, hanno spaccato e mi hanno fatto una buona impressione,anche qui ilm65 sta stretto. Per me un bel 77. |
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10
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65??????? Problemi alle orecchie??? Da 80 a 85 direi..... |
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9
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Secondo me il loro punto di forza sta proprio nel fatto che non si riesce a definire bene che genere fanno. Poi dal vivo fanno crollare i palazzi, e di dischi buoni ne hanno fatti, non questo purtroppo. |
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8
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tutti li criticano, ma vendono bene, per questo sono tra i gruppi estermi di punta della Nuke, a me qualcosa piace altre meno, questo ultimo é migliore del precedente ma perché quello era veramente brutto, voto 68 |
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7
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Per curiosità sono andato ad ascoltarlo, ho visto che hanno fatto un video per ogni pezzo, immagino che lavorata, ahah. Qualcosa di questo disco si può salvare, per me, la prima ad esempio mi è piaciuta. Purtroppo, come in passato per me ci sono troppi pezzi cadenzati e senza troppe idee, puntassero su canzoni più brevi e dirette li apprezzerei molto di più, gusti miei, è chiaro... |
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6
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Inutili e mediocri...boh |
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5
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Un mistero discografico ahaha |
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4
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Me li sono sempre trovati in mezzo e alla fine un po' mi ci sono affezionato (complice anche la simpatia del cantante che parlava in italiano con parole inglesi quando non ricordava), ma i dischi sono sempre tra il mediocre e il sufficiente. Di punta della nuclear ma siamo sicuri? Pensavo uno dei tanti e come al solito loro spingono tutto nel migliore dei modi. |
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3
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non mi stuferò mai di dire quanto questi siano un gruppo a dir poco sopravvalutato....non hai mai proposto realmente nulla di interessante...solo un death metal banalissimo e scontatissimo....poi oh...gusti...ovvio |
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2
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Ma come cazzo fa questo gruppo inutile a incidere per una etichetta importante???? Trovare un pezzo...ma dico uno memorabile, con tutti i dischi che hanno fatto, ahaha, non si capisce mai cosa vogliono suonare.....e li ho anche visti live, però mi è simpatico il cantante , parlava un mezzo italiano inglese, è di origini italiane, chiaramente. |
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1
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A questo giro mi hanno annoiato. Sto con la recensione. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Breaching the Asylum 2. The Black Sheep 3. Marching Through Graveyards 4. Thy Serpent's Tongue 5. Vindication 6. Soul Destroyer 7. Carrying Crosses 8. Shattered 9. Hate Spirit 10. The World Is a Dying Insect
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Line Up
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Maurizio Iacono (Voce) Jean-François Dagenais (Chitarra) Stéphane Barbe (Basso) Olivier Beaudoin (Batteria)
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