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26/04/25
HEAVY LUNGS + LA CRISI + IRMA
BLOOM- MEZZAGO (MB)
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( 5323 letture )
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As Rapture Comes è il death metal. Punto.
Potrebbe finire qui la recensione del nuovo corso Grave. Ma su di loro se ne son dette molte, forse troppe: sono stati dati addirittura per morti e sepolti, è quindi giusto dare loro il giusto spazio. Nulla da dire, i ritorni delle vecchie leve si fanno decisamente interessanti. Dopo il come-back dei signori del death metal Obituary e Immolation, e del ritorno nel crepuscolo dei maestri Deicide, ecco il ritorno di un'altra band storica, la madre di You'll Never See... , un disco epocale, un massacro death datato anno 1993, che lacerò la sua anima fra le note strozzate e grezze di Entombed e Dismember.
Nel 2002 avevano provato a tornare con Back To The Grave, ma il risultato non era all'altezza. Troppe le aspettative, troppi i mid-tempo presenti in un DNA che di mid-tempo non aveva nulla.
Nel 2004 il ritorno ad un certo old-school death con Fiendish Regression, ma ancora si era lontani dai fasti degli esordi.
Ecco quindi che Ola Lindgren, preso probabilmente da complessi d'inferiorità verso Glenn Benton e John Tardy, riesce (con notevole sforzo) e sfornare un'opera maledettamente malsana, un death aggressivo, un disco che tutti i vecchi deathers d’antichissimo stampo dovrebbero quantomeno ascoltare. Fra le dieci tracce (compresa una cover) non troviamo un calo. Una tetra lezione su come suonare death nel 2006, fin dall'iniziale Intro-Day Of Reckoning, pezzo di una violenza unica, con un Lindgren al massimo del suo growl e con Pelle Ekegren in una forma strepitosa, che picchia come un dannato! Tempi a tratti grind, brutal death, fate voi, l'importante e' che i Grave abbiano riscoperto l'amore per l’estremo senza estetismi. Scorrono Through Eternity, Living The Dead Behind, Unholy Terror, Battle Of Eden ed Epic Obliteration. Scorrono e massacrano, come la già citata cover, indovinate di chi? Niente meno che degli Alice In Chains, la mitica Them Bones direttamente da Dirt. Pezzo rifatto ovviamente in puro stile Grave: niente male, ma forse si poteva anche tralasciare. La title track chiude un masterpiece d'altri tempi, dove le laceranti impronte scandivane controllano e usurano il territorio death. Nessuna scusa, quindi: se i Grave di You'll Never See... avevano svegliato in voi l'amore incondizionato per il death, tornate senza timore a riassaporarli. Stesso voto di The Stench Of Redemption, stessa attitudine dei redivivi Deicide, stesso dolore inferto, stessa grandezza. Dal passato arriva il futuro del death.
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5
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ottimo album, ma i lettori che di media danno 46 che problemi hanno? |
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4
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Gran bel disco, anche se in qualche frangente (non sempre) meno swedish del solito. By Demons Bred vertice dell'album. Voto 83 |
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3
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Questo album spacca di brutto, credo che dopo i primi 3 sia il loro miglior disco. |
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2
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sai anche io ho notato delle influenze morbid angel e poi non li avevo mai ascoltati...cmq spaccano a dovere con la dovuta perizia tecnica.ps...a me l'ultimo dei deicide fa cagare come gli ultimi 3...non si capisce un cazzo con quella voce registrata così male...si torni pure a serpents of the light |
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1
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Sarà ... ma a me i Grave che suonano Morbid Angel mi convincono poco. Adoro i loro primi due album e rispetto tantissimo anche il materiale successivo, più che buono. Ma As Rapture Comes, pur essendo un disco formalmente ineccepibile, mi ha molto deluso. Comunque è solo un'opinione personale. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Intro / Day of Reckoning 2. Burn 3. Through Eternity 4. By Demons Bred 5. Living the Dead Behind 6. Unholy Terror 7. Battle of Eden 8. Epic Obliteration 9. Them Bones (Alice in Chains cover) 10. As Rapture Comes
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Line Up
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Ola Lindgren: voce, chitarra Pelle Ekegren: batteria Jonas Torndal: chitarra Fredrik Isaksson: basso
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