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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Grave - Endless Procession Of Souls
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( 4063 letture )
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Attivi dall'88 e personalmente ignoti fino all'ascolto della cover di Them Bones degli Alice in Chains in As Rapture Comes, i Grave si apprestano a riservirci la loro personale specialità della casa: l'archetipo del death metal scandinavo. E sono all'undicesimo full-length.
Per quanto è vero che per molte band, arrivati alla dozzina di pubblicazioni (demo e extra esclusi), se non addirittura alla prima metà carriera, sentano il bisogno umano e fisiologico di diverse linee direttrici, volte non tanto a stravolgere ma per lo più ad evolvere il proprio stampo, questi svedesi non sembrano essere dello stesso avviso. Il loro è un mantenimento di idee letteralmente 'till death: nessun ipertecnicismo o pomposo virtuosismo. Solo crudo e primitivo death metal. E come non apprezzare tale convinzione in un periodo di continui mutamenti e stravolgimenti dei più basilari schemi di composizione del genere, sempre più spesso spacciato per tale quando in verità si sentono mancare tematiche e capisaldi? Non si può, il passato è troppo rincuorante. Un salto indietro nel tempo per atmosfera, ovvio. Perchè in quanto a tecnica è d'obbligo notare il perfezionamento dei componenti e la loro totale dedizione al genere stesso. Lo si sente in brani come Amongst Marble and Death, Passion of the Weak, Perimortem, Plague of Nation e Epos, forse il meglio riuscito dei brani, dove la band non esita al risalto della linea ritmica, registrata con una batteria VERA, non triggerata, non elettronica. Potete sentire chiaramente quando Ronnie Bergerståhl si sposta freneticamente tra i suoi svariati ammenicoli, sterzinando e flammeggiando in modo aulico con fill ben studiati, elemento di spicco soprattutto nei confronti del lavoro della chitarre ritmiche di Mika Lagrén e della linea vocale, perfettamente adattata sugli stilemi del genere. Inoltre i Grave sono forse uno dei pochissimi gruppi death metal old school in cui sento davvero il basso. Non mi capita spesso, per quanto lo ricerchi. Ho capito il perchè solo dopo aver visto la carriera di Tobias Cristiansson (ex Dismember e Nifelheim). Con collaborazioni del genere, non ci possono essere remore di giudizio. All'apertura ritroviamo anche una piacevole intro strumentale che fa da trampolino allo scenario caotico e angosciante in cui veniamo travolti, inesorabilmente. I brani non citati mi sono sembrati semplicemente meno di spicco e impatto. Ripetitivi in alcune parti e poco dinamici. Nel complesso però il tutto è ben bilanciato e l'ascolto per i deathster vecchio stampo è pressocchè d'obbligo. Non sono invece certa di poter affermare lo stesso per gli amanti del genere ai giorni nostri, per cui Endless Procession of Souls può veramente risultare come produzione di due decadi or sono.
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Il migliore dalla reunion fino ad oggi... Potente e vario, tra canzoni sparate e rallentamenti vari non annoia mai. Band in pallissima. Sì, ok... niente di nuovo. So what? Voto: 89 |
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Effettivamente è GRAVE dire che il migliore album dei GRAVE è soulless!!! |
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Effettivamente è GRAVE non conoscere i GRAVE. |
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CAZZO ma come fai a iniziare una recensione così !!!!!! nn conosci i GRAVE ???? allora non conosci il death metal !!!!!!!!!!!!! |
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Certo che fa strano leggere un incipit così: "attivi... e personalmente ignoti..." dio mio..... mi fate sentire vecchio!! |
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L'ho ascoltato una notte due settimane fa in streaming, buon disco, mi riservo di ridarci un'ascoltata più avanti (magari se lo trovo ad un prezzo umano lo compro) |
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Ho citato gli Obscura perchè simboleggiano il modo opposto rispetto ai Grave di intendere il Death. Perchè proprio i tedeschi? Perchè sono attualmente tra i gruppi più in vista, e perchè attorno a loro si è creato un hype a mio parere eccessivo. Fine OT. |
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Li ho scoperti al masters of death del 2006 e son subito corso a procurarmi il loro primi 3 album....che mazzate ! al sottoscritto Souless piace e non poco..certo il debutto è qualcosa di superlativo..della seconda parte della loro carriera deve ancora mettere le mani su qualcosa (consigli?) ma rimedierò..Ah ! Massive Killing Capacity non dispiace,sarà che li ho scoperti con quell'album..Anche se il loro top è Indecent&obscene,gli Entombed escluso Same difference non han fa un brutto disco.. |
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No va beh, io manco li paragono a quelli, non esiste proprio, gli Entombed sono erano e resteranno i primi tre. |
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Sia Inferno che (specialmente) Morning Star sono due dischi validi e divertenti (se è per questo anche Serpent Saints è decente). Però sii onesto, non reggono minimamente il paragone con i dischi fino a Wolverine Blues (incluso)... |
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Concordo con il quesito conclusivo di piggod . Che poi alla fine non siamo tanto lontani come visuale complessiva perché io non mi lamento di queste uscite, apprezzo tutto dei Grave ma ho, definiamole delle preferenze "strane" visto che stravedo per "Soulless" e difendo "Hating Life". piggod gli Entombed sono un caso a parte, non hanno sfornato dischi di death svedese importanti ma album come "Morning Star" e "Inferno" pur non essendo del "genere" a me han fatto godere parecchio. |
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As Rapture Comes è un discone, a mio modesto avviso il migliore dalla reunion e uno dei migliori dischi DM oldschool usciti negli anni '2000. Poi vabbé, sono molto canonici nella loro proposta, però ogni loro disco è una goduria per gli amanti di un certo tipo di death metal. Forse il loro maggiore difetto è non aver sfornato un As Rapture Comes o un Endless Procession of Souls negli anni '90, nel qual caso, molto probabilmente, ora staremmo a parlare di una band che se la gioca con Dismember e Entombed (anche se quest'ultimi è da parecchio che non sfornano qualcosa di degno del loro nome). Per concludere: ma perché negli ultimi tempi vengono sempre tirati in ballo gli Obscura? |
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"Soulless" è sempre stato un disco abbastanza discusso, taluni lo considerano troppo loffio e lento, altri un disco sopra la media, ma Undercover, tu sei l'unico che io conosca a considerarlo il migliore dei Grave, cosa legittimissima tra l'altro, sempre benviste opinioni fuori dal branco Io gioisco con queste uscite perchè amo il Death old school, preferibilmente europeo, e soprattutto questo modo di intendere il Death, senza vuoti funambolismi alla Obscura per capirci.Che poi siano canonici ci sta, io sono uno di bocca buona, preferisco un bel piatto di Busèeca a uno di sushi  |
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Infatti è quello che cerco di capire, su quali basi si attacca quel disco visto che tutti sti capolavori prodotti in questi anni dai Grave non ci stanno, sono dischi di swedish death piacevole molti dei quali canonici, quest'ultimo è fra i meglio riusciti ma nulla che faccia strappare i capelli dalla testa. |
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@Lambruscore:Ma infatti ho detto "Eccetto Hating Life" almeno i primi 3 me li ascolterò molto volentieri @UndercoverPoi più che discone "As Rapture Comes" è gradevole. Ma Burial Ground come Dominion 3, personalmente non m'han lasciato granchè |
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Vorrei davvero capire cosa non ha "Hating Life" se poi si parla di dischi come "As Rapture Comes" o "Burial Ground" come disconi... bah. |
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Ecco, invece a me Massive Killing Capacity è sempre discretamente piaciuto (sono in netta minoranza ma ormai me ne sono fatto una ragione da più di 15 anni), nonostante Like e Indecent siano tutt'altra cosa. Comunque, in generale ho sempre reputato i Grave delle ottime seconde linee, anche se il capolavoro indimenticabile non è nelle loro corde. Subito a ridosso dei grandi nomi death svedesi, per me. |
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@Zanahary, se vuoi un consiglio, lascia dov'è anche Hating life e procurati i primi 2. |
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In conclusione possiamo dire che convincono molto di più quando restano fedeli alla linea. Tuttavia anche quando osano come Soulles trovano apprezzamenti tra i deathster. Io personalmente non ho ancora ascoltato i primi lavori(._.eh lossò, ma ho recuperato partendo dalle pubblicazioni del 21esimo secolo) Su vostre indicazioni, mi appresto a rimediare all'ignoranza Come Max ho apprezzato Flendish Regression ma anche As Rapture Comes, come dicevo in rece. Eccetto per Hating life(che si becca la passabilità al pelo su metallum) effettivamente l'andar fuori dagli schemi almeno una volta, gli è andato pure bene. |
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"Soulless" è criticatissimo Lambruscore proprio per la sua presa di posizione groove a discapito della velocità però paragonarlo a quel passo falso che è "Massive Killing Capacity" è anche troppo dai ... (lo so, sono in fase difesa ma adoro quel disco). |
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Sono l'unico che ritiene il terzo, Soulless, fiacco? Pochi pezzi veloci e tanti sbadigli, tipo Massive killing capacity dei Dismember.Di questo ho sentito qualcosa e mi è piaciuto, però prima meglio approfondire. |
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Per quel che mi riguarda i dischi imprescindibili dei Grave sono: Primo periodo i primi 3: Into The Grave, You'll Never See... e Soulless. Il migliore della reunion che, sempre per mio gusto personale, reputo uno dei migliori dischi di puro death metal del nuovo millenio: Fiendish Regression che regge tranquillamente il confronto con i capolavori dle settore... Il peggiore in assoluto Hating life, rappresentato degnamente dalla proprio copertina  |
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Infatti secondo me lo sei a dichiarare una cosa simile, poi è questione di gusti lo sappiamo ormai, ma "Soulless" per me è il migliore che han fatto, metto al secondo posto quello che tutti reputano il loro capolavoro "You'll Never See", mentre "Hating Life" il più "alternativo" e probabilmente il fatto che fossero un duo al tempo li ha penalizzati ma il disco c'è eccome. Quello da te citato, come tutto ciò che hanno composto dopo il rientro, è musica che potrebbe suonare qualsiasi band odierna con l'unico vantaggio a loro favore che il trademark in questo caso è l'originale, ma ho capito dai tuoi post precedenti che è quello che cerchi, quindi c'è poco da discutere. Alla fine ripeto, questa band non ne ha toppato uno ma se si apprezza più il ripetersi e ripetersi e ripetersi, fanno ciò che sanno fare e non vanno oltre, parlare di disconi dal loro rientro mi pare esagerato, gli Asphyx chiamati in causa da piggod sono altra questione. |
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Sui primi 2 nulla da dire, ma non trovo indispensabili nè "Soulless" che "Hating Life". Prendetemi per pazzo, ma questo disco e il precedente "Burial Ground" sono meglio di quei due là  |
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Poco da dire, il solito gradevole disco dei Grave da 75. Io alla fine li prendo sempre anche se come dice Undercover quelli da avere sul serio sono i primi quattro. |
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Quoto i tre commenti qui sotto. |
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Ooooh, questo è il Death che amo, diretto, rude, old school, senza minchiate ipertecniche da onanisti delo strumento (nessun doppio senso, please). Il disco è godibilissimo, in particolare la seconda metà è una bomba, lo sto divorando. Voto 81/100. THIS IS TRUE DEATH METAL, BASTARDS  |
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Sono i Grave, sono una sicurezza e questo disco se lo gioca con Deathammer per la palma di disco oldschool dm dell'anno. Grandi. |
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Sono una sicurezza, come ripeto da tempo avendo i primi quattro tutto il resto come acquisto è trascurabile, quelli sono i fondamentali, però un disco veramente brutto non l'han fatto, qualche caduta nei primi due post-reunion ma adesso lo standard qualitativo si mantiene ben oltre la sufficienza, sul voto cinque punti più in basso, il commento in striminzito: sono i Grave. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Dystopia 2. Amongst Marble And The Dead 3. Disembodied Steps 4. Flesh Epistle 5. Passion Of The Weak 6. Winds Of Chains 7. Encountering The Divine 8. Perimortem 9. Plague Of Nations 10. Epos
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Line Up
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Ola Lindgren (vocals) Ronnie Bergerstål (drums) Mika Lagrén (guitar) Tobias Cristiansson (bass)
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