Ci sono voci che per tutta la vita rimangono fieramente “contro”, anche con troppi eccessi volendo, e nel corso degli anni diventano un punto di riferimento per certe realtà considerate comunemente border-line, scomode, fastidiose. Quasi sempre sopra le righe e considerati “difficili” da trattare, in questa intervista Roger Miret si è dimostrato invece cordiale, disponibile e rilassato.
Francesco – Ciao Roger, allora…gli AF sono la storia dell’HC, credi che sia un genere veramente contiguo al metal?
Roger – Certamente, abbiamo cominciato a suonare un crossover tra i generi fin dall’85, credo che la sola vera separazione tra metal ed HC sia nella parte visuale. Molta gente fa queste distinzioni, ma non sono cose realmente importanti.
Francesco – Conosci gruppi HC Italiani? Per esempio i Raw Power.
Roger – Si, naturalmente. I Raw Power sono un gruppo fantastico, favoloso.
Francesco – Mi fa piacere che la pensi così, tra l’altro con i Raw Power ho fatto la mia prima intervista per Metallized.
Roger – Veramente? Grande.
Francesco – I mitici fratelli Codeluppi.
Roger – Band veramente incredibile.
Francesco – Uno dei due fratelli è morto pochi anni fa.
Roger – Si , due o tre anni fa credo, l’ho saputo.
Francesco – Un’altra band importante erano i Negazione.
Roger – “Negaziony , yes” , anche loro erano grandissimi.
Francesco – C’è una cosa che forse non sai circa questo gruppo. Il loro ex batterista oggi si fa chiamare Neffa ed è un’acclamata pop-star.
Roger – V…Veramente? (La voce è incrinata – NdR)
Francesco – Si.
Roger – Non….non posso crederci. (Soffre veramente, non avrei dovuto dirglielo – NdR)
Francesco – Non ci crederei neanche io, ma è così.
Roger – Cambiamo discorso.
Francesco – Ok, suonerete tre volte in Italia a Novembre.
Roger – Esatto, a Roma….Bologna…..e Milano
Francesco – Roma, Bologna e Pordenone credo.
Roger – Uhm….si, può essere, non leggo le date del tour da un po’.
Francesco – Bene, ho ascoltato il nuovo “Warriors” solo un paio di volte, praticamente da stamattina, come prima impressione mi sembra come al solito molto potente, brutale, senza compromessi, molto AF insomma.
Roger – Grazie, è un album molto genuino….
Francesco – Si, genuino forse è la parola esatta.
Roger – Si, è un titolo che ci fotografa bene, è molto ispirato al film omonimo , che abbiamo tutti visto parecchie volte, e descrive bene quello che siamo, guerrieri dell’hardcore.
Francesco – Un buon contratto con la Nuclear Blast per voi. Una delle migliori etichette.
Roger – Si, l’abbiamo scelte tra altre due o tre , abbiamo trovato un buon ambiente, brava gente realmente interessate alla nostra musica, credo sia stata la scelta migliore che potessimo fare, sono veramente a posto.
Francesco – Il produttore è Freddy Cricien, un tipo molto vicino agli AF.
Roger – E’ il mio fratellino Freddy, eh eh eh…. Bè, ne abbiamo parlato un po’ e lui ha accettato, conosce bene noi ed il nostro modo di procedere ed è stato fiero di lavorare a questo disco. Dal canto nostro possiamo dire di essere veramente soddisfatti del suo lavoro e di quello che ne è venuto fuori.
Francesco – Parlami dei testi.
Roger – Si tratta delle solite cose a sfondo politico sociale, (qui la comprensione si fa difficile, perché in sottofondo si sentono colpi di martello e Roger sta chiaramente mangiando), l’undici Settembre, la situazione in Iraq, cose di cui mi parlano le persone con cui vengo a contatto in giro per il mondo e mi ispirano per i testi.
Francesco – Cosa ne pensi del presidente Bush?
Roger – Ah, è veramente un buon Presidente………………….
(All’unisono) Naaaaaaaaaaa….. (risate – NdR).
Francesco – Un ragazzino simpatico. Dai, sul serio…
Roger – Non mi piace molto, e a te?
Francesco – Ne avete avuti di migliori di un Texano ignorante che crede che il mondo termini ad Austin (Capitale Texana – NdR), e che tutto funzioni come negli USA.
Roger – E’ vero, ogni presidente cerca sempre di fare il meglio che può per il proprio paese, ma qui si tratta di diventare la polizia del mondo, di cercare di controllare il mondo, e questo non va bene.
Francesco – Nel corso degli anni, fin dai tempi di “United Blood”, siete diventati il megafono dei poveri, degli emarginati della zona di NY, credi che questa gente stia meglio ora rispetto a quell’epoca?
Roger – Forse un po’ meglio ora, ma gli 80’s sono un periodo particolare per me, sono la mia gioventù, la mia rivoluzione, la mia guerra, capisci? Era un buon periodo per l’Hardcore, un buon periodo per quello che facevamo, ma non mi piace guardare al passato.
Francesco – Suonando in giro per il mondo ti trovi davanti a ragazzi di tantissime Nazioni, reagiscono tutti allo stesso modo ai vostri concerti?
Roger – Più o meno si, c’è sempre lo stesso stato di eccitazione, piccole differenze ci sono ad esempio tra il pubblico Serbo e quello Sud Americano, ma dopo tutti questi anni tutti quanti, Australiani, Giapponesi, Russi, sballano tutti alla stessa maniera e tutti sono interessati a noi in modo molto simile.
Francesco – Conosci la situazione politica Italiana?
Roger – Solo molto in linea generale, ma non so realmente come vadano le cose da voi.
Discorriamo un po’ delle cose di casa nostra, poi, dopo essere rimasto leggermente sorpreso per la quantità industriale di partiti di cui disponiamo, passiamo ai saluti.
Francesco – E’ stato un piacere Roger, a presto.
Rogr – Anche per me , ciao a tutti gli Italian Warriors.
|