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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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SCORPIONS - Arena di Verona (VR), 23/07/2018
30/07/2018 (2016 letture)
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Andare per concerti è anche un modo per accrescere la propria cultura non soltanto dal punto di vista musicale e così, grazie all'unica data italiana degli inossidabili Scorpions ho per la prima volta in vita mia la possibilità di visitare Verona e la sua celebre Arena, antecedente addirittura, sembra, al Colosseo. Le premesse erano state interlocutorie: a parte un rallentamento in autostrada dovuto a un incidente e a un nubifragio notturno che si è riversato sulla città la sera prima dello show scoprirò di aver mancato di poco l'incontro per le vie del centro con un paio di musicisti della band; forse era meglio non averlo saputo, ma tant'è. Lo spettacolo slitterà di circa un'ora rispetto al programma perché il temporale notturno ha rallentato le operazioni di montaggio del palco, quindi mi reco alla venue a pomeriggio inoltrato ed ecco alcune nuvole all'orizzonte avvicinarsi minacciose... diluvio per una mezz'ora buona, spazzato via da un bellissimo arcobaleno che fa da sfondo all'Arena. se non altro la temperatura si è abbassata: entro e mi accomodo in quarta fila, finché le luci si abbassano e inizia lo spettacolo...
SCORPIONS Un video sui maxischermi ci introduce al Crazy World Tour e alla fine di esso irrompono sul palco gli Scorpions tra il tripudio generale. Devo ammettere che assistere a un concerto rock seduto su una poltroncina fa abbastanza strano, avevo già visto la band indoor e l'impatto era molto diverso ma non mi dispiace affatto provare questa nuova esperienza. La cornice del resto è magnifica e nonostante l'atmosfera un attimo più "ingessata" del solito i Nostri non si risparmiano affatto. Klaus Meine ci mette un paio di brani scaldare le proprie corde vocali ma comunque tiene botta ottimamente, mentre Rudolf Schenker è il solito pazzo che continua a fare aventi e indietro sulla passerella centrale concedendo pose plastiche ai fotografi appostati sottopalco. Alla prima pausa Klaus sottolinea -incespicando su una frase ma riprendendosi con grande autoironia- come sia felice di suonare in una venue così bella e quindi lo show riprende con classici del calibro di Make It Real e The Zoo, sempre stupenda nel suo incedere cadenzato e caratterizzata dal vocoder di Jabs, protagonista anche sull'epica strumentale Coast to Coast. La gente apprezza, ogni tanto volgo lo sguardo e bisogna ammettere che il colpo d'occhio dell'anfiteatro è a dir poco incantevole, se poi la colonna sonora sono brani come l'acustica Send Me an Angel e Wind of Change... inutile sottolineare come questa sia cantata all'unisono da tutto il pubblico; radiofonica, inflazionata ecc. ecc. ma sentire migliaia di voci che la cantano in coro con la band ha il suo perché. Ero anche curioso di vedere Mikkey Dee in azione e devo dire che il suo stile si amalgama perfettamente con quello dei crucchi; inoltre c'è spazio per un omaggio al compianto Lemmy che appare sugli schermi, e così ho l'opportunità di ascoltare un inusuale Meine mentre si mette alla prova con Overkill, al termine della quale lo stesso batterista ex Motörhead dà una dimostrazione delle proprie capacità. Al solito Klaus passeggia sul palco distribuendo bacchette che la gente raccoglie scalmanata per poi tornare a sedersi in maniera composta alla propria poltrona e anche questo è molto rock! Su Blackout -e relativa chitarra fumante del magnifico Schenker- è difficile non esaltarsi e Big City Nights chiude col botto questa prima parte di set; il gruppo si prende una breve pausa dietro le quinte e al ritorno on stage Klaus invita la gente ad alzarsi e venire alle transenne -e chi se lo fa ripetere due volte?- per cantare tutti insieme la ballatona Still Loving You, per poi scatenarsi del tutto con Rock You Like a Hurricane che pone fine allo show degli Scorpions tra saluti e lancio di plettri (uno dei quali mi è praticamente stato sottratto da sotto il piede da una bambina! Che tempi...). Gli Scorpions purtroppo non sono famosi per variare la propria scaletta ma nonostante sia stata quasi identica a quella del concerto del 2015 in quel di Milano posso affermare che mi sono divertito anche questa volta. Una prestazione impeccabile come da meticolosità e rigore tedesco, del resto tanti decenni di attività significheranno pure qualcosa, no?
SETLIST SCORPIONS intro (Crazy World) 1. Going Out With a Bang 2. Make It Real 3. The Zoo 4. Coast to Coast 5. 70's Medley - Top of the Bill / Steamrock Fever / Speedy’s Coming / Catch Your Train 6. We Built This House 7. Delicate Dance 8. Send Me an Angel 9. Wind of Change 10. Tease Me Please Me 11. Overkill (Motörhead cover) 12. Mikkey Dee Drum Solo 13. Blackout 14. Big City Nights ---Encore--- 15. Still Loving You 16. Rock You Like a Hurricane
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7
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Visti qualche anno fa con quel pazzo di Kottak alla batteria. Parecchio invecchiati in generale, ma band di livello tale e con un filotto di brani allucinanti tra cui scegliere che vale sempre e comunque la pena. Tra i più grandi di sempre. |
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6
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Infatti volevo chiedere al buon Matocc se il ritardo dovuto al maltempo ha intaccato in qualche modo la scaletta, riducendola, ne sai nulla? |
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5
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Partiamo da considerazioni OGGETTIVE. Location superba, non è un segreto che molti gruppi ambiscano nell'esibirsi qui. Pubblico, molto variegato, ma l'età media era elevata, tiepidino all'inizio, rianimato con The Zoo, molto fiacco fino a Send me an angel, in delirio da Blackout in poi (e come potrebbe essere altrimenti?). Musicisti impeccabili (vabbè, qualche sbavatura la si concede sempre ad un gruppo rock) e scenografia minimale ma di grande effetto con gli effetti dei multischermo. Klaus all'inizio quasi parlava, rischiando di stonare sui bassi, ma ci ha abituati negli ultimi anni a partire molto cauto, scaldando la voce progressivamente, per arrivare a cantare "quelle difficili" alla fine. Capitolo suoni: io ero comodamente seduto in quinta fila centrale e l'impressione che ho avuto (ma non sono l'unico) è stata quella di un mix ottimamente bilanciato, ma fin troppo "patinato", quasi pop. Mikkey Dee, nonostante pestasse alla sua maniera, rimaneva sempre sullo sfondo. Prerogativa dell'Arena? Forse. Certo che una settimana prima McBrain invadeva la Piazza a Trieste come poche volte in passato...
Considerazione ora SOGGETTIVA, di uno che li ha visti in extremis, per la prima volta: GRANDI, GRANDISSIMI, ICONE DI QUESTO GENERE.
ps però non possono lasciar fuori canzoni come Dynamite, No one like you... |
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4
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Visti per l ennesima volta pure quest' anno a Lubiana a giugno, devastanti come sempre, macchine infallibili e precisi come Giotto.
Impeccabili sotto ogni punto di vista.
Una precisazione, scaletta molto molto simile al 2015, a non uguale. |
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3
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Forse perché variare costa fatica e rischi quindi vanno sul sicuro un po' come fare la golf |
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2
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... band come gli scorpions hanno dato un grandissimo contributo alla causa dell' hard&heavy. Se ancora oggi, a quasi cinque decadi dal loro esordio, ne stiamo commentando, un motivo valido pur ci sarà. Ho letto la setlist, e sinceramente speravo di leggere altri titoli di song. Con tutti gli album belli che hanno realizzato, attingere sempre alle solite canzoni .... boh ... ma probabilmente sono fatto male io. (Imho) |
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1
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Purtroppo dopo megadeth e maiden non me la sono sentita di andare anche a questo, però conosco la magia di una cornice come piazza bra e la sua magnifica arena, spettacolare. Il gruppo funziona ancora bene e sicuramente sarà stato un bello spettacolo. I tedeschi non hanno scelto a caso questo luogo e questo periodo dell’anno visto che i vicini lago di garda e il trentino sono tradizionalmente luogo prediletto dai vicini di oltrealpe, infatti sembra che sia stata una massiccia presenza di stranieri per l’evento. Giusto anche il paragone con la precisione teutonica, gli scorpions sono uno dei simboli della germania, più che i rammstein, addirittura il fratello di rudolf, michael shenker sembra abbia un tatuaggio con la stella a tre punte della mercedes…più teutonici di così. |
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