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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Prong - Carved Into Stone
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( 6110 letture )
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Sono sincero, non mi aspettavo nulla di positivo dall’ultima fatica discografica dei newyorkesi Prong dopo le ultime amare delusioni e, invece, mi devo ricredere, perché le undici tracce che caratterizzano Carved Into Stone sorprendono per freschezza compositiva e rilanciano alla grande questa formazione, che nella sua longeva storia ha sempre evidenziato voglia di stupire prescegliendo soluzioni innovative talvolta anche azzardate. Fautori di una sapiente mistura fatta di thrash, post grunge, hardcore e industrial, i Prong stavolta hanno fatto davvero centro, proponendo un songwriting di adeguato livello che, seppur ricalcando sostanzialmente gli stilemi già contenuti nel precedente Power Of The Damager del 2007, è dotato di una serie di riff e assolo trascinanti ed abrasivi sciorinati dalla sei corde di quel genio assoluto che è Tommy Victor, parti vocali dello stesso artista decisamente accattivanti ed un sezione ritmica composta dal duo Campos/Rodriguez a dir poco formidabile. Magistralmente prodotto e mixato da Steve Evetts (Dillinger Escape Plan, Suicide Silence), Carved Into Stone incarna tutto quello che i fan attendono da un’opera dei Prong: ci sono ira e ferrea determinazione nel contesto di brani che per un motivo o per l’altro hanno il pregio di rimanerti impressi nella mente, fatto da non sottovalutare, e non certamente perché sono orecchiabili, anzi tutt’altro. A voler trovare un difetto a tutti i costi al disco, qualcuno potrebbe obiettare che dai Prong ci si aspetterebbe quel quid in più, quella particolarità che in effetti in questo disco manca totalmente, ma penso fermamente che se la musica sia comunque eccellente come nel caso in esame, ben vengano prodotti che, seppur convenzionali, hanno il pregio di lasciarsi ascoltare con grande soddisfazione.
Il platter è ottimo sotto tutti i punti di vista, non ho riscontrato momenti di stanca e ci sono almeno cinque o sei canzoni che meritano di essere annoverate tra le migliori composte dal gruppo negli ultimi anni. Cosa volete di più? Analizziamo talune song come, per esempio, la schiacciasassi opener Eternal Heat, dominata da una ritmica portante superba e dal drumming di un eccellente Rodriguez alla doppia cassa, la possente Keep On Living In Pain, munita di un refrain rabbioso, la dinamica Ammunition, che dispone di un riff acido e assassino, l’inizialmente più pacata Revenge Served Cold, che poi esplode ancora in una serie di riff di allucinante bellezza. E ancora, che dire del thrash al fulmicotone di List Of Grievances, della magistrale title track, cavernosa nel suo fascinoso incedere doomeggiante, dell’inquietante e più industrial Subtract?
Non credo ci sia altro da aggiungere. Bentornati Prong, nell’asfissia in cui ristagna la musica metal, il vostro Carved Into Stone è come una supernova che nel cielo brilla più di tutte le stelle: sinora uno degli album migliori dell’anno!
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13
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Il migliore di quelli post reunion. 85 |
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12
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Veramente bello e vario, bello riscoprire album di questa portata. Un crossover dove il mix è venuto proprio bene! Quoto il voto del recensore |
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11
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Sono d'accordo.... fino ad oggi album dell'anno. Put myself to sleep canzone dell'anno. |
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10
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Gran bel disco...bravi Prong!!! |
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8
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Sempre un ottimo gruppo |
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7
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ottimo disco. molto innovativo e originale |
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5
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Non vedo l'ora di sentirlo... ho sempre adorato questa Band...!!!! |
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3
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OH OH! Che bella sorpresa! |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Eternal Heat 2. Keep On Living In Pain 3. Ammunition 4. Revenge Served Cold 5. State Of Rebellion 6. Put Myself To Sleep 7. List Of Grievances 8. Carved Into Stone 9. Subtract 10. Path Of Least Resistance 11. Reinvestigate
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Line Up
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Tommy Victor (Voce, Chitarra) Tony Campos (Basso) Alexei Rodriguez (Batteria)
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