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Scorpions - Savage Amusement
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Gli Scorpions al loro ultimo atto vero, come band di hard trascinante. Verrebbe da dire quando i teutonici erano ancora un grande gruppo, viste poi le porcate che daranno alle stampe dagli anni novanta a venire. Il precedente, gigantesco lavoro, Love at the First Sting, era una perla contenente song immarcescibili come Bad Boys Running Wild, Rock You Like A Hurricane, I'm Leaving You e Big City Nights, solo per citarne alcune, mentre nel ‘90 diffonderanno la celeberrima e osannata Wind of Change, contenuta, però, in uno scrigno assai altalenante e poco efficace come Crazy World. Dodicesimo album del quintetto germanico, decimo da studio più due terremotanti live, da questo ellepì vennero così estratti 3 singoli aurei: Rhythm of Love, Passion Rules the Game e Believe in Love. Quasi tutte le song furono scritte dalla coppia Schenker – Meine, diventando la mossa terminale creata con la collaborazione dello storico produttore Dieter Dierks. Registrato proprio ai Dierks Studios in Germania (Hannover e Colonia) e mixato in parte a Londra e in parte a Colonia, il "divertimento selvaggio" sfoggia 37 minuti di musica e rotti, con punte di diamante indubbie al suo interno, che ancora oggi appaiono assai godibili dopo il successo del loro World Wide Live che concluse un’epoca.
Savage Amusement palesa numerose trasformazioni e si presenta come il primo modello di musica scorpioniana dedicato a una più ampia fascia di pubblico, la lezione dell’hard americano da classifica e MTV era stata ampiamente assimilata, istruito in maniera dissimile dai dischi precedenti, assemblati con un gusto puro e fortemente nativo. La band intese chiaramente che, con uno stile compositivo diciamo più ampio, si potevano scalare ancor di più le chart e riparametrare la propria popolarità. L’amata/odiata Wind Of Change si presenterà come discendenza diretta e reale di questa nuova modalità di assemblare il songwriting, anche se in verità i teutonici erano già famosi per certe ballad delicate ed intimiste. Ma con Wind Of Change, Jabs e compari sbancheranno in ogni angolo del globo sfruttando anche una serie di congiunture storiche, non ultima quella del crollo del Muro di Berlino. I riff chitarristici ci sono, la compattezza è tetragona, le melodie brillano e ammaliano, ma sono le levigature a smussare certi angoli vivi che avevano fatto degli Scorps, nei primi anni, un combo brado e dedito allo sbattimento massiccio e selvaggio. Don't Stop at the Top si dimostra uno smisurato pezzo di apertura con tutti i crismi del brand, al netto di un impatto notevole sull’ascoltatore in tutto e per tutto: armonie, batteria, Meine con i suoi vocalizzi e le chitarre che riempiono ogni orifizio, insomma un ottimo spaccato della band in quel periodo sul finire degli eighties. Rhythm of Love emerge come un grandissimo singolo con tutti gli accenti giusti, basso e batteria sugli scudi, con il clip a girare in rotazione pesantissima rimorchiando il CD; Passion Rules the Game si dimostra un’ennesima saetta all’arco dorato della melodia di questi ragazzi sempreverdi, davvero convincente e trascinante questa song, condita di un solo-guitar frizzante. Talk box per la cantilenante Media Overkill armata di un riff minimale ma con un ampio sviluppo vocale e corale che sbatte al muro senza compromessi; Walking on the Edge, acustica sin dai primi momenti, scaturisce freschezza armonica, memorizzabile e potente, pennellando uno squarcio a cinque stelle de luxe. We Let It Rock... You Let It Roll traina un carico di cattiveria misto ad un hard rock di miscela esplosiva, con componenti maleducate e casiniste che richiamano gli inizi di carriera e certe atmosfere che impregnavano quel capolavoro a nome Blackout, mentre la seguente Every Minute, Every Day è big rock da arena, ben strutturato nei cori e nelle arie un po’ ruffiane, laddove la voce di Klaus Meine fa gorgogliare il cuore e gli speaker. Accelerata produttiva con Love On The Run, dove i nostri mostrano ancora di sapere andare oltre i limiti di velocità con classe e maestria e poi la ballatona Believe in Love a serrare i compartimenti su questi solchi; track edificata con melodie ricchissime, un crescendo glorificante e schitarrate tipiche come un marchio di fabbrica.
Il platter si piazzò al numero tre delle classifiche annuali USA e al primo in quelle europee, vendendo molto bene, con i tre singoli a far impennare i diagrammi verso l’alto, e offrendo spolvero a questo coacervo di ottime composizioni. L’ultimo vero disco degli Scorpions con la giusta porzione di veleno e godimento: da riesumare ed ascoltare senza esitazioni.
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Il mio album preferito degli Scorpions anche se in contrasto con la recensione devo dire che anche il successivo mi piace!
Ad ogni modo qui come nel precedente il gruppo si muove su coordinate Americane e non é sbagliato dire che si tratti sostanzialmente di un album Glam Metal e siamo sui livelli dei Dokken e degli Whitesnake del medesimo periodo. |
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Per me resta un disco meraviglioso, praticamente ogni canzoni è una cannonata, una hit da classifica. E poi la ballad conclusiva è la ciliegina sulla torta. Voto86 |
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È una vita che non lo riascolto e a parte Rhythm of Love non ricordo molto se non che è stato il primo album dall\'esordio che non ho trovato più che eccellente |
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Superpatinato, ma gran disco… c’è poco da fare. |
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Rimane l\'album meno ispirato degli anni Ottanta. Quasi un tentativo di andare smaccatamente in una direzione \'americana\' ma senza riuscirvi. Intendiamoci, Il disco è buono si parla sempre di \'alto livello\' e ha i suoi bei momenti. Tuttavia è lontano anni luce dalle intuizioni e dalle vette dei precedenti 4. |
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Non possiede la carica di Blackout, nè l'armonia e la classe di Love at First Sting, e a me appare come un album manierista e influenzato appunto da sonorità A.O.R. di fine decennio. Non suona male comunque, sebbene non vi sia certa freschezza e originalità di alcuni anni prima. |
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Sicuramente il loro album più patinato, in tal senso basta sentire il suono del rullante, ma vabbè… in quegli anni certi “manierismi” erano abbastanza frequenti. Poco importa poi se l’ispirazione è sempre al top. Riffs e ritornelli ancora una volta come pochi sanno fare (Don’t Stop at the Top, Passion Rules the Game… giusto per citarne un paio). Album comunque abbastanza vario, si passa dalle ballad a pezzi veloci come Love On The Run, rocciosi come We Let it Rock, a tempi medi più melodici come Rhythm of Love, mantenendo sempre alto il livello (anche se le ballad, se proprio devo dirlo, non sono le mie preferite degli Scorpions). Comunque non è certo il loro ultimo vero disco: Crazy World (a prescindere da Wind of Change) nel complesso non è un brutto album e Face the Heat è una gran bella bomba. Poi sì… due album dimenticabili (soprattutto Eye II Eye, una bella monnezza) prima di tornare a regime a partire da Unbreakable. Voto 88 |
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Album senza dubbio ancora qualitativamente interessante, anche se preferisco i precedenti, sono molto legato a questo e al periodo in cui uscì, bei tempi. Vidi anche il concerto live al Palatrussardi ,indimenticabile !!! \m/ |
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37
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La band anche con questo album era al top della forma. E comunque ci metto anche crazy world che qui viene scaricato con un 61, follia. |
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36
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Album spettacolare, avercene! |
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Bello...bello...albulm plasticoso in stile anni80....solo chi ha vissuto il periodo può' giudicare....loro in quel periodo erano una delle poche band su tutte....voto 87 |
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A me piace proprio perche' e' legato al suono commerciale anni 80, a me il pop fa cagare però le hits migliori sono anni '80. Ovvio non sono gli Scorpions originali, però il pubblico pop li scoprì con wind of change, ma questo secondo me e' meglio di Crazy World, fu disco del mese su un magazine italiano. Bei tempi, hypisteria |
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questo e' un album a mio avviso troppo legato al sound commerciale degli anni '80...a mio parere si salvano solo alcune canzoni tipo la bella believe in love e la brillante passion rules the game!!! |
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Il "peggiore" dai tempi del debutto. Manca la scintilla degli ultimi album. 73 |
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Disco purtroppo sottovalutato. Secondo il pubblico da qui inizia la discesa qualitativa degli Scorpions... Non scherziamo ragazzi, la band tedesca ha sbagliato solo due album in tutta la sua storia (Pure istinct e Eye to Eye). Questo qui è magnifico e presenta autentici capolavori, così come è ottimo il seguente Crazy World e così come è eccellente Face the heat. I migliori di sempre nell'hard. Voto 88 |
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30
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Bel disco plasticoso, come spesso piace a me. Dopo 2-3 ascolti l'ho già completamente assimililato, e lo preferisco al precedente, e lo metto a pari merito con il successivo. Ottimo, voto 90. |
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L'inizio dell'era commerciale x un grande gruppo che si era già annunciato col disco precedente. Per me i veri Scorpions sono quelli fino a Blackout. |
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Grazie mille Celtic Warrior!!!! |
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Bella rece dell'ottimo Frankiss , gran disco che insieme a Blackout e L.A.F.S. sono per me tra i migliori album delle star tedesche. |
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La ristampa remastered è esaurita da tempo, per questo ha un valore collezionistico.... la versione originale dell'epoca si trova intorno ai 15 euro. |
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Condivido quanto detto da marmar. Al Palatrussardi nel febbraio 1989 c´ero anche io: concerto formidabile, 9000 persone e tutto esaurito da giorni, tanto che dovetti comprare il biglietto dai bagarini . Per tutti i fans degli anni `80 questo disco sembrava buono ma molto patinato e comunque di gran lunga inferiore al suo predecessore. Il disco è comunque superiore allo scialbo e stra-commerciale Crazy world. |
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E' veor che fare meglio di "Blackout" e s "Love at First Sting" ( e pure di "Animal..." e "Lovedrive" era quasi impossibile, ma trovo questo album poco ispirato anche per il fatto che si fece attendere 4 anni. Ma il gruppo forse viveva un momento di stanca. Ad ogni modo, sempre IMMENSI Scorpions. |
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Anche per me questo album è stato per molto tempo l 'ultimo capolavoro degli scorpions. Crazy world lo trovo un album buono che si salva grazie ad alcuni brani veramente azzeccati. Gli preferisco face the heat. |
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Sto cercando di recuperare questo cd, ma sul web viene proposto a prezzi da capogiro... come mai? Di solito con 5€ un cd metal si porta a casa tranquillamente in tutti i siti... |
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Questo disco quando uscì deluse molti vecchi fan, sottoscritto compreso, ora lo apprezzo molto di più. All'epoca pagava il fatto di essere il successore di due pezzi da novanta quali "Blackout" e soprattutto il mitico "Love at First Sting" ed anche di essersi fatto attendere per più di quattro anni da quest'ultimo (allora era qualcosa di inaudito); troppa attesa aveva portato troppe aspettative, e molte di queste non si esaudirono. Premesso questo, col senno di poi e di parecchi annetti in più sul groppone, non posso che unirmi al coro delle lodi, probabilmente noi vecchi rocker degli '80 eravamo abituati fin troppo bene e anche un disco come questo, ben fatto ma forse un po' troppo patinato, poteva far storcere il naso. Ha ragione Frankiss quando afferma che fu l'ultimo vero disco dei ns. eroi, almeno fino ad "Humanity Hour 1", in mezzo un lungo periodo, culminato con la melensa e pacchiana "Wind of change" che salto volentieri. Nota lieta di questo disco è che ce li portò in Italia, bellissimo concerto all'allora Palatrussardi, vederne oggi altri di questo livello... |
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Anche "Crazy World" è un CAPOLAVORO imprescindibile. |
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altro ottimo disco che sancisce la fine del periodo d'oro (più americano diciamo ) degli scorpions. periodo iniziato con la coppia lovedrive/animal magnetism e che comprende i capolavori blackout e love at first sting. sentire gli scorpions alle prese con lo speed metal è pura goduria, album imprescindibile per chi è interessato a conoscere sto gruppo. |
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Non l'ho mai sentito, ma visto che gli Scorpions mi piacciono parecchio, mi sa che dovrò recuperarlo. |
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la parola "porcate" NON si addice agli scorpions. |
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Io sono giovane,ma mi inchino di fronte alla loro bravura,un bell'album veramente,ma i miei preferiti sono Love at First Sting,Lovedrive,e Crazy World. |
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bellissimo anche se il mio preferito rimane love at first sting |
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Hard cromato,fantastico,sound gigante e canzoni magnifiche l'ultimo "Vero"album dello scorpione,fantastico!The Usurper!!! |
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Capolavoro! Come tutti i dischi di questa band dal '75 al '90! Nessun gruppo a mio avviso è riuscito a mantenere un livello qualitativo per così tanti dischi consecutivi, ben nove! Immensi. |
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Anch'io quoto Vitadathrasher, parola per parola...quando ti capitano sotto le orecchie pezzi come Rhythm of love o Believe in love, ti entrano nel cuore e non stancano neanche dopo 1000 ascolti...easy listening, ma che dura negli anni, il punto non è tanto "commerciale o non commerciale", ma la qualità, e questa band ci ha regalato capolavori su capolavori |
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avete gia' detto tutto......vi straquoto tutti, dal primo all'ultimo...pero' che nostalgia... |
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A me pare che gli album degli scorpions sono tutti di gran livello. C'è poco da fare ci sanno fare, TI "StraQuoto" ..... Vitadathrasher |
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grande album per una grande band. qui si fa la storia. |
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Grazie Carmine, Lorin e Lux Chaos per i complimenti....Rock On!! |
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Grande disco e ottime recensione. Per me 90 li vale tutti!!! |
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A me pare che gli album degli scorpions sono tutti di gran livello. C'è poco da fare ci sanno fare, nel genere sono una band collaudata, i riff di shencker sono sopraffini, di gran classe. E questo album è l'ennesimo lavoro che dimostra la loro bravura....Quando spesso si parla di easy listening io lo considero un complimento per una band. Un album a me deve piacere subito senza tante seghe mentali e questo album fila che è una bellezza. |
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4
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album ... sottovalutato Savage Amusement. Non dovete ascoltare questo album più di due volte per notare grandi canzoni, qui incluse. Dall'inizio alla fine ... album assassino. Anche gli Scorpions stessi lo ignorano. Peccato perché Hanno fatto un grande album. STORIA dell' hard rock & heavy metal... |
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Disco enorme, molto bello. Il marchio Scorpions cresce a dismisura e Wind of Change è un grandissimo pezzo, in tutti i sensi intendo e la recensione è perfetta. |
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Azz, chapeau...che altro aggiungere? Storia dell'hard rock.... |
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Eeeeeeeeh, tanta roba questi Scorpions! Bellissimo anche se molto commerciale, concordo con Frankiss, insieme a Lovedrive, Animal..., Blackout e Love at first sting tra i miei preferiti di questo grande gruppo |
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