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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Scorpions - Virgin Killer
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( 13029 letture )
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Uno dei rari casi in cui la copertina offusca il disco in sé: l’artwork, a giudizio di chi scrive (e anche della band, come ammesso qualche tempo fa da Uli Jon Roth) veramente di pessimo gusto, non manca ancora oggi di suscitare polemiche e, visto che si è detto fin troppo, mi perdonerete se non approfondisco. D’altra parte è la musica che crea la leggenda, e qui di vera leggenda si tratta. Virgin Killer ci mostra gli Scorpions al meglio della loro forma nella formazione con Roth, e molto lontani dallo status di macchina da hit che raggiungeranno negli anni ottanta. Nel 1976, infatti, un disco a nome Scorpions poteva essere bellamente ignorato negli States senza che nessuno gridasse allo scandalo (e, per la cronaca, il trentaduesimo posto in Giappone fu visto come un grande risultato), anche se i sei tedeschi davano un’autostrada alla maggioranza delle band a stelle e strisce. Parliamo, effettivamente, di tempi assai lontani, così lontani che nella scaletta del tour 2010 non c’è nemmeno un brano tratto da questo Virgin Killer.
Perché? Mistero, considerando che qui c’è qualche highlight di classe cristallina. Spesso si dice che la traccia iniziale è la più importante per entrare in un album con il mood giusto e apprezzare anche le altre; in questo caso, non si potrebbe pensare a un’opener migliore di Pictured Life. Qui c’è veramente tutto: un riff melodico più che cantabile, una prestazione ispiratissima del solito, eccellente, Klaus Meine, qualche arrangiamento chitarristico sopra la media, il groove sensuale che crea il rock sin dai suoi albori. Uli Jon Roth è la primadonna che tutti conosciamo, lo shredder vichingo che ruba l’attenzione dei fan con i suoi “numeri”, mentre Rudolf Schenker macina alle spalle, con il sorriso di chi sa che la canzone si regge su di sé. Incredibilmente, Catch Your Train batte il brano precedente per distacco: siamo di fronte ad una gemma del rock, una melodia e un testo di quelli che restano nel cuore per anni. Il rapporto tra i singoli resta invariato: Meine e Roth fanno gli attaccanti, gli altri dietro, terzini e mediani di qualità spaventosa. Come tutti i più grandi pezzi, l’unico difetto è che prima o poi finisce. In Your Park abbassa il ritmo e apre le linee melodiche, perdendo in carica aggressiva mostrandoci il lato sentimental-romantico degli Scorpions, ben prima delle power ballads che li renderanno immortali, e tuttavia con compattezza e feeling in grandi quantità. Certo che anche Backstage Queen non scherza, quanto ad appeal, melodie e accessori vari: questo è rock di altissima qualità, non si discute. Forse si può muovere a questo brano l’appunto di essere un po’ troppo ritornellocentrico, ma è un peccato assai perdonabile. La title-track è il centro geometrico dell’album, e nasce da un riff spettacolare per aprirsi in una contrapposizione tra metodicità estrema e squarci pre-Judas Priest di straordinaria potenza. La seconda metà dell’album fatica, a dire il vero, a mantenere un tale standard di qualità, ma propone in ogni caso soluzioni differenti e interessanti. Si sente, pesantissima, la mano di Roth, che in Hell-Cat e Polar Nights arriva a soffiare il microfono dalle mani di Meine, con risultati intriganti ma non eccelsi. La prima delle due vive però su un guitar work assolutamente stellare, molto legato alla fase psichedelica del gruppo, ma quello che manca è l’impennata melodica del coro, in favore di vocals aggressive (graffianti, se mi passate il pessimo gioco di parole) ma poco coinvolgenti. Avvolgente parte Crying Days, semiballata lontana come coordinate da una Wind of Change (e vorrei vedere), ma fornita di arrangiamenti di grande spessore e di una prova molto efficace da parte di Meine. Polar Nights è un meraviglioso tripudio di note e atmosfere, impressioni su una tela instabile e cangiante; ancora una volta è Roth il padrone, la guida, il tuttofare -e anche buon vocalist, in questo caso. La ballata Yellow Raven, dotata di un eccezionale groove finale, chiude in bellezza Virgin Killer, in un tripudio rock d’epoca.
L’album trova la sua bellezza nell’imperfezione, nei piccoli difetti che lo rendono eccezionale: come Michelangelo non concludeva le sue sculture per timore che perdessero la loro magia, così gli Scorpions non cercano una sterile perfezione, ma una sentimentale umanità. Nella memoria di molti fan l’era-Roth è offuscata dai grandi successi degli anni ottanta, ma Virgin Killer li guarda dall’alto in basso quanto a perizia compositiva, ricercatezza di soluzioni, spirito. Cercate di non guardare la copertina (né quella originale, né quella censurata con una foto della band piuttosto incongrua), e lasciatevi stupire.
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VOTO LETTORI
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84.83 su 130 voti [
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Riascoltato ieri, un vero monumento della storia dell\'hard rock, esplosivo per l\'epoca, un po\' come \'violentare\' basi hendrixiane, ricordo che una intervista Mike Varney ( della Shrapnel Records e scopritore di talenti ) definì l\'album il migliore di sempre con il primo Montrose |
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ma fly to the raimbow???? non cè? |
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Gli Scorpions anni 70, per me sono questi. Taken by Force non lo trovo all\'altezza di Virgin Killer, e Lovedrive lo colloco nel decennio successivo.
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ci sono dei pezzi notevoli. Peccato che la versione in cd che ho non rende giustizia a questo album: ce ne vorrebbe una rimasterizzata. 87 |
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Album a tratti durissimo x l'epoca, con brani già di un livello molto alto e uno stile già ben definito, quando lasciano perdere il R'n'R + classico e magari alcuni "esperimenti". Ed almeno tre Musicisti di rango superiore che alzano l'asticella. A parte forse Pictured Life manca un po' il pezzo memorabile, futuro loro marchio di fabbrica. Peccato quella cover terribile trasmetta un inevitabile disagio. Chissà cosa gli è girato?!? |
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Uno dei miei primi vinili insieme a Tokyo tapes , io ho la copertina che ritrae la band, un album ed un sound irripetibili e avanti per i tempi.Questi sono gli Scorpions che io preferisco “In trance “mi piace ancora di più. |
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un album da 90 avrei dato 2-3 punt di più se roth non avesse cantato in quei 2 pezzi |
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Grande album, ma il meglio (rimanendo nella fase Roth) lo daranno con Taken By Force. A mio modo di vedere qui ci sono 2/3 pezzi sottotono... non di certo Catch Your Train, Polar Nights o la title-track, canzoni che rendono obbligatorio l'acquisto di questo album. Voto 85 |
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Aridatece la grande Lisa Santini!!! |
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Il miglior disco degli scorpions in capolavoro senza tempo. |
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L'album perfetto. Negare la magnificenza a questi solchi significare negare la realtà. Melodie incantate (In your Park) brani veloci, duri ma sempre attenti alle orecchie dell'ascoltatore (Pictured Life,Catch Your Train) e i brani hendrixiani di Roth. Per me questo è il loro apice. 95 |
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Capolavoro di Hard Rock made in Germany.Grandissime composizioni,specialmente Pictured Life,Catch Your Train(che ha un tiro pazzesco),la potentissima title track.Da sottolineare,oltre agli assoli,anche un grande lavoro di ritmica,da parte di Rudolf Schenker:uno dei ritmici migliori al mondo,insieme a Malcom Young e pochi altri... |
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Comunque copertina censurabile o no, rimane veramente orrenda. Almeno per me. |
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Alla fine il mondo del metal e del rock-pop è pieno di copertine censurabili, allusive, violente, volgari, ecc. A quanto pare decisero i discografici, e si sa, pur di vendere metterebbero qualsiasi cosa. La ragazza , a distanza di anni, non si ritiene per nulla imbarazzata per quella copertina, poi a quanto pare era la figlia del fotografo. Oggi forse, con un minimo di intelligenza e sensibilità in piu, non sarebbe accettabile una cosa del genere, a meno che non vuoi far contento qualcuno al Vaticano. Ma Boncompagni non fece di peggio con "Non è la RAI" in pieno giorno in TV? Quattordicenne per quattordicenne, Allusione per allusione. Quello che m' interessa è un album splendido. |
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Mi discosto un po dal coro e non condivido il voto. Buonissimo album con un lavoro chitarristico eccellente da parte di Uli Roth. Tuttavia secondo me ancora molto immaturo nel songwriting in più di qualche episodio, e quindi inferiore ai successivi Taken by Force e Lovedrive. In Your Park rimane comunque un gran pezzo. |
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Ho il vinile con la copertina alternativa , un album con dei buoni pezzi e che voce. |
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Lonesome crow e' il migliore album degli scorpioni e anche il meno conosciuto, c'e' qualcun'altro che la pensa come me |
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Per quanto riguarda l'oscena copertina, che sinceramente non avevo mai visto prima d'ora, quoto al 100% "questo è il mio nickname": sono assolutamente d'accordo con te. Il disco di conseguenza non l'ho mai ascoltato, però se mi dite che non è male, proverò ad ascoltarlo |
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@ questo è il mio nickname: ....Hai perfettamente ragione: la colpa però ricade al periodo della metà degli anni 70 nella quale i designer utilizzavano spesso la frase "any publicity is good publicity"... ovviamente contestabile. Fu censurato in gran parte del mondo in particolare dalla "Internet Watch Foundation" e dalla Wikipedia anglosassone per "potentially illegal indecent image" (immagine indecente). In particolare per il vetro rotto che ritratto sulla copertina intendete una sicura oscenità...In molti paesi questa non è stata la copertina originale...Anche nel 1975 un caso analogo degli stessi Scorpions con "In Trance" commisero un ennesimo simile disastro in termini di artwork...Peccato per la musica di qualità che ne conteneva entrambi i dischi. Da sottolineare che non è stato mai censurato ed è ancora disponibili con quest'artwork del 76. (in certi paesi il vinile costa circa euro 8,50 ..) Peccato, ma si commettevano spesso e malvolentieri questi "errori" in fase di realizzazione e pubblicazione (definibili stronzate), Giusta osservazione! Jimi TG |
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Affermare che la copertina è "brutta" lo trovo improprio: diciamo la verità, è DI-SGU-STO-SA. Può piacere solo ai pedofili, che io brucerei tutti col napalm!!!!! Capisco la volontà di "provocare" e far parlare di sè, ma questa è pedopornografia allo stato brado! Anche la copertina di In trance è provocatoria (una bionda arrapata con una tetta in discreta evidenza), anche quella di Lovedrive (il retrocopertina, a suo modo, è anche simpatico), ma in entrambi questi casi ci sono delle accettabilissime maggiorenni (quella di questo disco dimostra 11-12 anni). La figa è come la frutta: va presa in considerazione quando è maturata a sufficienza, quando è acerba va lasciata stare. La copertina con la foto del gruppo non è nè carne nè pesce, ma almeno è presentabile...grande disco, comunque: in catch your train ho visto qualcosa dei primi Accept...avessero scelto questa come title track e avessero messo in copertina, per esempio, un treno afferrato da uno scorpione gigante avrebbero fatto una figura meno peggiore |
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@hellvis una cinquantina di euro per un vinile è un vinile appena difficilino da reperire, ci son vinili da centinaia di euro Bell'album ma In Trance è molto migliore |
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In trance e Virgin killer sono i due pezzi da 90 del periodo Uli Roth. |
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Per questo disco è stupendo!! ... aldilà di tantissime qualità che ha avuto questa band, e sempre poco riconosciute rispetto ad altre, in pochi, secondo me, hanno saputo evocare a livello sonoro le atmosfere decadenti e malinconiche dei '70 come gli Scopions dell'epoca Roth ... Tutte le canzoni sono belle ed hanno una propria personalità ... (addirittura a mio parere nella vocalmente discutibile Hell-Cat c'è anche un primordiale RAP da parte di Ulrich Roth. ... qualcuno l'ha mai notato?) ... comunque in ogni solco del disco ci sono perle di sensibilità, energia e bravura ... Roth suona frasi di chitarra con grande tecnica ma anche con un gusto davvero unico ... il finale di In Your Park è da brividi ... Crying Days tutta idem. Energia e melodia:come gli Scorpions davvero pochi. |
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@hellvis: non farlo! quello che possiedi è la storia! e la storia vale più del denaro ( o almeno fa in modo che alzino considerevolmente l'offerta) |
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Disco bomba che al tempo in Italia NESSUNO calcolò nemmeno di striscio (sai che novità!). Comunque ho il vinile originale e ho scoperto che alcuni collezionisti sono pronti a pagartelo una cinquantina di euro....quasi, quasi... |
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@filippo festuccia: non intendevo darti del moralista, ma ho reagito così perchè ogni volta che si parla di quest'album prima che delle canzoni si parla della copertina (e oltretutto converrai che la copertina con la foto del gruppo non dica un accidenti); ma comunque posso certo capirlo se si tratta di questione di gusti, può benissimo non piacere (anzi, è più facile che disgusti piuttosto che piaccia). Io stesso la prima volta che l'ho vista la ritenevo orribile, ma poi ascoltando la title-track mi è sembrato di intravvederne il senso. |
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DISCO FENOMENALE.... ma vi rendete conto che gli Scorpions hanno composto 7 capolavori di fila.... ( da questo album fino a Crazy World sono tutti album stupendi) .... quanti gruppi Hard Rock possono vantare un tale primato ??? ben pochi..... nonostante il successo che hanno avuto negli anni ottanta secondo me gli Scorpions hanno raccolto meno di quello che hanno seminato... non tanto per le vendite.. ma quando si parla dei 4 o 5 gruppi hard rock più importanti della storia si omettono sempre..... PS : la copertina non la trovo così orribile.... forse un pò di cattivo gusto... ma penso che sia stata solo una scelta infelice di qualche grafico.. gli Scorpions non penso che c'entrino molto... |
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Uno dei primi album che ho ascoltato e amato! ottima recensione da parte di filippo mi permetto di dissentire solo sul fatto che In Your Park abbassa il tiro dopo i primi due pezzi, ogni nota che esce dalle chitarre del pezzo fa rabbrividire 94 |
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Io ho il vinile con la foto del gruppo e devo dire che anche quella copertina é indecente. Ma del resto gli Scorpions non sono certo famosi per le copertine che non sono mai state granché. Ánche secondo me l´album é bello nella prima parte mentre nella seconda diventa un pó fiacco e anonimo.Io comunque preferisco di gran lunga i 4 album da Lovedrive a Love at...piú l´eccezionale World Wide Live! |
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Gli Scorpions a livello compositivo erano molto avanti agli ac/dc secondo me  |
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discone,veramente un gran album. per me gli scorpions nell'hard rock non hanno mai avuto rivali. forse solo gli ac-dc con Scott. |
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@zoso: ma guarda, il mio non è moralismo: è proprio brutta, tutto qua. la provocazione, un po' astrusa, è comunque difficilmente ricavabile dalle canzoni, se non dalla sola title-track. concordo con krok, roth non è un cantante piacevolissimo, ma l'ho trovato funzionale alle canzoni scritte da lui. |
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beh la copertina è abbastanza pornografica, è vero che c'è il discorso simbolico della finta rottura della plastica...Bisognerebbe vedere quanto effettivamente sia funzionale al messaggio espresso dalle canzoni, il disco non ce l'ho quindi non posso dire se ci sia un'effettiva denuncia anche in queste; se così non fosse sarebbe una provocazione gratuita come quelle degli Avulsed e tutti sti gruppi del cazzo. Non è che perché sono gli Scorpions meritano degli sconti. |
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2
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Disco fenomenale,davvero!!!l'unico vero difetto è proprio il fatto chge Roth abbia cantato ben 2 canzoni,secondo me ha una voce terribile(considerando anche il fatto che ha Meine come "avversario"...)!!Su Tokyo Tapes (eccelso) Polar Nights è ben suonata ma resa inascoltabile da una performance di Roth da dimenticare... |
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1
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un capolavoro dei '70, ispirato, affascinante e grintoso. Per quanto riguarda la celebre copertina sono in disaccordo, e devo dire che bisognerebbe coglierne la provocazione senza puntare subito il dito. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Pictured Life 2. Catch Your Train 3. In Your Park 4. Backstage Queen 5. Virgin Killer 6. Hell Cat 7. Crying Days 8. Polar Nights 9. Yellow Raven
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Line Up
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Klaus Meine - Voce Uli Jon Roth - Chitarra, Voce su tracce 6 e 8 Rudolf Schenker - Chitarra Francis Buchholz - Basso Rudy Lenners - Batteria Musicisti Ospiti
Achim Kirschning - Tastiera e Synth
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