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Nel 1994 gli Obituary si trovarono a dover dare un seguito ad un trittico di album incredibilmente ispirati: Slowly We Rot, Cause Of Death e The End Complete avevano rappresentato il lato più marcio del death metal sound forgiato in Florida. Il compito non era per nulla facile, anche considerato che The End Complete aveva messo a segno ben due primati: primo, era stato il loro personale record di vendite, arrivando alla sedicesima posizione della Billboard's Top Heatseekers Chart nel '92 ed al quarto posto della classifica dei dischi death metal più venduti della storia stilata secondo le rilevazioni Nielsen SoundScan; secondo, la maglietta raffigurante l'artwork del disco in questione era diventata la più venduta nella storia della Roadrunner. I mesi spesi ai Morrisound Studios sotto la supervisione del guru del death metal Scott Burns, figura fondamentale che tra la fine degli anni '80 e gli anni '90 ha messo mano a tutte le principali produzioni death metal prima di ritirarsi e rifarsi una carriera in veste di ingegnere informatico, diedero come frutto World Demise.
Con questo album gli Obituary cercarono di trovare nuovi elementi che arricchissero il loro già peculiare sound: la loro scelta di non aderire alla spasmodica ricerca della velocità tipica del genere ma di concentrarsi su granitici tempi medi spezzati da occasionali e fulminanti accelerazioni venne qui amplificata, portando le composizioni ad essere cariche di un groove trascinante ed all'intoduzione di qualche contaminazione con la emergente scena sludge; vennero introdotti nelle composizioni campionamenti tribali e percussioni; infine l'artwork ed i testi, pur rimanendo legati alle modalità ciniche e violente del genere, fecero emergere una nuova, per la band, volontà di descrivere e criticare la realtà sociale e politica, con un inedito sguardo al rapporto fra uomo e natura. All'ascolto il disco suona ancora attuale, mantenendosi bene nonostante l'età grazie anche alla sapiente opera di re-mastering realizzata nel 1998 del leggendario e compianto mastering engineer George Marino (vi dico solo che ha lavorato a Back In Black ed al Black Album). Don't Care e la title track introducono nel migliore dei modi una tracklist che riserva però anche qualche cedimento: le pur elaborate strutture dei brani hanno la tendenza ad essere piuttosto simili fra loro e la già citata insistenza su tempi medi dopo la metà del disco contribuisce a far sorgere una latente sensazione di monotonia. A tenere alte le quotazioni del disco ci pensano brani come Redefine, con quel suo groove molto moderno e vicino a certi Napalm Death, la martellante Final Thoughts, con quelle percussioni che non ti aspetti e quei rallentamenti al limite dello sludge, e Kill For Me che va a suggellare il disco nel più inconsueto dei modi grazie ai campionamenti tribali che aprono e chiudono il pezzo.
World Demise segna però probabilmente la fine della grandeur degli Obituary, band che con questo disco ha meritoriamente provato a rinnovare il proprio sound e la propria attitudine.
Nella già citata edizione rimasterizzata che oggi si trova in commercio arricchiscono la tracklist anche la valida e molto sludgy Killing Victims Found, originariamente inclusa come bonus track per l'edizione digipack europea, e tre pezzi dal vivo (Infected, Godly Beings e Body Bag) registrati al Dynamo Open Air del 1992.
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Il loro top dopo cause of death. Qui c\'erano anche sintomi di evoluzione poi purtroppo non proseguiti
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Inferiore ai tre che lo precedono sì, ma senza inutili giri di parole, questo album è l\'ennesimo colosso degli Obituary, un monolite di puro marcio death metal, che li ha resi iconici! Più lungo nel minutaggio, più roccioso in alcuni punti, ma sempre loro, sempre con il loro tipico sound, un disco pieno di pezzi favolosi che ti entrano subito in testa e ti fanno scapocciare dandoti una carica meravigliosa, con l\'iniziale \"Don\'t Care\" (uno dei loro manifesti assoluti), la title track, \"Redefine\", \"Paralyzing\", \"Solid State\", \"Final Thoughts\", \"Set In Stone\", \"Kill For Me\"... una gran goduria, altrochè, ogni volta che lo si ascolta! Attudinalmente, e a iivello di testi, molto vicino a quello che facevano i loro amici Sepultura al periodo, con \"Chaos A.D.\" o il side project di Max, il disco dei Nailbomb! Ennesimo classico meraviglioso dei fratelli Tardy e compari!! |
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Trovato recentemente a una fiera e preso al volo, probabilmente non al livello dei precedenti capolavori ma rimane un gran bel disco. Alcuni pezzi poi sono devastanti: Don't Care e Final Thoughts tra i loro brani migliori di sempre, bella anche World Demise e la stranissima Kill For Me. Voto 85 |
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A me questo album invece già quando uscì non convinse al 100% e, avendolo ascoltato poco tempo fa, non ho cambiato opinione. Certo, il sound degli Obituary rimane unico, John Tardy fa paura e il fratello Donald offre una delle sue migliori prestazioni, i grandi pezzi li trovo anche qui ma nel complesso l’album nel complesso è fin troppo omogeneo, direi un po’ piatto (anche leggermente lungo) e a volte faccio fatica ad arrivare in fondo. Voto 77 |
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Bel disco con alcune canzoni straordinarie tipo solidarietà state e la bellissima finalmente thoughs. 90 |
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Dopo i primi 3 album ( fondamentali per chi ascolta death) arrivò questo ottimo disco, che niente ha da invidiare ai precedenti capolavori..Ce l'ho sempre in cassetta, anno 94, ormai distrutta..nel frattempo sto ascoltando l'ultimo omonimo..e mi piace un casino! Per me voto 85. |
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Per me questo è il vero capolavoro degli Obituary, quello dove trovano la quadratura del cerchio. Non so perchè, mi perdonerete ma non sono un grande fan nè di Cause Of Death nè di The End COmplete che trovo troppo dispersivi. Qui invece non si spreca un secondo. L'intensità dei pezzi è alle stelle e il disco è un blocco di catrame compatto. John Tardy era già leggenda ma dopo aver sentito il suo urlo iniziale in 'Final Thoughts' ... bhe basta, è inarrivabile. Altri pezzi micidiali sono la title track, incredibile nel suo incedere pachidermico, "Solid State" e "Kill For Me", un macello totale. 95 |
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io sono il pirla del commento n. 21... ovviamente ora mi sono ravveduto e corretto e questo nick è la giusta traduzione del nome del gruppo! sul disco però la penso allo stesso modo!  |
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Final Thoughts con quel riff sembra un po' la enter sandman degli Obituary a parte gli scherzi, il growl alternato ai chitarroni fa veramente paura |
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Discone assoluto. Assieme a End Complete e Cause of Death il migiore dei grandi Obituary...Don't Care sarebbe da insegnare nelle scuole. |
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L'ultimo capitolo dei "grandi "Obituary...un album abbastanza diverso dai 3 grandi predecessori ma non per questo non bello anzi all'epoca (e anche adesso se è per questo) mi mandava fuori di testa con le varie World demise, Dont care, final thought, redfine etc etc..80 se lo merita tutto..anzi alzo anche un pochino il voto al valore affettivo! |
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un grande album! don't care e final thoughts mi fanno impazzire! redefine altro capolavoro! |
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Capolavoro degli Obituary! Peccato che siano scoppiati dopo, ma questo disco è grandioso, il suono delle chitarre è super marcio e Donald ha un groove imperioso, per non parlare di John.... UAaaaaaaargh! |
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Don't Care è una delle canzoni più belle di tutti i tempi, detto questo, fino a Solid State è un gran cd, poi il nulla |
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Final Thoughts mi manda letteralmente in visibilio... Non sarà il migliore degli Obituary, ad esempio io sono appassionato di Cause Of Death, ma questo album è come un macigno. E dal vivo ancora spaccano come allora... |
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finalmente la recensione di questo grande disco... bello dall'inizio alla fine... john tardy c'ha una voce della madonna, una delle più agghiaccianti mai sentite in giro... THE FINAL THOUGHTS... THE FINAL THOUGHTS... THE FINAL THOUGHTS... THE FINAL THOOOUGHTS!!! |
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Il mio preferito resta Slowly We Rot per via della mia canzone preferita degli Obituary: Immortal Visions. Tuttavia, anche questo è decente, ma concordo con chi dice che il periodo veramente d'oro degli Obies si è concluso con The End Complete. |
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Un gran bell'album, ma gli preferisco The End Comolete e Cause Of Death |
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Ma quel fade in/fade out di Kill For Me non l'ho proprio mai capito... |
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bellissimo album, anche x me però il capolavoro assoluto rimane "The End Complete"!! |
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Ahah, i'm sorry Lambruscore Certo che è uguale. |
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Prendetemi per pazzo, per blasfemo, per quel che volete, ma io considero The End complete il miglior disco degli Obituary, superiore sia a Slowly we rot che a Cause of Death. Per quanto concerne World Demise qualche traccia è memorabile, altre invece mi dicono poco. Nel complesso un album comunque buono. |
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Xutij, quella su Gattuso era mia già da anni, va beh, però ti dico che anni fa, ho parlato con Peres quando suonava nei Catastrophic, adesso forse ha messo su qualche chilo, ma una dozzina di anni fa ti assicuro che era spaventoso, poi quella sera lì, (a Milano) non so chi dei 2 era più sano, considera che lui doveva suonare... |
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Ciao! Si non sono l'unico, come dice xutij tantissime persone considerano the end complete il capolavoro assoluto degli obies, altri il loro disco piu piatto...de gustibus, io sono tra questi ultimi @undercover: concordo con te sulla prova solista di west, ma tolto questo ritengo le canzoni un po piatte, che te devo dì?? i dischi degli obies post reunion, tranne l'ascoltabile frozen, sono purtroppo merda secca IMO |
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Alla fine son gusti. Personalmente TEC lo considero uno dei dischi più belli di tutto il Death (Ok, sono terribilmente di parte). Anche se sono più legato a questo, ma tant'è. |
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Si ma "The End Complete" ha anche la migliore prova solistica di Allen West, cioè cazzo come si fa a dire che pezzi come "Back To One" o "Rotting Ways" fanno parte di una tracklist brutta? Mi auguro che dopo tale dichiarazione almeno non si apprezzino gli ultimi perché sarebbe un fail infinito , opinione personale eh. |
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@xutij: io sinceramente è la prima volta che lo sento, però vabbè se non piace non posso manco obbligare la gente a farselo piacere. Io a quel disco sono legatissimo, la cassetta nel walkman l'avevo macinata completamente |
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Vedendo la foto del gruppo nel disco si capisce chiaramente che Watkins in realtà è Gattuso sotto copertura. |
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All'epoca mi aveva un po' deluso, troppo attaccato a Cause of death e anche al primo e al terzo (comprati dopo l'uscita di questo, ma che conoscevo già) va beh ho fatto su un po' di casino, hahah comunque meglio degli ultimi lavori, per me. |
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Mmmm, sai Trucido, ho letto molte persone che quel disco non piace. Alla fine penso che ci sia una spaccatura netta tra chi lo ritiene un capolavoro e chi un mezzo passo falso. |
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"The End Complete" brutto? Ma che è la giornata della bestemmia a cielo aperto?  |
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Più che altro mi sa che sei l'unico a cui non piace The End Complete O_o  |
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Carino, in ripresa dopo il brutto the end complete...disco che adoravo quando è uscito, ora ha preso il giusto posto nella discografia degli Obies dietro le due prime pietre miliari...poi io mi sa che sono l'unico al mondo che impazzisce per back from the dead!  |
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Molto bello. Don't Care e Solid State sono nella storia del death metal! |
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Stupendo, anche se con gli Obituary sono di parte. VOTO : 85 |
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Dei primi è decisamente il più tamarro ma anche altelenante, non posso però non amarlo perché l'ho mandato e rimandato in play non so quante volte. |
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