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Agnostic Front - Cause for Alarm
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03/06/2017
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Dopo un debutto rabbioso e convulso come Victim in Pain, "un manifesto del nulla, in un semplice sputo nell'occhio del perbenismo, in uno spintone dato per un'occhiata male interpretata e quasi in un insulto per la musica vera, se vogliamo. Proprio come l'hardcore punk non ancora ben ibridato col metal si proponeva di fare", il successivo Cause for Alarm segnava una svolta importante sia nell'evoluzione interna degli Agnostic Front, che del processo di ibridazione tra HC/punk e metal più veloce e martellante. Il tutto anche a causa di alcune mutazioni intervenute nella formazione della band che, di fatto, spostarono gli equilibri proprio in quella direzione. Stigma & C. fecero così di questo lavoro qualcosa di molto importante per la definizione dello stile crossover.
Oltre all'entrata di Louie Beatto alla batteria, si registrò infatti quella, ben più importante, di Alex Kinon alla chitarra. Il nuovo acquisto portò la formazione a quota cinque elementi, irrobustendo il suono e spostando lo stile esecutivo proprio verso il thrash più schiumante e diretto. Ancora molto contenuto nella sua durata (non quanto il debutto, ma restando nella tradizione HC, visto che parliamo di meno di ventiquattro minuti) Cause for Alarm si basava su una raffica di ritmiche serratissime che servivano a sostenere le mitragliate vocali di Roger Miret, alle prese con liriche del solito tenore. Il tutto in chiave ben più thrash-oriented che in precedenza. Difficile selezionare canzoni in particolare all'interno di una scaletta cortissima, costituita da dieci brani dei quali solo uno supera il muro dei quattro minuti e solo un altro quello dei tre. Proprio per questo, a spiccare sono giustappunto le canzoni in questione -Growing Concern e The Eliminator- a causa della maggiore strutturazione rispetto alle altre. Tuttavia, in generale è possibile ravvisare anche una maggiore cura negli assoli di chitarra e la presenza di una serie di passaggi ritmici più pulsanti e tendenti al thrash. Tutti elementi indicatori di una fase di maturazione che il gruppo stava attraversando. Questo rendeva i pochi minuti di Cause for Alarm (per inciso: il nome del gruppo precedente di Kabula e Kinon) un piccolo manuale dello "shift" dell'hardcore verso il metal che era all'epoca in atto.
Di lì a poco gli Agnostic Front avrebbero attraversato un periodo estremamente tribolato, con altri cambi della line-up e l'arresto di Miret per droga, ma in quel sulfureo 1986 newyorkese anche loro contribuirono a gettare alcune delle basi di un futuro che non avrebbe tardato a produrre dei frutti insospettabilmente copiosi ed aspri. Cause for Alarm resta un lavoro spigoloso, tagliente, maleducato, irrispettoso e fiero di esserlo. Un nuovo, succinto, rifiuto al vetriolo di un certo status quo sociale da sfregiare a suon di urla e chitarre.
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Per me un album da 90, forse il migior disco HC di quell\'anno insieme a The Age of Quarrel dei Cro-Mags.
Batteria devastante ed efficaci soli di chitarra di stampo Metal.
La voce di Roger Miret la preferivo in questo periodo e nei dischi successivi sarebbe decisamente cambiata (NON in peggio)
Da qui inizia il vero stile che ha caratterizzato gli Agnostic Front. |
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Leggende dell'hardcore.mito assoluto.nyhc.adieu. |
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Bell'esperimento riuscito di crossover. Preferisco i generi allo stato puro x inclinazione, ma quando un disco spacca, spacca! Forse questo e Join The Army, fra quello che ho, sono i miei preferiti. |
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Riascoltato oggi dopo tanti anni... Dritti al sodo... Sempre un piacere risentirlo.. In questo caso, anche se fosse durato qualche minuto in più non dispiaceva... Anzi.. |
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Buon disco,ma la voce la trovo intollerabile...è la versione HC di quella degli Obituary......detto questo adoro l'hardcore ma non questo tipo...preferisco di gran lunga la nostra scena o quella sparata a 2000  |
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ottimo disco.....un pezzo di storia dell' hc punk u.s.a....! |
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Grande disco, ho ancora il vinile originale, 90 secco per me. |
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I Crumbsuckers non mi hanno mai esaltato, il primo Life of Dreams me lo ricordo poco, dovrei riascoltarlo, mentre il secondo BOMB mi aveva annoiato a bestia... |
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@rik, sì, una panoramica sui problemi dell'epoca visti "dalla scena". Hahaha, united and strong, io ci credevo un sacco! Grandissimi Nuclear Assault, The Plague consumato dagli ascolti  |
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@Silvia, si esatto !!! Comunque anche questa cover album è tipica degli anni 80, pensa anche ai crumbsukers di life of dream ..... aaaahh i nuclear assault !!!! Immensi e gramdissimi nella prima parte della loro carriera. @Elluis, si esatto. Ti ringrazio del suggerimento. |
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Qui siamo nell' olimpo delle leggende, ed il bello che esistono ancora e spaccano il culo ancora. |
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Si' rik perche' allora avevano palesemente intrapreso quella strada e infatti il live usci' dopo il terzo album Liberty and Justice For... e se non ricordo male conteneva anche qualche pezzo dal primo EP. Hahaha, bellissimi gli stivali e super classico il CBGB . tipica copertina oi! (nel live) . Tornando a questo album anche i testi sono tipici hc, trend che secondo me si ritrova (raffinato e meno diretto, se pensi agli Overkill o ai Megadeth) anche in molti gruppi thrash di quell'epoca. Chiarissima l'influenza sui Nuclear Assault degli inizi, che infatti avevano molto poco di thrash (se pensi ad alcuni spunti di Game Over) |
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@rik bay tu intendi il primo Live at CBGB. Io invece preferisco (perché è più intenso e con suoni migliori) il live Working Class Heroes, uno split fatto con gli olandesi Discipline attorno all'anno 2000. Anche il secondo Live at CBGB, registrato parecchi anni dopo è bello intenso, dacci un ascolto se ti capita  |
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Il live del 1989 contiene gran parte dei pezzi dei primi tre album e sebbene io non sia un grande esperto di queste sonorità, gli elementi thrash magari appena abbozzati o non presenti in modo massiccio negli studio album, qui si fanno 'sentire' e forse è per questo che prediligo gli agnostic front in versione 'live'. Comunque questo è un signor album e poi la cover dell'album è in classicissimo stile anni 80. Evviva. |
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Anche x me i più belli sono i primi 3. Quanti ricordi su quei 3 album  |
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Con tutto il rispetto degli ultimi dischi questi Agnostic sono di un altro pianeta sia come pezzi che come voce. Il Miret di adesso non ce la fa a fare bene i vecchi pezzi, ha bisogno di più lentezza e parti più cadenzato. |
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@rik quest'album x me è una pietra miliare, l'ho ascoltato tanto, ma tanto!!!! Personalmente non ci ho mai sentito thrash anche se riconosco che ci sia un inizio della virata, molto più evidente nel successivo bellissimo Liberty.... Ci sono arrivata grazie a John Connelly e poi mi sono appassionata all'hc. Il lato A soprattutto è incredibile con i pezzi citati nella recensione. All'epoca credevo anche molto ai loro testi e i fatti quando Miret venne arrestato x droga fu una grande delusione constatare che fosse solo un predicatore. |
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Non essendo un grande estimatore dell' hard core punk, ebbi modo di entrare in possesso del suddetto vinile grazie a una review di un magazine anglosassone. Già nella suddetta recensione viene evidenziato un passaggio sulla sponda del thrash ma con ancora evidenti elementi del punk che la parola crossover esemplifica al meglio. Rabbioso, violento, irruente, con le ritmiche e i riff 'tipicamente' thrash ne fa un prodotto veramente intenso. A chi può interessare c'è un bellissimo live degli agnostic front del 1989 .... magari chi era più legato alla fase punk avrà storto un po il naso .... |
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