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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Grave - You’ll Never See...
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19/03/2016
( 3737 letture )
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L'album in oggetto è uno dei capolavori di una band death metal svedese che pienamente ha incorporato, all'inizio degli anni '90, l'essenza del proprio sound nazionale. I Grave di Visby erano nati a metà anni '90 passando per diversi monicker, ma cominciando ad emergere soltanto con il monicker Corpse nel giro death metal, anche se con un sound ancora molto legato al furore del thrash teutonico. Di fatto fu con il nome Grave e primi demo Sick Disgust Eternal, Sexual Mutilation e Anatomia Corporis Humani, assolutamente dei must nell'approfondimento della scena svedese, che Ola Lindgren, Jensa Paulsson e Jorgen Sandstrom cominciarono a reclamare un ruolo di primaria importanza nelle vicissitudini di nefandezza musicale (e non) che animavano la Svezia, soprattutto nei dintorni di Stoccolma, a cui i nostri non erano nemmeno poi troppo vicini. Il sound corposo, marcio e pesante dell'overdrive sconsiderato dell'HM-2 rendeva le chitarre, già sensibilmente down-tuned, dei veri e propri muri di distorsione finalizzati all'intensità sonora, pena in parte la varietà tecnica ed esecutiva, rispetto ai colleghi d'Oltreoceano. Una pietra miliare come il primo EP Tremendous Pain consta infatti di idee e strutture lineari, ma con un gusto già maturo per una scena ridicolmente giovane, nonché dotate di un impatto in grado di far parlare di questo gruppi fino ad oltre le barriere nazionali e continentali. Intanto la voce si era incupita, raggiungendo un gutturale propriamente detto, ed abbandonando definitivamente i latrati aggressivi del death/thrash, così come anche le velocità sempre smodate di quest'ultimo. Il debutto discografico Into The Grave, del 1991, aveva tutti questi caratteri e dimostrava in effetti che la band sapeva sia spingere sull'acceleratore che dosare talvolta la speditezza per raccogliere quanta più pesantezza possibile, e ci riusciva alla grande con 40 minuti di assoluta eccellenza death metal, con melodie e linee vocali vincenti, e mai un secondo di compromesso strappato ad una brutalità efferata costante.
Rispetto ai connazionali Entombed o Dismember, e in generale al trade-mark svedese che dimostrava comunque una certa devozione anche alla scena hardcore e d-beat nazionale, l'interpretazione dei Grave del death metal svedese era più cupa e pesante. Prevalgono i riff in tremolo, con linee melodiche definite e subito assimilabili, così come anche molte aperture in powerchord con l'immancabile alternanza tra note aperte e palm-mute, che rappresentano la formula di riferimento per le composizioni, nonostante non manchino variazioni sul tema. Ma come dicevo, la vena punk che caratterizzava i Nihilist, ad esempio, è qui meno marcata, mentre emergono con forza dei richiami alla tradizione death metal stantunitense, soprattutto nelle melodie sinistre alla Autopsy o nei riff serrati alla Massacre e Death. Approfondendo ulteriormente, direi anche che le sezioni più marcate, dato il pathos che ne emerge, facciano pensare ad un solido background heavy e doom, che rende particolare il taglio dato dai Grave. E per arrivare al punto, è proprio nel loro secondo album You'll Never See che questa panoramica musicale assume maggiore definizione e maturità, che tutte queste caratteristiche si fanno più marcate, meglio amalgamate e in generale meglio sfruttate.
L'album riesce a contare quindi su una grande forza coesiva, in cui davvero si percepisce una forte consapevolezza delle potenzialità del gruppo, anche più di quanto si poteva sentire su Into The Grave, sebbene quello rimanga a mio avviso insuperabile in termini di qualità delle idee, foga e resa generale. Quello che attrae di You'll Never See è quanto bene si riesca in esso ad intassellare ogni cambio di tempo, ogni ripartenza, ogni lead e ogni parte cantata: un'opera da manuale, praticamente l'ABC del death metal svedese. In un certo senso, se ascoltato con attenzione, si percepiscono già alcune delle tendenze che avrebbero fatto la loro comparsa, di prepotenza, su Soulless, il terzo album, ossia qualche groove più rock 'n' roll, come accadde per molte band death metal scandinave (caso più eclatante gli Entombed con Wolverine Blues); basta sentire l'intro dell'opener You'll Never See per farci caso, ma anche in altri momenti del disco si percepisce una tensione ritmica nuova e che si sarebbe sviluppata poi, a discapito in un certo senso dell'oscurità che invece regna sovrana sull'album di cui vi sto scrivendo.
Come per il precedente lavoro, e come per praticamente tutti i capolavori Made in Sweden di quegli anni, anche You'll Never See fu registrato ai leggendari Sunlight Studio, sotto la mano esperta di Tomas Skorsberg, che ha curato ogni aspetto di produzione e registrazione, completando qui uno dei suoi migliori lavori di sempre. Rispetto a Into The Grave, in un certo senso più sporco e indomito, questo secondo full dei Grave risulta più omogeneo e meglio amalgamato, denso ed oscuro, realizzando ottimamente la visione musicale del gruppo e adattandosi pienamente alla loro interpretazione del genere. Si possono riascoltare quindi in piena forma due pezzi seminali della loro demo-era, Morbid Way to Die e Brutally Deceased, ri-registrate per l'occasione e meritevolmente selezionate per un full-length, tanto che si distinguono subito per la spontaneità ed efferatezza che caratterizzavano i primi anni di quella scena. Quindi sebbene mi senta di considerarlo un gradino sotto al predecessore, che è insuperabile sia per ruolo storico che per qualità effettiva, You'll Never See è probabilmente la testimonianza della forma musicale migliore dei Grave, nonché uno dei più apprezzabili lavori usciti dalla Svezia in quegli anni, e nel 1992 nello specifico, successivamente al quale questi standard così elevati non furono mai più nemmeno sfiorati, se non in diverso ambito musicale.
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Il secondo capolavoro dei Grave, insieme al primo formano una doppietta tra le più spettacolari della storia del death svedese (un pò come dire i primi due Entombed), Ho sempre preferito il debut, ma questo lo metto giusto di una virgola sotto. Qui si respira pura aria di death metal svedese, dai riffs, alle ritmiche fino alla produzione.. e con otto canzoni che sono una goduria infinita, il grosso delle quali saranno loro classici nei live, dalla title-track a \"Morbid Way To Die\" (che pezzone!!), da \"Severing Flesh\" a \"Brutally Deceased\", fino alla conclusiva \"Christi(ns)anity\" (anthem supremo). Death metal puro e old school...diretto, morboso e oscuro!!! |
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Confermo anche io...si trovano..ho dato una sbirciata prima, e anche a buoni prezzi! Provvederò...A me sfortunatamente il negozio che ai tempi era un istituzione qui a Roma ha chiuso gia da diversi anni...peccato😞 |
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Demo e primo ep mi mancano... |
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Dovrebbero essere di facile reperibilità, sono stati ristampati dalla CM un po' di anni fa e recentemente è uscita anche una raccolta con tutti i demo e il primo EP (preso anche questa perché merita davvero). |
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Gusti, secondo me il primo Dismember è un pò troppo derivativo e al confronto con left hand path del quale è molto debitore ne esce con le ossa frantumate. Discorso diverso per Grave e Unleashed ( I carnage li escludo, perchè rimane un caso singolo) che avevano già un sound più personale. Gli Unleashed un taglio più epico,i Grave un qualcosa di americano, almeno nel primo Into the Grave. Tornando ai Dismember,la personalità usci col secondo stupendo disco Indescent & Obscene. Io fortunatamente tutta sta roba ai tempi la trovai in vinile. Ma vicino a casa mia c'era un negozio leggendario, che tra l'altro esiste ancora adesso, dove si radunavano tutti i metallari/ e amanti della musica in generale , della zona, quindi si trovava di tutto.  |
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Stupendi i dischi sfornati dalla scena svedese in quel periodo. Per me sopra al Monte Olimpo resta Like an everflowing stream, ma anche questo è di prim'ordine. |
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@Lambru anche io e penso tanta gente qui su stavamo con lo scambio dei tape oppure i primi cd a cavallo dei 90..pero' era bello lo stesso...Allo stesso tempo pero' devo dire che on line si trovano parecchie cosine che magari prima avevo solo registrate! Devo dire che su quello che hai menzionato che comincia con la A...ho trovato parecchie cose interessanti sulla versione Inglese e Francese...usati sicuri...ahh😉. Magari ci trovo anche i primi due dei Grave!Ottimi |
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Anch'io come Doomale mi ero perso moltissimi gruppi validi, di tanti generi diversi, non c'era internet, i soldini non erano abbastanza per comprare tanti dischi, ci scambiavamo le cassette, ho ancora quella del primo Entombed registrata da un vinile, poi l'ho comprato in cd, questo mi manca originale, spero di trovarlo magari usato, anche perché non mi piace comprare online, l'ho fatto alcune volte sui vari mail order, poi ci sono le spese di spedizione, ed io, da vero troglodita, non ho ancora cominciato a comprare sui vari ebay, amazon, ecc.... |
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Io invece feci come il Lambruscone all'epoca...li snobbai abbastanza perchè Dismember Entombed ed Unleashed mi piacevano di più. Ma devo dire anche che non ebbi modo di ascoltarli molto, dato che i mezzi non erano quelli di oggi...il che forse era un bene! Detto questo anche io ho recuperato in seguito...Questo è un gran bell'album al pari del mitico Into the Grave...Ma a dirla tutta non mi spiacciono neanche gli ultimi tre o 4. E pure Soulles forse... |
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Finalmente questa recensione, grandissimi Grave, il secondo capolavoro dopo il bellissimo debut. Questa è leggenda del death. |
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Capolavoro del Death Metal tutto, forse giusto un pelo sotto al clamoroso Into the Grave. |
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Un disco di tale portata dovrebbe avere almeno 100 commenti al riguardo ma Vabbeh... |
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@Anders: grazie per la segnalazione |
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Disco imperdibile. Segnalo che le lead vocals sono di Jorgen Sandstrom! |
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Capolavoro, capolavoro, capolavoro. A differenza di Lambrusco io ero preso dagli Entombed e dai Grave.. . I primi tre da infarto. |
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All'epoca non li cagavo troppo, ero troppo preso dal primo Entombed , dal primo Dismember...dal primo Hypocrisy ..poi però li ho rivalutati alla grande, questo per me è il loro top, insieme al primo...quante volte ho scritto "primo", ci sarà qualcosa allora nei debut album di questo genere, eheh |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. You'll Never See 2. Now and Forever 3. Morbid Way to Die 4. Obsessed 5. Grief 6. Severing Flesh 7. Brutally Deceased 8. Christi(ns)anity
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Line Up
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Jorgen Sandstrom (Voce, Chitarra, Basso) Ola Lindgren (Chitarra, Cori) Jensa Paulsson (Batteria)
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