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Obituary - Cause Of Death
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( 19017 letture )
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Cause Of Death, semplicemente uno dei più grandi masterpiece del death metal mondiale.
Chiunque abbia mai incrociato la propria strada col death metal conosce il nome degli Obituary, secondi forse solo ai seminali Death nella leggenda del più travolgente metal estremo; spuntati sulla scena col meraviglioso Slowly We Rot, i deathster della Florida hanno poi continuato la carriera con dischi altrettanto meravigliosi, salvo interrompere la loro storia per poi riprenderla, ahimè, offuscando il loro grande nome dietro a produzioni poco convincenti e decisamente non all'altezza dei primi dischi (discorso che, ad essere onesti, è applicabile a talmente tante band da essere ormai di poca presa). Oggi, tuttavia, non siamo qua per criticarli, ma anzi per celebrare il loro capolavoro assoluto, quella pietra miliare di Cause Of Death che da tanti anni è oggetto di venerazione degli amanti del death metal più marcio e violento; cosa rende questo disco così magnifico e fondamentale per la storia del death metal? Prima di rispondere, vi chiedo un favore: andate su YouTube, cercate nel vostro scaffale, rubatelo ad un amico, ma procuratevi questo disco e mettetelo nel lettore cd, poi tornate qua e ricominciate a leggere. Ci siamo? Ok, andiamo.
In questo momento siete in balia di una oscura ed opprimente intro ma ecco ora comparire batteria, basso e chitarra: lentissimi, sembrano quasi studiarci prima di aggredire, la chitarra passa a essere protagonista con una sezione solistica di notevole classe; e il death metal dov'è? Ecco lo strappo: batteria a mille che irrompe fragorosamente spazzando via tutta la calma accumulata in questo primo minuto e mezzo; a dargli manforte, qualcosa che pare una via di mezzo tra un grugnito, un lamento di pura sofferenza ed un urlo proveniente dai più malvagi abissi infernali: è il mastodontico timbro di John Tardy, assolutamente inconfondibile e quindi inimitabile, un vero e proprio punto di riferimento nel panorama death mondiale; il cantante americano ha davvero segnato il passo col suo profondissimo e marcissimo cantato capace di scuotere i sassi e rivoltare lo stomaco degli ascoltatori. Violento, temibile, infernale, il timbro di Tardy è assolutamente storia! E dopo una buona ma a mio avviso non deflagrante Body Bag -in gran parte mid-tempo dalla mastodontica sezione ritmica- la conferma ci arriva con la successiva, incredibile Chopped In Half: il tono con cui il cantante americano introduce il brano è quanto di più malvagio e gore ci sia, e l'accelerazione che la batteria imprime al brano subito dopo mette a segno un brano incredibile; poi l'assolo, un interlocutorio momento di vago riposo col solo intento di lasciarvi impreparati al nuovo attacco di una batteria inarrestabile, guidata da Donald Tardy, e agli azzecatissimi inserimenti del basso di Frank Watkins, davvero penetranti e immancabili, sia nell'accostare la batteria durante le sfuriate in blast-beat, sia nel riempire i vuoti lasciati dai momenti in cui la chitarra si riposa; sensazionale il predominio chitarristico nel finale, davvero da lasciare senza fiato. Ma non fate in tempo a riprenderlo, vero? Perché terminata questa canzone attacca un altro pezzo grosso come Cirle Of The Tyrants, uno dei brani più caustici e profondamente malvagi del lotto: velocità non elevatissime ma tese, completamente al servizio di una linea vocale vera protagonista, mentre i riff si tengono tesi, cupi, a infittire la trama ritmica; Donald Tardy sugli scudi invece per Dying, nella quale la vivacità ritmica del batterista si esprime al meglio sulle velocità medio-alte che lo rendono protagonista di tutto il brano, una canzone che potrebbe apparire come semplice interludio, ma che è in realtà un manifesto di tutto il lato strumentale del death metal: infatti anche le chitarre trovano il loro spazio, con una sezione solistica molto convincente nella seconda metà. Capolavoro assolutamente da riscoprire, in cui Tardy -il cantante- si limita a poche ma profondissime, violente parole:
We're dying... for our souls to learn We're dying... for our souls to burn We're dying... for our souls to learn We're dying!
Poco più di metà disco è passata, e già posso vedervi: stanchi, sconvolti dalla violenza di quanto sentito finora, eppure desiderosi di conoscere cosa ancora ci riserva il platter; andiamo quindi avanti, con Find The Arise, brano che mette in mostra le abilità chitarristiche di Trevor Peres e James Murhpy su velocità piuttosto alte, per un pezzo godibile ma che ho sempre considerato il meno convincente all'interno di Cause Of Death. Di ben altro livello la titletrack, che segue immediatamente: non fatevi ingannare dall'evocativa chitarra che vi accoglie nel primo minuto, perché l'intento degli Obituary con questo brano è di mettere in mostra tutta la propria capacità di consumare l'ascoltatore con la possanza della propria ritmica inarrestabile e destabilizzante; uno spettacolare cambio di tempo introduce velocità leggermente più elevate splendidamente rette da alcuni dei migliori riff che la storia del death metal ci abbia consegnato; il brano scorre via inesorabile, viscoso come pece che non concede scampo, e finiamo tutti invischiati nella doppia cassa di Tardy che per tutto il brano tiene in piedi un tappeto ritmico incrollabile; una canzone che andrebbe studiata da tantissimi gruppi moderni, per capire come si fa a fare tanto male con una simile semplicità -relativa- di songwriting. A concludere l'album la poderosa Memories Remain, che ha il pregio di mostrarci un Tardy dal tono più sguaiato del solito e la potente Turned Inside Out, bel finisher ancora una volta giocato su velocità non troppo eccessivo e su un grande lavoro chitarristico, sia ritmico che solista, che ci regala alcuni passaggi tecnicamente tutt'altro che trascurabili!
Il disco è finito, io ho parlato molto e voi avete sofferto, straziati da questo death metal caotico, violento e devastante; solo una millesima parte di quello che voi avete potuto provare nell'ascolto è riuscito a filtrare attraverso le mie parole. Ora tocca a voi, riprendete il cd, rimettetelo nello stereo e fatelo ripartire, ancora, ancora e ancora. Fatelo completamente vostro, o meglio, fate che esso vi renda completamente suoi schiavi, e potrete dire di aver preso parte alla storia del death metal!
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VOTO LETTORI
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92.48 su 245 voti [
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83
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Il capolavoro degli Obituary insieme a Slowly We Rot. 95 |
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mostruosi, Tardy cantante clamoroso. James Murphy fenomeno, tra questo disco e Spiritual Healing con i Death ha fatto il macello, l'assolo di dying illegale |
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Il capolavoro degli obituary e guarda caso c\'è di mezzo murphy |
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La sublimazione degli Obituary, non serve aggiungere altro. Chiunque si definisca amante del death metal non può non avere in collezione questo album. Qui la band riprende il sound \"gorish\" del primo, marcissimo masterpiece e lo rendono più definito, più completo a livello di strutture di canzoni, riffs (davvero epocali qui), soli (James Murphy una garanzia di tecnica e creatività) e arrangiamenti La tracklist di questo album è praticamente un \"best of\" di classici su classici! Insomma, pietra miliare da VENERARE in eterno |
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Le prime due righe della recensione bastano e avanzano. Tra i classici / pietre miliari del death… sicuramente uno dei miei album preferiti (il mio preferito degli Obituary). E ancora stasera che l’ho ascoltato per l’ennesima volta, pezzi come Infected, Body Bag, Find the Arise e le mie due preferite - Chopped in Half e title-track - mi fanno sbavare. Cover dei Celtic Frost da encomio. John Tardy qui (e sul debut) al massimo della sua acidità di stomaco. 95 è il minimo. |
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Se dovessi giudicare in modo soggettivo e "affettivo" non il mio preferito degli Obies, ma indiscutibilmente il loro album migliore in termini di maturità compositiva, più complesso e vario sia dell'esordio (violento e efferato) che di End Complete (oppressivo e monocorde): la tripletta iniziale, Dying e la title track sono veramente mostruose. Uno degli album death più rappresentativi del periodo. Giusto il voto. |
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...un disco a cui sono particolarmente legato...lo acquistai appena uscito.......arricchito dal lavoro di chitarra di James Murphy....capolavoro assoluto ........100 |
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76
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bellissimo album, uno dei pilastri del death metal, do un 98 a questo e 99 a slowly we rot |
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Gran disco, grande band. Tardy è un cantante Death formidabile ma non è tra i miei preferiti. Se vi piace Drunen ascoltatevi Converging conspiracies del Comecon. Super discone. |
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Goduria, pura goduria..Van Drunen è unico.. |
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La cosa che più mi piace di Van Drunen è come abbia mantenuto la sua voce sguaiata da Consuming Impulse fino ai più recenti lavori con Asphyx e Hail of Bullets: sentirlo mentre urla "THEIR FEAAAAST" su Red Wolves of Stalin è una goduria pazzesca |
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Hagen mi piacciono tutti quelli che hai citato...per me van Drunen in The Rack supera se stesso..inarrivabile! |
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Io invece preferisco i growl più corposi alla Älvestam, Tardy x il mio gusto a volte è troppo acido infatti. Comunque grande band e tanti ricordi  |
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Van Drunen mi piace un casino..hai proprio detto bene, per me sono due belve..grandiosi! |
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Poi io adoro anche Pillard, Vincent, Petrov, Dolan, Mullen e Lord Worm, ma la voce di Tardy e Van Drunen è stata il tocco di re Mida su molti album death metal |
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@lisablack: come non quotarti, il growl di Tardy è inarrivabile, solo Van Drunen può competere |
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Ahahhaha grande Hagen! L'Amour Toujours non è per Tardy, è meglio quando canta Chopped in Half, mostruoso ho sempre adorato il growl di Johon, tra i miei preferiti in ambito estremo.. |
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Magari con un testo un po' modificato, tipo: "As I stare into your eyes/ I just don't care that/ You're begging for your life/ Ohhh baby, I'll cut you open and watch you DIEEEEEEEEUUUUURGH" |
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Magari con un testo un po' modificato, tipo: "As I stare into your eyes/ I just don't care that/ You're begging for your life/ Ohhh baby, I'll cut you open and watch you DIEEEEEEEEUUUUURGH" |
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Leggendo il commento 56 mi sono immaginato John Tardy cantare l'Amour Toujours |
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Anche x me qui c'e' la storia del death, fra l'altro impreziosita da uno dei miei chitarristi preferiti di sempre . Grandissimi e feroci con stile unico fra mille |
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Vero Lisa una cover veramente bella (di una canzone bellissima), nonché anche una delle mie Song preferite dell’album. Eh si alla fine contano molto i gusti personali, tutto ciò che è di quegli anni secondo me è tutto stupendo. Però personalmente il death ultra veloce e super tecnico più moderno sinceramente non mi piace e non mi diverte per niente, però è solo una mia idee... comunque sempre rispetto per queste bands. |
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Non conta molto la velocità è vero..però se c'è, per me, è meglio. Io sono per la devastazione più totale..eheh. Album perfetto, storia del death, ho ancora la t shirt con questa cover magnifica..ma quanto è bella Circle of the tyrants, eseguita benissimo, un degno omaggio ai maestri Celtic Frost. |
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Approvo al 100% la prima frase del commento sotto al mio, “la velocità nel Death non è ciò che veramente conta”. Cause of Death è stato proprio uno dei primi dischi Death Metal che mi indrodusse al genere, che dire, album fantastico, nella mia top 5 degli album death. Artwork fantastico, addirittura fu ideato per “Beneath the Remains” dei sepultura che non ricordo per quale motivo la RR fece cambiare artwork all’album dei Brasialiani. |
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beh, l'album perfetto per far capire quanto velocità non è ciò che veramente conta nel death metal, un po' come il death metal alla chuck schudiner, prenditi il tuo tempo e goditi il viaggio, non solo la potenza. il primo album degli obituary che sento, mi piace tanto che sembrano molto di più privilegiate le qualità strumentali dimostrando come la voce non sia altro che la voce può non essere fondamentale. da principiante ritengo si meriti più di un ascolto |
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L'ho rimesso sul piatto proprio oggi, dopo tempo. Che dire, passano gli anni ma non perde un briciolo di cattiveria ed efficacia. Assieme a 'Slowly We Rot' a mio avviso trattasi del loro capolavoro. 99 |
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disco bellissimo ......i grandi obituary + l'eccezionale bravura di James Murphy......il disco si e' consumato a furia di ascoltarlo.... |
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Grand disco, li manderei a casa di quel demente di gigi d'agostino |
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obituary ovvero il DEATh!!!!voto95 |
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ultimo album bello...un bel ritorno...COD..semplicemente perfetto...discone consumato... |
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Lisa, ho avuto modo di ascoltarlo in parte l'ultimo cd degli obituary in quanto venivano messi a disposizione piccoli trailers ... comunque da quello che so attualmente sono in tournée negli states con headliner i kreator facendo parecchi sold-out ... pensa che spettacolo !!!! |
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Rik, l'ultimo è un bel disco, un bel ritorno per me..penso che ti potrebbe piacere. |
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@mulo: facile, MetallicA... |
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Ciao Lisa !!! Ho letto su instagram delle review molto buone dell' ultimo cd realizzato. Hanno pubblicato pure una versione picture del cd. Le review sono redatte da esperti in death e thrash, quindi molto attendibili. Anche se non sono un grande estimatore di questo tipo di musica ( il death) per via del growl, musicalmente ci sanno fare. Quasi una cover art la copertina del disco. |
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Voglio spezzare una lancia a favore della copertina..stupenda, avevo la t shirt con questa immagine. L'ultimo album a me piace tanto, aspetto in gloria la recensione. Comunque capolavoro del genere! |
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Che capolavoro assoluto, il migliore degli Obies |
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Metal Maniac invece i Sepultura sai da chi presero ispirazione x il logo dei primi 2 album? Vediamo se indovini,inizia x M e finisce x A... |
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Che CAPOLAVORO!!! Puro Death Metal abrasivo e asfissiante!!! Da Infected a Turned Inside Out solo goduria!!X me 100 secondo...A quando la recensione dell'ultimo? |
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@beast: di sicuro gli obituary presero spunto anche per il logo del nome della band dai primi 2 album dei sepultura... quindi oltre alla copertina pure il logo gli hanno rubato!  |
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il TOP del TOP del death.L'intro di infected è di una goduria assurda! |
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ho letto che la copertina era in realta' stata scelta dai sepultura per arise, ma la roadrunner all'epoca puntava piu' su obituary e diede la precedenza a loro, cosi i sepu optarono per quella che tutti conosciamo... |
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Acquistato dopo 'Slowly' mi aveva deluso perché meno veloce del predecessore col tempo ho imparato ad apprezzarlo, anche se lo considero inferiore anche a 'Back from the dead' 80 |
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Quanti bei ricordi...visti ancora una volta nell'ultimo tour con carcass, voivod, napalm death, e per quanto mi riguarda e non solo, come impatto hanno spaccato più di tutti. Probabilmente per il fatto di aver suonato almeno 3/4 di cause of death... Bella recensione, piccolo appunto il non aver precisato che circle of the tyrants è dei celtic frost...tanto per dare una dritta a chi magari non li conosce e gli prendesse la curiosità di sentirli. |
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capolavoro con questo e slowly we rot come musicassette giravano continuamente nello stereo della mia auto… .fantastici |
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insomma, molto lento mica tanto... non sarà un death sparatissimo ma ogni brano almeno un'accelerazione degna di tale nome ce l'ha... in ogni caso capolavoro. |
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Capolavoro! Un death molto lento e violento cazzo!!! |
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@BrutalTimmy : ed anche per quella attuale fidati . Ce ne fossero ancora di band cazzute come gli Obituary ! purtroppo anche loro poi col tempo si sono rovinati parecchio ... |
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Gli Obituary sono sempre stati una certezza.Cerchi il death ? loro te lo danno ! Questo album poi è immortale ! Impossibile annoiarsi ! |
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Disco molto buono per l'epoca |
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E aggiungo, con una copertina da urlo!! Bellissimo.. |
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Voto più che meritato..questo album è "mortale" come pochi, davvero un capolavoro del genere |
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se world demise è un gran disco, questo è senza dubbio il meglio del gruppo! storia del genere e voto meritato. |
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Ed è quando vedi il voto lettori che ti incazzi!! 73?? Ma cazzo ascoltate voi?!?!? Questo è il Death metal punto voto 99!! |
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Ed è quando vedi il voto lettori che ti incazzi!! 73?? Ma cazzo ascoltate voi?!?!? Questo è il Death metal punto voto 99!! |
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voto lettori 73.46!!! :OOOOO mi sa che chi ha votato ha bisogno proprio di una "affettata a metà" |
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Mi viene voglia di affettarvi tutti a metà.... |
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pur non seguendoli devo ammettere che il disco è stupendo..capolavoro |
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Altro disco 'definitivo': Wet & Wild! |
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Riscoperto e rivalutato con ritardo, ma assolutamente imprescindibile nell'ipotetica lista di albums death da avere. Credo sia il miglior lavoro fatto da questa band, fermo restando che non è l'unico da ricordare. Voto 88 |
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una band pazzesca. fulgido esempio di putrido death floridiano. da non credere la voce vomitata di john tardy, puro marciume sputato in faccia all'ignaro ascoltatore. molto bello anche world demise, che si sposta su tematiche ecologiste. |
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Oggi mi sono svegliato con la fissa degli Obituary e me li sono ascoltati quasi tutti. Cause Of Death è qualcosa di deviante, nella sua disarmante semplicità. Miglior prova canora death di tutti i tempi. Lo dico sempre e lo ripeto: Van Drunen e Tardy sono impareggiabili nel growling putrescente; qualunque disco li veda impegnati ha caratteristiche vocali sorprendenti, ma qui è davvero superato ogni limite pensabile! |
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gli Obituary sono la cosa in musica piu vicina ad un cadavere in putrafazione, la title-track per me è la migliore insieme alle prime tre. che dire? capolavoro VOTO : 90 Chopped in half Feel the blood spill from your mouth With rotting ways comes destiny Feel the soul taking over, bleed !. FUCK YEAH ! |
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STUPENDO... \,,/ ...!!!! |
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questo è vero death metal Cause Of Death CAPOLAVORO. |
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uno dei più grandi capolavori del metal tutto. |
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Mi spiace ma questo album oltre che stupendo è un pezzo di storia, 95 è troppo poco. |
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comprato all'epoca della sua uscita in vinile, lo conservo gelosamente come un bimbo coi suoi giocattoli preferiti.... |
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la storia del death metal! da giovane l'ho davvero consumato...e pensare con cosa vengono su i nostri giovani al giorno d'oggi... Voto: 95 |
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Album eccezionale! Tra i migliori di death americano: semplice, ferale, violentissimo. STUPENDO |
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Aggiungo una cosa,mi sono rimesso a riascoltare Cause of death (cd) e adesso prendo la chitarra e mi imparo la title track!!! |
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9
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Un disco veramente eccezzionale e recensione all'altezza del disco grande Nikolas!!!!!!!!!!!Da notare la bellezza degli assoli di questo disco James murphy come fece già in spiritual healing dei Death ha sfornato degli assoli che sono rimasti scolpiti nella storia del death metal come i più del genere.....Il solo iniziale di cause of death è qualcosa di allucinante come lo è il solo di body bag....ma qui i soli sono solo la cigliegina sulla torta disco memorabile!!!Grande annata per il death quella del 1991,daltronde sono nato io in quell'anno ahahaha |
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Quoto ogni singola virgola scritta qui sotto da Tommy. Soprattutto per quanto riguarda The End Complete, l'apice di una band immensa. |
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Bellissimo!!! Era un altro modo di vedere il death rispetto ad oggi...l'aria che si respira in un disco del genere è putrida, marcia, soffocante, opprimente...forse anche le produzioni incidevano parecchio (oggi è tutto troppo cristallino e impacchettato)...i suoni erano reali, potenti!!! Il vero death metal passa di qua...a questo disco preferisco The End Complete, ma è gusto personale. I miei preferiti nel genere. |
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6
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Uno dei vertici del death!!!!! |
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...di dischi così marci non se ne sentono più ahimè! complimenti per la rece. |
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il migliore degli obies... mostruosi!!! |
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Spettacolare, anche se sinceramente il mio preferito è World Demise |
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Ora ho capito i tuoi ascolti massivi di Cause of Death...per conto mio il miglior disco degli Obituary...Chopped in half, Dying e Turned Inside Out sono veramente dei capolavori! |
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