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Deep Purple - Come Taste The Band
( 15184 letture )
Ritchie Blackmore, storico chitarrista dei Deep Purple, deluso dall’ultima fatica discografica Stormbringer uscita nel 1974, abbandonò il gruppo per fondare i Rainbow.

Trovare un degno sostituto fu un’impresa difficile per Coverdale e soci; la scelta cadde sul giovane statunitense Tommy Bolin proveniente da pregresse esperienze con i gruppi hard rock Zephyr e The James Gang. Il nuovo chitarrista aveva anche suonato nell’album, uscito nel 1973, Spectrum del batterista jazz Billy Cobham, un lavoro di notevole spessore compositivo con brani molto efficaci. David Coverdale rimase tanto impressionato ascoltando Spectrum che convinse gli altri membri della band ad arruolare Bolin nei nuovi Deep Purple.

Nel 1975 i Deep Purple con la nuova line up registrarono e pubblicarono Come Taste The Band, album molto atteso dalla critica e dal pubblico proprio per la presenza del nuovo chitarrista. Il disco, dall’interessante copertina che ritrae i membri della band all’interno di un bicchiere con del vino rosso, include nove brani che evidenziano novità stilistiche importanti apportate proprio dall'estro di Bolin. Ciò lo rende differente dai classici del gruppo, ma comunque sempre interessante nel suo complesso.

L’iniziale Comin' Home è un vero e proprio classico dell'hard rock con sugli scudi la voce graffiante di Coverdale, la tastiera di Lord, ma soprattutto la superba chitarra di Bolin che sciorina note coinvolgenti per tutta la durata del pezzo. Lady Luck ha un ritmo funky con un validissimo Ian Paice alla batteria, Gettin' Tighter è una song trascinante che ti coinvolge immediatamente (il vocalism è ottimamente assicurato da Glenn Hughes). Dealer è da ricordare per l’intro di chitarra molto grezzo. I Need Love è un pezzo che si dipana lungo un riff blueseggiante con un ritmo funky; Drifter si struttura su di un riffing che fa presa sull’ascoltatore, Love Child è un'altra song che presenta un riff portante influenzato dal blues sostenuto efficacemente dalla sezione ritmica assicurata dal duo Hughes/Paice. This Time Around/Owned to G è la composizione che mostra marcatamente la svolta artistica del gruppo: il pezzo è diviso in due parti la prima molto malinconica con in risalto la voce e il pianoforte; la seconda è strumentale e con influenze blues. You Keep On Moving ha momenti melodici alternati ad altri più movimentati con assolo finale di Bolin che chiude degnamente l’album.

Come Taste The Band è una release gradevole anche se non regge il confronto con i mostruosi capolavori del gruppo. Sarebbe stato bello se ci fosse stato un seguito per poter meglio capire la nuova direzione della band ma, purtroppo, Bolin aveva seri problemi con la droga e per lui non fu possibile continuare l’ esperienza nei Deep Purple. Morì il 4 dicembre 1976 per overdose di eroina: troppo presto per un grande chitarrista come lui.



VOTO RECENSORE
82
VOTO LETTORI
81.62 su 136 voti [ VOTA]
Timmy
Martedì 8 Aprile 2025, 10.07.41
66
Disco strepitoso comperato all\'uscita e l\'unico che ascolto ancora dopo quasi 50 anni...........la classe di Tommy e\'fuori discussione da sentire con Cobham,Mouzon,Zephyr,James Gang.Con In Rock e Made in Japan sono i 3 migliori album dei DP.Prendere il posto di Blackmore era impossibile per chiunque i fan avrebbero criticato anche Beck e Gallagher che erano le prime scelte rispetto a Bolin.
Joe 69
Martedì 6 Febbraio 2024, 10.15.14
65
Disco splendido anche se ancora oggi non riesco a capire se Bolin fosse veramente bravo o meno. Ho i suoi album ma ne Teaser ne tantomeno Private eye mi convincono. Ad ogni modo voto 90 per me.
Emanuele
Giovedì 4 Gennaio 2024, 22.08.46
64
Riascoltato oggi, dopo tanto tempo. Ma lo ricordavo a memoria! Tutto: i testi, il canto di David, strepitoso come al solito in quegli anni e con quella voce stupenda, Glenn che si esprime al meglio in This time around, la furia del brano che apre il disco, la meravigliosa You keep on moving che lo chiude e in mezzo rock, blues, funky e gli innumerevoli assoli d\'ispirazione jazz di un chitarrista immenso, unico e geniale. Tommy, che Dio lo benedica! La sua chitarra, rock che più rock non si potrebbe nei pesantissimi riff di Dealer e Drifter, funky in Gettin\' tighter, ossessiva in Owed to G e poetica in You keep on moving. Ma come può, un amante del rock, cioè un amante dei Deep Purple, non amare questo disco?
Fabio Rasta
Mercoledì 3 Novembre 2021, 14.20.43
63
Prendo atto dei molti commenti entusiasti su questo LP. Tuttavia definirlo il miglior album dei DP (e non da uno solo) mi fa un po' troppo strano. Allora un disco come Good Singin' Good Playin' dei GRAND FUNK, prodotto da FRANK ZAPPA nel '76, deve essere un capolavoro. / Come da copione aprono con il carico da undici, validato da uno strepitoso guitar solo del compianto TOMMY BOLIN. Chiudono con il pezzo + di classe, la stupenda Keep On Moving, ma in mezzo vedo una band che mette tanti ingredienti in una minestra che vede almeno due cuochi a tirare ognuno al suo mulino, un LORD (l'assolo su love Child?!?) delegato quasi a comparsa come fu BLACKMORE su Stormbringer, quasi nessuna attinenza con il passato, ma soprattutto zero canzoni memorabili, se non x l'estro del singolo. Sempre molta bravura degli interpreti ma poco gioco di squadra. La mia opinione è che si tratti di nulla + che un disco valido; se inserito xò nel contesto di un marchio così celebre allora preferisco il deriso e vilipeso Who Do We Think...
Diego75
Giovedì 14 Ottobre 2021, 5.53.43
62
Il mio preferito dei deep purple....Qui Bolin ha asfaltato Blackmore alla grande....peccato che non sia piu' tra noi...avrebbe tranquillamente scritto un altra pagina di storia della chitarra....l'ho sempre considerato il miglior chitarrista dei 70's...e Jason becker il maestro in assoluto degli 80's....quest' albulm un tocco di classe dei purple... abbraccia un sacco di generi e sperimentazioni...altro che band spompata e alla frutta...voto 100
MuHō
Mercoledì 9 Dicembre 2020, 3.35.00
61
L'unico difetto di questo disco è di essere dei deep purple, che avevano lasciato delle pietre miliari come in rock e machine head al rock. Ma del resto non si può dire che il gruppo non si fosse mai lanciato in cambiamenti di stile, solo che i fan hard rock spesso sono leggermente conservatori, altrimenti questo disco starebbe tra i migliori del gruppo, senza troppi problemi. Bolin fa un lavoro pazzesco a livello di suoni, mostrando un gusto che con Blackmore, molto più grezzo da questo punto di vista, non si era mai sentito. Anche i soli, più influenzati dal blues-jazz sono un cambio superbo per il gruppo, penso a I Need Love, o il capolavoro in Gettin Higher, tutta roba forse poco digeribile per i fan del gruppo, ma questo album come voto non può stare sotto perpendicular né perfect stranger, per quel che mi riguarda. Bolin era il chitarrista perfetto con la combo Coverdale/Hughes.
Dimelmeg
Domenica 15 Novembre 2020, 0.12.47
60
Bolin Genio assoluto Disco Fantastico che si ascolta tranquillamente anche nel 2020 di una freschezza unica. La migliore Line-up in assoluto con quasi 3 Vocalist.. Una perla dopo l'altra disco completo e innovativo emozioni a non finire e lo metto al primo posto assieme a In Rock,Made in Japan e Burn.
Marko
Giovedì 23 Luglio 2020, 15.47.05
59
Un album hard rock con venature blues jazz e soprattutto funky... Sarebbe stato bello vedere la prosecuzione dei DP Mk 4...Bolin chitarrista di ottimo livello ma fiaccato dalla tossicodipendenza... Un peccato siano durati così poco... Un delitto che Comin home sia stata eseguita dal vivo solo 1-2 volte.... Sarebbe stata ottima in apertura... Come Burn
brus
Giovedì 16 Luglio 2020, 19.16.07
58
Mah non so , ho ascoltato più volte questo album e posso capire benissimo la delusione. Musicalmente sono a livelli molto alti di stile,groove ecc.. ma quello che manca davvero è qualche grande pezzo ,il singolone da panico ovvero manca Blackmore , difatti in Stormbringer la titletrack e lady double dealer sono grandi pezzi, scritti da Ritchie ovvio. Comunque consiglio la ristampa del 2010 dove come disco bonus c' è l'intero album remixato dal famigerato Kevin Shirley e si sente benissimo la sua mano,sound più pompato . Ho sempre trovato azzeccato questo produttore per i Maiden e non è un caso perchè è un evoluzione del mitico Birch, un Birch aggiornato
DP
Martedì 29 Ottobre 2019, 10.01.14
57
nel lontano 1984 in occasione della conferenza stampa di presentazione di Perfect Stranger ebbi occasione di parlare anche con gli Ian del gruppo , Gillan e Paice . Il discorso si indirizzo' dalla fine ossia 9 anni prima dal loro ultimo disco in studio ovvero Come Taste . A parte Paice che defini' il disco un nuovo capitolo di partenza dei Deep ( ma la quasi immediata morte di Bolin poi cancello' tutto ) mi colpi' particolarmente che il vocalist , da sempre sfuggente e riluttante a parlare dei vari Mark dove non fosse lui presente , apprezzo' molto il disco . Per lui era un ottimo lavoro " raffinato " elogiando pubblicamente il lavoro di Bolin e di tutta la band .
DP
Giovedì 22 Agosto 2019, 9.59.53
56
durante le registrazioni di Stormbringer a causa delle famose vicissitudini e conflitti interni dovuti piu' che altro al nuovo stile musicale da percorrere i Purple furono devastati irrimediabilmente nel loro equilibrio. . Si era deciso di finire tutto nel peggiore dei modi con Blackmore che fuggi' via sbattendo la porta e inveendo contro tutti , Lord e Paice distrutti nel vedere la loro creatura riversa a terra sanguinante senza via di ripresa con Hughes e Coverdale attoniti e incapaci causa la loro poca esperienza nella band di gestire la crisi . Chi avrebbe mai sospettato che da quella situazione Dantesca nascera' in non meno di un anno lo straordinario Come Taste The Band ? Nel giro di poco tempo fu' propio uno dei nuovi ( Coverdale ) che precipitandosi da Lord con il disco Spectrum ne cambiarono le sorti . Sentirono uno straordinario Bolin e........
Shadow
Venerdì 14 Giugno 2019, 16.31.36
55
Uno dei grandi pregi di questo disco è di avere due cantanti incredibili, diversissimi fra loro eppure così affiatati nel cantare, sia alternandosi sia cantando assieme come accade in alcuni pezzi. Era già accaduto in Burn e Stormbringer, con risultati eccelsi, ma qui manca un certo Blackmore e non era facile fare bene. Tanto è vero che per molti questo disco è un flop, alcuni non ne conoscono neanche l'esistenza. Ma siete ancora in tempo!!! Questo è un grande disco, che definire solo hard rock è limitativo.
Masterburner
Domenica 31 Marzo 2019, 0.05.45
54
Dirò una bestemmia, ma per me questo è il miglior disco dei DP. Il tiro delle canzoni è semplicemente mostruoso, la produzione perfetta, le voci di Coverdale e Hughes al top. E poi c'è Bolin... un vero Maestro della Stratocaster, con suoni molto più caldi e indovinati rispetto a Blackmore, oltre ad una tecnica sicuramente meno invasiva ma di grandissima classe. Che peccato.... insomma mi trovo d'accordo al 100% con il commento 49
Andrea Salvador
Mercoledì 2 Gennaio 2019, 12.16.10
53
Purtroppo non ha avuto un seguito, a causa dei noti problemi con la droga dello straordinario Bolin. Detto questo... "Come Taste The Band" in certi frangenti mi sembra semplicemente un album che ha anticipato i Whitesnake. E non è poco.
Jonathan
Martedì 20 Novembre 2018, 17.52.19
52
Disco molto sottovalutato con almeno 2/3 di grandissimo livello. Voto 85.
diego
Mercoledì 22 Novembre 2017, 19.32.43
51
dopo stormbringer questo é il più bello
Aceshigh
Lunedì 13 Novembre 2017, 19.58.29
50
Suona atipico per essere un album dei Deep Purple, bene o male il sound e la personalità di Blackmore erano una delle caratteristiche della band. Bolin era comunque un bravissimo chitarrista ed è un peccato non aver potuto vedere cosa sarebbe successo dopo quest'album, che per essere il primo con il nuovo chitarrista (una sorta di album di rodaggio?) era già ad altissimi livelli. You Keep On Moving poi... brividi
luca
Domenica 8 Ottobre 2017, 9.47.11
49
Di gran lunga il miglior album dei Purple... Fino ad allora i dischi dei Purple erano sempre stati molto grezzi, Machine Head e Burn a parte, e cmq pieni sempre di riempitivi (Rat Bat Blue?!, Maybe I'm a leo, etc.)... questo è un album fresco, tosto, sperimentale e si ascolta dall'inizio alla fine. Non a caso è l'unico album post Gillan che Gillan dice di aver mai ascoltato. Lo stesso Gillan che fonderà una band sua omonima di gran lunga più sperimentale della sua incarnazione dei Purple, lo stesso personaggio che dirà di Blackmore che è "intellettualmente stupido" e rimpiangerà Fireball come strada tentata e non proseguita. E comunque Bolin spara su quest'album delle cartucce che mettono quasi in crisi il miglior Blackmore...
Riccardo
Venerdì 16 Giugno 2017, 14.53.02
48
Anch'io all'epoca della sua uscita rimasi molto deluso da questo disco. C'era poco da fare, come molti avevo mal digerito la perdita di Gillan e Glover prima e di Blackmore dopo. Il problema, per me come per tutti, fu che non avevamo ancora compreso che i DP erano più gruppi in uno. Ogni Mark era un gruppo differente e giudicarli tutti con lo stesso metro era ingiusto, oltre che sciocco. Come taste the band (titolo fra l'altro azzeccatissimo: se ti avvicini ad un Barolo con la voglia di birra ti deluderà....) è un grandissimo album che Gillan, Lord, Paice, Glover, Blackmore non avrebbero mai fatto. Perché loro erano un gruppo diverso. Amo tutte le incarnazioni dei DP, quella di In Rock/Fireball/Machine Head/Made in Japan più di ogni altra. Ma questa di Come... non è per nulla male. Come voto ho dato 80.
Lupo
Sabato 27 Maggio 2017, 16.01.02
47
Grande disco, bella recensione
DP
Giovedì 13 Aprile 2017, 18.25.50
46
alla sua pubblicazione nel 1975 fino ad allora mai avevo sentito un disco impregnato di forti venature funky messe in risalto con grande maestria di un gruppo prettamente rock ma mantenendo sempre la solidita' di base dell ' hard rock classico. Aldila' del nuovo sound generato dalla band , che indubbiamente fa' di C.T.T.B. un album straordinariamente accattivante , quello che piu' colpisce e' il fatto di apportare appunto un taglio drastico al loro stile che fino ad allora era stato collaudato e consacrato in tutto il mondo , un buio tuffo nel vuoto a forte rischio ma che diede presto loro ragione . Propio questo fu' il coraggio da lodare e premiare ( vuoi anche per forza maggiore con l ' innesto del seppur sublime Bolin che poco aveva a che fare con la chitarra nervosa e aggressiva di Blackmore ) che anche se poco tempo proietto' la band verso nuovi orizzonti musicali e che oltre la magnifica copertina ne fece e ne fa' un grandissimo disco . Solo per questo meriterebbe un 95 pieno e senza compromessi . Un disco assolutamente non Deep Purple ma molto.....molto piu' Deep Purple di altri loro dischi .
alex drum
Domenica 12 Giugno 2016, 5.36.33
45
Ho letto molti commenti su questo album e ognuno può avere la propria opinione,ma nessuno secondo me per un motivo o per un altro ha capito il senso di questo album (qualcuno ha sparato anche qualche minchiata),ve lo dice uno che ha creato una band che esegue 3 pezzi di questo album più altri pezzi di tommy bolin. Come taste the band sicuramente è l'album che rappresenta di meno i classici deep purple,infatti jon lord al di la di "love child" non manifesta virtuosismi,poi rimane ian paice della formazione classica. Il funk può non piacere,ma questo è un album a cui darei 9. Vengono mischiate influenze funk,tonalità vocali soul con lo sfondo musicale deep purple. Pezzi come i need love,love child,getting tighter,owed to g/this time around hanno groove da vendere. Dovete comprendere il genio e l'estro di bolin,andate a scoprire chi è,ascoltare l'album teaser e private eyes,durante il tour i deep purple eseguivano anche qualche pezzo di bolin solista (wild dog per esempio). Resterà una delle eterne promesse della musica scomparso troppo presto,capace di spaziare dall'hard rock al funk,dalla fusion a ritmi pseudo latini. I deep di blackmore e gillan resteranno i veri deep,ma due voci come quelle di hughes e coverdale,un basso più tecnico rispetto a quello di glover e il tocco funk lo rendono un album unico.
hermann 60
Venerdì 10 Giugno 2016, 15.57.19
44
Acquistato appena uscito in quanto grande fan dei Purple ne rimasi molto deluso, visto che sulla copertina c'è scritto che è un album dei Deep Purple lo considero decisamente moscio e anonimo, da qui in avanti i Purple sono spariti dal mio radar.
iommi
Lunedì 11 Aprile 2016, 19.06.16
43
é il migliore dei 3 album del periodo "caldo" dei Deep Purple. Secondo me Hughes non prende il sopravvento su Coverdale,ma avrebbe dovuto. Con Burn e Stormbringer a mio avviso non si era raggiunto ancora il potenziale di questa nuova formazione,ma con questo disco e l'uscita di blackmore ci si è più vicini. Peccato che non ci sia stato un seguito a questo disco. Seguito a cui avrei dato la mia benedizione insieme con un cambio di Moniker. Penso sempre che sarebbe stato molto bello se Bolin non fosse morto e Lord e Paice avessero continuato a far parte di due band contemporaneamente ovvero i Deep Purple riformati di Perfect Stranger e questa altra formazione che avrebbe potuto veramente prendere la sua strada artistica senza sentirai in obbligo verso un passato artistico non loro se solo avessero cambiare il loro nome,magari,ironicamente,in Mark 4. Blackmore con Hughes e Coverdale c'emtrava poco e Bolin era invece perfetto. Per quanto riguarda i tempi recenti invece sono convinto che i deep purple (e con deep purple non posso che pensare a gillan,gover e paice) abbiano fatto bene a sbarazzarsi di Blackmore e a sostituirlo con Morse per dar modo a Ian Gillan di cantare in pace nel suo gruppo. Se così non fosse stato si sarebbero semplicemente sciolti,perché Blackmore non aveva più niente di buono da scrivere. era finita comunque. L'unico motivo per cui è stato un peccato il ritiro di blackmore dalle scene serie (i blackmore's night non contano) è la fine dei Rainbow con Joe Lynn Turner che forse era l'unico posto ancora occupabile dal blackmore degli anni 90. Oggi come oggi stanno tutti meglio senza Blackmore e anche allora si è notato. I mark 3 ripresero freschezza liberandosene e diventando mark 4 e i mark 2 lo stesso rimpiazzandolo con Morse
Rob Fleming
Giovedì 21 Gennaio 2016, 17.31.01
42
Rispetto ai due precedenti eccellenti lavori in questo album manca Blackmore (ma non è quella tragedia annunciata che si temeva) e, soprattutto, Coverdale prende il sopravvento su Hughes (e questo, forse, è la pecca più grossa). Infatti, non è un caso che l'episodio più bello sia proprio You Keep On Moving in cui 2 cantanti fanno meraviglie scambiandosi le parti vocali. Peccato che un pezzo del genere non venga più riproposto (se non dal solo Hughes). Una riflessione. Si è sempre detto che Blackmore se ne andò anche perché non era in grado di sopportare la piega soul/funky presa dal gruppo. E di questa cosa si è sempre data la colpa a Hughes e Bolin. Però se si ascolta l'album Paice Lord & Ashton qualche dubbio viene. E' puro funky! E suonato da coloro che incarnavano lo spirito hard del gruppo con Ritchie. A questo punto siam proprio sicuri che la colpa fosse solo di Hughes e Bolin? Comunque da rivalutare 80
eddye5150
Mercoledì 6 Gennaio 2016, 22.05.00
41
album strepitoso...sublime
Stefano
Domenica 27 Dicembre 2015, 15.47.48
40
un buon album di una buona rock band..ma se si pensa che questi sono i depppurple, non si può essere completamente soddisfatti..scollegate il cervello dalle orecchie e godetevi,comunque, dosi di qualità di Hard Rock
eddye5150
Giovedì 30 Luglio 2015, 22.01.24
39
ciao
dave
Giovedì 16 Aprile 2015, 20.44.04
38
ottimo album anche se un po sottovalutato .Coverdale canta in modo magistrale e gli assoli di bolin sono fantastici.i deep purple sono una band veramente incredibile ,hanno percorso ogni forma musicale a volte anche deludendo (forse),ma qualsiasi membro abbia fatto parte di questo gruppo ha dato il massimo.io dei deep purple sono un grande fan e forse non sono obiettivo al 100%
Philosopher3185
Mercoledì 4 Marzo 2015, 20.25.44
37
Bell'album è davvero buon lavoro di Chitarra(R.I.P Bolin..),però sono d'accordo con il commento28 di peppe..oramai,il trademark dei purple,è quasi scomparso..e personalmente li preferivo piu' rocciosi e senza le influenze Funky..in un album come burn,andavano anche bene,ma poi alla lunga mi annoiano.Però preso nel suo complesso è un ottimo album,come il precedente..e se qualcuno apprezza la varieta' album come questi sono una manna dal cielo
DP
Sabato 6 Settembre 2014, 15.41.32
36
obbiettivamente e' molto strano ma trattasi di punti di vista personali
nat63
Domenica 31 Agosto 2014, 18.26.21
35
Una sottile linea stilistica che accomuna Iron Maiden e De Andrè? Ma di cosa cavolo stiamo parlando?Scusami.Klostri ecc ecc,ma non trovo nessuna similitudine fra di loro.
klostridiumtetani
Martedì 26 Agosto 2014, 20.05.37
34
Se tra le migliaia di band che ascolto, dovessero chiedermi di sceglierne solo quattro, opterei per Iron Maiden, Deep Purple; Pink Floyd, e Fabrizio De Andrè. E guarda caso (se ci penso) trovo che ci sia una sottile linea musicale e stilistica che li accomuna! Come è strano il mondo!
DP
Martedì 26 Agosto 2014, 19.53.54
33
ribadisco....disco straordinario , eccellente lavoro di una band che ha avuto il coraggio di cambiare radicalmente rotta grazie anche al nuovo entrato , quel Tommy Bolin genio Blackmoriano ancora rimpianto , il cui inimitabile stile ha sigillato un lavoro unico . Prendetemi per pazzo ma ancora oggi lo ritengo uno dei tre loro dischi migliori.
DP
Martedì 26 Agosto 2014, 19.42.59
32
come si fa' ad affermare che Deep Purple e Pink Floyd sono musicalmente e stilisticamente uguali ? Sono agli antipodi musicali, totalmente ai poli opposti . Sanguigni e dirompenti i primi , riflessivi e controllati i secondi e che comunque ( inutile ribadirlo) nei rispettivi generi sono tra le bands che hanno scritto la storia del rock .
Lisa Santini metallara forever
Mercoledì 30 Luglio 2014, 14.51.56
31
@Freedom@ a te ti piacciono i Deep Purple e i Pink Floyd?
freedom
Mercoledì 30 Luglio 2014, 14.40.42
30
Si certo, come no...
Lisa Santini metallara forever
Mercoledì 30 Luglio 2014, 14.35.36
29
I Deep Purple sono piuttosto carini come band , non ho ascoltato del tutto questo disco , pero' dico che un pochino ci sta'! A mio papa' gli piacciono tanto... E sono uguali ai Pink Floyd identici... voto: 70/100...
peppe
Venerdì 20 Giugno 2014, 16.07.30
28
essere un buon album ed essere album manifesto di un gruppo ce ne passa. un disco funky? r. and bues? suoni tipicamente 70? si, ma nient altro, è tutto qui. nn erano più i deep purple (per quanto mi riguarda neanche da who do we think we are nn lo sono stati più). era solo continuare a vivacchiare e portare avanti indegnamente il marchi D.P. niente più d originale, d innovativo, di "hard", ma solo approfittare dell occasione per hughes e coverdale di sfogare le proprie passione per il funky e per il soul. nel frattempo usciva a day at the races dei queen, rocks degli aerosmith, dirty deeds done cheap degli ac/dc, e perchè no, i led zeppelin pubblicavano presence!! ...beh.
Alex
Giovedì 15 Maggio 2014, 21.44.14
27
Un LP che mi venne sconsigliato e giudicato male, dai puristi dei Deep Purple, allorquando da giovane iniziavo a conoscere questo immortale gruppo rock. Io invece non ho mai storto il naso, e neppure fatto confronti Blackmore/Bolin. Adoro Machine Head è ovvio, ma qui non manca davvero nulla. Anzi, abbiamo dei fantastici excursus in vari generi musicali, con vocalità sublimi e raffinate. La mia preferita rimane You keep on moving, che ha il potere di scaldarmi ogni volta che dopo il primo intro, devo inevitabilmente alzare il volume.
eddye5150
Domenica 11 Maggio 2014, 1.16.08
26
un vero capolavoro lo adoro alla follia. non ho' mai capito xche' quando parli di deep purple e nomini questo album tutti arricciano il naso . eppure ha un sound pazzesco io ci ho' fatto la malattia!
enzo
Giovedì 13 Febbraio 2014, 0.00.37
25
sicuramente grande disco sottovalutato ma definirlo il migliore dei deep purple lo trovo eccessivo
DP
Domenica 3 Novembre 2013, 13.08.36
24
sono pienamente d'accordo
tartu
Martedì 15 Ottobre 2013, 9.21.25
23
il disco piu' sottovalutato della storia dell'hard rock. capolavoro dei deep purple!! un disco perfetto! 100!!
DP
Giovedì 10 Ottobre 2013, 21.29.38
22
oltre l'indiscusso loro talento tecnico " Come Taste The Band " va' ricordato in particolare per essere la coraggiosa scelta di cambiare totalmente rotta in un periodo dove la disco e in particolare il genere funky stavano raggiungendo il loro apice. I Purple assimilarono in pieno la metamorfosi fondendo con maestria rock-blues-funky-jazz grazie anche al nuovo arrivato quel Bolin sublime chitarrista che fu' un valido alleato per Hughes da sempre amante del funky nero. Il connubio si rivelo' indissolubile e vincente. Ogni brano e' una perla unica dove identificare il migliore e' impresa ardua. Coverdale in forma smagliante emerge in piena liberta' poetica preannunciando il futuro prossimo, i gloriosi Whitesnake. Il suo cantato e' grandioso, dolce e rabbioso raggiungendo tonalita' da lui mai ascoltate prima. La finta semplicita' di "I Need Love" ne e' l ' esempio. E gli altri ? Lord, Paice, Hughes, Bolin ? Beh, considerandola insieme alla Mark III la migliore ogni mio commento e' superfluo. La morte forse preannunciata di Bolin a soli 25 anni da tempo eroinomane fu' il loro epitaffio, ma nella disgrazia emerse l'immortalita' di un disco straordinario che reputo con la sua innata raffinatezza senza ombra di dubbio il migliore dei Purple. Rock ' on.
Danimanzo
Sabato 31 Agosto 2013, 16.13.47
21
Grandissimo disco ! Formazione eccezionale, con un certo Tommy Bolin a rinverdire il sound dei nostri dopo un lieve appannamento in fase di songwriting del sacro Ritchie Blackmore. Un disco che trasuda hard rock, funky e jazz in maniera eccelsa.
Joker
Domenica 7 Luglio 2013, 14.57.42
20
Quanto sarebbe stato bello sentirlo almeno un'altro, magari che avrebbero pubblicato l'anno seguente o nel '77, ma purtroppo la storia non volle così e dunque ci troviamo per le mani questo disco che il nostro caro Bolin sapientemente riesce a farci piacere, per forza di cose. La sua chitarra è pomposa, aggressiva, rude; insomma Blackmoore se lo sono scordato tutti, anche gli altri, che erano un pò sottotono. Disco eccellente: un bel 85
D.P.
Sabato 8 Giugno 2013, 17.23.48
19
diamo a Cesare quel che....ossia a Coverdale che convinse anche con discussioni piuttosto accese i restanti e delusi Purple decisi allo scioglimento dopo la definitiva dipartita di Blackmore a invitare per un provino un giovane sublime chitarrista che aveva ascoltato un paio di anni prima nel disco "Spectrum" di Cobham. Da qui alla magica atmosfera del disco il passo e' breve. Come Taste The Band insieme a Machine Head e Burn forma la loro testimonianza storica degli anni 70 (e forse anche dopo). Semplicemente sublime e straordinario, unico e irripetibile. Vi saro' sempre grato per averci regalato un disco cosi . Rock
HR
Mercoledì 27 Febbraio 2013, 14.59.41
18
eccellente, non aggiungo altro.
tartu
Lunedì 18 Febbraio 2013, 9.18.32
17
lho riascoltato questo disco sopo tanti anni: mi ha fatto venire i brividi...cosa che mi capita davvero raramente...che bello!!
Fabio II
Lunedì 24 Dicembre 2012, 18.24.24
16
Ecco ( per me e' scontato, peggio ancora secondo il mio umile parere;discorso da non appassionato ) questo e' da 100. Lord usa le testiere come se fosse nei Parliament. Filo diretto con Physical Graffiti. I Need love e' un crossover tra Trampled Underfoot ed i Whitesnake che prenderanno forma un po' piu' tardi. Correva l'anno '75
SadWings
Domenica 4 Novembre 2012, 16.24.23
15
Album davvero stupendo, è vero che forse di deep purple non ha molto ma rimane davvero un grande cd
BDEEP
Martedì 18 Settembre 2012, 0.03.23
14
Vorrei inoltre aggiungere che aldila' dell'aspetto puramente tecnico e impeccabile dell'album, merito dei "rinati" Purple fu ' il coraggio di azzardare (probabilmente dovuto per necessita con lo stile di Bolin che come sappiamo introdusse inaspettati elementi funky bianco miscelati a rock-blues e che aveva in Hughes un valido alleato) un cambiamento radicale del propio stile compositivo pur mantenendo un corposo e granitico groove . Alla luce di questo ritengo CTTB l'album piu' interessante e intrigante della loro discografia , forse addirittura il migliore.
carla63
Sabato 7 Luglio 2012, 8.57.32
13
non sono i Deep Purple come li conosciamo...ma amo quest'album..e confermo che l' ''influenza'' di Bolin...incide parecchio...
hm is the law
Giovedì 10 Novembre 2011, 17.15.27
12
@ Argo: Thanx! A presto le rece mancanti!
Ago
Giovedì 10 Novembre 2011, 15.29.03
11
Bella rece! Spero che in futuro recensiate anche Teaser e Spectrum! Immenso Bolin!
Dave
Domenica 17 Luglio 2011, 12.43.46
10
Noto una "vaga" somiglianza con la recensione di Truemetal.it... questa ne è un riassunto. ^^
Filippo "Maninblack"
Mercoledì 15 Giugno 2011, 19.11.20
9
Una line up irripetibile (purtroppo) I ragazzi erano decisamente un pò "fatti" ne usciva un Album Meraviglioso... Bolin .. che perdita immensa per la musica...
B-DEEP
Domenica 17 Aprile 2011, 14.47.52
8
un disco non Deep Purple assai lontano dal granitico e nervoso rock di Burn e Stormbringer ma per questo unico e irripetibile, raffinato, contenente delle vere e propie perle stilistiche.
Undercover
Domenica 24 Ottobre 2010, 11.29.03
7
Questo è decisamente il miglior disco del periodo funky dei Deep, Bolin era il chitarrista adatto per quel sound e con Coverdale e Hughes formava un trio imbattibile, se il voto per "Who Do We Think You Are" era inspiegabilmente alto qui invece è l'inverso...continuo a non capire.
hellvis
Mercoledì 8 Settembre 2010, 17.53.34
6
Questo disco è immenso e Bolin era un mito. Peccato che non ci fosse con la testa. Un altro talento e un'altra vita sprecati.
Marco82
Mercoledì 6 Maggio 2009, 18.49.06
5
Gran Disco!!!
pincheloco
Mercoledì 6 Maggio 2009, 11.10.15
4
Grande chitarrista che purtroppo non ha avuto il tempo di dimostrare le sue capacità. Album bellissimo.
Blood
Sabato 25 Aprile 2009, 18.16.25
3
Grande hard rock venato di blues grazie al talento di Bolin
Raven
Sabato 28 Marzo 2009, 8.22.03
2
Durante il concerto di Palermo Hughes ha ricordato con affetto Bolin ed ha ammonito circa l'uso di droghe.
arkanoid
Venerdì 27 Marzo 2009, 20.57.20
1
Di Bolin ho Teaser che è un bel disco. Mi procurerò Spectrum sono curioso.
INFORMAZIONI
1975
EMI/Purple
Hard Rock
Tracklist
1. Comin' Home
2. Lady Luck
3. Gettin' Tighter
4. Dealer
5. I Need Love
6. Drifter
7. Love Child
8. This Time Around/Owed to 'G
9. You Keep On Moving
Line Up
David Coverdale - Voce
Tommy Bolin - Chitarra e Voce
Glenn Hughes - Basso e Voce
Jon Lord - Tastiere
Ian Paice - Batteria
 
RECENSIONI
78
80
75
s.v.
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