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In Flames - A Sense Of Purpose
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( 17608 letture )
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Quando ti appassioni ad una band in maniera così profonda da sentire la tua storia in qualche modo legata ad essa, quando testi e titoli di album e canzoni si fondono con il tuo dizionario quotidiano sino ad alterare la percezione dei tuoi ricordi, quando l’ascolto di rumore ordinato diviene fonte di piacere nella sua primordiale accezione, ecco che l’uscita di un disco è qualcosa più di una semplice opportunità di ampliare la propria collezione discografica. Scopri fra le tue mani un potere immenso, una carica vitale che fatichi a controllare: i nervi tremano, le labbra si separano in una smorfia di piacere ed il corpo intero è costretto in balia di piacevoli scariche energetiche. Si trova nelle tue mani ora, quello specchio tondo e bucato, frutto di mani e cuori sapienti e generosi. Lo osservi: i colori non rivelano alcuna particolarità. Non resisti e tendi la mano al lettore, premi il pulsante. Il cassetto si incammina incespicando verso di te. É aperto, ti guarda. Tu hai fretta, ma sei immobile. Il momento è carico di significato, vuoi conservare questo autolesionistico piacere fino all’ultimo istante possibile, ma il tuo corpo è sottoposto ad una pressione insopportabile: cedi e consegni il tuo gioiello al freddo macchinario. Il cassetto si ritrae ingoiando sogni, desideri e aspettative di lunghi e freddi mesi invernali. Il display è illuminato, si muove: 00.00, 00.01.
L’apertura è di quelle che non lasciano molto spazio all’immaginazione: un rasoio che si infila nel cervello sezionandolo come fosse burro, seguito da tuoni lanciati in scariche tremende. The Mirror’s Truth costituisce il primo singolo del nuovo lavoro degli In Flames ed è chiaro il compito affidato al brano in questione: impatto travolgente, in grado di trascinare qualsiasi genere di pubblico, dai “colonist” più intransigenti sino ai fan di nuova generazione, senza trascurare chi malauguratamente entrerà in possesso dell’album senza aver prima amato altri capolavori della band. Spietato ma non suicida, A Sense of Purpose prosegue il cammino alternando in maniera imprevedibilmente piacevole i tipici marchi di fabbrica del miglior “made in Göteborg” a nuove sottili sperimentazioni. Distanti da ciò che in Soundtrack to Your Escape aveva rovinato brani non entusiasmanti, i cinque svedesi affidano le nuove composizioni alle sole persone in grado di farle brillare al meglio. Sono infatti gli stessi musicisti, con il supporto dei producers Roberto Laghi (Hardcore Superstar, Mustasch, Freak Kitchen) e Daniel Bergstrand (Meshuggah, Strapping Young Lad e gli stessi In Flames), rispettivamente al lavoro sulle parti ritmiche e vocali, che negli IF Studios di proprietà del singer Anders Frìden, danno forma all’ultima fatica della scuderia Nuclear Blast. Proprio le limitazioni di tempo a disposizione, in questo caso pressoché nulle, hanno consentito una definizione di particolari in fase di arrangiamento che, a detta dell’uomo-metronomo Daniel Svensson, non ha rivali nella discografia della band. Sicuramente chi temeva il segno di un passo altalenante in direzione della mediocrità, avrà modo di essere smentito. Se il precedente album aveva portato la chiarezza (Come Clarity, n.d.r.), con queste dodici tracce gli In Flames aprono nuovamente il gas con una direzione ben precisa, che è poi quella a cui hanno sempre mirato sin dai tempi di Reroute to Remain.
Sono brani particolari quelli che compongono A Sense of Purpose. Spesso si tratta di rapide coltellate cariche di un impatto invidiabile: colpi diretti agli organi vitali e suonati con convinzione tale da lasciare pochi superstiti sul campo. Tre-quattro minuti di riffoni mozzafiato, che uno finisce per chiedersi se non sia il caso di crocettare la casella Gelotte/Strömblad alle prossime elezioni politiche, salvo poi tornare coi piedi per terra in tempo per godersi Frìden in tutta la maestosità delle sue liriche. C’è tutto quello che ci si poteva aspettare da una evoluzione genetica degli ultimi capitoli della storia, ma rimane lo spazio per incastrare elementi nuovi ed altri che avrebbero trovato la loro naturale collocazione in album molto meno recenti. The Chosen Pessimist, pezzo sperimentale del lotto, in realtà non si differenzia molto dalla tipica traccia di chiusura, ma inserita nel bel mezzo dei giochi prende un sapore totalmente differente: un trampolino di lancio in grado di spezzare il ritmo e ridare vitalità agli ultimi brani. Prendete ora una Only for the Weak, mantenete il ruolo fondamentale dell’ipnotico loop di synth, rendetela più introspettiva e ragionata, meno diretta ma più emotiva, ed ecco che avrete tra le mani Alias, brano non certo alieno al sound cui siamo stati abituati, eppure chiara dimostrazione del fatto che qualcosa è cambiato nel modo di concepire la musica, anche se la sostanza è per larga parte rimasta intatta. I cavalli di battaglia di grosso calibro non mancano: Disconnected, Move Through Me, Drenched in Fear e Sleepless Again mostrano ritornelli e cavalcate a sufficienza per riempire un intero concerto di headbanging e puro godimento metallico. Ma se tutto questo non basta, ecco spuntare I’m the Highway, song veloce ma non aggressiva come si potrebbe pensare, un breve viaggio dentro una nuova maniera di scindere velocità e melodia in una sola compatta entità, capace di fornire ossigeno fresco ad un disco che altrimenti rischierebbe di soffocare sotto il notevole peso specifico dei brani.
Cerchiamo di essere chiari, questo disco non stupisce per un semplice ragione: tutto ciò a cui gli In Flames hanno dato vita in quattoridici anni di carriera si è sempre mantenuto su livelli, per quanto stilisticamente altalenanti, piuttosto elevati. In questa luce A Sense of Purpose non rappresenta nessuna rivoluzione dell’altro mondo, piuttosto una piacevole conferma della solidità a cui questa band ci ha abituati. Non c’è nessun ritorno a sonorità tanto amate quanto lontane (vedi The Jester Race o Whoracle), il cammino tracciato in passato rimane unica guida, anche se non mancano citazioni malinconiche di capolavori perduti (vedi Colony o Clayman) che riaffiorano, più galleggiando nella generale atmosfera di alcuni brani, piuttosto che in questo o quel pezzo particolare. Inutile ricordare che tutto ciò significa ricorso all’elettronica, clean vocals su ritornelli piuttosto catchy e mixaggio oltremodo “pompato”: si tratta di una realtà che difficilmente cambierà rotta a questo punto. I cinque di Göteborg, come al solito, si divertono alla grande e mostrano una lucidità invidiabile sfornando un album che procurerà grande godimento agli affezionati e piacevoli scoperte ai nuovi ascoltatori, pur lasciando i detrattori a cuocere nel brodo dell’indifferenza. Ma a questo punto, tornare sui propri passi solo per seguire il vento delle critiche, non suonerebbe un po’ come vendersi del tutto?!
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VOTO LETTORI
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65.76 su 190 voti [
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88
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Pur essendo stato io uno dei tanti che non apprezzò molto la svolta della band nel nuovo millennio, devo dire che questo l’ho trovato sempre un buon album. Qui erano comunque in grado di scrivere pezzi ispirati e convincenti come The Mirror’s Truth o Alias, o altri più sperimentali ma accattivanti come The Chosen Pessimist. Peccato per qualche brano veramente stupidotto... L’ultimo album con Stromblad. Via lui... per me un’inesorabile calo qualitativo (a prescindere da questioni stilistiche). Facessero oggi un album così, forse sarei contento. Voto 77 |
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87
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Un buon disco, ma il voto è troppo alto. Non si può valutarlo quasi come Whoracle che è un vero capolavoro. |
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86
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Fottetevi tutti, a me piace il loro nuovo corso. Come clarity mi è però piaciuto di più |
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85
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Comunque un ottimo album, ma di New Metal cazzo... Evviva! |
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84
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Un album invecchiato BENISSIMO. Ricordo le immense critiche che quest'album ricevette. Il tempo diede ragione a Gelotte e soci. In Flames we trust. |
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83
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Bello.Si lascia ascoltare bene e nell'intero album non ci sono grandi cali. Voto:88 |
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82
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l'ultimo album degli IF . Adesso tra gli In Flames e i The Resistance preferisco gli ultimi. Sounds non mi ha detto granchè . |
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81
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Sti cazzi. BEllissimo per me.... evviva. |
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80
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Concordo con Raven , The mirror's Truth è una buona canzone ma il resto dell ' album e pessimo , secondo me è meglio l' ep The Mirror's Truth di tutto l' album , ep che io ho trovato a 2 , 50 euro e ho comprato subito |
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78
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Album veramente orribile. La recensione è buona ma decisamente di parte. A parte questo, le uniche tracce che salvo sono 2: "The Mirror's Truth (traccia carina, ascoltabile) e "The Chosen Pessimist" (traccia "atipica" molto bella, a mio avviso). Il resto è di una mediocrità, di una noia e di un'autoreferenzialità impressionanti. Ormai gli IF fanno dischi solo per vendere, spinti solo dall'inerzia. Da molti anni a questa parte non fanno altro che riciclare gli stessi riff degli album precedenti e scopiazzare qua e la le scelte stilistiche del metalcore americano più stucchevole. Non è una questione di cambio di stile (quello ci può anche stare, anzi in certi casi ci DEVE stare), ma proprio di mancanza di qualità e soprattutto di ispirazione e idee nuove. Non mi dico deluso, poiché gli IF non mi hanno mai fatto impazzire, nemmeno agli inizi (anche se i primi album erano tutto sommato decenti), però non mi sarei mai aspettato una caduta di stile e una pochezza del genere. Voto 37/100. |
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77
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dare 86 a un disco del genere è come sparare sulla croce rossa. Non regge minimamente il confronto con Come Clarity (già di per sè mediocre), figuriamoci con gli altri album |
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76
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ASOP l'ho rivalutato tantissimo ultimamente..inizialmente lo trovavo noioso ed è stato 2 anni a prendere polvere... è un buon disco, sicuramente non all'altezza dei primi album che per me rimangono insuperabili, ma migliore sicuramente di soundtrack.. un buon punto di incontro tra reroute to remain e clayman |
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75
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Mi stanno sul cazzo da matti i voti, che cmq vanno presi con le molle. Detto questo, l'album non vale certo un 86 ma secondo me da qui a definirlo mediocre acqua sotto i ponti ce ne passa. Qualche filler c'è, ma canzoni come "Alias" e "The Chosen Pessimist" valgono da sole tanto quanto altri album più o meno recenti che si fregiano dell'etichetta MELODIC DEATH ben più a torto dei nuovi In Flames. |
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74
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solo a me piace questo album? :| |
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73
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Hai ragione vichingo, a me quel Come Clarity l'hanno regalato e giuro che non ricordo più nemmeno dove l'ho messo...non lo trovo. |
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72
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Sottoscrivo il commento di Freedom. Anche qualche pezzo di Whoracle e Colony non è male. Certo che classificare Come Clarity come "Death" grida vendetta al Signore  |
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71
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@Freedom: "The Jester Race" è sicuramente il loro capolavoro, a me personalmente piacevano tantissimo sino a "Colony", da li il nulla assoluto. Oggi è un insulto anche il solo accostarli al tyermine Death. |
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70
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L'unico che riesco ad ascoltare per intero di questo gruppo è The Jester Race. |
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69
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Ok il voto, non lo condivido minimamente ma sono gusti. Ok la recensione, non condivido quasi neppure una virgola ma sono interpretazioni. Ma su una cosa non transigo: questa roba non è death, cazzo. QUESTA ROBA NON E' DEATH, CAZZO !!! Non facciamo rivoltare Chuck nella tomba, diamine... |
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68
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@Enrideath : io ci aggiungo puer I'm the Highway ed Alias a quelle da te citate. Il reto dell'album (2 terzi!!) sono skip tracks molto discutibili. Purtroppo Sounds of a Playground Fading mi ha fatto rimpiangere A Sense Of Purpose, il che la dice lunga. |
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67
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Belle The Mirror's Truth, Disconnected (anche se molto simile alla prima) e l'atipica The Chosen Pessimist. Il resto non mi attira per nulla |
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66
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Mah...secondo me, questo non è un album degli In Flames. l'unica canzone buona è "Alias". si merita un 50 |
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65
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"Ma a questo punto, tornare sui propri passi solo per seguire il vento delle critiche, non suonerebbe un po’ come vendersi del tutto?! " con questa frase hai detto tutto, bella recensione. |
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64
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Altro che swedish metal, questo è puro metalcore, e io il metalcore lo detesto. La potenza e il growl ormai non ci sono più. Voto:65 |
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Il meno bello tra i lavori degli In Flames ma comunque molto valido. Un 7 pieno. |
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62
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Album di gran lunga inferiore ai capolavolrui del passato: voto 50 |
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61
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che zozzeria... proprio non riesco ad ascoltarlo... |
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60
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Quest'album è diverso dai precedenti, come ogni album degli in flames.. Vorreste trovarvi di fronte a 10 album tutti uguali? A me dispiacerebbe. Davvero molto valide le tracce all'interno di questo CD. poi possono piacere o meno, ma io le ho apprezzate. (non parliamo delle bellissime illustrazioni nel libretto) |
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59
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anch'io come enry non riesco ad aprezzare la svolta post-clayman: oltretutto devo dire che erano MOOOLTO più orecchiabili e di facile ascolto prima,infatti le canzoni da reroute in poi(apparte alcune eccezioni) mi sembrano insipide vuote e anonime, talmente anonime che quando le ascolti l'attenzione se ne va proprio affanculo come con la lezione di matematica a scuola.Oltretutto questo disco mi sembra il peggiore fra gli ultimi(e quindi il peggiore in assoluto) |
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58
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Dovrei apprezzare anche un disco che non mi piace solo perchè l'hanno fatto gli In Flames? Ho adorato questa bands dal debut fino a Clayman, tutto quello venuto dopo PER ME viaggia fra discreto / mediocre / merda fumante (Soundtrack). Questo lo metto nei mediocri. |
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57
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dai non diciamo cazzate come sono diventati pop-metal e punk-rock... state malfamando una delle grandi band internazionali che abbiamo in scandinavia... l'album è bello pieno di grandi riff che io non ho sentito negli album precedenti (rout to remain - soundrack to your escape) ..sebra più una continua di come clarity ..dovreste apprezzare che la band non faccia sempre la solita cosa e bello anche sperimentare... cmq la recensione è fatta benissimo da 10\10 e sono pienamente daccordo... |
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56
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disco mediocre..senza spunti interessanti..non c'è un pezzo che valga qualcosa.. e pensare che questi hanno scritto jester race e colony.. mi vien da piangere...sembrano la cover band dei Shadow falls e simili... che tristezza... |
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55
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Me l'ha fatto sentire mio fratello di 15 anni dicendo che era thrash. Ho detto tutto. Un disco orribile. |
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54
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Rispetto per il recensore e la sua (bellissima) recensione, ma secondo me il voto è decisamente troppo alto. Secondo me le melodie vocali si son fatte davvero troppo melense, le armonie e le melodie chitarristiche sono leggermente meno anthemiche di "Come Clarity". Nonostante tutto rimane l'ottimo riffing (come al solito) e un suono di chitarre nitido e devastante (grazie anche all'accordatura "immonda" xD) |
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53
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che figata sto disco! l'ho consumato letteralmente |
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52
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Beh... 86... non è un po' tantino? Sì, per carità, è bello, ma mi sembra un voto un po' regalato. In fondo, vista la loro produzione precedente, questo disco non appare come qualcosa di stupefacente. E' il primo cd degli In flames ke io abbia mai sentito e me li ha fatti scoprire, ma proprio per alcune sue caratteristiche, come dire, leggermente tendenti al commerciale, mi aveva dato impressioni decisamente sbagliate su questo gruppo. Dopo aver comprato tutti i loro cd e averli ascoltati con attenzione direi che era molto meglio Come Clarity! Comunque, questo rimane un buon disco, un 75 glielo do tutto. |
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51
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Subterranean è lontano. Il loro potenziale oggi potrebbe essere enorme. Disco brutto. |
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49
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Adoro questa ferrea imparzialità |
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48
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LO DICO UNA VOLTA PER TUTTE:TUTTI COLORO CHE NELLA STESSA FRASE NELLA QUALE è PRESENTE LA PAROLA "IN FLAMES" ,OVVERO DEI DELLA MUSICA,HANNO UTILIZZATO ANCHE PAROLE TIPO"COMMERCIALE","POP" O "POP-KORN" SAPPINO CHE è MEGLIO TACERE PIUTTOSTO CHE DIRE CAZZATE IMMENSE...GLI IN FLAMES SONO I FONDATORI DI UN CERTO TIPO DI MUSICA, SENZA DI LORO IL 90% DEI GRUPPI ESISTENTI NON SAREBBE MAI NATO.....OGNI DISCO CHE ESCE DALLE LORO MANI è UN CAPOLAVORO E MERITANO UN 100 COSTANTE X TUTTO!!!! NON ESISTE BAND CHE LIVE SUONI BENE COME LORO ED ABBIA UNA POTENZA INCREDIBILE DA LASCIARE A BOCCA APERTA....A SENSE OF PURPOSE è UN GRANDE DISCO E SE NON CAPITE UNA MAZZA DI MUSICA FATE IL FAVORE DI NON ASCOLTARE GLI IN FLAMES PERCHè NON NE SIETE DEGNI.....BRUCVIATEVI VIVI CON GLI EMO!!! |
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La recensione è decisamente perfetta, tranne per il fatto che ci avrei abbinato un voto molto più basso. E' sicuramente un disco anonimo, il pop non c'entra  |
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salvo solo la prima...disco piatto e moscio...secondo mè la recensione nn è proprio azzeccata,,, |
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salvo solo la prima...disco piatto e moscio...secondo mè la recensione nn è proprio azzeccata,,, |
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Questo disco rappresenta un'ulteriore involuzione rispetto a Come Clarity, che già rivelava una tendenza verso i suoni più commerciali. Non li definirei POP e nemmeno POP-KORN, ma questo album non brilla per originalità. |
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LE CRITICHE VENGONO MOSSE PERCHE' LA GENTE DIMOSTRA D'ESSERE CHIUSA... STO DISCO E'UN CAPOLAVORO, COME LO SO STATI A LORO TEMPO COLONY, WHORACLE, CLAYMAN, ECCETERA... SFIDO I SIGNORI CHE PARLANO DI "POP" A PRODURRE QUALCOSA MUSICALMENTE MIGLIORE DI QUESTO DISCO. SE SECONDO VOI FA SCHIFO, METTETEVE A SONA', FATE UN GRUPPO, E REALIZZATE QUALCOSA DI MEGLIO. IO GLI DO 95/100 |
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Ho sottovalutato questo disco all'inizio perchè mi sembrava più commerciale e meno tirato di Come Clarity. Dopo parecchi ascolti adesso lo amo! Bellissima recensione ed enormi IN FLAMES!!! |
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40
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quando te le servono su un piatto d'argento non puoi sfuggire........  |
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Battutona  |
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pop no ma pop-korn si ahahahahahaha |
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Un mio modesto parare.. possono o non possono piacere (non discuto nemmeno su questo fatto). ma nn continuiamo a dire castronerie sulla tipologia di musica!! prima ho sentito dire punk rock????????, adesso siamo arrivati al pop?????????? Ma usate le orecchie mentre ascoltate musica? PS: fai sentire a tua mamma il disco, vediamo se ti dice che fanno POP. |
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Una schifezza.Si diano al pop,ormai ci sono vicini tanto. |
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appoggio e condvido tutto cio' che hai detto Bruno! |
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sinceramente dare 86 e inserirlo tra i top album mi sembra esagerato... ognuno ha le proprie opinioni giustamente... io gli darei 67 circa... al di là del fatto che si stanno eccessivamente commercializzando, il problema principale sta nell'ispirazione della band che latita ormai da un pò! in qualsiasi genere musicale proposto da una band la cosa che non dovrebbe assolutamente mancare è appunto l'ispirazione, e ascoltando quest'album ne ho trovata poca, soltanto qualche parte strumentale riesce ad essere incisiva... il cantato poi non è ne "carne" ne "pesce", non è un growl ma neanche una voce pulita e personalmente la ritengo molto fastidiosa... e pensare che in passato il growl di Anders era tra i più incisivi e profondi della "scena"... poi non parliamo dei ritornelli a doppia voce assolutamente privi d'incisività e piuttosto "commerciali"... in passato, dopo aver letto una recensione del genere, avrei comprato il cd a scatola chiusa andando in contro ad una delusione... oggi grazie ad internet il problema non si pone, quando compro un cd so già cosa sto acquistando ed a chi sto "dando" i miei soldi, e soprattutto perchè glieli sto dando! |
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Ho ascoltato questo disco parecchie volte ma non mi ha pienamente convinto....sembra che gli in flames stiano perdendo colpi....sicuramente non è insufficiente, perchè comunque le sonorità usate sono ottime, ma non di certo da 86...In confronto il suo predecessore Come Clarity, come già citato nei commenti precedenti per me è decisamente migliore e prende di più nel suo impatto.Le tracce di questo nuovo cd a mio parere sono piuttosto piatte e prive di quell'enfasi che li ha sempre caratterizzati. Infine a questo disco li do 63, in segno di una leggera delusione. Per il tizio che ha detto che le tracce di questo disco sono punk rock gli consiglio di informarsi bene sui vari generi musicali, poichè mi sembra molto ignorante in questo campo |
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Ho ascoltato questo disco parecchie volte ma non mi ha pienamente convinto....sembra che gli in flames stiano perdendo colpi....sicuramente non è insufficiente, perchè comunque le sonorità usate sono ottime, ma non di certo da 86...In confronto il suo predecessore Come Clarity, come già citato nei commenti precedenti per me è decisamente migliore e prende di più nel suo impatto.Le tracce di questo nuovo cd a mio parere sono piuttosto piatte e prive di quell'enfasi che li ha sempre caratterizzati. Infine a questo disco li do 63, in segno di una leggera delusione. Per il tizio che ha detto che le tracce di questo disco sono punk rock gli consiglio di informarsi bene sui vari generi musicali, poichè mi sembra molto ignorante in questo campo |
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Sicuramente gli In Flames, dopo due lunghi anni di assenza, avrebbero potuto fare molto meglio! Non dico che l'album è da buttare completamente ma avrei preferito sinceramente qualche canzone più violenta...sono sicuramente, attualmente, la band melodic death più commerciale in assoluto. 70/100 |
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hahahah che cazzo c'entra con le copertine dei korn??? scaricatela in 600x600 e guardatela bene...io direi PINK FLOYD piuttosto! |
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oggi mi è arrivato l'album in limited edition e devo dire che la copertina vista dal vivo è fantastica e poi non parliamo delgi interni con il booklet che è veramente ottimo...inoltre il dvd del making of ci volva proprio |
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Non ho sentito il disco, ma il commento più sensato che ho letto è quello di Sanvean |
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Da soundtrack Anders a acquistato a mio modo di vedere una grande sicurezza, canta molto meglio di 10 anni fa' NOTA SULL'ACCONCIATURA: E' vero da soundtrack si è fatto i dredd, ma li sta anche perdendo!!! |
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Mmmh...benchè i "nuovi" In Flames mi piacciano tanto quanto i "vecchi", la mia opinione è questo album sia mediocre. Come già detto da altri ci sono alti e bassi, ma in questo cd non ho trovato nessuna canzone particolarmente entusiasmante. Preferisco nettamente il precedente Come Clarity. |
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ascoltato circa 15 volte in 5 giorni. dire delusione è poco. mi spiace ma non riescono più ad onorare un passato glorioso come quello di pochi altri. non comprerò più un loro cd. amen. |
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NOTEMO CHE NON HAI CAPITO NIENTE DI QUELLO CHE VOGLIO DIRE |
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Da Sountrack to your escape si è solo fatto i rasta...il modo in cui si muove sul palco è sempre stato così e lui ha inciso il suo primo album nel 1989 con i Dark Tranquillity (skydancer)...se si rasa a zero poi potreste andrete a dire che gli inflames sono un imitazione dei soilwork...o addirittura di halford!!!XD serietà ragazzi...XD |
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Ma dai su facciamo i seri che Anders Friden da soundtrak to you escape s' è messo ad imitare Jonatha Davis è palesissimo dalla voce dalle mosse che fa dal vivo dai dredd.......dai... |
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ahah è vero! come dicono loro stessi: In flames don't follow the trends! they create them! io non capisco dove vedete l somiglianza della copertina in quelle dei korn! ma ve le inventate di notte queste cose? la copertina sebbene è molto colorata è stupenda e in tema con le canzoni..almeno hanno un po di fantasia e non continuano a ripoporre gli stessi disegni |
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Ascoltato la prima volta...l'ho trovato omogeneo, forse troppo, al primo impatto il peggiore di sempre. Ma avevo mal di testa e un sonno terribile e quindi è anche comprensibile che non lo avessi ascoltato bene. Il voto della recensione ci sta tutto. Il migliore dai tempi di Reroute to Remain (ormai è inutile paragonarlo ai primi capolavori, ma devo dire che adoro anceh queste nuove sonorità). Secondo me c'è sempre stato un enorme fraintendimento: Non c'entrano e non hanno mai centrato nulla coi Korn e col Nu metal in particolare...a quello che ha detto che fanno punk/rock oddio non saprei che dire se non che non credo capisca molto in fatto di generi musicali. Gli Inflames stanno in giro dal 1995 non diciamo cagate del tipo che seguono le mode del momento ecc... le hanno sempre create loro le tendenze nel melodic metal...(havete idea di quanti grupppi clone dei nostri sono comprasi e scomparsi in 13 anni di carriera???) |
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per me la copertina a colpo d'occhio non mi piace proprio sembrano che il loro scimmiottamento ai Korn non è piu un problema di edentità legata al cantante.....ma anche alla grafica ahahahhaha! proprio brutta copertina sembra un giochino per la playstation! |
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si la recensione è di parte ma io sono daccordissimo! certo forse è "only for new in flames style fans" però veramente un ottimo disco ma o piace o non piace... |
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umm.. Gl IF dopo Whoracle hanno iniziato un graduale ma inziale cambiamento.. Se amate il vecchio sound è difficile che vi innamoriate di questo album..Ma nn per questo è un album strepitoso.. come sempre è questione di gusti. ma sentire degli ottimi riff nn banali e una voce di Andres finalmente eccezionale anche nelle clean vocals non cosa da poco. insomma credo che per gli IF valga la stessa cosa che per le Superga. O si odia o si ama |
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Bella recensione. Bravo Seba! |
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Scusate ma l'impostazione di questa recensione non mi convince, è dichiaratamente di parte, io vorrei leggere qualche commento costruttivo, non le dichiarazioni di amore di una persona verso un gruppo a cui si è "appassionato profondamente" e che ha segnato la sua gioventù. Difatti non sono neanche tanto d'accordo con il voto finale che per me è un po' esagerato, ci sono diversi momenti buoni ed altri negativi, io avrei dato circa un 7. |
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14
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invece io non vedo l'ora di vederlo tra la mia collezione dei cd anche perchè la copertina mi piace di più di quelle precedenti (degli ultimi 3 album)...anche a me ha colpito il sound di batteria, veramente un ottima esecuzione ma anche gli altri strumenti e le voci non sono da meno! ovviamente è un parere personale |
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13
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Io l'ho ascoltato poco e non mi ha detto un gran che..che gli in flames ormai da reroute to remain abbiano deciso di mischiarsi al calderone di band con il ritornello di presa facile in pieno stile nu-metal e poi aggiornato in stile emo-core si sa....è risaputo quindi o lo si accetta oppure si ascolta altro..non vedo perchè stupirsi o accanirsi contro uno stile che ormai suonano da 6 anni è la cosa + facile e andare sempre a fare il confronto con i primi album di una band....ed è normale che i primi lavori siano superiori poichè ci si deve fare il culo per farsi notare dal pubblico e avere un vero sostegno dalle etichetta a livello economico e di tour......poi parlano le cifre i numeri e via dicendo e dopo si deve scegliere o fare di questo lavoro un hobby dopo lavoro ed essere una grande realtà underground o fare parte dei Grandi CHE GURADANO PURTROPPO PIU ALLE COPIE CHE ALLA QUALITA' LA QUALE NON SI MUOVE QUASI MAI DI PARIPASSO.Cmq a parte questa lunga premessa che esula dalla recensione , a me l'album è sembrato troppo facilotto a livello di arrangiamenti tranne che per la batteria i cui suoni sono gli unici veri di tutto l'album . Daniel Svensson ha dimostrato le sue ottime qualità che fino ad ora mi sono sembrate un po' troppo in ombra ed enigmatiche. cmq un album per I-pod NON tra annoverare tra i scaffali dei propri LP o cd ORIGINALI |
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12
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Quando usate espressioni come "voce da gay" in senso dispreggiativo, cercate di ricordarvi che il più grande cantante metal attualmente in circolazione è proprio un gay dichiarato! Scusate il piccolo sfogo! Buone cose a tutti! |
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11
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Umm ho sentito una castroneria incredibile.. ahaha . magari gli IF posso essere commercialotti e strizzare l'occhio (raramente) su lidi nu-metal; ma che siano canzoni Punk rock, ahahah.. questa mi è nuova ( a parte che non ho niente contro il punk , alcuni gruppi meritano anche..). Ma smettiamolo di dire ste castronerie sugli IF.. |
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10
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eutk.net/interview.aspx/573/ |
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9
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Ahaha, ma veramente ha scritto una cosa del genere? Dove si trova? |
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8
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Cecio ti risponde daniel con su testuali parole: "penso che quando raggiungi un certo livello di notorietà come gruppo una parte dei fan di vecchia data cominceranno a lamentarsi, indipendentemente dal tipo di musica contenuta nel dato album. Dunque non penso che abbia a che vedere con la musica che facciamo ora quanto per il fatto che siamo diventati popolari. Quando un gruppo arriva ad un certo livello di notorietà, sarà considerato venduto in qualsiasi caso. Avremmo potuto fare uscire Jester Race Part 2 al posto di Reroute To Remain ma avrebbero detto le stesse cose perchè abbiamo venduto troppi album. Iniziamo ad essere abbastanza stanchi di sentire queste lamentele e non ce ne frega nulla. Stiamo diventando sempre più grandi giorno dopo giorno ed è impossibile accontentare tutti. Noi scriviamo musica per noi stessi e se piace alla gente è bellissimo. Se a qualcuno non piace quello che facciamo nessuno li obbliga a comprare i nostri album, possono andare a farsi fottere. Ed è giusto che non comprino i nostri album, ma dovrebbero smetterla di stare seduti dietro il loro computer a sparare cazzate 24 ore al giorno, 7 giorni su 7." devo dire che ha ragione...è ora di finirla di paragonare i vecchi album con i nuovi! |
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7
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certo che voi recensori siete proprio bacati nel cervello. come si fa a dare 86 o non ricordo quanto a un cd del genere?? confrontatelo con whoracle o lunar strain: hanno qualcosa in comune? no. ci sono DUE canzoni carine in questo album, la 7 e la 9 (non ricordo i titoli, giustamente) e anche le bonus track sono stupende, UN POCHINO in campo melodic death, ma il resto sono canzoni punk/rock, senza ombra di dubbio..per non parlare della voce da gay che ha anders quando canta in pulito.. bah, sono sempre piu disappointed su sti in flames.. per me è un cd MASSIMO da 50 |
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6
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ho sentito moltissime volte il disco sul myspace della band e non vedo l'ora di averlo anche perchè voglio scoprire come sono gli artwork interni, per me il disco è da 9.5/10 (io sono molto generoso con i voti) però gli ho dato 99 perchè se lo meritano veramente per l'ottima produzione..un ottimo lavoro e secondo me è il migliore dai tempi di clayman ed è veramente un ottimo album, gli in flames non mi hanno deluso. Complimenti per l'ottima recensione! |
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5
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Ottima recensione, assolutamente in accordo col recensore. Gli In Flames hanno accompagnato la mia adolescenza, è per me ogni uscita (anche se altalenante stilisticamente) qualcosa di magico. |
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3
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secondo me il voto è troppo alto...75 andrebbe bene...però mamma mia che bella rece |
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2
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Non commento il disco perchè non l'ho ancora ascoltato.... però... "Tre-quattro minuti di riffoni mozzafiato, che uno finisce per chiedersi se non sia il caso di crocettare la casella “Gelotte/Strömblad” alle prossime elezioni politiche" questa frase è da premio Nobel per la letteratura! Grande Marco! |
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1
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I miei complimeti. Una delle migliori recensioni che abbia mai letto... |
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